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Triveneto Live 24! È il giorno di Südtirol-Reggina! Trento e Tedino avanti ancora insieme, continua a tenere banco il caso Pordenone.

venerdì 26 Maggio 2023 - Ore 09:30 - Autore: Staff Trivenetogoal

Venerdì 26 maggio

Ore 19.25 – Venezia: Arriva un aggiornamento della prevendita del settore ospiti per Cagliari – Venezia. Sono stati venduti 15500 biglietti all’Unipol Domus, di cui 57 nel settore riservato ai tifosi veneziani

Ore 17.50 – Campodarsego: Il Campodarsego Calcio è lieto di comunicare che, per il terzo anno consecutivo, anche nella prossima stagione mister Cristiano Masitto siederà sulla panchina biancorossa. Accordo raggiunto per il prolungamento del rapporto tra il club e l’allenatore che, nelle ultime due stagioni, è riuscito a riportare ai vertici della serie D la formazione vincendo quest’anno i playoff del girone C. “Sono felice di proseguire con Cristiano” “Eravamo già in parola con lui, e i risultati ottenuti parlano da soli. Dopo la vittoria dei playoff la riconferma se l’è meritata sul campo, è stato un autentico capolavoro. mai dire mai nel calcio, ma dopo questa stagione le nostre strade non potevano dividersi: conosciamo le sue idee, il suo modo di lavorare e lo apprezziamo molto. La sua riconferma è una scelta che è stata condivisa anche con il nuovo direttore, Roberto Tonicello, che si è detto assolutamente felice di ripartire da una conferma importante come quella dell’allenatore”. Così invece mister Cristiano Masitto: “Sono contento di proseguire il mio lavoro a Campodarsego, perché continua un’opera intrapresa due anni fa e con il nuovo direttore sportivo Tonicello, personalmente, credo di poter crescere ancora di più. Con lui non avevo mai lavorato, porterà a Campodarsego la sua esperienza e il suo sapere: dopo due anni come quelli che abbiamo appena chiuso, sarà ancora più affascinante. Ringrazio il presidente Pagin per le belle parole su di me: se pensiamo a come eravamo partiti, è stato davvero un capolavoro. Abbiamo lavorato bene, tutti insieme, e l’unione ha fatto la forza. Abbiamo ricostruito il DNA del Campodarsego, e adesso lavoreremo per crescere ancora”.

Ore 16.00 – Verona: “Già potercela giocare è tanta roba. La squadra si è preparata bene, dobbiamo avere la giusta tensione quella positiva. Affrontiamo una squadra in grande condizione. Da qui alla fine occorrerà l’apporto di tutti. Abbiamo avuto un grande dispendio di energie nervose, avevamo messo in conto qualche acciacco Verdi nelle ultime sedute si è allenato in gruppo, mentre Lazovic speriamo di poterlo recuperare per domenica prossima. Montipò l’ho visto sereno: sono sicuro che reagirà bene a ciò che è successo”. Queste le dichiarazioni di Marco Zaffaroni nell’antivigilia di Verona – Empoli

Ore 15.20 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Dan Thomassen alla vigilia di Vicenza-Cesena: “Ho preparato la partita come sempre analizzando l’avversario alzando l’asticella e non vediamo l’ora. Si può essere compatti e andare all’attacco quando si conquista palla: dovremo essere fedeli alla nostre caratteristiche dando continuità a quello di buono che stiamo facendo. Ritorno sul tema della lucidità, il primo tempo con la Pro Sesto per me non è stato così negativo, poi nel secondo tempo abbiamo attaccato e prodotto di più proprio grazie alla lucidità. Quando chiedo pazienza intendo di seguire il piano gara perché le partite si possono risolvere anche al 95′. Quando si alza l’asticella si chiede di più anche ai singoli e bisogna ridurre gli errori al minimo: più alzi il livello più ti puniscono. Domani ci sarà da avere un’attenzione maniacale per ogni cosa che accadrà nella gara. Il pubblico? Esprimo la massima solidarietà personale per Cesena e mi fa molto piacere che la società abbia deciso di devolvere parte dell’incasso per cose più importanti del calcio. Capisco la decisione della Curva Mare. Mi aspetto qualche tifoso nostro in più ed elettricità maggiore per noi perché sentiamo qualche passaggio in più. La formazione? Ho già le idee chiare, sono problemi positivi”.

Ore 14.45 – Venezia: Sono 24 i giocatori convocati dal tecnico Paolo Vanoli per il turno preliminare dei playoff del campionato di Serie B 2022/23, che vedrà il Venezia affrontare il Cagliari domani alle ore 20:30 alla Unipol Domus di Cagliari.

Portieri: Bruno Bertinato, Jesse Joronen, Niki Mäenpää, Filippo Neri

Difensori: Antonio Candela, Andrea Carboni, Luca Ceppitelli (squalificato, ma parte con la squadra), Petko Hristov, Marco Modolo, Melvyn Rémy, Marin Šverko, Michael Svoboda, Francesco Zampano

Centrocampisti: Magnus Andersen, Gianluca Busio, Mikael Egill Ellertsson, Tommaso Milanese, Tanner Tessmann

Attaccanti: Denis Cheryshev, Riccardo Ciervo, Dennis Johnsen, Andrija Novakovich, Nicholas Pierini, Joel Pohjanpalo

Ore 14.00 – Trento: “Sono orgoglioso di avere la fascia al braccio. Lo scorso anno ero l’unico trentino in rosa. Il tutto mi ha dato un grande senso di responsabilità che mi prendo volentieri. Sono pronto ad affrontare la quinta stagione con il Trento. Inoltre, ho ancora 4 anni di contratto. La società, il cda e tutti quanti hanno la volontà di migliorarsi sempre. Voglio fare un ulteriore step in avanti. In questa stagione non siamo arrivati tanto lontani dai playoff. Il primo obiettivo sarà soffrire meno. Ma quest’anno è l’andata che, tra infortuni e brutti risultati, ci ha penalizzato molto. Abbiamo fatto un girone di ritorno da 32 punti e un campionato da 46. È lecito partire ambiziosi. Ma con umiltà e senza fare voli pindarici. Dobbiamo volare basso, ma nulla ci vieta di sognare. La Feralpisalò ha vinto grazie alla programmazione, nonostante squadre con grandi possibilità come Vicenza e Pordenone. I ragazzi arrivati a gennaio hanno portato valori importanti e fisicità. Secondo me il gruppo è solido. Non bisogna cambiare molto. Se la società riesce a confermare anche i ragazzi in prestito penso possa bastare un giocatore di livello per ruolo. Sono contento di aver contribuito al raggiungimento dell’obiettivo. Sebbene sia stato lungo e complesso. Sono riuscito a dimostrare di essere utile alla squadra, anche quando non giocavo. Stare in panchina non era semplice, ma sono dell’idea che squadra che vince non si cambia. Mi sono comunque sempre messo a disposizione. Un impianto sportivo è fondamentale per una squadra che fa un campionato come il nostro. Tante piccole cose, come allenarsi sul sintetico e giocare poi sull’erba, sono problematiche che si sentono. Il pubblico è fondamentale. Dobbiamo creare più unione, come si è visto nella seconda parte di stagione. Voglio sottolineare di come la curva ci sia sempre stata”, queste le dichiarazioni di Andrea Trainotti, difensore 29enne e capitano del Trento, rilasciate a “Il Corriere del Trentino”.

Ore 12.30 – Vicenza: In vista del playoff d’andata contro il Cesena che si disputerà domani sera alle 20.30, con ritorno il 31 maggio, il Vicenza di Thomassen, terzo allenatore della stagione del Lane dopo Modesto e Baldini, sarà impegnato questo pomeriggio in un allenamento a porte chiuse allo stadio Menti, come riferisce “Il Corriere del Veneto”. Ultima sgambata prima del match, a cui non prenderà parte Rolfini, autore di 8 gol in campionato: sconterà la seconda giornata di squalifica dopo l’espulsione con la Pro Sesto. Nel frattempo, sono attesi più di 8000 tifosi allo stadio. Bellissima l’iniziativa dei Fedelissimi Lanerossi Vicenza, che hanno lanciato una raccolta fondi per aiutare l’Emilia Romagna, regione da cui arriva proprio il Cesena e colpita da alluvioni e frane che hanno causato diverse vittime nel corso degli scorsi giorni. Al Menti non saranno presenti tifosi della Curva Mare Cesena, come già annunciato negli scorsi giorni.

Ore 12.20 – Venezia: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Venezia Paolo Vanoli, alla vigilia del playoff di andata tra gli arancioneroverdi e il Cagliari di Claudio Ranieri, che andrà in scena domani sera all’Unipol Domus in terra sarda: “Ringrazio Ranieri per i complimenti, fa sempre piacere riceverli da un allenatore vincente come lui. Le sue parole sono sagge e penso che quella di domani sarà una partita completamente diversa da tutte quelle che ci sono state. Quando ci siamo incontrati, sia per noi che per loro, ci sono state molto evoluzioni. In casa nostra loro avevano molti infortunati e Ranieri stava costruendo una nuova quadra. Ora hanno giocatori in forma, come Rog, Pavoletti, Nandez e Lapadula. Noi stavamo cambiando qualcosa perché ci era venuto a mancare Jajalo. Per me questa sarà la partita, devo pensarla anche in 120′. Sarà la partita della squadra, di chi subentrerà, perché chi andrà in campo dopo sarà importante. Dobbiamo essere lucidi, sapendo che incontriamo una squadra che in questo momento sta benissimo e che ha tutto: qualità, fisicità, velocità. Di punti deboli ne hanno pochi. Ci dobbiamo provare, siamo consapevoli della nostra forza e che a Cagliari dovremo fare uno sforzo in più, soprattutto di testa. A Parma ho fatto capire ai ragazzi che la voglia di pensare al risultato ci ha portato a perdere. Quando ci sono partite così bisogna stare molto attenti. Penso che ogni playoff abbia le sue storie. Quando sono arrivato ho detto che il campionato di Serie B era di alto livello e se tu vedi le squadre che ci sono ai playoff adesso sono importanti, così come lo sono le squadre che sono retrocesse. Questo fa capire quanta esperienza e qualità. Bello anche che ci siano solo allenatori italiani, ma noi dobbiamo costruire la nostra storia. In queste partite qua ci sono teoricamente delle favorite. Tra noi e il Cagliari ci sono 11 punti di distacco, quindi loro hanno fatto meglio di noi, ma noi dobbiamo costruire e avere una mentalità forte. Dobbiamo andare là sapendo, umilmente, che loro hanno fatto 11 punti in più di noi, ma proveremo a sopperire a tutto questo con l’organizzazione di gioco e la voglia di vincere. Vanno valutati molti aspetti per partite così, ma ci abbiamo lavorato. Penso, però, che l’aspetto più importante sia la testa. Noi, fisicamente, abbiamo una buona condizione e penso che in questi tre giorni abbiamo lavorato benissimo. Conta la partita, dobbiamo essere liberi di testa. Deve essere, però, un percorso di crescita. Il sogno è finito, perché ai playoff ci siamo arrivati: ora iniziano le battaglie e con il Cagliari sarà così. Deve uscire tutto il sudore che abbiamo. Se saranno più forti li stringeremo la mano. Conoscendo Ranieri, io penso, come ha fatto vedere nell’ultima a Cosenza, che loro abbiano una bella mentalità e spinti dal loro pubblico vorranno portarsi a casa un risultato importante. Oltre a questi giocatori avete visto quale entusiasmo c’è a Cagliari. Sicuramente questa è una spinta in più che per noi deve essere un atteggiamento su cui stare attenti. Proveremo a tirare fuori qualcosa di positivo da tutto questo. Ranieri fa la differenza in questa categoria perché sa leggere le partite in corso d’opera. Deiola gli permette di passare dalla difesa a 3 a 4, penso che lui sia un po’ la chiave tra le due difese. Davanti sono una squadra fisica, forte, con gol importanti, ma anche dietro hanno una grandissima struttura, una media di 188/189 cm, tranne Nandez, e hanno una panchina importante. Sicuramente Deiola è il perno di questa situazione, poi il mister è molto bravo a capire pregi e difetti e a cambiare in corso d’opera. Dobbiamo essere elastici e svegli a capire le mosse e a organizzare le contromosse. Ci metteranno in difficoltà, quindi dobbiamo capire i momenti della partita. I preliminari sono le partite più difficili e penso che questa dev’essere per noi la vera finale. Non si può preparare una partita quando non sai cosa succede nella partita. La mossa del cavallo penso sia l’attenzione, l’essere tutti pronti. In queste partite qua, qualsiasi giocatore può diventare l’eroe. Io sono diventato eroe in tutte le finali (ride ndr.), anche con Crespo e tutta sta gente qua… Vorrei che i miei giocatori si immaginassero di essere gli eroi di quella partita quando entrano. Un difensore su palla inattiva, un attaccante su azione… Le palle determinanti le devi gestire come se fosse la tua unica opportunità. I ragazzi stanno tutti bene”.

Ore 12.00 – Udinese: “È stata una stagione strana: nel girone di ritorno una serie di infortuni ha modificato le nostre ambizioni. Comunque da 29 anni siamo in Serie A e come club di provincia dobbiamo essere soddisfatti. Vorrei tornare in Europa, sono contento del lavoro di tutti ma ho qualche rammarico. Sottil? Ha fatto bene e meritava la conferma”, queste le dichiarazioni rilasciate da Gianpaolo Pozzo, patron dell’Udinese, a margine di un evento organizzato dal club con tutti gli sponsor, raccolte da “La Gazzetta dello Sport”.

Ore 11.40 – Trento: Le parole del Presidente Mauro Giacca dopo il rinnovo di Bruno Tedino: “Siamo molto felici di poter proseguire il nostro percorso assieme a mister Tedino, un uomo vero e un tecnico esperto, preparato, che nella scorsa stagione ha saputo condurre la squadra alla salvezza diretta, dimostrando grande equilibrio e capacità di gestione del gruppo anche nei momenti più difficili. Penso soprattutto al girone d’andata quando, complici gli infortuni, l’organico era ridotto ai minimi termini e la situazione di classifica era complicata. Ebbene, il mister ha sempre avuto il controllo della situazione e questo, nel prosieguo, complici anche gli innesti di gennaio, ha fatto la differenza per disputare un ritorno dall’ottimo rendimento. Quando il Direttore Sportivo Giorgio Zamuner ha manifestato la volontà di confermare l’allenatore sulla panchina gialloblù anche per la prossima stagione, tutto il Consiglio d’Amministrazione ha espresso subito parere favorevole, in modo compatto e deciso. Il nostro processo di crescita continua e poterci affidare sin da subito ad un allenatore del calibro di Tedino rappresenta un ulteriore step verso l’alto nel nostro percorso. Nel corso della stagione il tecnico ha mostrato anche grande sintonia con tutte le componenti del Club e con la piazza, aspetto questo tutt’altro che trascurabile”.

Ore 11.25 – Trento: “A.C. Trento 1921 Srl è felice di comunicare il rinnovo di contratto del tecnico Bruno Tedino.

Mister Bruno Tedino si lega al Club sino al 30 giugno 2024, con rinnovo automatico per un’altra stagione al raggiungimento di determinati obiettivi.

Dopo il grande cammino compiuto nella seconda parte del campionato 2022–2023 e culminato con il raggiungimento della salvezza diretta in Serie C, il Club e mister Tedino proseguiranno assieme in un percorso ambizioso.

La scheda di mister Bruno Tedino:

Nato a Treviso il 13 agosto 1964, dopo una breve carriera calcistica interrotta da un serio infortunio, a 22 anni inizia il proprio percorso d’allenatore nel settore giovanile del San Donà. Seguono le esperienze, sempre in ambito giovanile, con Treviso, Conegliano e Montebelluna. Dopo due stagioni nel vivaio del Venezia, nel 1997 fa ritorno al San Donà, questa volta da tecnico della prima squadra, con cui raggiunge il decimo posto nel campionato di serie C2.
Seguono una stagione al Novara (serie C2) e un biennio al Pordenone in serie D. Nel 2001 torna ad operare in ambito giovanile, nuovamente al Treviso, mentre nella stagione 2003–2004 siede sulla panchina del Südtirol, con cui conquista il terzo posto al termine della regular season nel girone A di serie C2. Dal 2004 al 2007 è l’allenatore della Pistoiese in serie C1: chiude la prima stagione al sesto posto, sfiorando l’approdo ai playoff promozione, nella seconda viene prima esonerato e poi richiamato, conducendo la squadra alla salvezza e chiude la terza annata alla guida della compagine toscana raggiungendo il nono posto. Dopo un’altra stagione in serie C1 con la Sangiovannese, nella stagione 2008–2009 subentra sulla panchina del Città di Jesolo in serie D, conquistando prima una tranquilla salvezza e, nell’annata successiva, un lusinghiero quarto posto. Nel 2010 Jesolo e San Donà si fondono, dando vita al SanDonàJesolo, dove Tedino resterà per tre stagioni, sfiorando per due volte la promozione in serie C e conquistando un’agevole salvezza. Nell’estate 2015 il tecnico friulano, che nel 2008 aveva conseguito il patentino “Master Uefa Pro”, entra nei ranghi della Figc, diventando prima Commissario Tecnico della Nazionale Under 16 e poi Ct dell’Under 17. Terminata l’esperienza in azzurro, nel 2015 torna al Pordenone, in serie C, dove resterà per due stagioni, conquistando un secondo e un terzo posto e raggiungendo, in entrambe le annate, le semifinali playoff. Nel 2017 approda in serie B, segnatamente al Palermo: con i rosanero si laurea campione d’inverno, prima di essere sollevato dall’incarico a quattro giornate dalla fine con la squadra seconda in classifica e virtualmente promossa in serie A. Viene richiamato sulla panchina siciliana all’inizio della stagione successiva e, nonostante un inizio di campionato positivo, la sua esperienza termina anzitempo. Dopo l’esperienza in serie C con il Teramo, torna a calcare i campi della serie B con la Virtus Entella nell’annata 2020–2021. A ottobre 2021 torna per la terza volta al Pordenone, in serie B, ultima esperienza prima dell’approdo a Trento, l’11 ottobre 2022. Con la compagine gialloblù conquista la salvezza diretta grazie ad un super girone di ritorno, durante il quale la squadra conquista 32 punti. Ad oggi sono 697 le panchine collezionate in carriera da mister Tedino, tra serie B, serie C e serie D e 61 nelle Coppe Nazionali”.

Ore 11.00 – Udinese: Mancano “solo” 4 punti per arrivare a toccare quota 50. Una cifra che manca all’Udinese in campionato dalla lontana stagione 2011/2012. Raggiungerli sarebbe un motivo di grande orgoglio per Sottil, che ha di recente rinnovato il proprio contratto, per coronare una stagione fatta di molti alti e bassi. Un avvio sprint in campionato, un calo drastico verso gennaio e febbraio, una ripresa voluta e decisa negli ultimi mesi. Si poteva fare di più, ma piangersi addosso non serve a nulla. Testa alla prossima partita contro la Salernitana all’Arechi. Se i bianconeri dovessero vincere a Salerno e strappare almeno un punto contro la Juventus all’ultima giornata, allora la tanto agognata quota dei 50 punti sarebbe raggiunta. Non impossibile, ma neanche così semplice. Forse potrebbe davvero accadere, grazie anche ai piedi educati di un certo Thauvin, mai realmente decisivo fin qui, ma dato in grande forma. Il francese, stando a “Il Gazzettino”, potrebbe trovare spazio dall’inizio al fianco di Beto. Sottil nutre diversi dubbi anche sulla fascia sinistra: si giocano una maglia Zeegelar e Masina, per sostituire lo squalificato Udogie. Out anche Deulofeu, Ebosse, Ebosele, Ehizibue, Success e Pafundi, impegnato nel Mondiale U20 con l’Italia.

Ore 10.30 – Trento: Tedino rimarrà il tecnico del Trento anche per la prossima stagione. Secondo “Il Corriere del Trentino” l’allenatore ex Pordenone e Palermo rinnoverà il proprio contratto con i gialloblu, oggi è atteso l’annuncio della società di Mauro Giacca. Il presidente del club ha deciso di confermare il proprio tecnico, subentrato a D’Anna a stagione in corso. Centrata la salvezza senza i playout: l’obiettivo per il futuro sarà quello di rientrare nei playoff per provare a tentare il colpaccio Serie B. Nel frattempo, però, Tedino resterà a Trento almeno fino al 2024, con un’opzione per un possibile prolungamento di un anno.

Ore 10.00 – Cittadella: “Gorini era più a rischio tempo fa, che non adesso. Lo staff ha lavorato con lui sempre molto bene, i giocatori lo hanno sempre seguito e ascoltato. Non c’è mai stato nessun tipo di disaffezione verso l’allenatore, quindi direi che che in questo momento e in quest’anno non ci sono i presupposti per un cambiamento. Insieme a Marchetti faremo le nostre deduzioni sempre con la stessa lucidità”, queste le dichiarazioni di Andrea Gabrielli, presidente del Cittadella, raccolte da “Il Corriere del Veneto”.

Ore 08.00 – Südtirol:  Il fattore che ha reso più affascinante il campionato di Serie B a quello della massima serie potrebbe essere che mai come in questa stagione, risultati scontati alla vigilia non si sono mai verificati nell’arco di tutte e trentotto le giornate. Squadre come , Pisa, Venezia, che durante il campionato erano in tempi diversi all’ultimo posto, sono risalite come i biancorossi ed i lagunari fino a conquistare la possibilità di disputare i playoff ed il Pisa non ha centrato il traguardo per pochissimo, perdendo in casa contro una Spal già retrocessa. Il pubblico ha apprezzato questo tipo di emozioni e di sorprese a tal punto che in questa stagione la media degli spettatori è stata vicino alle 10.000 unità, risultando di gran lunga il migliore degli ultimi dieci anni, quando raramente la media si è avvicinata a 7.000 presenze, ma il più delle volte di poco superiore alle 5.000 unità. Ora iniziano i playoff e considerando il poco intervallo di giorni che separa un evento da quello successivo si può azzardare un paragone con mondiali e gli europei di calcio. Nel senso che oltre all’aspetto tecnico ed al blasone delle squadre saranno importantissimi la condizione fisica, mentale e psicologica di coloro che scenderanno in campo. A partire da oggi per Cagliari, Venezia, e Reggina saranno 5 le partite da affrontare per arrivare all’undici di giugno, giornata prevista per la gara di ritorno della finale che fornirà alla squadra vittoriosa di conquistare la promozione. Un piccolo sconto per Bari e Parma che entreranno in scena da lunedì 29 maggio. La compagina di Bolzano perdendo in modo sorprendente venerdì scorso al Braglia di Modena, ha consentito a Parma e Cagliari di beneficiare di un piazzamento migliore sulla griglia. Bisoli ha dichiarato durante la conferenza stampa della vigilia che tutta la squadra ha superato la delusione per la sconfitta contro i canarini, sono concentrati e carichi di entusiasmo per la partita di stasera contro gli amaranto. Partita secca allo stadio Druso con biglietti esauriti. In caso di parità al novantesimo, due tempi supplementari di 15 minuti ciascuno ed in caso di ulteriore parità sarà il che si è piazzato meglio dei calabresi in campionato ad affrontare il Bari il 29 maggio ed il 2 giugno. Supplementari che sarebbe auspicabile evitare considerando la vicinanza di sole 72 ore dall’impegno contro la formazione pugliese.

Inzaghi dovrà rinunciare a Menez, Rivas e Camporese. Bisoli avrà ancora il problema del difensore esterno di sinistra non potendo disporre di Davi e Celli. Dopo aver fatto questa scelta, gli altri dieci iniziali dovrebbero essere: Poluzzi, Curto, Masiello, De Col, Tait, Belardinelli, Casiraghi, Curto, Mazzocchi e Odogwu.

Giovedì 25 maggio

Ore 20.35 – Serie B: Il Procuratore federale Giuseppe Chinè ha aperto un procedimento in relazione alle modalità di realizzazione, nei minuti di recupero, della terza rete del Perugia nella gara vinta 3-2 contro il Benevento nella 38a e ultima giornata del campionato di Serie B. Secondo quanto riporta l’Ansa, l’ipotesi contestata è quella di “illecito sportivo”. A riguardo sarebbe già stato acquisito il video della gara e nei prossimi giorni saranno inoltre ascoltati i tesserati coinvolti nell’episodio. La rete finita nel mirino della Procura è stata realizzata da Kouan allo scadere dopo un clamoroso errore difensivo del portiere Manfredini e del difensore Leverbe.

Il gol attenzionato da Chiné non ha modificato il verdetto della classifica alla fine della regular season con la retrocessione in Serie C degli umbri, ma avrebbe potuto farlo se il Brescia non avesse conquistato un punto a Palermo. Una sconfitta dei lombardi sarebbe bastata infatti per spedire le Rondinelle in Serie C visto che il saldo degli scontri diretti era favorevole al Perugia. Dettaglio che ha portato all’apertura dell’inchiesta vista la dinamica del gol incriminato.

Ore 17.15 – Venezia: La costanza premia. Joel Pohjanpalo è stato nominato MVP del mese di maggio, aggiudicandosi il premio di miglior giocatore del mese per la seconda volta consecutiva, come mai accaduto prima d’ora dall’istituzione del riconoscimento. I giornalisti dei broadcaster ufficiali del campionato, insieme a David Ferrini, telecronista calcistico italo-australiano specializzato in calcio italiano ed europeo, non hanno avuto dubbi nel votare l’attaccante del Venezia, protagonista della risalita dei lagunari dalla zona playout a quella playoff. Il calciatore verrà premiato in occasione di Cagliari-Venezia, match valido per il turno preliminare dei playoff, durante il cerimoniale pre-gara. Analizzando i dati da inizio maggio, tra i giocatori attualmente presenti nei maggiori cinque campionati europei e rispettive seconde divisioni, nessuno ha partecipato attivamente a più gol di Pohjanpalo (7) ed è nella speciale top 3 dei calciatori ad aver realizzato un poker. Tra gli attaccanti che hanno ingaggiato almeno 25 duelli aerei nel periodo, la punta finlandese vanta una delle percentuali di maggiore successo nel campionato cadetto (54%, 14/26). Infine, con i suoi 19 gol messi a segno durante la regular season, la punta finlandese diventa vicecapocannoniere della Serie BKT.

Ore 16.10 – Südtirol: “La sconfitta maturata a Modena l’abbiamo sentita, ma ora sono alcuni giorni che ho rivisto la squadra libera di mente. Ho rivisto i ragazzi concentrati e convinti di giocare questa partita che sarà una festa per tutti. La gara sarà difficile, troviamo una Reggina che ha un grande entusiasmo, ma anche noi non saremo da meno. Come ci arriviamo? Noi vorremmo ripetere gli ultimi 45 minuti di Modena. La squadra nelle ultime partite ha avuto due facce: dobbiamo cercare di passare e di farlo senza andare ai supplementari. Sappiamo che è una gara storica ma dobbiamo affrontarla con lo spirito giusto. Se dovessimo passare faremo una grande festa ma che dovremo fare anche qualora non vincessimo. Abbiamo comunque delle possibilità di andare avanti”, queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli alla vigilia della sfida contro la Reggina.

Ore 13.20 – Venezia: “La prima parte del campionato è stata difficile per me, perché dovevo adattarmi in un campionato difficile come quello italiano. Ora il mio obiettivo è continuare a far bene con la squadra e a segnare tanto, come ho fatto in quest’ultimo periodo. Lapadula? È un attaccante di grande esperienza, per me è il miglior attaccante di questa categoria, sarà una bella sfida tra me e lui. Contro il Cagliari dovremo fare non solo una buona prestazione in fase offensiva ma soprattutto anche in quella difensiva. Durante i playoff qualsiasi squadra soffre la pressione, tutti partono sullo stesso piano. Abbiamo fiducia, possiamo giocarcela ad armi pari, ci sarà il massimo della concentrazione”. Queste le dichiarazioni di Joel Pohjanpalo rilasciate oggi in conferenza stampa in vista di Cagliari-Venezia.

Ore 13.15 – Vicenza: “In meno di 24 ore di prelazione abbonati, sono già 3️⃣0️⃣0️⃣0️⃣ i tifosi biancorossi che hanno acquistato un tagliando per sostenere i nostri ragazzi nella sfida contro il Cesena FC‼️

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Ore 12.00 – Südtirol: «Il ko di Modena? Una sconfitta non fa mai piacere, ci siamo rimasti male perché volevamo vincere e consolidare il quarto posto. Dobbiamo però sempre ricordarci da dove siamo partiti e quello che abbiamo fatto. È stata una stagione positiva, e questo bisogna sempre rimarcarlo, questo gruppo merita solo applausi. Domani con la Reggina servirà una grande prestazione, loro sono una squadra fortissima e in ripresa con giocatori importanti. Sarà una partita tosta, servirà un grande Südtirol con la compattezza che abbiamo dimostrato durante tutto l’anno e il pubblico che ci darà una grossa mano. Dobbiamo entrare in campo e pensare che sia una gara di campionato senza farci condizionare dai due risultati e dunque fare la nostra partita e portare a casa il risultato. C’è un clima estremamente positivo e di entusiasmo: la squadra è carica, vuole continuare in questo cammino importante e chiudere in bellezza»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” da Fabian Tait, capitano del Südtirol.

Ore 11.20 – Venezia: «È un traguardo meritato per entrambe le squadre: per il Cagliari oserei dire che è in linea rispetto a quanto si era preventivato a inizio anno, mentre per il Venezia è diverso. Magari il valore della squadra poteva far supporre un piazzamento fra le prime, ma la stagione era partita male e rischiava di finire peggio. È stata brava la società a correggere la rotta e a questi playoff il Venezia arriva di slancio. Cagliari-Venezia, in definitiva, secondo me sarà una partita apertissima. So che molti pensano che il Cagliari sia favorito, ma io non sono convinto: soprattutto nell’ultimo periodo di campionato ho visto un Venezia che non ha fatto differenza fra atteggiamento che metteva in casa e fuori casa. A Cagliari, sia pure in un contesto diverso nel corso della regular season, ha vinto anche quest’anno in modo netto. Certo, se guardiamo i valori assoluti, forse il Cagliari ha qualcosina in più, ma se fossi il Venezia ci crederei assolutamente, perché le possibilità per il colpaccio le hanno tutte»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Gianfranco Bellotto, doppio ex di Cagliari-Venezia.

Ore 10.40 – Venezia: «Lapadula e Pohjanpalo? Sono due giocatori che hanno la capacità di risolvere la partita in qualunque momento: quando ci sono due punte così davanti, l’importante è riuscire a tenere botta dietro, perché prima o poi la soluzione per colpire loro la trovano. Il Cagliari è una corazzata per la Serie B, ha giocatori che hanno già assaggiato la Serie A, sono abituati a giocare questo tipo di partite. In più c’è un allenatore, Ranieri, che è la ciliegina sulla torta per questa categoria. Questo naturalmente senza nulla togliere a Vanoli, che ha fatto un lavoro stratosferico. Ma ne ero convinto, è sempre stato uno attento, preparato, l’esperienza con Conte l’ha fatto migliorare: allenare all’estero gli ha insegnato a gestire tanti stranieri in squadra, in Inghilterra e Russia ha già affrontato questa problematica ed era abituato ad un certo tipo di lavoro. Come finirà? Il Cagliari come dicevo ha qualcosa in più, ma mi auguro che il Venezia possa ribaltare il pronostico. Tutti danno giustamente i sardi favoriti, non dimentichiamo che a inizio stagione si pensava che andassero su assieme al Genoa. Ma il Venezia ora sta bene, anche se all’ultima di campionato ha perso a Parma. In cuor mio tifo per i lagunari»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Stefan Schwoch, ex attaccante arancioneroverde.

Ore 09.30 – Pordenone: «Devo solo pagare quello che c’è da pagare a dimostrazione che in tutti questi anni siamo stati seri. Purtroppo ci è sfuggito qualcosa, e nella vita capita. Abbiamo sempre pagato gli stipendi e vogliamo anche onorare i debiti con l’erario. Certo che lo faremo. Sistemeremo le cose come abbiamo sempre fatto. Dispiace essere arrivati qui, anche per la mia immagine personale. Siccome ho sbagliato io è giusto che adesso sia io a trovare una soluzione come ho sempre fatto. E la troverò. Ripeto, vogliamo onorare i debiti e risolvere i problemi. Se farò ancora calcio, se mi lasceranno farlo, i prossimi bilanci saranno in attivo. L’esperienza mi è servita. Eccome se mi è servita. Mi hanno detto di non mollare, di andare avanti, di sistemare le cose. Mi è dispiaciuto per il clamore della notizia. Tanti non sapevano. Ho dato anni della mia vita per il Pordenone, ci ho messo il mio lavoro»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Mauro Lovisa, presidente del Pordenone.

Mercoledì 24 maggio

Ore 19.30 – “Un caloroso benvenuto al nostro nuovo socio del Calcio Padova Francesco Peghin. Un importante rafforzamento del nostro gruppo di lavoro e una risposta tangibile da parte della città. Lavoreremo insieme per il bene del club e dei nostri colori. In bocca al lupo presidente e forza Padova!”. Con questo messaggio Joseph Oughourlian ha dato il benvenuto a Francesco Peghin all’interno del pacchetto di minoranza del club di viale Rocco

Ore 18.55 – Pordenone: Il Pordenone Calcio sta completando un piano di ristrutturazione che potrà consentirgli di superare una situazione di difficoltà temporanea e garantire, sia con il mantenimento della categoria che con la possibile promozione, la continuità di un progetto sportivo portato avanti in questi anni con impegno e sacrifici. Il progetto sportivo e sociale della Società ha consentito di raggiungere obiettivi importanti che riguardano non solo la Prima squadra, ma anche un Settore giovanile che costituisce un patrimonio per l’intera comunità pordenonese. Nell’imminenza del prestigioso impegno dei playoff, il Club auspica che tutto l’ambiente si stringa ancor di più attorno alla squadra e la sostenga per cercare tutti insieme di conquistare l’obiettivo della Serie B. La dirigenza della Società, assistita dagli avvocati Antonio Malattia, Bruno Malattia, Roberto Casucci e altri professionisti che compongono il gruppo di lavoro, è impegnata a valutare con attenzione le considerazioni che hanno determinato la Procura della Repubblica a presentare la richiesta di liquidazione e ritiene di essere in grado di fornire tutti i chiarimenti che si renderanno necessari.

Ore 18.15 – Verona: Sono già 19.200 i biglietti venduti per Verona – Empoli, partita determinante per il futuro del club gialloblù. Esaurita la Curva Sud.

Ore 17.00 – Pordenone: La bomba sganciata in mattinata sulla richiesta di fallimento avanzata dal procuratore della Repubblica Raffaele Tito muove le acque al Pordenone. In attesa del comunicato ufficiale del club atteso entro la serata, la società ha già predisposto il pagamento degli stipendi di marzo ai tesserati, avendo già ottemperato a quelli pregressi regolarmente. Il piano di ristrutturazione del debito va avanti ed entro il 20 giugno andrà presentata tutta la documentazione per l’iscrizione al campionato, sia esso quello di Serie B o di Serie C. 

Ore 14.35 – Vicenza: Si comunicano le modalità di prevendita dei tagliandi per assistere alla gara di andata del Secondo Turno Nazionale dei playoff Serie C tra LR Vicenza e Cesena, che si disputerà allo stadio Romeo Menti, sabato 27 maggio, alle ore 20:30. La gara è organizzata dalla Lega Pro, pertanto la partita non è inclusa nell’abbonamento acquistato ad inizio stagione e gli abbonati dovranno procedere all’acquisto del tagliando per assistere alla gara. Per coloro che hanno sottoscritto l’abbonamento alla visione delle gare interne dei biancorossi nella stagione 2022/2023, sarà attivo il diritto di prelazione per il solo posto acquistato in sede di abbonamento ad un prezzo scontato rispetto alla vendita libera. Il diritto di prelazione potrà essere esercitato dalle ore 15:00 di mercoledì 24 maggio e sino alle ore 23:00 di giovedì 25 maggio.

Ore 12.05 – Padova: “Per me è un’emozione tornare a fare parte di questo club. Sapete che per me è un ritorno, amo questa società. Sono nato quando il Padova retrocesse dalla Serie A. Nei due anni della Serie A negli anni novanta feci l’abbonamento. Ho un amore per questa squadra. Negli ultimi due anni sono stato presente come supporto del Petrarca basket, questo passo arriva alla vigilia dei 60 anni. Compio 59 anni fra un paio di mesi. Questa sfida per la città è una sfida che mi va di affrontare. Ci sono imprenditori che sono soci di questo club che conosco da tempo e il mio affiancamento a quello che sta facendo Oughourlian è un passo molto importante. Il fatto che si debba ottenere risultati subito magari non invoglia a farsi carico di questa sfida, ma sono convinto che non bisogna farsi scappare un imprenditore come Oughourlian. L’ultima volta avevo l’1%, stavolta prenderò una quota molto più robusta. Oughourlian sta facendo molto bene in Francia, bisogna fare di tutto per supportarlo in quest’azione. Il mio ingresso sarà quasi mecenatistico, non saranno coinvolte le mie aziende, ma entrerò con beni personali. Fra circa 1 mese entrerò ufficialmente, abbiamo ritenuto di anticiparlo. Metterò un milione di euro e cercherò di portare altri imprenditori dentro il club”. Queste le dichiarazioni di Francesco Peghin nel giorno del suo ritorno nel Calcio Padova.

Ore 12.00 – Padova: “È una soddisfazione per tutti noi che finalmente la città di Padova batta un colpo e sono contento di cedere il testimone della presidenza a Peghin che entra con una significativa quota di minoranza. Io sarò ancora al mio posto nel ruolo di amministratore delegato. Il budget sarà di quattro milioni, anche se ci saranno delle cessioni rimarrà inalterato e le cessioni si tradurranno in un minor apporto da parte dell’azionista. Torrente? Parleremo con lui e vedremo se ci saranno le condizioni per andare avanti. Per quanto riguarda il tema organizzativo decisionale, il Calcio Padova è un gruppo di lavoro che si è creato negli anni. È chiaro che prima di un passo così importante c’è una condivisione per un’assonanza di obiettivi. Continuiamo con la strategia iniziata l’anno scorso, puntiamo alla gradualità, alla sostenibilità e ai giovani. La strada è tracciata ed è quella dello scorso anno. Peghin assumerà il 25%. Ci sarà una diminuzione del budget, ma rimarrà in linea, costo azienda di quattro milioni senza quel milione che era stato impiegato per pagare gli stipendi dei quattro fuori lista”. Queste le dichiarazioni di Alessandra Bianchi nel giorno della conferenza stampa per spiegare il futuro del Calcio Padova.

Ore 11.00 – Pordenone: Lo shock della richiesta di fallimento presentata nelle ultime ore dal procuratore della Repubblica Raffaele Tito proprio alla vigilia dei playoff ha scosso l’ambiente del Pordenone. Il club neroverde però è a lavoro per risolvere la situazione e presenterà un piano di rientro del debito entro il 30 giugno. Presto un comunicato che spiegherà nel dettaglio la situazione.

Ore 10.55 – Padova: La compagine azionaria di Calcio Padova S.p.A. si amplia con l’ingresso di Francesco Peghin, noto imprenditore e uomo di sport padovano.

Francesco Peghin investirà direttamente nel club acquisendo una partecipazione di minoranza qualificata rilevante e assumerà la carica di presidente, in affiancamento al socio di controllo Joseph Oughourlian e ai soci e partner Luca Destro, Paolo Salot e Moreno Beccaro, che a loro volta rafforzeranno il proprio impegno. Alessandra Bianchi manterrà il ruolo di amministratore delegato.

Per Francesco Peghin si tratta di un gradito ritorno, dopo l’esperienza come socio negli anni 2007-2012.

“Sono lieto ed onorato di dare il benvenuto a Francesco Peghin nella famiglia del Calcio Padova” ha commentato Joseph Oughourlian. “Il suo ingresso è per me una conferma della bontà del nostro operato oltre che un primo tangibile segnale di vicinanza da parte della città al progetto che stiamo portando avanti con tanto impegno ed energie. Condividiamo la stessa filosofia e visione di un calcio sano e sostenibile e sono convinto che insieme potremo lavorare per il bene del club e dei colori biancoscudati che tanto ci sono cari”.

Ore 10.00 – Venezia: «Ho accettato l’offerta perché avevo intuito qual era il potenziale della squadra e della società. Poi è vero, ci sono stati tanti cambiamenti e non mi sono fatto condizionare dalla classifica, ma ero convinto che il lavoro potesse portare a raggiungere la salvezza. Una volta dentro al club, ho percepito difficoltà che da fuori magari non si capivano. E così ci sono stati i mutamenti di gennaio che sappiamo, ma bisogna riconoscere che è stata brava la società ed il presidente a capire che andava corretto qualcosa. Non mi sento sorpreso, proprio per i motivi che dicevo prima: il potenziale c’era già tutto. E ci tengo a dirlo: i nostri playoff sono stati meritati, per quello che ha fatto la squadra negli ultimi due mesi, anche se la sconfitta di Parma stava pregiudicando un risultato secondo me giusto. Quanto c’è di Vanoli nel deciso cambio di passo della squadra? C’è tanto: lavoro sul campo, nel quotidiano, ha una grande perseveranza. Paolo è un tecnico preparato e ambizioso. È stato sostenuto in tutto e per tutto dalla società, perché se l’è meritato per quello che ha dato. Dal punto di vista tattico è preparatissimo, come tradizionalmente lo sono gli allenatori italiani. Direi che come tecnico è completo, sa trovare motivazioni feroci. A volte può sembrare un po’ brusco, ma gliela facciamo passare, dai. La sfida col Cagliari? Il Venezia ci deve credere, fare la sua partita, essere motivato, consapevole che nel calcio tutto è possibile e non ci sono partite già segnate dal risultato. Con la nostra umiltà e lo spirito di gruppo possiamo dire la nostra»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Filippo Antonelli, direttore sportivo del Venezia.

Ore 09.30 – «Confermo che è stata presentata istanza di fallimento per il Pordenone Calcio. La situazione debitoria è tale che anche con l’ipotesi più positiva, quella della promozione in serie B, le cose non cambierebbero»: ad affermarlo sulle colonne de “Il Gazzettino” è il procuratore della Repubblica Raffaele Tito. Un autentico shock, certificato dalle cifre fornite sempre dal quotidiano locale: “Il bilancio consuntivo del 2022, già approvato, registra una perdita di esercizio di 6 milioni 756mila euro, cresciuta quindi di 2 milioni 930mila euro rispetto al bilancio 2021, quando era di 3 milioni 826mila euro; il patrimonio netto è passato da 2 milioni 409mila euro a un passivo di 1 milione 300mila euro. Numeri, quelli del documento contabile, che fanno emergere un altro importante dato che riguarda il debito nei confronti dello Stato con 7 milioni 600mila euro da dare al fisco e agli enti previdenziali: grazie al Decreto Covid, che permette di spalmare i pagamenti, il Pordenone calcio può rateizzarli sino al 2027».

Ore 08.50 – Arzignano: “𝗠𝗜𝗦𝗧𝗘𝗥 𝗕𝗜𝗔𝗡𝗖𝗛𝗜𝗡𝗜 𝗖𝗢𝗡 𝗡𝗢𝗜 𝗙𝗜𝗡𝗢 𝗔𝗟 𝟮𝟬𝟮𝟱 🤝

La società FC Arzignano Valchiampo è lieta di comunicare che il 𝘛𝘦𝘤𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘎𝘪𝘶𝘴𝘦𝘱𝘱𝘦 𝘉𝘪𝘢𝘯𝘤𝘩𝘪𝘯𝘪 sarà ancora alla guida della Prima Squadra per la Stagione 2023/2024, la quarta consecutiva in Gialloceleste.

Confermato, inoltre, lo 𝗦𝘁𝗮𝗳𝗳 𝗧𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗼 che, dopo la vittoria dei Play Off di Serie D 20/21 e del Campionato di Serie D 21/22, ha scritto un’annata storica in Serie C da neopromossa. Accanto a Mister Bianchini saranno con noi il 𝘝𝘪𝘤𝘦 𝘈𝘭𝘭𝘦𝘯𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘛𝘩𝘰𝘮𝘢𝘴 𝘗𝘰𝘭𝘦𝘵𝘵𝘪, il 𝘗𝘳𝘦𝘱𝘢𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘗𝘰𝘳𝘵𝘪𝘦𝘳𝘪 𝘔𝘢𝘳𝘤𝘰 𝘉𝘳𝘶𝘻𝘻𝘪𝘤𝘩𝘦𝘴𝘴𝘪, il 𝘗𝘳𝘦𝘱𝘢𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘈𝘵𝘭𝘦𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘔𝘢𝘴𝘴𝘪𝘮𝘰 𝘉𝘶𝘤𝘤𝘪 e il 𝘔𝘢𝘵𝘤𝘩 𝘈𝘯𝘢𝘭𝘺𝘴𝘵 𝘗𝘪𝘦𝘵𝘳𝘰 𝘛𝘢𝘴𝘴𝘪𝘯.

𝗔 𝗠𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿 𝗕𝗶𝗮𝗻𝗰𝗵𝗶𝗻𝗶 𝗲 𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗹𝗼 𝗦𝘁𝗮𝗳𝗳 𝗮𝘂𝗴𝘂𝗿𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗕𝘂𝗼𝗻 𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘁𝗲𝗿𝘇𝗮 𝗦𝘁𝗮𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻 𝗦𝗲𝗿𝗶𝗲 𝗖 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗔𝗿𝘇𝗶𝗴𝗻𝗮𝗻𝗼 𝗩𝗮𝗹𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗽𝗼 🟡🔵”.

Ore 08.30 – Pordenone: Il Pordenone Calcio ospiterà il Lecco mercoledì 31 maggio alle 20:30 allo stadio “Tognon” di Fontanafredda. Match di ritorno dei quarti di finale playoff. L’evento è organizzato dalla Lega Pro.

PREVENDITA

I biglietti saranno in vendita dalle ore 10:00 di mercoledì 24 maggio su sport.ticketone.it, nelle rivendite di Pordenone Bar Libertà, Musicatelli e in tutte quelle Ticketone.

PRELAZIONE ABBONATI

I titolari di abbonamento (quello 5 gare del girone di ritorno) potranno acquistare il proprio biglietto, del posto occupato durante il campionato, esclusivamente al centro sportivo De Marchi (ingresso zona bar) mercoledì dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, giovedì dalle 16 alle 18 e venerdì dalle 16 alle 18. La prelazione – senza oneri di prevendita – sarà attiva entro venerdì pomeriggio.

PREZZI (rivendite TicketOne e online)

TRIBUNA VIP: prezzo unico 50 euro.

TRIBUNA CENTRALE: intero 30 euro, over 65 anni 25 euro, under 16 anni 14 euro.

GRADINATA: intero 16 euro, over 65 anni 14 euro, under 16 anni 7 euro.

SETTORE OSPITI

I biglietti del settore ospiti sono acquistabili nelle rivendite del circuito TicketOne e su sport.ticketone.it entro le ore 19:00 di martedì 30 maggio. Prezzo: intero 16 euro.

DISABILI

Per i biglietti riservati ai tifosi diversamente abili (100%) scrivere a biglietteria@pordenonecalcio.com.

INFORMAZIONI

Per ogni tipo di richiesta di informazione è possibile scrivere a biglietteria@pordenonecalcio.com.

Nota bene: a tutti i prezzi indicati vanno aggiunti i costi del servizio prevendita e commissioni.

Martedì 23 maggio

Ore 23.25 – Treviso: Esattamente un mese fa il Treviso vinceva 2-0 contro il Giorgione con gol di Posocco e Sottovia, e si assicurava la promozione diretta in Serie D, vincendo così il girone B di Eccellenza veneta, a +1 dalla Calvi Noale, vera e propria rivale biancoceleste per la corsa alla vetta della classifica, più o meno da metà stagione in poi. Adesso, un nuovo capitolo della storia del club trevigiano, in attesa di iniziare a preparare e programmare la prossima stagione. Novità ne sono già arrivate, come l’addio del direttore sportivo Alberto Briaschi, già ufficializzato con un comunicato dalla stessa società negli scorsi giorni. Al suo posto dovrebbe arrivare Attilio Gementi. Reduce dall’esperienza di Trento, sarà il nuovo dg biancoceleste dal prossimo 1 luglio. L’ufficialità arriverà nelle prossime settimane, visto che Gementi è sotto contratto con il Trento fino al 30 giugno prossimo.

Ore 23.20 – Serie B: “Il Modena FC informa che pochi minuti fa, a Milano, si è concluso l’incontro di fine stagione con Attilio Tesser. Erano presenti il Presidente Carlo Rivetti, l’Amministratore Delegato Sport Matteo Rivetti e il Direttore Sportivo Davide Vaira. La Società ha scelto di concludere l’attuale progetto tecnico malgrado la scadenza naturale del contratto al 30 giugno 2024. La famiglia Rivetti e tutto il Modena FC, con affetto e stima profonda, ringraziano l’allenatore e il suo staff per la professionalità e la passione dimostrate in queste due stagioni sportive ricche di traguardi, successi importanti e condivisi che rimarranno indelebili nella storia del club: a tutti auguriamo il meglio per il futuro”, questa la nota del club.

Ore 21.10 – Vicenza: Matteo Stoppa, autore del gol biancorosso che ha sbloccato il risultato contro la Pro Sesto, ha scritto su Instagram un suo pensiero: “Una serata magica, goal e passaggio del turno, avanti così verso l’obiettivo. Grazie ai nostri tifosi per il nostro sostegno”.

Ore 20.50 – Cittadella: “C’è stata una sofferenza importante nel corso della stagione. Abbiamo avuto tante avversità, infortuni e altre cose. Ci sono stati tanti episodi nel corso dell’anno di difficoltà, ma non c’è mai stata disperazione. Abbiamo dimostrato una forte resilienza, vedevo l’obiettivo difficile ma non irraggiungibile, ma ce l’abbiamo fatta. Ragionamenti sul prossimo campionato? È ancora presto, Marchetti ha bisogno dei suoi tempi, ha bisogno di rimettersi in moto”. Queste le dichiarazioni di Andrea Gabrielli rilasciate in occasione della festa di fine anno del Cittadella.

Ore 20.40 – Cittadella: “Quest’anno è stato un banco di prova più difficile dello scorso anno. Credo che i giocatori abbiano apprezzato la mia onestà, devo migliorare sotto tanti punti di vista ma aver portato a casa il risultato è stato un punto di forza a mio favore. Pensiamo a goderci questo momento. Abbiamo passato una stagione difficile, ne sono successe tante anche fuori dal campo con la vicenda di Pierobon che ci è piovuta addosso e a un certo punto abbiamo pensato di essere sfigati, ma abbiamo reagito e siamo riusciti a venirne fuori”. Queste le dichiarazioni di Edoardo Gorini rilasciate alla cena di fine anno del Cittadella in programma questa sera.

Ore 20.00 – Vicenza: Il patron del Vicenza Renzo Rosso, ancora euforico per il passaggio del turno del suo Lane, ha raccontato ai microfoni di Tva Vicenza le emozioni vissute nel match contro la Pro Sesto: “Ieri è stato un primo tempo in cui ho sofferto tantissimo. Il Vicenza è la cosa che mi ha fatto più male negli ultimi anni perché abbiamo dato il massimo ma i risultati non sono arrivati, comunque ieri poi nel secondo tempo c’è stata una grande goduria, quando giochiamo non ce n’è per nessuno. Speriamo che sia un momento speciale e andare avanti il più possibile”.

Ore 19.10 – Vicenza: Sabato sera alle ore 20.30 Vicenza e Cesena disputeranno la partita d’andata dei quarti di finale playoff e in un comunicato la Curva Mare romagnola ha spiegato che non si recherà al Menti in conseguenza dell’alluvione che ha colpito il territorio e i componenti del tifo organizzato rimarranno a Cesena per aiutare la popolazione.

Ore 18.55 – Union Clodiense: Ancora Andreucci per la prossima stagione, affiancato da un nuovo direttore sportivo. Ad annunciare le novità in casa granata è stata la stessa società con un comunicato ufficiale: “Union Clodiense Chioggia comunica la conferma per la stagione sportiva 2023/2024 di Mister Antonio Andreucci alla guida tecnica della Prima Squadra militante nel Campionato di Serie D. A Mister Andreucci un in bocca al lupo per il suo lavoro. Novità nell’ambito dirigenziale con l’ingresso nelle vesti di Direttore Sportivo di Alberto Cavagnis. Il nuovo direttore che ha ricoperto per 4 anni il medesimo incarico all’Adriese vanta esperienze importanti nei settori giovanili professionisti; tra tutti il ruolo di Responsabile dell’attività agonistica all’Udinese Calcio. Ad Alberto un caloroso benvenuto nella famiglia dell’Union Clodiense Chioggia.

Ore 17.45 – Triestina: Trivenetogoal news: entro l’inizio della prossima settimana il dg alabardato Giancarlo Romairone incontrerà il presidente della Triestina Simone Giacomini. Le parti dovranno discutere di un divorzio che più fonti danno per scontato, nonostante un contratto in essere di altri due anni, più un’opzione di un ulteriore rinnovo in caso di promozione in Serie B. Nei giorni scorsi per Romairone si è parlato di un possibile approdo alla Juventus nel caso in cui Cristiano Giuntoli diventi il nuovo direttore sportivo bianconero. Romairone è convinto di aver salvato con il mercato di gennaio una stagione compromessa e ha sempre l’obiettivo di portare la Triestina in B. Ma la società non sembra essere dello stesso avviso e il divorzio, se le cose andranno così, non sarà indolore, visto il contratto in essere. Al posto di Romairone il nome più caldo è quello dell’ex Frosinone e Siena Ernesto Salvini, che sembra essere prossimo allo sbarco nel pianeta alabardato. 

Ore 16.50 – Pordenone: Il Pordenone affronterà il Lecco nei quarti di finale playoff di Serie C. Gara d’andata sabato alle 20:30 allo stadio “Rigamonti-Ceppi”, ritorno mercoledì sempre alle 20:30 al “Tognon”.

Queste le dichiarazioni del presidente Mauro Lovisa: “Questi playoff si preannunciano davvero di livello alto. Pensiamo al blasone dei club: 6 degli 8 in lizza hanno fatto la A, LR Vicenza, Pescara, Cesena, Crotone, Foggia e Lecco con 67 partecipazioni in tutto. Massima serie che solo noi e Virtus Entella non abbiamo avuto l’onore di affrontare. Sabato e mercoledì ritroveremo quindi il Lecco, che ha chiuso la stagione regolare con i nostri stessi punti. Una formazione fra le più organizzate della C, come ben testimoniato dallo 0-0 del ritorno e con il rendimento casalingo nettamente migliore del girone (41 punti in 19 gare). Servirà farsi trovare subito pronti, perché queste sfide sono decise spesso dall’episodio. Dovremo essere attenti e intelligenti, propositivi nel portare appunto gli episodi dalla nostra e assolutamente non pensare al vantaggio del doppio risultato. Prevedo grande equilibrio generale, ma allo stesso tempo sono fiducioso che la squadra possa esprimere al massimo il proprio potenziale. Tornare a disputare una competizione così importante sul nostro territorio, dopo i 3 anni di B e le precedenti annate di vertice C, è sicuramente motivo di grande orgoglio da condividere con tutti i nostri tifosi”.

Ore 16.40 – Serie C: Si riportano, in applicazione del Regolamento di cui al Com. Uff. n. 188/DIV di Lega Pro del 06.03.2023 ed in relazione al sorteggio effettuato in data odierna presso la sede della Lega Pro, gli abbinamenti programmati delle gare del Secondo Turno della Fase Play Off Nazionale:

GARE DI ANDATA – SABATO 27 MAGGIO 2023

GARA 1
PESCARA VIRTUS ENTELLA
Ore 20.30

GARA 2
LECCO PORDENONE
Ore 20.30

GARA 3
FOGGIA CROTONE
Ore 20.30

GARA 4
L.R. VICENZA CESENA
Ore 20.30

GARE DI RITORNO – MERCOLEDÌ 31 MAGGIO 2023

GARA 1
VIRTUS ENTELLA PESCARA
Ore 20.30

GARA 2
PORDENONE LECCO
Ore 20.30

GARA 3
CROTONE FOGGIA
Ore 20.30

GARA 4
CESENA L.R. VICENZA
Ore 20.30

Modalità di svolgimento: Il Secondo Turno della Fase Play Off Nazionale si articolerà attraverso 4 incontri in gare di andata e ritorno. Le società “teste di serie” disputeranno la gara di ritorno in casa.

Ore 14.25 – Hellas Verona: Con un comunicato l’Hellas Verona ha aggiornato sulle condizioni di LAzovic e Lasagna: “Oggi, martedì 23 maggio, allo Sporting Center ‘Paradiso’, i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: lavoro di forza in palestra ed esercitazioni tecnico-tattiche. Il calciatore Darko Lazovic, uscito per infortunio durante l’ultima partita di campionato giocata contro l’Atalanta, ha riportato una lesione di basso grado al retto femorale anteriore della coscia sinistra. Il calciatore Kevin Lasagna ha riportato un sovraccarico al soleo della gamba destra. Domani, mercoledì 24 maggio, è in programma una seduta di allenamento mattutina”.

Ore 12.15 – Serie C:

Si è svolto oggi alle 12 il sorteggio per il secondo turno nazionale dei playoff e questi sono gli accoppiamenti:

Pordenone-Lecco

Virtus Entella-Pescara

Crotone-Foggia

Cesena-Vicenza

In questo sorteggio si è effettuato anche l’accoppiamento delle successive semifinali quindi la vincente di Vicenza-Cesena affronterà la vincente di Pordenone-Lecco, mentre la vincente di Foggia-Crotone con la vincente di Virtus Entella-Pescara.

Ore 11.05 – Virtus Verona: “Siamo partiti bene, potevamo chiudere il primo tempo in vantaggio. Poi bravi loro a trovare i gol ad inizio ripresa. Abbiamo fatto comunque una gara importante, alla fine resta la soddisfazione della stagione disputata. Zeman? È stato gentilissimo, ci siamo salutati cordialmente”. Così Gigi Fresco a commento della sfida della sua Virtus con il Pescara.

Ore 10.40 – Südtirol: «Il Südtirol non se l’aspettava nessuno ai playoff, e forse nemmeno il Venezia. Südtirol-Reggina? Il Südtirol affronta una squadra abituata a fare questa categoria, con una buona intelaiatura e che io ad inizio stagione avevo messo tra le sorprese: ha un allenatore che ha già fatto i playoff, però un tecnico esperto ce l’ha anche il Südtirol. Probabilmente la Reggina ha giocatori più abituati a far questo tipo di partite, ma i biancorossi giocano in casa, avranno dalla loro dunque il fattore campo. E poi subiscono pochi gol. La sconfitta di Modena può aver lasciato strascichi in casa biancorossa? No, il Südtirol ha fatto già molto di più che quello che gli era stato chiesto. Ai playoff si giocherà con il peso di un campionato sulle spalle e la tensione del poter andare in serie A: chi gestirà meglio tutto questo avrà dei grossi vantaggi»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Stefan Schwoch, ex attaccante e ora commentatore televisivo.

Ore 10.00 – Venezia: «Cagliari-Venezia ai playoff è una sorpresa? Non la definirei tale, anche se le due squadre hanno avuto un percorso non lineare in relazione agli obiettivi che erano stati fissati a inizio stagione. La favorita è senza dubbio il Cagliari: gioca in casa, ha i due risultati su tre al termine dei 120 minuti di gioco e ha carte importantissime da giocarsi, sia tecnicamente che a livello ambientale. Il Venezia? Viene da un periodo di forma davvero eccellente sotto tanti punti di vista: ha un collettivo organizzato e qualche buona individualità, può giocarsela fino in fondo. È sfavorita, ma qualche gettone da mettere ce l’ha di sicuro. Südtirol-Reggina? Una partita da tripla: il Südtirol era quarto fino a una giornata dalla fine, ha chiuso in frenata ma ha fatto un campionato eccezionale e non dimentichiamo che dopo tre giornate era ultimo senza neppure un punto all’attivo. La mia personale favorita per la promozione? Il Bari»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del Corriere del Veneto dal tecnico Gian Piero Ventura.

Ore 08.00 – Vicenza: Le pagelle biancorosse in seguito alla vittoria per 2-0 con la Pro Sesto:

Confente 6,5: nella ripresa chiude bene la porta ed evita che la Pro torni in carreggiata

Ierardi 6,5: partita ordinata, senza guizzi e senza rischi

Cappelletti 6,5: ha la possibilità di portare in vantaggio il Vicenza ma il suo colpo di testa viene deviato da Del Frate. Viene ammonito per un fallo inevitabile su una ripartenza avversaria

Pasini 6,5: come il compagno di reparto disputa una partita senza sbavature

Greco 6: nel ruolo di terzino non si trova a “casa” ma la sua prestazione è sensibilmente migliore rispetto a quella di Sesto. Nel primo tempo ha il freno a mano tirato mentre nel secondo tempo si distingue nelle cavalcate lungo la fascia (dal 82′ Bellich sv)

Ronaldo 5,5: primo tempo in cui rallenta troppo il gioco, non incide come dovrebbe e sbaglia qualche passaggio di troppo. Nella ripresa migliora precisione e intensità (dal 66′ Cavion 6,5: il ragazzo ha la giusta “fame” e quando entra in campo conquista diversi palloni e crea solidità)

Jimenez 6: anche per lui il primo tempo è piuttosto sottotono e sembra soffrire il centrocampo avversario. Nella seconda frazione mette in mostra qualità e spunti interessanti

Stoppa 6,5: mezzo voto in più per il gol che sblocca il risultato che segna il coronamento di tante occasioni mal sfruttate nel corso della doppia sfida con la Pro (dal 89′ Della Morte sv)

Scarsella 5,5: se non fosse per l’assist a Stoppa la sua partita sarebbe decisamente negativa. Non entra mai nel vivo delle azioni offensive  (dal 59′ Begic 6,5: ingresso straripante: va vicino al gol e confeziona un assist al bacio per Ferrari)

Dalmonte 6,5: come per Stoppa mezzo voto in più per il gol che regala al Vicenza il passaggio del turno. Nel primo tempo sbaglia una buona occasione mentre nella ripresa aumenta la velocità e inerzia (dal 82′ Zonta sv)

Ferrari 6: quando non è serata è difficile buttarla dentro anche per un bomber della sua caratura. Ha due buone chance e ci prova sempre ma contro la Pro non timbra il cartellino

Thomassen 6,5: il Vicenza gioca una partita dai due volti. Nella ripresa la squadra scende in campo con maggior determinazione e la qualità della rosa prevale sugli avversari. Bene la solidità difensiva che sarà fondamentale anche nel prossimo turno quando il Lane non sarà testa di serie

Lunedì 22 maggio

Ore 22.40 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Renzo Rosso al termine di Vicenza-Pro Sesto: “Quando giochi così è incredibile. Nessuna squadra ha fatto vedere queste cose. Siamo anche sempre sfortunati, poteva finire anche  6/7-0. Godiamoci questa serata e andiamo avanti. I playoff sono tosti e ogni partita è una finale, speriamo di arrivare più avanti possibile, che sqyadra si augura? A questo punto una vale l’altra”

Ore 22.35 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Stefano Rosso dopo Vicenza-Pro Sesto: “Speravo che entrassero in campo e giocassero a calcio, come sanno fare. Lo sapete com’è il calcio, un episodio cambia tutto, anche in una finale Mondiale la Francia ha recuperato due gol in dieci minuti. Proseguiamo così, a giocare a calcio come sappiamo fare, con la tranquillità che abbiamo visto nel secondo tempo. Nessuna preferenza, arrivati sono tutte forti. Siamo in ballo e balliamo”

Ore 22.30 –  PESCARA – Dura lo spazio di un minuto il sogno della Virtus Verona di espugnare l’Adriatico e di conquistare i quarti di finale playoff. La spunta il Pescara, che va sotto di un gol, ma che poi esce di prepotenza subito dopo lo svantaggio. Troppo Pescara per questa Virtus Verona, il sogno serie B svanisce sul campo dell’Adriatico. Zeman batte Fresco per 3-1. I rossoblu escono a testa alta. Il Pescara parte forte ma la Virtus Verona riesce a reggere e alla prima occasione importante punisce. Il cross rasoterra di Casarotto trova sul secondo palo Kristoffersen, l’attaccante norvegese da pochi passi spinge la sfera in rete e porta in vantaggio i rossoblu. L’1-0 della Virtus dura solo 5′, i padroni di casa riportano in equilibrio il match grazie alla rete di Brosco. Cross dalla destra, torre di Lescano e colpo di testa vincente del numero 13 biancoazzurro. La squadra di Zeman rende la vita complicata a Giacomel anche con le conclusioni da fuori prima con Kraja e successivamente con Rafia, diagonale potentissimo che esce di un niente. I rossoblu rispondono alla mezz’ora, cross velenoso di Casarotto che trova ben piazzato Kristoffersen davanti a Plizzari, destro però impreciso che finisce sul fondo. Sul finale del primo tempo Rafia sfiora l’eurogoal, semirovesciata dal limite dell’area che terminata di poco fuori sopra la traversa. Nella ripresa il Pescara chiude i conti dopo soli 10′, la doppietta di Kraja spegne le speranze rossoblu. Il secondo goal arriva al 49′, Kraja si presenta davanti a Giacomel e spiazza l’estremo difensore veronese. Pochi minuti più tardi i delfini calano il tris, botta dalla distanza di Kraja che non lascia scampo a Giacomel. La Virtus prova a riaprire il match e risponde timidamente con qualche conclusione da fuori area ma il Pescara gestisce bene la partita, chiudendo bene gli spazi e andando più volte vicino al poker.

PESCARA-VIRTUS VERONA 3-1
MARCATORI: 14’ Kristoffersen (V), 17’ Brosco, 48’ 53’ Kraja (P)
PESCARA (4-3-3): Plizzari; Milani (80’ Crescenzi), Brosco (45’ s.t Pellacani), Mesik, Cancellotti; Rafia (74’ Mora), Kraja (61’ Aloi), Palmiero; Merola, Delle Monache (80’ Kolaj), Lescano; All. Zeman
VIRTUS VERONA (4-3-1-2): Giacomel; Ruggero (65’ Zarpellon), Cella, Faedo, Daffara; Nalini (45’ s.t Danti), Talarico, Mazzolo (57’ Hallfredson) Lonardi; Casarotto, Kristoffersen (45’ s.t Fabbro); All. Fresco
AMMONITI: Brosco, Palmiero, Lescano, Kolaj (P), Daffara, Ruggero (V)
ESPULSI
ARBITRO: Giuseppe Collu della sezione di Cagliari
ASSISTENTI: Andrea Bianchini di Perugia e Franck Loic Nana Tchato di Aprilia
IV UOMO: Matteo Centi della sezione di Terni

Ore 22.25 –  VICENZA – In un Menti dalle grandi occasioni il Vicenza ha l’obbligo di vincere contro la Pro Sesto e dopo un primo tempo paziente il Lane doma 2-0 i lombardi e si qualifica al secondo turno della fase nazionale dei playoff. Thomassen sorprende come al solito e a centrocampo schiera Jimenez-Scarsella in una formazione molto offensiva con l’intenzione di recuperare lo svantaggio dell’andata. Pronti via e la Pro è subito arrembante con Capelli che al 4′ riceve palla e va al tiro ma la conclusione è centrale e si spegne tra le braccia di Confente. Il Vicenza prova ad alzare il ritmo sfruttando la progressione di Stoppa  e proprio l’ex attaccante della Juve Stabia al 15′ sciupa una grandissima occasione davanti alla porta di Del Frate dopo che Dalmonte aveva concluso verso il portiere ospite approfittando di un cross di Ferrari. I biancorossi vanno avanti al piccolo trotto e al 30′ Cappelletti di testa va vicino al gol sugli sviluppi di un corner ma la sfera viene deviata in corner dal portiere della Pro. Il tempo passa e il risultato non si sblocca, la squadra di Andreoletti regge bene la spinta del Vicenza che a pochi secondi dal duplice fischio Scarsella riceve palla al centro dell’area di rigore e si trova sui piedi un rigore in movimento che però sbaglia clamorosamente. Al ritorno in campo il Lane fa tremare il Menti: è il minuto 47′ quando Jimenez crossa da destra e trova Scarsella il quale serve Stoppa che con un tiro al volo batte Del Frate e porta in vantaggio il Vicenza. Al 58′ Thomassen inserisce Begic per uno spento Scarsella e proprio l’Under 21 sloveno dopo trenta secondi dal suo ingresso viene agganciato al limite dell’area di rigore e conclude in porta ma la palla sorvola di pochissimo la traversa. A questo punto il Vicenza aumenta il conta giri e nel giro di un minuto potrebbe segnare il raddoppio prima con Ierardi e poi con Ferrari, ma i due giocatori mancano il guizzo vincente. Se il bomber della regular season non è in serata ci pensano gli altri biancorossi a timbrare il cartellino: al 65′ Begic calcia di potenza e la palla viene respinta da un difensore ospite, il rimbalzo favorisce Dalmonte che dopo una bella coordinazione insacca di mancino la porta di Del Frate. I berici ora macinano occasioni a ripetizione e al 74′ Del Frate si supera su Ferrari da posizione ravvicinata. Al 77′ c’è spazio anche per la Pro Sesto che con Vaglica impegna per la prima volta Confente (bravo a chiudere lo specchio della porta), nel successivo capovolgimento di fronte è ancora una volta Ferrari ad andare vicino alla rete ma non sembra essere la sua serata fortunata e Del Frate respinge. La Pro Sesto è ormai al tappeto, la Curva canta e accompagna ai quarti di finale dei playoff la squadra: domani i sorteggi per l’avversaria.

VICENZA-PRO SESTO 2-0

Marcatori: 2′ st Stoppa, 21′ st Dalmonte

Vicenza (4-2-3-1): Confente; Ierardi, Pasini, Cappelletti, Greco (81′ Bellich); Jimenez, Ronaldo (67′ Cavion); Dalmonte (81′ Della Morte), Scarsella (54′ Begic), Stoppa (81′ Zonta); Ferrari. All.: Thomassen

Pro Sesto (3-4-3): Del Frate; Giubilato, Toninelli (83′ Della Giovanna), Suagher; Capelli, Corradi, Marchesi (67′ Wieser), Maurizii (72′ Vaglica); Sala (72′ D’Amico), Sgarbi (72′ Bianco), Gerbi. All.: Andreoletti

Arbitro: Monaldi

Ammoniti: Marchesi, Sala (PRO), Cappelletti, Ferrari (LRV)

Recuperi: pt 2′, st 5′

Ore 20.15 – Serie A: Chiamata dal Collegio di Garanzia dello Sport a rinnovare la sua valutazione sulla sanzione da irrogare a carico della Juventus per il cosiddetto ‘caso plusvalenze’, la Corte Federale d’Appello ha sanzionato il club bianconero con dieci punti di penalizzazione in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva. La Corte ha altresì prosciolto dalle incolpazioni ascritte i sigg.ri Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano. Lazio seconda, Milan in Champions League,  Juventus sotto la Roma per il sesto posto che vale l’Europa League: così cambia la classifica della Serie A dopo la decisione della Corte Federale d’Appello di sanzionare i bianconeri con 10 punti di penalizzazione per la terza sentenza sul filone plusvalenze dell’inchiesta sportiva sul club bianconero. Adesso la Signora è a quota 59.

Ore 17.00 – Serie C: Firenze, 22 maggio 2023. Si è svolto nella sede di via Jacopo da Diacceto a Firenze, l’incontro tra la Lega Pro e le società neopromosse dalla serie D. Hanno partecipato, con i loro staff dirigenziali, tutti e nove i club vincitori dei loro campionati: Arezzo, Brindisi, Catania, Giana Erminio, Legnago Salus, Lumezzane, Pineto, Sestri Levante e Sorrento.

I saluti iniziali sono stati del Presidente di Lega Pro, Matteo Marani e del Presidente LND, Giancarlo Abete. Per la LND era presente il Coordinatore Interregionale Luigi Barbiero.

“Sono felice di poter salutare i nuovi club che si affacciano o che ritornano con noi in Serie C, dice il presidente Marani, la Lega Pro è Paese, rappresenta sessanta realtà che attraversano tutta l’Italia. La forza della Lega Pro deve essere nel ragionare a sistema, passando attraverso un movimento unito che utilizzi la grande professionalità delle persone che lavorano nei club. Le società promosse dalla Serie D entrano in una Lega organizzata che guarda alla sostenibilità economica e alla formazione dei giovani calciatori”.

L’ introduzione alle tematiche principali è stata del segretario Generale Lega Pro, Emanuele Paolucci. Tra i temi affrontati quelli riguardanti le varie aree dei club: agonistica, legale, tesseramento, amministrazione, finanza e controllo, impiantistica, comunicazione, diritti tv, marketing e progetti.

Ore 16.50 – Serie B: Campionato Serie BKT 2022/2023 – Programma e orari gare playoff e playout
Il Presidente della Lega Nazionale Professionisti B,
preso atto del C.U. FIGC n. 23/A del 28 luglio 2022;
visto il C.U. LNPB n. 127 del 7 aprile 2023;
vista la classifica finale del Campionato Serie BKT 2022/2023 di cui al C.U. LNPB n. 161 del 22 maggio 2023;
dispone che le gare di playoff e playout si disputino secondo il seguente programma:
PLAYOFF PER L’AMMISSIONE AL CAMPIONATO DI SERIE A Turno preliminare (gara unica)
Venerdì 26 maggio 2023 – ore 20.30: SÜDTIROL – REGGINA (A)
Sabato 27 maggio 2023 – ore 20.30: CAGLIARI – VENEZIA (B)
Semifinali (andata)
Lunedì 29 maggio 2023 – ore 20.30: Vincente A – BARI
Martedì 30 maggio 2023 – ore 20.30: Vincente B – PARMA
Semifinali (ritorno)
Venerdì 2 giugno 2023 – ore 20.30: BARI – Vincente A
Sabato 3 giugno 2023 – ore 20.30: PARMA – Vincente B
Finali
Giovedì 8 giugno 2023 – ore 20.30 (andata) Domenica 11 giugno 2023 – ore 20.30 (ritorno)*
* Gara da disputarsi sul campo della squadra in migliore posizione di classifica al termine del campionato.
162/496

PLAYOUT PER LA PERMANENZA NEL CAMPIONATO SERIE B
Giovedì 25 maggio 2023
Ore 20.30 – COSENZA – BRESCIA
Giovedì 1° giugno 2023
Ore 20.30 – BRESCIA – COSENZA

Ore 16.20 – Cittadella: Ospite de Il Mattino di Padova, il dg del Cittadella Stefano Marchetti ha raccontato le sue emozioni: “Questa salvezza vale come la vittoria del campionato e sono convinto che farà bene a tutto l’ambiente, perché lo riporta per terra. E il Cittadella è qualcosa di unico, che nei momenti più complicati riesce a tirar fuori qualità che neanche pensava di avere. Questo campionato mi ha insegnato tantissimo. Nonostante gli anni alle spalle, o forse proprio per quelli, ritrovarci a festeggiare mi regala emozioni ancora più forti. Abbiamo fatto un’impresa, una cosa straordinaria”

Ore 15.25 – Südtirol: In relazione a quanto indicato dal responsabile sanitario dr. Marco Walter Cassago si comunica che il giocatore Simone Davi, infortunatosi venerdì scorso nel riscaldamento della gara sul terreno del Modena ha riportato la lesione all’adduttore destro: si attende l’esito degli accertamenti eseguiti. Alessandro Celli, alle prese con la tendinite dell’achilleo (piede sinistro) non recupererà in vista della gara di playoff di venerdì prossimo, Andrea Schiavone ha riportato la lesione al retto femorale destro con prognosi stimata in tre settimane.

Ore 15.10 – Campodarsego: Il Campodarsego Calcio 1974 comunica che a far data dalla giornata odierna, a ricoprire l’incarico di direttore sportivo del club biancorosso è il signor Roberto Tonicello. 57 anni, originario di Dolo (Venezia), Roberto Tonicello nelle ultime stagioni ha ricoperto il ruolo di responsabile dell’area tecnica in società come Treviso Calcio e Union Clodiense Chioggia, e più recentemente Albignasego, dopo aver presieduto per molte stagioni la scrivania del Dolo, prima di viaggiare anche per Mira, Camponogara e Fiesso. Da giocatore, una carriera calcistica tra Mira, in serie in C2, Spinea e Camponogara: “Conosco Roberto Tonicello da tanti anni, ho sempre apprezzato il suo modo di lavorare e abbiamo trovato subito una sintonia di idee”, le parole di benvenuto del presidente biancorosso, Daniele Pagin. “In questi due anni, è stato fatto un ottimo lavoro da chi lo ha preceduto, ma certamente il suo arrivo darà ulteriori stimoli e linfa al nostro progetto. È un direttore molto competente e sono sicuro che allestirà una rosa di valore. Un ringraziamento sentito va a Luciano Stevanato che ha ricoperto questo ruolo nelle ultime due stagioni, e che rimarrà con noi nel ruolo di consigliere”.

Ore 13.45 – Serie C: Sarà il tecnico del Sassuolo Alessio Dionisi a sorteggiare, domani nella sede della Lega Pro in via Jacopo da Diacceto a Firenze, gli accoppiamenti dei playoff di Serie C 2023. Le mani del tecnico neroverde indicheranno la strada che porterà le squadre qualificate dal “Secondo Turno Playoff Nazionale” alle finalissime per la B del 13 e 18 giugno. Alessio Dionisi, calciatore con le maglie di Voghera, Varese e Ivrea, arriva alla Lega Pro giocando nel Tritium. Chiuderà poi la carriera con Sambonifacese, Verbania e Olginatese. Panchina d’argento nel 2021, lo stesso anno in cui vinse la serie B alla guida dell’Empoli, Alessio Dionisi ha dato il via ai suoi successi da allenatore guidando l’Imolese in Lega Pro nella stagione 2018/19. Poi il passaggio al Venezia, il successo con l’Empoli e la guida del Sassuolo. Il sorteggio del Secondo Turno Playoff avrà inizio alle ore 12 di martedì 23 maggio. Sarà possibile seguirlo live sui canali “Youtube” e “Facebook” di Lega Pro e su “Sky Sport 24”

Ore 12.15 – Verona: Prezzi speciali, ribassati in tutti i settori, per riempire il Bentegodi nell’ultima partita casalinga della stagione. In occasione di Hellas Verona-Empoli, match in programma domenica 28 maggio (ore 12.30), biglietti da 10, 15, 20€, e Under 14 a 2€ in tutto lo stadio. Hellas Verona FC informa che i biglietti a prezzo promozionale per la sfida Hellas Verona-Empoli, valida per la 37a giornata della Serie A TIM 2022/23, saranno disponibili nei punti vendita Vivaticket e sul portale vivaticket.com dalle ore 11 di lunedì 22 maggio. Informiamo i tifosi che l’unico sito ufficiale autorizzato per l’acquisto dei biglietti online è vivaticket.com o hellasverona.vivaticket.it , l’incauto acquisto attraverso siti non autorizzati non potrà essere tutelato in caso di controversie.

Ore 11.45 – Niente sfida dell’ex a Cagliari per Luca Ceppitelli. Il difensore del Venezia è stato fermato dal giudice sportivo dopo l’ultimo turno di campionato per cumulo di ammonizioni. Rientra dalla squalifica, però, Petko Hristov, che sarà con ogni probabilità titolare all’Unipol Domus

Ore 10.45 – Treviso: Confermata la traccia di cui vi avevamo parlato diverse settimane fa nell’editoriale successivo alla promozione del Treviso. Il club biancoceleste ha scelto Attilio Gementi come successore di Alberto Briaschi. Gementi, reduce dall’esperienza di Trento, sarà il nuovo dg biancoceleste dal prossimo 1 luglio. L’ufficialità arriverà nelle prossime settimane, visto che Gementi è sotto contratto con il Trento fino al 30 giugno prossimo

Ore 10.40 – Udinese: Jaka Bijol, difensore dell’Udinese, analizza ai microfoni di Udinese Tv l’episodio che ha deciso la gara con la Lazio: «Ho visto l’azione solo dal campo, Adam diceva di non averlo toccato. È stato sicuramente un rigore decisivo perché la partita era in equilibrio. Io penso che abbiamo fatto un buonissimo primo tempo, giocando bene e creando molte occasioni. Ora abbiamo due partite molto importanti per noi per finire bene questo campionato. L’arbitraggio? Non voglio dilungarmi ma le decisioni dubbie sono sempre state fischiate a favore della Lazio».

Ore 10.25 – Treviso: Il Treviso FBC 1993 comunica di aver consensualmente interrotto il rapporto di collaborazione con il Direttore Sportivo Alberto Briaschi. La società ringrazia Alberto per l’ottimo lavoro svolto in questa stagione coronato con la conquista della Serie D , augurandogli un futuro ricco di soddisfazioni sportive e professionali.

Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Vicenza-Pro Sesto (ore 20.30). VICENZA (4-2-3-1): Confente; Ierardi, Pasini, Cappelletti, Greco; Ronaldo, Cavion; Dalmonte, Stoppa, Begic; Ferrari. All. Thomassen. PRO SESTO (3-4-3): Del Frate; Giubilato, Toninelli, Suagher; Capelli, Radaelli, Corradi, Maurizii; Sala, Gerbi, Sgarbi. All. Andreoletti.

Domenica 21 maggio

Ore 23.35 – Udinese: Queste le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Dazn dal tecnico dell’Udinese Andrea Sottil, riconfermato anche per la prossima stagione, al termine della partita di questa sera tra i bianconeri e la Lazio, decisa da una rete su calcio di rigore di Immobile: “Un ottimo primo tempo, giocato bene e alla pari, ci è mancato il gol, ma potevamo farlo. Siamo stati imprecisi, ma la squadra mi è piaciuta molto. Il calo è perché siamo contati da mesi, abbiamo 5 titolari fuori per infortunio, abbiamo recuperato per miracolo Beto e abbiamo tanti giocatori che non si allenano. Oggi eravamo con 4 giocatori della Primavera in panchina, ma è chiaro che a questo livello viene fuori la Lazio, che è una squadra forte. Non è un alibi però. Non avendo la possibilità di rimanere intensi e ritmici poi diventa difficile e poi c’è un rigore che non è un rigore, ma è una simulazione. Masina è fermo completamente e Immobile si lascia cadere. E’ un grande dispiacere, perché si lavora… Non voglio togliere meriti alla Lazio, però non è rigore. La squadra è cresciuta molto anche nel palleggio e nella personalità. Dal primo giorno che sono arrivato ho cercato di inculcare il palleggio dal basso, perché poi diventiamo pericolosi con altre armi. Ha funzionato, ma purtroppo gestire situazioni di grande emergenza non è semplice. Per il rinnovo di contratto sono contento, continuare questo percorso con questi ragazzi davvero straordinari è bellissimo. Da gennaio non c’è più Deulofeu e nell’ultimo periodo sono stati fuori contemporaneamente Success e Beto. Ho sempre fatto i complimenti a Nestorovski, ma è un giocatore con delle altre caratteristiche. Devo trovare delle soluzioni, ma è chiaro che se poi ti vengono anche a mancare Ebosse, Ebosele, Ehizibue… Ho finiti i quinti, quindi devo aprire Pereyra, che oggi è stato straordinario finché ha tenuto. Non ho alternative. Samardzic per me è una mezzala d’attacco, oggi ha fatto bene la sottopunta”.

Ore 23.20 – Udinese: Queste le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Dazn dal tecnico della Lazio Maurizio Sarri, al termine della sfida di questa sera tra la sua squadra e l’Udinese alla Dacia Arena, decisa da un calcio di rigore trasformato da Immobile: “Per me stavamo facendo una partita seria anche nel primo tempo. Squadra corta e compatta, con un buon livello di sacrificio. La differenza poi l’abbiamo fatta subito nel secondo tempo, ma avremo fatto bene negli ultimi 20′ visto che stavamo pressando. A centrocampo hanno fatto tutti e tre una buona partita. Felipe era ammonito, Pedro era entrato molto bene negli ultimi giorni e ho pensato di accelerare quella sostituzione. Nel secondo tempo abbiamo messo anche qualità nella manovra. Una stagione normale a livello di salute di Ciro Immobile e un Milinkovic-Savic senza Mondiale: questo vorrei. Non avere per un periodo due giocatori così al top ci ha costretto a lasciare qualche punto a casa. Per il vice Immobile mi piacerebbe ci fosse di più un giovane al suo fianco, ma alla fine spererei arrivasse un giocatore forte, questo è quello che conta. Non ha parlato nessuno con l’arbitro dei nostri. Sul rigore era espulsione, perché era una chiara occasione da gol. La realtà dei fatti è che per andare in Champions dobbiamo ancora fare 2 punti, poi penseremo a tutto il resto, sennò poi passa un messaggio sbagliato alla squadra”.

Ore 23.05 – Udinese: Queste le dichiarazioni rilasciate dal dt dell’Udinese Pierpaolo Marino al termine della partita di questa sera, decisa da un calcio di rigore dubbio, trasformato da Ciro Immobile: “E’ chiaro che io vengo perché siamo arrabbiati. Una partita che era completamente in bilico è stata risolta da un calcio di rigore. Siamo ancora al tempo che tra arbitro è Var non si riesce a vedere una simulazione. Questo rigore non esiste, Immobile ha simulato. Tra arbitro e Var non si è riusciti a trovare un errore. Nel simulare Immobile va a tuffarsi, quindi se mi tuffo qualche contatto lo trovo. Masina non lo tocca prima della caduta. Accadono le solite cose: nell’intervallo gli staff che credono di poter dire una parola in più degli altri si rivolgono al direttore di gara, che dovrebbe espellere chi parla, ma non è stato fatto nulla. Siamo arrabbiati. Nell’intervallo l’arbitro è andato verso lo spogliatoio della Lazio e cercava di discutere con chi lo criticava fortemente. Lo staff tenta di condizionare l’arbitro, con cose che a volte succedono quando l’arbitro è già nel sottopassaggio. A me è sembrato che questo poi possa aver condizionato la gara. Resto dell’idea che nel secondo tempo qualcosa nell’equilibrio dei mezzi falli era sempre dato alla Lazio e questo ha generato in un pubblico come quella della nostra arena, che di solito è molto tranquilla, più di qualche fischio. La partita non ci è piaciuta, ci auguriamo che questo non accada più. Ai tempi del Var è inammisibile”.

Ore 22.55 – Udinese: Queste le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Dazn da Ciro Immobile, autore del gol vittoria nella partita di oggi tra Udinese e Lazio, terminato per 0-1 alla Dacia Arena: “Questa è la gioia di voler ringraziare i nostri tifosi che sono venuti a sostenerci fino a qui. La Champions è il nostro sogno e ci abbiamo creduto fin da quando è arrivato il mister. Oggi serviva fare una partita così ed è bello vincere così. All’inizio della partita ho detto ai miei compagni che questa era una partita da dentro o fuori e mi hanno ascoltato. Abbiamo fatto una partita quasi perfetta. I ragazzi, al gol, vedevo che ci tenevano così tanto, così sono andato ad abbracciarli. In qualsiasi caso era rigore. L’ho anche detto all’arbitro, non mi sono lasciato cadere”.

Ore 22.40 – Udinese: C’è chi a tre giornate dal termine lotta ancora per un’ambizioso obiettivo come la qualificazione alla prossima Champions League, chi il proprio traguardo della salvezza l’ha già raggiunto. Alla Dacia Arena, ore 20.45, è Udinese contro Lazio. I primi per concludere al meglio il proprio campionato, i secondi per cercare tre punti di vitale importanza in ottica Europa. È Sottil contro Sarri, due filosofie di gioco quasi diametralmente opposte. Un calcio più fisico e di rapidità da una parte, uno stile più dominante e di possesso palla dall’altro.

Lazio padrona del campo, Udinese coraggiosa e compatta nel primo tempo. Il fortino di Sottil, fresco di rinnovo di contratto fino al 2024, regge alla grande l’urto biancoceleste, nonostante un dominio non insolito dei laziali. Il primo tempo è però avaro di occasioni clamorose da rete: due conclusioni per i padroni di casa con Udogie e Bijol, tre per gli ospiti, che si rendono un pelo più pericolosi con un’umbucata di Zaccagni per la testa di Immobile, che la gira verso la porta, ma Silvestri devia in corner senza troppi problemi. Ci provano anche Luis Alberto e Felipe Anderoson, senza riuscire a inquadrare lo specchio. Qualche sussulto dagli spalti si è però sentito… Una partita a scacchi, con una Lazio che tiene palla, la gira da destra verso sinistra e viceversa, alla ricerca di un varco per provare a colpire, e con un’Udinese organizzata e decisa dietro, pronta a ripartire con i suoi velocisti: Beto e i due laterali di fascia Udogie e Pereyra su tutti. Samardzic entra in partita fin da subito, ma spreca molto, forse troppo concentrato a posizionarsi tra Vecino e Romagnoli. Lovric propositivo e denso nei contrasti, Bijol quasi da play, ad alzare la propria posizione di centrale nel terzetto di difesa, per tenere palla in basso e alzare il baricentro della squadra di Sarri, per poi perforarla con rapidità e accelerazione. Colpi da una parte e dall’altra, idee messe in pratica in campo, ma poche chance e zero gol per i primi 45′ di gioco.

Nella ripresa Sarri cambia subito e l’impatto del subentrante si fa sentire: dentro un frizzante Pedro, fuori Felipe Anderson, ammonito e costretto a fronteggiare un avversario non da poco come Udogie. Lo spagnolo ex Barca viene servito in area, salta un uomo e appoggia per Immobile, che a tu per tu con Silvestri si lascia ipnotizzare, disturbato anche dall’intervento della difesa bianconera. Strepitoso Silvestri in uscita, che poco dopo si ritrova davanti Luis Alberto, che, un attimo prima d’impattare con il pallone, viene intercettato da Nehuen Perez. Lazio on fire: ci riprovano anche Vecino al volo e Luis Alberto direttamente da corner, poi al 60′ proprio il 10 e Zaccagni duettano, servono Immobile in area, che viene atterrato da Masina. Pairetto indica il dischetto su un contatto alquanto dubbioso, ma dagli undici metri l’attaccante azzurro spiazza Silvestri. Palla da una parta, portiere dall’altra. 0-1. L’Udinese non riesce a reagire e subisce ancora, salvata soltanto dal palo, colpito in pieno da Romagnoli al 64′, e da Silvestri su un inserimento al bacio di Milinkovic-Savic in seguito a una palla geniale spedita in area da rigore da Luis Alberto. Udinese inesistente. Nel finale cresce un po’ e si vede annullare un gol su un fuorigioco chilometrico di Nestorovski, subentrato ad Arslan, ma alla fine a portarsi a casa i tre punti è la Lazio. 0-1 alla Dacia Arena.

UDINESE 0-1 LAZIO

Marcatori: 60′ rig. Immobile (L)

UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Perez, Bijol, Masina; Pereyra, Arslan (70′ Nestorovski), Walace, Lovric, Udogie (70′ Zeegelar); Samardzic (87′ Thauvin), Beto (87′ Vivaldo). All. Sottil. (A disposizione: Centis, Guessand, Padelli, Russo, Piana, Abankwah, Buta, Bassi).

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (75′ Marusic), Casale, Romagnoli, Hyasj; Milinkovic-Savic, Vecino, Luis Alberto; Felipe Anderson (46′ Pedro), Immobile, Zaccagni (85′ Basic). All. Sarri. (A disposizione: Gonzalez, Maximiano, Bertini, Gila, Adamonis, Cancellieri, Patric, Radu).

Ammoniti: 22′ Felipe Anderson (L), 39′ Udogie (U), 71′ Pereyra (U), 90+1′ Bijol (U)

Espulsi: /

Arbitro: Pairetto

Assistenti: Lombardo – Pagliarini

IV: Baroni

Var: Guida

Avar: Giua

Minuti di recupero: pt 2′, st 4′

Spettatori paganti: 9.578
Incasso: 126.650 €
Abbonati: 12.256
Rateo abbonati: 109.493, 58 €
Spettatori totali: 21.834
Incasso: 235.143,58 €

Ore 20.05 – Serie B: Questo il messaggio comparso poco fa sull’account ufficiale Facebook del Perugia dopo la retrocessione: “❗️ 𝑪𝒉𝒊𝒆𝒅𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒔𝒄𝒖𝒔𝒂!

𝐼𝑙 𝑣𝑒𝑟𝑑𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑒̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑟𝑒𝑡𝑟𝑜𝑐𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑖𝑛 𝐿𝑒𝑔𝑎 𝑃𝑟𝑜 𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑠𝑠𝑖𝑣𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑙𝑡𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑐𝑎𝑡𝑒𝑔𝑜𝑟𝑖𝑎, 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑎𝑣𝑒𝑟 𝑎𝑙𝑙𝑒𝑠𝑡𝑖𝑡𝑜 𝑢𝑛 𝑔𝑟𝑢𝑝𝑝𝑜 𝑖𝑛 𝑏𝑎𝑠𝑒 𝑎𝑑 𝑢𝑛 𝑏𝑢𝑑𝑔𝑒𝑡 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑣𝑎 𝑖𝑙 𝑝𝑎𝑔𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑛𝑒𝑟𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑖𝑏𝑢𝑡𝑖𝑣𝑖 𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑥𝑖 𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑓𝑖𝑠𝑠𝑎𝑡𝑎 𝑎 𝑑𝑖𝑐𝑒𝑚𝑏𝑟𝑒 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑎𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑖𝑏𝑢𝑡𝑖 𝑝𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑣𝑖𝑑 (𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑙𝑜 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑓𝑢𝑟𝑏𝑖 𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑖 𝑖𝑛 𝑏𝑎𝑟𝑏𝑎 𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑟𝑔𝑎𝑛𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑒𝑡𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜𝑙𝑙𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑜𝑣𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒𝑟𝑜 𝑔𝑎𝑟𝑎𝑛𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑢𝑛’𝑒𝑞𝑢𝑖𝑡𝑎̀ 𝑠𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑒𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑖).

𝑆𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑖𝑎𝑐𝑖𝑢𝑡𝑖 𝑒 𝑎𝑣𝑣𝑖𝑙𝑖𝑡𝑖, 𝑠𝑡𝑎𝑣𝑎𝑚𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑟𝑎𝑑𝑑𝑟𝑖𝑧𝑧𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖𝑠𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎𝑡𝑎 𝑚𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑡𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑛𝑒 𝑎 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑡𝑟𝑎𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑜.

𝐶𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑖𝑎𝑐𝑒 𝑠𝑜𝑝𝑟𝑎𝑡𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑡𝑖𝑓𝑜𝑠𝑖, 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑖 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑐𝑟𝑒𝑑𝑢𝑡𝑜 𝑒 𝑐𝑖 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑠𝑜𝑠𝑡𝑒𝑛𝑢𝑡𝑜, 𝑛𝑜𝑛 𝑓𝑎𝑐𝑒𝑛𝑑𝑜𝑐𝑖 𝑚𝑎𝑖 𝑚𝑎𝑛𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑙’𝑎𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑠𝑡𝑎𝑑𝑖𝑜 𝑑𝑖𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑡𝑖𝑓𝑜𝑠𝑒𝑟𝑖𝑎 𝑐𝑖𝑣𝑖𝑙𝑒 𝑒 𝑑𝑎 𝑆𝑒𝑟𝑖𝑒 𝐴.

𝑂𝑟𝑎 𝑒̀ 𝑖𝑙 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑓𝑙𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑟𝑎𝑚𝑚𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑠𝑖𝑚𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖𝑣𝑎.
𝑄𝑢𝑎𝑙𝑜𝑟𝑎 𝑐𝑖 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑒𝑟𝑜 𝑢𝑙𝑡𝑒𝑟𝑖𝑜𝑟𝑖 𝑛𝑜𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑚𝑜 𝑓𝑒𝑙𝑖𝑐𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎𝑟𝑙𝑒 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑒 𝑎𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑡𝑖𝑓𝑜𝑠𝑖.

𝑭𝒐𝒓𝒛𝒂 𝑷𝒆𝒓𝒖𝒈𝒊𝒂 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆!

#forzagrifo #SerieBKT #noisiamoperugia Lega B”.

Ore 19.40 – Virtus Verona: Il portiere della Virtus Verona, Alessandro Giacomel, è intervenuto in conferenza stampa a poche ore dalla sfida contro il Pescara: “Sarà molto simile a quella di Padova. Ritengo – ha detto il numero uno rossoblù – che la solidità difensiva sarà un punto chiave. Se abbiamo la testa giusta e tutto il resto possiamo giocarcela tranquillamente. Se uno decide di far questo mestiere deve abituarsi anche alla pressione dell’ambiente. Io personalmente mi gaso molto di più quando c’è tanta gente che ti tifa contro. Bisogna essere pronti a dare anche qualcosa in più su certi tipi di palcoscenici”.

Ore 19.15 – Virtus Verona: Luigi Fresco, presidente-allenatore della Virtus Verona, ha presentato in conferenza stampa la gara di ritorno del primo turno della fase nazionale dei playoff contro il Pescara: “Stiamo valutando qualche alternativa tattica. Loro sono bravi dappertutto ma pesa soprattutto l’abilità degli esterni a puntare l’uomo e saltarlo: l’ideale sarebbe essere già sopra di loro prima di doverli affrontare. La squadra sta bene. Bisognerà vedere come recupereremo dalla stanchezza ma il problema vale anche per loro. Bisognerà trovare il giusto equilibrio tra la freschezza di chi subentrerà e la salvaguardia dei meccanismi tattici più consolidati. Alla fine quest’anno abbiamo fatto otto vittorie in casa e otto fuori. E se abbiamo vinto a Salò, a Padova, a Vicenza e anche a Mantova, in dieci, possiamo vincere anche a Pescara. Andiamo là con le nostre buone possibilità. Possiamo crescere perché li conosciamo un po’ meglio e possiamo adottare determinate contromisure. E possiamo trovare meccanismi per poter mettere un po’ di più sotto stress la loro difesa. L’uomo del match? Giacomel bisogna che lo sia di sicuro. Lui ha il ruolo più importante perché nessuno può supplire alle sue difficoltà. Poi mi viene da pensare a Nalini, che era in forma strepitosa ma poi ha avuto un sacco di sfortuna. Adesso che è guarito potrebbe essere proprio lui l’uomo in più”.

Ore 18.54 – Playoff Serie D: La stagione del Campodarsego si chiude con la grandissima soddisfazione: la squadra di Masitto fa sua la finalissima playoff, e corona così una straordinaria stagione. In un “Gabbiano” strapieno di calore e tifosi, il Campodarsego dopo i tempi supplementari tiene il 2-2, riconquistato con le unghie e con i denti nei minuti finali dei tempi regolamentari: l’ennesima dimostrazione della forza e del cuore di questa squadra, che chiude una annata straordinaria tra gli applausi.

Nella prima fase della gara, in un pomeriggio caldissimo, è la formazione di casa a provare a impostare il gioco e a mantenere l’iniziativa. Nel primo quarto d’ora la squadra di Masitto prova a dialogare e a spingere soprattutto a destra, Diarrassouba e Alluci provano la conclusione da fuori ma non trovano lo specchio (9′ e 15′), poi al quarto calcio d’angolo conquistato la gara si sblocca. Dalla bandierina va Guitto, palla al centro e schema perfetto che dopo tre tocchi di prima libera al tiro Buratto, che calcia rasoterra dal limite di prima intenzione e beffa Voltan sul primo palo, impossibilitato a vedere partire la palla tra una selva di gambe: è il 20′. Il Campodarsego insiste: al 29′ filtrante per Diarrassouba, che frena e serve l’accorrente Orlandi a rimorchio, il cui destro però è impreciso. Solo nel finale di tempo la Luparense si sveglia, ma i colpi di testa di Gnago (39′) e Roberti (45′) non creano problemi a Boscolo.
Ad inizio ripresa la Luparense cerca di spingere alla ricerca del pari, e lo trova al 10′: Gnago colpisce da pochi passi ma Boscolo è bravissimo a respingere, ma nulla può sulla ribattuta di Roberti che dal cuore dell’area piccola fa 1-1. La gara si apre: i biancorossi rispondono con il tiro debole di Rivi (14′), la formazione ospite si rende nuovamente pericolosa con la sventola di Toffanin da lontano (17′) su cui Boscolo vola a deviare in angolo. Ancora biancorossi pericolosi al 33′: punizione a due dai venticinque metri e rasoiata di Oneto, che con una deviazione fa la barba al palo e si spegne sul fondo. Nel finale, in pieno recupero, succede di tutto. La Luparense passa in vantaggio al 49′, quando Merkaj si avventa su un pallone vagante in area biancorossa e segna l’1-2 in mischia. Il Campodarsego però non si arrende, si ributta in avanti e al primo ribaltamento trova il nuovo pareggio con Buratto, che realizza la personale doppietta e manda la sfida ai tempi supplementari. Dopo il primo extratime di marca biancorossa (vicini al terzo gol Guitto e Girardello al 2′, nella stessa azione), nel secondo supplementare la stanchezza si fa sentire. Finisce 2-2, senza particolari altre emozioni ma con nessuna delle due squadre che si risparmia: al triplice fischio, è festa biancorossa per lo splendido traguardo conquistato.

CAMPODARSEGO-LUPARENSE 2-2 d.t.s.

CAMPODARSEGO: Boscolo Palo, Oneto, Ballan, Guitto, Perez, Buratto, Diarrassouba (18′ st Cocola), Alluci, Rivi (18′ st Girardello), Orlandi (20′ st Michelotto), Cupani (9′ pts Prevedello).
A disposizione: Minozzi, Bertazzolo, Negrin, Vitetta.
Allenatore: Masitto.

LUPARENSE: Voltan, Solerio, Cabianca, Mariutto, Montesano, Boscolo, Roberti (41′ st Beccaro), Russo (16′ st Bia), Gnago, Toffanin (38′ st Rubbo), Bussi (38′ st Merkaj).
A disposizione: Milan, Maset, Mboup, De Leo, Peschiutta.
Allenatore: Zironelli.

Arbitro: Liotta di Castellammare di Stabia.

Reti: 20′ pt Buratto, 10′ st Roberti, 49′ st Merkaj, 50′ st Buratto.

Note: ammoniti Solerio, Cabianca, Rubbo, Boscolo, Perez, Alluci, Boscolo Palo e Zironelli (all. Luparense). Calci d’angolo 7-4 .

Recupero 1′ e 6′ (0′ e 3′ nei t.s.).

Spettatori 800 circa.

Ore 18.00 – Pordenone: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa post-partita dal tecnico del Pordenone Mimmo Di Carlo, al termine della penultima amichevole dei Ramarri contro l’Opitergina, prima del debutto ai playoff per provare ad accedere in Serie B: “Penso che sia stata una buona partita in avvicinamento all’obiettivo di chi poi andremo ad affrontare, che poi non sappiamo ancora chi sarà, c’è molta curiosità da parte nostra. Oggi abbiamo giocato con un 3-5-2: ben venga questo modulo, perché ho visto che tante squadre nei playoff giocano con questo modulo e quindi si è data l’opportunità di capire come lavorare la settimana prossima, soprattutto in quei 10/12 minuti iniziali in cui siamo stati un po’ lenti nella manovra e quindi, quando si è dentro la manovra, viene fuori poco. Poi abbiamo iniziato ad alzare un po’ il ritmo e sono venute fuori le giocate che abbiamo preparato in questa settimana qua con il 3-5-2 e questo fa piacere, perché più passavano i minuti e più si vedevano le giocate più rapide tra le linee, in profondità, attacco degli spazi, marcature preventive. Quindi, è stato un buon test con una buona squadra. Facciamo i complimenti anche all’Opitergina. E abbiamo visto anche tiri da fuori che ultimamente li stiamo chiedendo e finalmente vediamo gol da fuori area. Nell’arco della stagione, sotto questo punto di vista, non siamo stati molto propositivi, oppure non molto concreti in quella situazione lì. Il 3-5-2, il 4-3-3 e il 3-4-1-2 sono i moduli più utilizzati dalle squadre che abbiamo visto. Il sorteggio sarà quello che è il nostro destino. Prima o poi bisogna incontrarle tutte e quindi dobbiamo guardare soprattutto a noi stessi e cercare di giocare un calcio propositivo, concreto, in verticale e soprattutto avere quella mentalità che ti deve portare più lontano possibile. In questa prima parte dei playoff non c’è nulla di scontato bisogna andare e prepararsi ad andare forte. Martedì mattina ci saranno i sorteggi, poi comunque lunedì più o meno capiremo le quattro ipotetiche che forse possiamo incontrare, però da martedì ci alleneremo anche in funzione della squadra che andremo ad affrontare. Come ho detto oggi ai giocatori: pensiamo prima a noi e pensiamo ad essere squadra noi con entusiasmo, grande motivazione e voglia di fare e di tenere i ritmi più alti possibili. Tutti quelli che hanno giocato 20′ oggi giocheranno almeno 50′ lunedì per portare tutti a regime. Poi, da queste due partite qua cercheremo di scegliere la formazione migliore iniziale. Lo sto ribadendo ai ragazzi che anche la panchina è fondamentale per cambiare sia i risultati, anche per difendere, ma anche per le partite successive. Sta arrivando il caldo e abbiamo bisogno di tutti”.

Ore 15.15 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Dan Thomassen alla vigilia di Vicenza-Pro Sesto: “domani è da dentro o fuori: guardare l’andata ci può servire, l’avversario è stato più efficace e ha capitalizzato bene, noi non lo abbiamo fatto abbastanza. Ierardi ha parlato anche di superficialità, come interpreti questa cosa? Io lo traduco in efficacia, credo che nessuno abbia poca voglia di fare gol davanti alla porta. Non prendere gol banali? Io torno sul fatto della lucidità, un gol lo si può prendere, non bisogna però farsi condizionare troppo, il secondo gol è stato figlio del primo. Bisogna rimanere lucidi nell’arco della gara. Fragilità psicologica della squadra? Non abbiamo tempo di darci spiegazioni, ma dobbiamo lavorarci, è vero che un episodio negativo ci condiziona e dobbiamo sistemare in fretta questa cosa. Non aver utilizzato Ierardi dal 1’? Non posso elencare tutte le cose che stanno alla base delle mie scelte, rifarei quella scelta per le informazioni che avevo in mano. La formazione di domani? Recuperato anche Valietti. Dalmonte? Sta bene. La partita di domani avrà bisogno di pazienza, serve propositività. Poca aggressività della squadra a Sesto? Non sono del tutto d’accordo. Il primo tempo è stato approcciato bene, poi abbiamo avuto difficoltà dopo il gol. La squadra quando è hai massimi livelli può fare bene. Lo stadio potrà aumentare la pressione sulla squadra? 8000 persone possono aiutare a fare più paura all’avversario. Il pubblico lo dobbiamo accettare nel positivo e nel negativo, sta a noi mettere in campo i valori a prescindere che poi vengono sempre apprezzati, lo stadio sarà un’arma in più. Che partita mi aspetto? Simile a quella dell’andata. Ronaldo? I giocatori vanno accettati per quello che sono, giovedì ci ha dato tanta qualità nella fase offensiva, non ho visto difficoltà nelle rincorse. La società è stata presente? È da un pezzo che lo è, ci siamo trovati con presidente e soci. Da quando sono arrivato io è così.

Ore 14.50 – Serie A: Pari senza reti fra Lecce e Spezia oggi nel lunch match del via del Mare. La situazione a due giornate dalla fine vede il Lecce a 33 punti, lo Spezia a 31 e il Verona a 30. Ecco il calendario: il Lecce andrà a Monza e poi ospiterà all’ultima il Bologna. Lo Spezia aspetta il Torino al Picco e poi andrà all’Olimpico ad affrontare la Roma all’ultima giornata. Il Verona, infine, affronterà l’Empoli di Paolo Zanetti già salvo domenica prossima alle 12.30 e poi andrà a Milano col Milan all’ultima giornata. Ricordiamo che in caso di arrivo a pari punti si disputerà per il primo anno uno spareggio.

Ore 14.25 – Vicenza: Dopo la vittoria per 2-1 a Foggia, nella sfida di ritorno i biancorossi pareggiano con il risultato di 1-1, grazie alla rete di Conzato e conquistano l’accesso alla semifinale Scudetto della categoria Under 16. Domenica prossima, in trasferta, la sfida di andata contro la vincente di Ancona-Vis Pesaro.

Ore 13.30 – Giovanili: Il Flamengo under14 vince la 29° edizione dell’Abano Football Trophy – Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città di Abano Terme” dopo una combattutissima finale contro l’Atalanta decisa solo ai tempi supplementari grazie ad una prodezza del suo numero 7.

La finale, che ha gremito in ogni ordine di posto le tribune dello Stadio delle Terme di Monteortone, è stata un turbinio di emozioni: dopo un primo tempo controllato dall’Atalanta, i brasiliani sono cresciuti nella ripresa grazie all’elevato tasso tecnico e fisico dei propri giocatori che hanno preso il predominio della gara sui pari età bergamaschi. Il match si è sbloccato nel primo tempo supplementare grazie ad un gol capolavoro di Andrade Ruan Mateus che, dopo essere entrato in area e superato con un “sombrero” il marcatore, ha sfoderato una rovesciata e gonfiato la rete mandando in visibilio il pubblico.

I brasiliani, emozionantissimi al fischio finale per aver conquistato per la prima volta la coppa nella storia del torneo, hanno avuto la meglio sui 16 top in rappresentanza di 9 nazioni e 3 continenti, che in questi giorni sono scesi in campo: Juventus, Inter, Napoli, Atalanta, Fiorentina, Bologna, Udinese e Hellas Verona le squadre italiane; Dinamo Kiev, Slavia Praga, Red Bull Salisburgo, Lugano, Malmö, HJK Helsinki quelle europee. Ma anche una squadra brasiliana e una giapponese: il Flamengo e il Tokyo.

Dopo aver vinto il girone A davanti ad Udinese, Juventus e Lugano, il Flamengo under14 ha superato ai quarti di finale gli svedesi del Malmö e in semifinale il Red Bull Salisburgo.

“Congratulazioni al Flamengo e a tutte le squadre che in questi giorni sono scese in campo – affermano il Sindaco di Abano Terme Federico Barbierato e il Vicesindaco Francesco Pozza – Dopo tre anni di pausa forzata a causa dell’emergenza sanitaria, siamo contenti di aver riproposto alla nostra città questo torneo, che per noi è un’occasione di sport e promozione internazionale del nostro territorio e della sua ospitalità”.

Nato nel 1991 e riconosciuto nel settore come uno dei tornei dal più alto tasso tecnico d’Europa, Il Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città di Abano Terme” è un appuntamento ormai consolidato anche per osservatori e talent scout, che hanno approfittato delle giornate di gara per mettere sotto la propria lente di ingrandimento i giovani talenti.

“In tutto sono state 38 le partite in 7 campi di gioco. Tutti i club ci hanno dimostrato apprezzamento gratitudine per la qualità sportiva e organizzativa si questa manifestazione – afferma orgoglioso Gianni Meggiolaro, organizzatore e volto storico del Torneo – Ci tengo davvero a ringraziare l’amministrazione comunale, gli sponsor e i tantissimi volontari impegnati in questi giorni: senza di loro, tutto questo non sarebbe possibile. Diamo appuntamento a tutti all’anno prossimo, per una storica 30° edizione”.

Di padre in figlio: dopo 24 anni, un altro Marchisio in campo

Nato nel 1991 e riconosciuto nel settore come uno dei tornei dal più alto tasso tecnico d’Europa, il Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città di Abano Terme” ha visto tra i propri protagonisti tantissimi ragazzi che poi sono diventati calciatori professionisti: Matthijs de Ligt, Jamal Musiala, Lacazette, Jair Tavares, De Ketelaere, Justin Kluivert tra gli stranieri; Miretti, Scalvini, Bove, Moise Kean, Maldini, Florenzi, Gabbiadini, Lasagna, solo per citare qualche nome tra gli italiani. Ma anche campioni del passato come De Rossi e Montolivo.

Tra loro anche Claudio Marchisio, che nel 1999 ha svolto il torneo con la Juventus e che quest’anno è tornato ad Abano per assistere alle partite del figlio Davide, impegnato con l’under14 bianconera al Torneo Internazionale.

Ore 11.25 – Vicenza: Il Vicenza Calcio a 5 conquista l’accesso all’ultima fase dei Playoff!

I biancorossi passano in svantaggio a metà del primo tempo, quando il Baita Saviabona trova la via del gol con Manuel Carlotto. È poi il portiere del Vicenza C5, Filippo Bellotto, a negare il raddoppio con un intervento che strappa gli applausi del numeroso pubblico presente al Palamotta di Costabissara. Prima di rientrare negli spogliatoi arriva un uno-due chirurgico dei biancorossi: il piattone di Alessandro Tezza e la conclusione da fuori di Marjan Radojicic firmano il sorpasso.
Nella seconda frazione di gioco il risultato non cambia fino al 28’: gli avversari si giocano la carta del portiere di movimento, Marjan Radojicic recupera palla a centrocampo e, a porta sguarnita, sigla la doppietta personale. In pieno recupero, il Baita Saviabona accorcia le distanze con Kanchai, ma poco più tardi Gianluca De Chiara trova il definitivo 4-2!

Martedì 23 si terranno i sorteggi del turno che decreterà le ultime due promozioni in Serie C2.

Ore 10.40 – Vicenza: «Il Vicenza non dovrebbe avere problemi, ma con la Pro Sesto è una partita da aggredire dal primo secondo, da attaccare dal primo minuto. Di quelle che devi vincere nel sottopassaggio. Devi dare subito l’impressione: sei a Vicenza e sei al Menti, di qua non si passa. Con il fattore campo a favore, e la grande adesione del pubblico di casa, e un po’ di attenzione in certe situazioni che possono crearsi, puoi farcela. Poi nel calcio può sempre succedere di tutto, ma devi impostarla così, bisogna far capire alla Pro Sesto che questa è Vicenza. E la partita di domani deve essere un input anche per tutte le altre. Cioè giovedì a Sesto San Giovanni hai capito cosa significa giocare i playoff, quindi meglio averlo visto e compreso subito per avere modo di non sbagliare più. L’interpretazione del primo tempo era stata buona ma ci vuole più attenzione, soprattutto in fase realizzativa. E poi può succedere che subisci un gol, non devi perderti. Fortuna che la rete di Ierardi li ha salvati altrimenti ora sarebbe molto più difficile»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Nicola Zanini, ex allenatore del Vicenza.

Ore 10.00 – Udinese: Le probabili formazioni di Udinese-Lazio (ore 20.45)

UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Perez, Bijol, Masina; Ebosele, Pereyra, Lovric, Walace, Udogie; Samardzic; Nestorovski. All. Sottil

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic-Savic, Vecino, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. All. Sarri

Sabato 20 maggio 

Ore 23.25 – Bassano: “Il destino può cambiare ma il nostro pensiero oggi come allora rimane lo stesso. NO ALLE FUSIONI!”. Prendono posizione in modo netto gli ultras del Bassano contro la fusione che porterà il club giallorosso a unirsi con il Cartigliano e con l’Union Eurocassola. Il Gruppo Grappa ha esposto oggi uno striscione particolarmente eloquente fuori dallo stadio Mercante dopo gli eventi degli ultimi giorni.

Ore 21.30 –  In occasione dell’uscita del suo primo libro intitolato “La storia del sultano di Agadir” Rachid Arma ha rilasciato a Trivenetogoal alcuni aneddoti di questa sua prima opera letteraria.

Cosa ti ha fatto emozionare di più scrivendo “La storia del sultano di Agadir“?

“Posso racchiudere tutto nella frase scritta nel retro del libro: “Dalla terra rossa dell’arido Marocco, passando dal pavimento grigio della fabbrica, fino a calpestare l’erba verde degli stadi italiani”

Si capisce che per raggiungere il tuo sogno hai dovuto affrontare un percorso anche faticoso, quali sono stati per te i momenti più difficili che ti hanno però dato la motivazione per continuare a credere in quello che stavi facendo?

“Il primo passaggio è sicuramente l’ arrivo in Italia in una cultura e con una lingua nuova da affrontare quando avevo dieci anni. Poi per sei anni ho lavorato in una fabbrica metalmeccanica alternando l’impegno con la scuola e gli allenamenti, per poi realizzare il sogno di diventare calciatore professionista. In tutto questo sono stato quattro anni in serie D alla Sambonifacese coronati dalla promozione nei professionisti con 26 goal”

Quali sono le piazze dove hai trovato più soddisfazione e hai stretto legami più forti?

Sicuramente a San Bonifacio dove dopo dieci anni tra settore giovanile e prima squadra siamo stati promossi in C2, a Ferrara dove la Spal mi ha dato la possibilità di misurarmi con realtà professionistiche importanti, a Carpi con la promozione in serie B grazie ad un mio gol, a Torino dove ho realizzato un goal in finale playoff di serie B con il Brescia e infine a Vicenza dove abbiamo ottenuto la promozione tra i cadetti. Inoltre vivo proprio nella città berica con mia moglie e due bambini e siamo in dolce attesa ma non sappiamo ancora se bimbo o bimba

Cosa ti ha dato la spinta per scrivere un libro autobiografico?

Per la curiosità di tante persone che vogliono conoscere il mio passato, per i miei figli che possono leggere la del loro papà, e poi perché potrebbe essere da spunto per tante persone che credendo in quello che si fa si possono ottenere tutti gli obiettivi. Non da ultimo anche per rivivere una seconda volta tutte le emozioni che ho vissuto fino ad adesso

Ore 20.50 – Hellas Verona: Queste le dichiarazioni di Marco Zaffaroni a DAZN dopo Atalanta-Verona: “L’errore di Montipò? Non sono questi gli episodi che determineranno il nostro futuro. Quello che è importante è l’atteggiamento della squadra, che oggi c’è stato contro una squadra di altissimo livello. Siamo partiti molto bene e abbiamo fatto bene anche ad inizio ripresa, poi abbiamo subito questo gol in una fase in cui non stavamo soffrendo e dopo abbiamo avuto un momento di appannamento che non deve succedere. Qui dobbiamo migliorare, perché la prestazione l’abbiamo fatta”.

Quale sarebbe il risultato ideale tra Lecce e Spezia?
“Non faccio mai questi calcoli e non deve farli neanche la squadra. Dobbiamo recuperare energie e prepararci bene per la prossima gara, importantissima per noi. Ci deve dare fiducia la qualità della prestazione, in rapporto anche all’avversario. Dobbiamo pensare solo a fare bene la partita contro l’Empoli”.

In certe partite bisogna rimanerci dentro dall’inizio alla fine.
“Sono d’accordo. L’episodio negativo ci può stare, ma quel quarto d’ora in cui abbiamo preso anche il terzo gol non deve succedere. La partita deve sempre rimanere aperta, dopo abbiamo preso un palo e una traversa. In vista delle prossime due partite, l’insegnamento è questo e soprattutto visto che in partita abbiamo fatto quello che dovevamo”.

Percentuali salvezza?
“Dobbiamo andare oltre alla mancanza della contemporaneità. E’ la regola e vale per tutti. la chiave sarà pensare a noi stessi, perché sugli altri non puoi determinare nulla. Le energie è meglio spenderle su noi stessi più che su tabelle varie”.

Ore 20.00 – Hellas Verona: I gialloblu non riescono nell’impresa, Lazovic illude ma poi la Dea fa festa. Al Gewiss Stadium termina 3-1 per i nerazzurri. Ora l’Hellas rischia grosso a due giornate dalla fine, aspettando il risultato dello Spezia sul campo del Lecce. L’Hellas Verona passa all’11’ grazie alla rete di Lazovic, diagonale perfetto che non lascia scampo a Sportiello. Il vantaggio gialloblu però durs solo dieci minuti, Zappacosta riporta in equilibrio il match, con una conclusione da fuori area. L’Atalanta pochi minuti più tardi, sfiora il secondo goal con Hojlund ma Montipò con un intervento prodigioso salva il risultato. Nella ripresa la Dea compie la rimonta, Montipò perde palla e regala clamorosamente il pallone a Pasalic, il croato non può far altro che spingere la palla in rete a porta vuota. Il tris lo firma Hojlund, mancino da fuori area che trafigge Montipò. Brividi nel finale per i gialloblu che vanno due volte vicinissimi alla rete, prima con il destro a giro di Sulemana, sfera che si stampa sull’incrocio dei pali e successivamente con Gaich che a tu per tu con Sportiello becca il palo.

ATALANTA-HELLAS VERONA 3-1

Reti: 11′ Lazovic, 22′ Zappacosta, 53′ Pasalic

Atalanta (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Scalvini, Djimisiti; Zappacosta (dal 56′ Okoli), De Roon, Koopmeiners, Maehle; Pasalic (dal 76′ Ederson); Hojlund (dall’86’ Demiral), Muriel (dal 56′ Lookman)
A disposizione: Musso, Rossi, Colombo, Bernasconi, De Nipoti
Allenatore: Gian Piero Gasperini

Hellas Verona (3-4-2-1): Montipò; Ceccherini (dal 79′ Coppola), Hien, Cabal; Terracciano (dal 65′ Verdi), Tameze (dal 79′ Abildgaard), Sulemana, Depaoli; Ngonge, Lazovic (dal 58′ Faraoni); Djuric (dal 65′ Gaich)
A disposizione: Berardi, Perilli, Zeefuik, Veloso, Hrustic, Magnani, Braaf, Kallon
Allenatore: Marco Zaffaroni

Arbitro: Simone Sozza (Sez. AIA di Seregno)
Assistenti: Giovanni Baccini (Sez. AIA di Conegliano), Damiano Di Iorio (Sez. AIA Vco)

NOTE. Ammoniti: Koopmeiners, Hien, Depaoli.

Spettatori totali: 9297.

Ore 19.40 – Vicenza: “Sono Oltre 7️⃣1️⃣0️⃣0️⃣ tifosi pronti a spingere i biancorossi nella gara contro la Pro Sesto 1913‼️ La prevendita continua online e nei punti vendita Ticketone 🔥. Botteghini dello stadio attivi dalle ore 17:30 di lunedì ⚪️🔴”.

Ore 19.20 – Pordenone: Nell’ultima amichevole prima dei playoff (quarti di finale il 27 e 31 maggio) il Pordenone supera 9-0 al Tognon l’Opitergina in amichevole. Tripletta di Dubickas, doppiette di Candellone e Pinato (splendida la conclusione all’incrocio del provvisorio 2-0), una rete ciascuno per Zammarini e Pirrello. Martedì alle 12:00 a Firenze, nella sede della Lega Pro, il Pordenone (testa di serie al sorteggio) conoscerà l’avversaria dei quarti.

Pordenone-Opitergina 9-0
GOL: 20’ pt Zammarini, 26’, 29’ Pinato, 31’, 33’ Dubickas, 43’, 45’ Candellone; 6’ st Pirrello, 19’ Dubickas.
PORDENONE (4-3-1-2): Festa (Gallo); Andreoni (La Rosa), Bruscagin (Ajeti), Pirrello (Biancon), Benedetti (Ingrosso); Torrasi (Giorico), Burrai, Pinato (Deli); Zammarini (Gucher); Candellone (Magnaghi), Dubickas (Edera). All. Di Carlo.
OPITERGINA: Lorello, Bergamo, Rosina, Pellegrini, Benedetti, Granzotto, Botter, Carniato, Morbioli, Akafou, Tagliapietra. Sono subentrati: Mecchia, Fin, Perinot, Salviato, Basei, Poles, Serafin, Gurnari, Furlan, Tesolat, Valerio e Camatta. All. Bodo.
ARBITRO: Luglio di Gradisca d’Isonzo.

Ore 17.10 – Triestina: Sembra essere ai titoli di coda l’avventura di Giancarlo Romairone alla Triestina. Al suo posto l’ipotesi più concreta porta a Ernesto Salvini, che sembrava in procinto di diventare l’attuale direttore generale dell’Avellino dopo l’esperienza al Siena. Contatti molto avanzati, nei prossimi giorni si capirà se potrà esserci la fumata bianca. Salvini si è dimostrato molto interessato alla proposta alabardata

Ore 16.55 – Udinese: “Sono molto contento, felice ed orgoglioso di continuare questo bellissimo percorso” – dichiara Sottil all’inizio della canonica intervista pre partita ai microfoni di TV 12 alla vigilia del match contro la Lazio – Un ringraziamento speciale alla famiglia Pozzo che ha visto in me l’allenatore giusto per quest’anno e per la prossima stagione. Un ringraziamento anche a Marino, una bellissima persona e una guida importante durante questo percorso. Ringrazio tanto i ragazzi, anche quelli che sono andati via a gennaio, perché mi hanno seguito e siamo migliorati a vicenda. Ringrazio, ovviamente, i tifosi perché mi hanno sempre dimostrato attaccamento e stima nei miei confronti, anche nei momenti difficili. Sono una persona che vive di emozioni, sono passionale, adoro il mio lavoro e quindi ora c’è da chiudere al massimo delle nostre possibilità questo campionato. La cosa bella è continuare il percorso tecnico tattico e quello umano, perché loro conoscono me e io conoscono loro, con pregi e difetti – continua il mister – È una società in cui è stimolante lavorare e i giocatori che arrivano sono già pronti per giocare in un contesto consolidato da anni, un valore aggiunto per me. Si partirà, inoltre, da una base importante con una società maestra della programmazione”. Sottil analizza, poi, gli avversari di domani: “partita difficile, la Lazio ama tenere il pallone. Ha tutti giocatori tecnici, fraseggio e attacco dello spazio con una manovra molto avvolgente. La conosciamo e l’abbiamo studiata bene , però noi abbiamo il dovere di fare prima di tutto una grande prestazione in casa, davanti ai nostri tifosi, il nostro valore aggiunto. Dobbiamo offrire una performance di spessore e con un bel gioco, perché abbiamo le qualità necessarie, rispettando comunque l’avversario. La fase difendente dovrà essere molto intelligente ed accurata.” Mister Sottil, inoltre, ha commentato il cammino in trasferta della squadra nell’ultimo periodo e si è anche soffermato sull’abilità dei bianconeri nell’ottenere grandi risultati alla Dacia Arena contro le prime della classe: “Il rendimento esterno non è buono, lo so e lo sappiamo, dovevamo fare qualcosa in più. Bisognerà imparare la lezione per il futuro. Entra sempre in campo la mentalità vincente in questo caso, bisogna essere sempre concentrati per vincere. In casa dobbiamo assolutamente continuare con questi trend positivo, abbiamo la possibilità e la voglia di mettere un difficolta la Lazio. Il nostro obiettivo è terminare il più in alto possibile nella parte sinistra della classifica.” Come già accennato nelle scorse settimane, Sottil si sofferma sul recupero di Beto e sottolinea il dispiace di non avere tutta la rosa a disposizione: “la cosa che dispiace è non aver potuto affrontare questa fase finale con la squadra al completo. Sono sicuro che i ragazzi faranno bene fino alla fine. Fortunatamente abbiamo recuperato Beto, una soluzione in più che ci darà fisicità e profondità.” A proposito di assenze, mancherà Becao per squalifica: “Becao è un giocatore importante – continua l’allenatore – dispiace non averlo. Il fine partita è sempre meglio cercare di controllarsi e domare la rabbia però, mi permetto di dire, che non ci sono stati i presupposti di una doppia espulsione. Chi lo sostituirà farà sicuramente la sua parte.” Al termine dell’intervista, Sottil ci tiene ad essere vicino alla popolazione dell’Emilia-Romagna ricordando anche l’iniziativa delle maglie all’asta su matchwornshirt,com per raccogliere fondi: “bellissima iniziativa da parte della Società ed alla quale ci tengo molto anche io. Siamo molto vicini all’Emilia-Romagna che ha subito questa catastrofe. Personalmente sono molto mortificato e dispiaciuto a vedere quelle immagini. Nel nostro piccolo, ci teniamo a dare loro una mano.”

Ore 14.50 – Vicenza: Grande soddisfazione per l’ex attaccante del Vicenza e della Virtus Verona Rachid Arma che ha concluso la sua prima fatica letteraria. Dal 22 maggio sarà possibile acquistare su Amazon il libro “La storia del sultano di Agadir”, frutto di due anni di lavoro intensi che racchiude la storia autobiografica del giocatore di origine marocchina.

Ore 12.20 – Serie B: Arrivano i verdetti di fine stagione in Serie B. Frosinone e Genoa vanno in Serie A, ai playoff Bari, Parma, Cagliari, Sudtirol, Reggina e Venezia. In Serie C retrocedono Benevento e Spal e il Perugia, che vince col Benevento, ma che non riesce ad agganciare il quartultimo posto e che torna in terza serie due anni dopo la promozione ottenuta ai danni del Padova. Sconforto per il club di Massimiliano Santopadre, che non manda nessuno in conferenza stampa a spiegare il crollo. Ai playout vanno Brescia e Cosenza. Le prime a sfidarsi saranno le squadre che hanno chiuso dal quinto all’ottavo posto. Il Sudtirol sesto affronta la Reggina settima, in campo venerdì 26 maggio. Il Venezia ottavo se la vedrà con il Cagliari quinto, fischio d’inizio sabato 27. La vincente di Sudtirol-Reggina affronta il Bari terzo, quella di Cagliari-Venezia sfida il Parma quarto. Brescia e Cosenza disputano i playout con andata e ritorno: la prima gara è in programma il 25 maggio, il ritorno è previsto il 1 giugno. La squadra di Gastaldello ospita gli avversari al Rigamonti nella sfida di ritorno. Poiché entrambe le formazioni hanno chiuso la stagione con 40 punti, in caso di parità nel doppio confronto ci saranno supplementari e rigori.

Ore 10.40 – Venezia: Il Venezia non era di certo partito benissimo in questa stagione, gli arancioneroverdi sotto la guida di Javorcic avevano collezionato solo 9 punti in 11 partite. Numeri negativi che costarono la panchina al tecnico croato. La società decise di puntare su Paolo Vanoli, nonostante l’ex membro dello staff di Antonio Conte, non avesse nel suo “bagaglio personale” troppa esperienza da primo allenatore, in un campionato difficile come la Serie B. Una vera e propria scommessa azzeccata, contro ogni pronostico. L’allenatore lombardo non è riuscito solamente a rendere bella la classifica ma a valorizzare parecchi giocatori in rosa, entrati nel mirino di diversi club di serie A, uno su tutti: l’attaccante finlandese Pohjanpalo.

Il Venezia targato Vanoli, ultimo a gennaio alla ventiduesima giornata a quota 21 punti con il Cosenza, nel girone di ritorno ha iniziato a macinare punti su punti, arrivando addirittura a conquistare l’ultimo posto che permette l’accesso ai playoff. Una scalata pazzesca, se pensiamo al solo fatto, che a un certo punto l’obiettivo in corso d’opera prefissato dalla società era la salvezza. Ora la squadra veneta sogna in grande, gli arancioneroverdi vogliono ancora stupire. L’impresa di tornare in serie A dopo un solo anno di purgatorio è ancora possibile e i tifosi ci credono. Nei preliminari i lagunari troveranno il Cagliari di Claudio Ranieri, sarà una gara secca e si giocherà in casa dei rossoblu. Il Venezia dovrà vincere, all’interno dei 90 minuti o ai supplementari. In caso di parità al termine dei 120 minuti a passare il turno sarebbe il Cagliari.

Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Atalanta-Hellas Verona (ore 18). ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Demiral, Scalvini; Zappacosta, Koopmeiners, De Roon, Maehle; Ederson, Pasalic; Muriel. All. Gasperini. HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Ceccherini, Hien, Coppola; Faraoni, Tameze, Abildgaard, Depaoli; Lazovic, Ngonge; Djuric. All. Zaffaroni.

Ore 00.15 – Venezia: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Marco Modolo, difensore centrale del Venezia, al termine della sconfitta contro il Parma, che ha permesso comunque, però, ai ragazzi di Vanoli di qualificarsi ai playoff: “E’ una gioia immensa, perché pochi mesi fa eravamo in fondo alla classifica, però da gennaio è cambiato qualcosa in noi e abbiamo capito che continuando così avremo rischiato grosso di retrocedere anche quest’anno. Devo fare davvero i complimenti al mister, al ds Antonelli e a tutta la società, perché ci hanno messo nelle condizioni prima di riprenderci, poi di fare veramente una cavalcata incredibile. E’ chiaro che adesso viene il bello. Alla fine della partita oggi abbiamo vissuto dei minuti interminabili perché non dipendeva da noi. Stavamo guardando Palermo-Brescia e fortunatamente ci è andata bene. Ora ci prepariamo per il Cagliari. Affrontiamo una squadra fortissima, ma allo stesso tempo sappiamo anche che è una partita secca e può succedere di tutto. Ci prepareremo bene e abbiamo tanto da dare anche noi. Qualche mese fa era impensabile poter raggiungere un obiettivo del genere, però ora che ci siamo non abbiamo nulla da perdere. Daremo il massimo e proveremo a regalare un’enorme gioia ai nostri tifosi”.

Ore 00.00 – Cittadella: Queste le dichiarazioni rilasciate nel corso del post match tra Cittadella e Como da Andrea Gabrielli, presidente del club veneto, che ha raggiunto la salvezza e la permanenza in Serie B all’ultima giornata di campionato: “Le mie di oggi sono parole piene di gioia, di sentimento positivo, di felicità… Una liberazione, questa è la parola giusta. Nel senso che da qualche settimana, direi mese, aleggiava quest’ombra della retrocessione, che sarebbe stata una cosa pesantissima per la nostra società, per i ragazzi, per tutto. Quindi, essere arrivati questa sera ad aver evitato i playout, che sono qualcosa di imprevedibile, è una cosa grandissima. Poi, con questa festa di pubblico, di popolo, mi ha veramente tirato su il morale dopo qualche notte insonne. Papà credeva sempre nella crescita del pubblico e dei fan, degli appassionati al Cittadella e stasera si è visto che nel momento di necessità e del bisogno vengono tutti. Questo era l’importante e credo che abbiano anche avuto modo di capire per il prossimo anno, per il prossimo campionato, che venire qua assieme, essere in molti, dà sicuramente un premio ai giocatori e ai nostri sforzi e al mantenimento di questa grande categoria che è la Serie B. Faccio fatica a promettere che non faremo più soffrire così: l’esperienza di quest’anno ci aiuterà a capire tante cose. Cercheremo di evitare eventuali errori, se ci sono stati, o altri imprevisti che abbiamo trovato nel nostro percorso. Ci ha fatto maturare. Con gli errori si impara, con gli errori si cresce, se ci sono stati. Li individueremo, capiremo a bocce ferme come sono avvenute le condizioni di difficoltà che abbiamo trovato. Adesso non voglio pensarci, siamo arrivati a quell’obiettivo prima dei playout, direi bene con una squadra che ha dimostrato sul campo fino in fondo di voler ottenere questo risultato e quindi adesso festeggiamo. Viva il Cittadella!”.

Venerdì 19 maggio

Ore 23.44 – Cittadella: “Quest’anno è andata così, avremmo preferito festeggiarla prima ma è andata così, abbiamo festeggiato con i tifosi in casa. Il Como è venuto qua per vincere, noi abbiamo impostato la partita per vincere, il pareggio è il risultato giusto che ci ha permesso di raggiungere questo grande risultato. Il Cittadella è una realtà di questa Serie B, che merita la cadetteria. Quest’anno abbiamo sofferto più del dovuto, lo sport è così. Se penso alle squadre che sono retrocesse per me è un grande risultato. Siamo stati bravi ad uscire da questa situazione. Ho un ricordo della partita d’andata in cui abbiamo raccolto la quarta sconfitta di fila e ho vissuto il momento peggiore qui a Cittadella. Devo ringraziare la società soprattutto il direttore che ha avuto ancora fiducia in me, più nell’uomo Gorini che nell’allenatore. Siamo stati bravi a ripartire e a raggiungere la salvezza. Il Cittadella come le altre piazze vuole i risultati e vuole raggiungere l’obiettivo minimo la salvezza. Abbiamo vissuto una stagione molto sofferta, abbiamo fatto quadrato e alla fin fine il risultato è meritato. Per una volta il VAR ci ha aiutato (ride ndr). Non ho voluto che i giocatori sapessero i risultati degli altri campi. Noi abbiamo impostato la partita per vincere. Nel calcio non si può stare tranquilli. La vittoria di Pisa ci ha dato consapevolezza dei nostri mezzi, sicuramente a gennaio si è fatto un mercato in cui si sono presi giocatori mirati. L’equilibrio di questo campionato è stato lampante. Sicuramente devo migliorare (ride ndr). Quest’anno credo che sia stato un anno molto formativo perchè abbiamo vissuto molte difficoltà, un’annata che mi ha insegnato veramente tanto. Ho compreso anche chi nelle difficoltà ti sta vicino. Sento di fare una menzione particolare a Pierobon e mi sembra giusto dedicargli questa salvezza”. Queste le dichiarazioni di Edoardo Gorini dopo Cittadella-Como e la salvezza raggiunta.

Ore 23.20 – Südtirol: “Il Modena è una squadra forte. Ha un attacco e un centrocampo molto importante. Abbiamo sofferto parecchio nelle due partite contro di loro. Queste sono le partite più difficile: nel primo tempo abbiamo fatto male mentre nel secondo abbiamo fatto meglio. Reggina? Noi abbiamo il vantaggio di giocare in casa ma sarà una partita difficilissima” Queste le parole di Fabian Tait al termine della sconfitta contro il Modena.

Ore 23.15 – Südtirol: “Ai ragazzi non posso rimproverare nulla. Credo che il gruppo abbia fatto un campionato eccezionale, andremo ai playoff perché si giocherà subito con la Reggina. Ora ci giochiamo un sogno. Prepareremo questa partita perché è una gioia e avremo due risultati a disposizione. Dispiace non aver messo una ciliegina su un capolavoro che abbiamo fatto, ma andremo a giocarci un grande traguardo”. Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli ai microfoni di Sky Sport dopo Modena-Südtirol.

Ore 23.02 – Venezia: “I ragazzi penso che si debbano godere questa festa. Continuiamo a giocarsi questo nostro sogno. E’ un’annata in cui abbiamo sempre spinto, dobbiamo recuperare le energie, soprattutto quelle mentali. Ci giochiamo tutto a Cagliari, da oggi in poi sappiamo che dobbiamo per forza vincere, ci proveremo con tutte le nostre forze. Ho fatto tanta gavetta, ringrazio tutti gli allenatori con cui ho lavorato, ringrazio anche Antonio Conte. Arrivo a questo risultato attraverso il sacrificio e l’organizzazione di gioco. Adesso viviamo questo sogno”. Queste le dichiarazioni di Paolo Vanoli a Skysport dopo Parma-Venezia

Ore 22.41 –   PARMA – All’ultimo tuffo, all’ultimo respiro. Il Venezia perde a Parma, ma conquista l’ottava posizione, staccando il pass per i playoff. Partita subito scoppiettante, con occasioni a raffica sull’uno e sull’altro fronte. Chance concrete per Zanimacchia (5′) e Johnsen (7′), poi al 10′ arriva un rigore per il Parma per fallo di mano di Candela. Sul dischetto si presenta Vazquez, Joronen intuisce ma non riesce a respingere. La squadra di Pecchia è in vantaggio e insiste, senza fermarsi, alla ricerca del secondo gol. Al 31′ un’opportunità clamorosa per il raddoppio: Man serve Sohm che di prima è bravissimo a pescare Zanimacchia, il quale a tu per tu con Joronen colpisce il palo. Al 44′ ecco il pareggio, firmato ancora una volta da Pohjanpalo: angolo di Andersen e splendido stacco di testa del centravanti finlandese, che mette dentro. Nel finale occhio alla punizione di Bernabè, che trova sulla sua strada ancora una volta Joronen. L’inizio di ripresa è addirittura esaltante, con una serie di occasioni che tengono il pubblico incollato alla sedia. Al 3′ Bernabè lancia Zanimacchia, che riesce a coordinarsi, trovando la splendida deviazione di Joronen. La difesa del Venezia si apre e Man al 7′ incredibilmente spreca da pochi passi il gol del 2-1. Sul capovolgimento di fronte è Buffon a salvare su Johnsen, con l’ex portiere della Nazionale che si supera poco dopo anche su Pohjanpalo. Ma c’è anche tanto Parma, con il palo clamoroso di Estevez, il secondo della serata, con un tiro formidabile su cui non ci sarebbe arrivato Joronen. La difesa del Venezia balla troppo e al 33′ il Parma passa: rinvio di Buffon, sponda di Benedyczak per Bonny, perso completamente dalla difesa arancioneroverde. Il francese arriva sul fondo ed è lucidissimo a servire l’accorrente Camara, che batte Joronen a colpo sicuro e regala il nuovo vantaggio alla squadra di Pecchia. Nel finale clamorosa traversa di Milanese, a Buffon battuto.

PARMA – VENEZIA 2-1

Marcatori: 10′ pt Vazquez, 44′ pt Pohjanpalo, 33′ st Camara

PARMA (4-3-3): Buffon; Delprato, Osorio, Circati, Coulibaly; Bernabè, Sohm (Camara 23′ st), Estevez; Zanimacchia (Benedyczak 23′ st), Vazquez (Bonny 28′ st), Man (Mihaila 28′ st). All.: Pecchia.

VENEZIA (3-5-2): Joronen; Svoboda, Ceppitelli, Carboni (Sverko 40′ st); Candela (Cheryshev 26′ st), Andersen (Milanese 17′ st), Tessmann (Novakovich 39′ st), Ellertsson (Busio 17′ st), Zampano; Johnsen, Pohjanpalo. All.:Vanoli (in panchina Godinho).

Arbitro: Sacchi

Ammoniti: Camara, Bernabè, Ceppitelli

Recuperi: pt 2′, st 5′

Ore 22.39 –  MODENA – Gli uomini di Bisoli cadono sul più bello e il quarto posto sfuma all’ultima curva. I biancorossi accedono comunque ai playoff ma vi approdano da sesti. Al primo turno, in programma venerdì 26 maggio, gli altoatesini ospiteranno dunque la Reggina, oggi vittoriosa contro l’Ascoli. Teatro della sfida sarà lo stadio Druso di Bolzano.  Cronana. Partono forte i padroni di casa che dopo appena 10 minuti passano in vantaggio grazie alla rete di Bonfanti, bravo prima a controllare il pallone e poi a infilare Poluzzi sul primo palo. Al 23′ i canarini raddoppiano con la rete di Magnino. Tre minuti più tardi si intravedono i biancorossi che ci provano con la conclusione di Odogwu, terminata di poco a lato. Al 54′ gli altoatesini accorciano le distanze con la marcatura di capitan Tait che si insacca splendidamente sotto la traversa. Al 66′ Lunetta svetta in area di rigore ma Seculin si oppone in tuffo, sventando l’occasione ospite. Dopo 4 minuti di recupero termina dunque la sfida con il punteggio di 2-1 in favore dei locali. Per il Südtirol l’avversario ai playoff sarà la Reggina.

TABELLINO
MODENA-SUDTIROL 2-1
Reti: 10′ Bonfanti, 23′ Magnino, 54′ Tait
Modena (4-3-2-1) Seculin; Oukhadda, De Maio, Pergreffi (57′ Silvestri), Ponsi; Magnino, Gerli, Duca (75′ Coppolaro); Ionita (70′ Mosti), Falcinelli (70′ Giovannini); Bonfanti (57′ Diaw). A disposizione: Gagno, Renzetti, Armellino, Vaccari, Panada, Tremolada, Strizzolo. All. Tesser
Sudtirol (4-4-2) Poluzzi; De Col (84′ Cissé), Masiello, Zaro, Curto; Carretta (46’ Lunetta – 80′ Fiordilino), Belardinelli, Tait, Casiraghi (46’ Rover); Mazzocchi (46’ Larrivey), Odogwu. A disposizione: Minelli, Giorgini, Vinetot, Eklu, Pompetti, Siega. All. Bisoli
Arbitro: Sig. Alessandro Prontera di Bologna (Assistenti Daisuke Emanuele Yoshikawa di Roma 1 e Mattia Politi di Lecce, quarto uomo Mario Perri di Roma 1, Var e Avar Valerio Marini di Roma 1 e Salvatore Longo di Paola)
Ammoniti: Oukhadda, Carretta, Masiello, Seculin
Note: Spettatori 9981 (compresi 246 ospiti) di cui 5603 abbonati e 4378 biglietti che hanno generato un incasso di 38.167,00 euro

Ore 22.36 –  CITTADELLA – Al Tombolato il Cittadella pareggia 0-0 con il Como, e brinda alla salvezza senza così passare per i playout. I granata possono sfruttare la possibilità dei due risultati su tre a propria disposizione e nei primi dieci minuti gioca in modo attendista con i lombardi che in due occasioni si portano dalle parti di Maniero:  all’8’ è Ioannou a calciare in porta mentre al 16′ ci prova Gabrielloni ma Pavan la devia in corner. Per vedere il primo squillo granata bisogna attendere il 41′ con Branca che calcia dai venticinque metri e per poco non inquadra la porta. Le due squadre vanno al riposo con estremo equilibrio anche per quanto riguarda il possesso palla, nella ripresa il Cittadella è minaccioso al 64’ con Gomis che in fase di rinvio rischia l’autogol. La squadra di Gorini acquisisce fiducia e al 68′ Giraudo serve Maistrello, l’ex attaccante del Vicenza lascia partire un tiro e la palla scheggia il palo. Nella fase finale del match la partita si anima con un botta e risposta di occasioni: all’87’ Lores Varela entra in area di rigore ma viene ipnotizzato da Gomis, passa un minuto e sugli sviluppi di un corner Maistrello manca di pochissimo il gol, all’89′ è invece il turno del Como con Cerri che aggancia un cross di Ioannnu ma al momento del tiro non trova la porta. L’arbitro concede cinque minuti di recupero ma il risultato non si sblocca e la partita termina 0-0, il Cittadella conquista l’ennesima salvezza in serie B.

CITTADELLA-COMO 0-0 

CITTADELLA (4-3-1-2): Maniero; Salvi, Del Fabro, Pavan, Giraudo; Vita (dal 40′ st Danzi), Branca, Crociata (dal 26′ st Varela); Antonucci (dal 26′ st Carriero); Magrassi, Ambrosino (dal 17′ st Maistrello). A disposizione: Manfrin, Felicioli, Embalo, Donnarumma, Mattioli, Mastrantonio. All. Gorini.

COMO (3-4-1-2): Gomis; Odenthal, Canestrelli (dal 20′ st Iovine), Binks; Vignali (dal 27′ st Da Riva), Arrigoni (dal 20′ st Da Cunha), Bellemo, Ioannou; Chajia (dal 27′ st Fabregas); Gabrielloni (dal 14′ st Cerri), Cutrone. A disposizione: Vigorito, Cagnano, Faragò, Parigini, Blanco, Scaglia, Mancuso. All. Longo.

Arbitro: Manganiello di Pinerolo.

NOTE – Ammoniti: Crociata, Cutrone, Vignali, Canestrelli. Angoli: 4-8.

Ore 19.20 – Verona: Arriva il dato finale della prevendita del settore ospiti per Atalanta – Verona: sono 908 i tagliandi acquistati dai sostenitori gialloblù per il match della terzultima di campionato

Ore 18.35 – Vicenza: Il direttore generale Rinaldo Sagramola ha replicato alle accuse del presidente della Pro Sesto Gabriele Albertini sull’arbitraggio della partita di andata degli ottavi di finale playoff, terminata 2-1 per i padroni di casa: «Siamo sorpresi – ha dichiarato Sagramola a Il Giornale di Vicenza – dalle esternazioni del presidente. Non siamo soliti commentare gli episodi, tuttavia semmai qualcuno si dovesse lamentare, quelli dovremmo essere noi. Soprattutto nel primo tempo, ci sono stati diversi episodi non sanzionati, come un fallo di mano volontario che ha interrotto una nostra azione d’attacco. Non vogliamo togliere meriti alla Pro Sesto per la vittoria conquistata, lunedì ci aspetta la sfida di ritorno – ha concluso Sagramola – quindi che vinca il migliore».

Ore 18.25 – Verona/Udinese La Lega Serie A ha comunicato data e orario della 37a giornata della Serie A TIM 2022/23.

37ª GIORNATA

Hellas Verona-Empoli (domenica 28 maggio, ore 12.30) – Sky Sport/DAZN

Salernitana-Udinese (venerdì 26 maggio ore 18.30) – DAZN

Ore 18.00 – Verona: Mister Marco Zaffaroni ha convocato 24 calciatori per Atalanta-Hellas Verona, match valido per la 36a giornata della Serie A TIM 2022/23, in programma domani, sabato 20 maggio, alle ore 18, al ‘Gewiss Stadium’ di Bergamo.

#ATALANTAVERONA – I CONVOCATI

1 Montipò
2 Zeefuik
4 Veloso
5 Faraoni
6 Hien
Verdi
8 Lazovic
10 Hrustic
17 Ceccherini
19 Djuric
22 Berardi
23 Magnani
24 Terracciano
25 Braaf
26 Ngonge
28 Abildgaard
29 Depaoli
30 Kallon
32 Cabal
34 Perilli
38 Gaich
42 Coppola
61 Tameze
77 Sulemana

Ore 16.10 – Vicenza: Arrivano le decisioni del giudice sportivo dopo l’andata degli ottavi di finale dei playoff. Multa al Vicenza e due turni di squalifica per Alex Rolfini. Queste le motivazioni: Euro 500 L.R. VICENZA per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori integranti pericolo per l’incolumità pubblica, consistiti nell’avere lanciato, al termine della gara, un fumogeno sul terreno di gioco, senza conseguenze. Misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2, e 25, comma 3, e 26 C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti, rilevato che la Società sanzionata disputava la gara in trasferta e considerate le misure previste poste in essere in applicazione ai modelli organizzativi adottati ex art. 29 C.G.S. (r. proc. fed., r. c.c.)”. SQUALIFICA PER DUE GARE EFFETTIVE ED EURO 500 DI AMMENDA ROLFINI ALEX (L.R. VICENZA): per avere, al 45° minuto del secondo tempo, tenuto una condotta violenta nei confronti di un calciatore avversario in quanto, a gioco in svolgimento, con il pallone non a distanza di gioco, lo colpiva con un calcio alla tibia. Misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2, e 38 C.G.S., valutate le modalità complessive della condotta e considerato, da una parte, che il pallone non era a distanza di gioco e, dall’altra, che non si sono verificate conseguenze dannose a carico dell’avversario.

Ore 14.00 – Virtus Verona: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa post-partita da Matteo Casarotto, attaccante della Virtus Verona, al termine del playoff d’andata terminato per 2-2 tra la sua squadra e il Pescara: “E’ un bel rimpianto perché vincevamo 2-1 e mancavano 5′. Ricordo che con il pareggio passa il Pescara, quindi noi siamo costretti a vincere. Fosse finita con quel risultato sarebbe stato un discorso completamente diverso, però la Virtus non ha mollato quando eravamo ultimi a 7 punti e non molleremo adesso. Andremo là, ci faremo questa partita e vedremo dopo chi passerà”.

Ore 13.20 – Udinese: “Udinese Calcio comunica che è stato finalizzato l’accordo per il rinnovo di contratto di mister Andrea Sottil fino al 30 giugno 2024. Il mister sarà, quindi, ancora alla guida dei bianconeri con gli auguri di un proficuo lavoro insieme e il raggiungimento dei migliori risultati”.

Ore 13.10 – Virtus Verona: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa post-partita da Zdenek Zeman, allenatore del Pescara, al termine del playoff d’andata tra la sua squadra e la Virtus Verona, finita per 2-2: “La Virtus ha giocato il suo calcio: non perdeva da tempo, non è un caso sia qui a giocarsela con noi, ma io dai miei ragazzi mi aspettavo di più. Per vincere lunedì serve un Pescara diverso. Due squadre che pareggiano ripartono in parità, servono altri equilibri”.

Ore 13.00 – Trento: “Ringrazio il Presidente, il Vice Presidente, l’Amministratore Delegato e il Consiglio d’Amministrazione per la fiducia che mi è stata accordata e sono molto felice di poter proseguire il percorso iniziato lo scorso mese di novembre. La stagione si è conclusa con il raggiungimento della salvezza diretta, un traguardo straordinario ma assolutamente non casuale, perché frutto del lavoro svolto quotidianamente in totale sinergia con la Proprietà, l’intera Dirigenza, lo staff tecnico e la squadra. Mi sento di ringraziare anche la piazza e la tifoseria di Trento, che mi hanno accolto benissimo sin dal primo giorno e ci hanno sempre supportato nel corso dell’annata con grande attaccamento a questi colori. Attaccamento che dovranno dimostrare tutti coloro i quali indosseranno la maglia gialloblù. Ovviamente siamo già al lavoro per costruire l’organico che affronterà il prossimo campionato di serie C con l’obiettivo di migliorare il risultato della passata annata, consapevoli che affronteremo un torneo dai valori molto elevati” così Giorgio Zamuner dopo il rinnovo biennale del contratto.

Ore 12.45 – Trento: “A.C. Trento 1921 Srl comunica che il Consiglio d’Amministrazione ha approvato il rinnovo biennale del contratto del Direttore Sportivo Giorgio Zamuner, che si lega dunque ai colori gialloblù sino al 30 giugno 2025. L’accordo raggiunto e ratificato testimonia la volontà di conferire continuità al percorso di rafforzamento e crescita del nostro Club. A Giorgio Zamuner va l’augurio di un proficuo lavoro in seno ad A.C. Trento 1921 Srl”.

Ore 12.25 – Hellas Verona: Queste le dichiarazioni di Marco Zaffaroni rilasciate oggi in conferenza stampa in vista di Atalanta-Verona.

20 panchine con l’Hellas Verona: che miglioramenti ha visto? “In questo momento ci deve essere la consapevolezza del tipo di percorso che è stato fatto. Noi avevamo degli obiettivi ben precisi e quello principale era di mantenere la categoria. Per raggiungerlo però dovevamo passare da alcuni step intermedi. Il primo era rientrare in corsa per la salvezza, dato che il 4 gennaio eravamo fuori dalla contesa. Il secondo era restare dentro a questa lotta, e il terzo arrivare a giocarcela nel finale di stagione. Questo ci eravamo detti a inizio anno, e oggi siamo in linea con quanto ci siamo prefissati.
Stiamo parlando di un percorso complicato, iniziato attraverso la sessione di mercato, con calciatori che potevano partire e altri che erano in arrivo. Parliamo di giocatori giovani, molto interessanti, che abbiamo dovuto però inserire in un contesto nuovo e a cui abbiamo dovuto spiegare il tipo di campionato a cui andavano incontro.
Le aspettative che ci poniamo sono decisive, e la vittoria di Lecce ne ha create tante portando poi ad avere, dopo la gara col Torino, una delusione superiore a quella che è la realtà del momento. Se qualcuno, lo scorso dicembre, ci avesse detto che potevamo arrivare a questo punto del campionato in questa situazione, avremmo brindato.
In considerazione di tutto questo, oggi dobbiamo essere soddisfatti di quanto fatto sapendo che ora arrivano 3 gare decisive. Dovremo essere lucidi, tirare fuori tutte le energie – fisiche e soprattutto nervose – per affrontarle, perché adesso vogliamo portare a casa l’obiettivo”.
Giocare in orari diversi rispetto allo Spezia sta influendo? “La capacità della squadra deve essere quella di andare oltre a questo tipo di discorsi. Abbiamo una partita da preparare, contro una squadra forte, importante e in corsa per i propri obiettivi. Servirà una gara di grande attenzione, voglia e intensità. Noi ci siamo preparati in questo senso, e avere la capacità di non farsi condizionare da queste situazioni diventa fondamentale”.
Che Verona dobbiamo aspettarci tatticamente? “Dovremo innanzitutto fare una gara intensa, perché tatticamente i principi sono quelli che abbiamo sempre mantenuto. Al giorno d’oggi è sempre più difficile dare rappresentazioni tattiche statiche o numeriche. Quello che conta è l’atteggiamento, il come si affronta un determinato avversario. Al di la del modo, sarà il comportamento ad essere determinante, serviranno umiltà e coraggio per affrontare una squadra come l’Atalanta. L’obiettivo, al termine della gara, è che ogni giocatore sia certo di aver dato il massimo”.
Che Atalanta si aspetta? “È una squadra che negli ultimi anni è stata protagonista assoluta, e che sta cercando di arrivare in Europa. Sarà una gara difficile, contro un avversario di livello, che si conosce a memoria e che ha grandi individualità”.
Qual è la situazione degli infortunati? “L’allenamento di questo pomeriggio sarà importante per definire bene le situazioni di Magnani, Verdi e Lasagna. Hanno avuto dei problemi muscolari, ma non di non grande entità. In settimana si sono allenati a parte fino a giovedì, per poi rientrare in gruppo. Oggi, nella rifinitura, stabiliremo se ci sono le condizioni per averli a disposizione oppure no”.

Ore 12.00 – Südtirol: Le probabili formazioni di Modena-Südtirol (ore 20.30)

MODENA (4-3-2-1): Gagno; Oukhadda, De Maio, Pergreffi, Ponsi; Magnino, Gerli, Duca; Mosti, Tremolada; Diaw. All. Tesser

SÜDTIROL (4-4-1-1): Poluzzi; Curto, Zaro, Masiello, De Col; Lunetta, Tait, Belardinelli, Casiraghi; Cissè; Odogwu. All. Bisoli

Ore 11.30 – Virtus Verona: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa post-partita da Gigi Fresco, tecnico e presidente della Virtus Verona, al termine del playoff d’andata tra la sua squadra e il Pescara, terminato per 2-2: “Pari giusto: nei primi venticinque minuti dovevamo segnare almeno un gol, poi abbiamo sofferto. Zeman? È conosciuto per essere un genio ed innovatore del calcio. Ma io non trascurerei la levatura della persona: Zdenek è di raffinata intelligente oltre che di pungente ironia. Cosa ci siamo detti? Abbiamo avuto una lunga conversazione ricordando quando a Campo Tures andavo a vederlo allenare. Conservo ancora le fotocopie dei suoi allenamenti che mi aveva procurato Damiano Tommasi, suo ex giocatore. Il Pescara gioca un calcio arioso, di qualità, iper offensivo, ma è attaccabile: in profondità possiamo far male. Paradossalmente all’Adriatico in campo aperto potrebbero esserci spazi invitanti per i nostri velocisti. Il lavoro di scarico sarà fondamentale: piscina, massaggi, occorre recuperare energie psicofisiche. Turnover? Oggi diventa una scelta naturale. Direi una necessità. Gomez dall’inizio? Meritava una chance. Casarotto aveva le gambe pesanti: giusto partisse dopo. Contento abbia inciso. Lunedì dovremo mischiare le carte. Quel che conta è mantenere certi equilibri. Giocheremo sulla falsariga di Padova: dobbiamo tenere in bilico la partita e dare tutto nel finale. Cercando un nuovo epilogo a sorpresa”.

Ore 11.00 – Cittadella: Le probabili formazioni di Cittadella-Como (ore 20.30)

CITTADELLA (4-3-1-2): Maniero; Salvi, Del Fabro, Pavan, Donnarumma; Vita, Branca, Crociata; Antonucci; Magrassi, Ambrosino. All. Gorini

COMO (3-4-1-2): Gomis; Odenthal, Canestrelli, Blinks; Vignali, Iovane, Arrigoni, Ionnaou; Chajia; Cutrone, Cerri. All. Longo

Ore 10.30 – Virtus Verona: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa post-partita da Domenico Danti, centravanti della Virtus Verona, alla fine del playoff d’andata contro il Pescara, gara terminata per 2-2 al Gavagnin-Nocini: “Sicuramente c’è tanto rimpianto, perché abbiamo fatto una grandissima partita e non meritavamo il pareggio. Meritavamo qualcosina in più, però sono consapevole dei mezzi di questo gruppo, che in quest’anno ha fatto cose formidabili. Andiamo lì a Pescara con la consapevolezza di fare il nostro gioco e di fare la partita fino alla fine”.

Ore 10.10 – Treviso: Con un comunicato ufficiale il Treviso FBC 1993 ha lanciato una bellissima iniziativa, volta alla sensibilizzazione della figura dell’anziano: “Nel pomeriggio di Giovedì 18 Maggio ha avuto luogo, presso il giardino delle Residenze Anziani Città di Treviso (RACT) a Santa Bona, il primo degli allenamenti in programma qui, dei i bambini del Primi Calci 2015.

Il progetto educativo di riferimento intende sensibilizzare alla figura dell’anziano quale risorsa viva e attiva del territorio, e facilitare il dialogo e lo scambio intergenerazionale, grazie all’interesse comune per lo sport del calcio.

La meritevole iniziativa, promossa dalla dirigenza del FBC 1993, è stata prontamente sposata ed assecondata da ISRAA, che continua a farsi promotrice di vicinanza fra piccoli e anziani, residenti nelle sue strutture.

Tutti gli ospiti con i loro familiari, i genitori dei bambini coinvolti e lo staff della Residenza hanno potuto interagire e assistere all’allenamento degli atleti del Treviso FBC 1993 guidati dal Responsabile del Settore Giovanile Alessandro Zanato e dal Responsabile della Scuola Calcio Alessandro Marcon.

Per molti anziani, vedere i bambini indossare i colori del Treviso è stata l’occasione per ritornare ad un recente passato in cui loro stessi sono stati giocatori e tifosi, mentre per i ragazzini è stata l’occasione per avvicinarsi al mondo di una RSA e poter vedere e parlare con le persone che la “abitano e la sentono” come casa, e che nella loro fragilità sono ancora molto desiderose di pienezza e di vita.

Al termine della seduta di allenamento, i bambini hanno partecipato ad un rinfresco offerto dalla Residenza ricambiando con la maglia ufficiale del Club e alcuni gadget, e ricevendo una divisa di ISRAA.

Tutto questo sotto gli occhi divertiti del Presidente dell’ISRAA Mauro Michielon e degli operatori della Struttura.

Ufficio Stampa Treviso FBC 1993″.

Ore 09.30 – Venezia: Le probabili formazioni di Parma-Venezia (ore 20.30)

PARMA (4-2-3-1): Buffon; Del Prato, Osorio, Cobbaut, Coulibaly; Bernabè, Estevez; Man, Sohm, Benedyczak; Vazquez. All. Pecchia.

VENEZIA (3-5-2): Joronen; Svoboda, Ceppitelli, Carboni; Candela, Andersen, Tessmann, Ellertsson, Zampano; Pohjanpalo, Johnsen. All. Godinho (Vanoli squalificato).

Ore 08.30 – Südtirol: Prima di rispondere alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa che ha preceduto la partenza della squadra in direzione Modena per l’ultima gara della regular season Pierpaolo Bisoli ha voluto esternare un pensiero di solidarietà per gli abitanti della regione dove è nato e risiede, colpita duramente dagli eventi atmosferici degli ultimi giorni. Si giocherà in contemporanea su tutti i campi alle 20,30 e la partita più interessante sembra essere quella tra Parma e Venezia che potrebbero ritrovarsi ad incrociare i tacchetti nel primo turno dei play off, se il Südtirol riuscirà a vincere al Braglia mantenendo il quarto posto, che sulla carta rappresenta un notevole vantaggio, perché oltre al diritto di accedere direttamente alle semifinali in caso di parità al termine dei 180 minuti la meglio classificata durante il campionato andrebbe in finale. Tra i biancorossi non saranno disponibili Schiavone per un risentimento muscolare e Celli per un’infiammazione al tendine che lo ha costretto ad uscire anzitempo durante la partita contro il Cittadella. Davi che sarebbe il naturale sostituto è partito con i compagni di squadra, ma a causa di un attacco febbrile avuto in settimana, potrebbe non essere schierato nell’ undici iniziale. In questo caso arretrerebbe De Col sulla corsia di sinistra andando a formare il quartetto difensivo con Curto, Masiello e Zaro che si schiereranno davanti a Poluzzi. In mediana Belardinelli in cabina di regia, capitan Tait e sugli esterni Lunetta e Casiraghi che rientrerà dopo aver scontato la squalifica. Mazzocchi e Odogwu i due attaccanti, con Rover (uno dei tre diffidati insieme a Curto e Mazzocchi) inizialmente in panchina. Il tecnico emiliano ha promesso 2 giorni di riposo in caso di vittoria. Allo stadio Braglia arbitrerà Alessandro Prontera (che ha già diretto il Südtirol 2 volte nell’attuale stagione), al Druso contro l’Ascoli e nella trasferta di Cagliari; entrambe le partite finirono in parità. Pareggio che non si è mai verificato tra i canarini ed i biancorossi che su un totale di 9 precedenti ha visto fino ad ora 5 vittorie per i gialloblù e 4 per la formazione di Bolzano.

Ore 08.00 – Vicenza: Le pagelle del Vicenza dopo la partita persa per 2-1 contro la Pro Sesto nei playoff.

Confente 5,5: due tiri e due gol subìti. E Forse non poteva far molto per evitarli

Ndiaye 5,5: un salvataggio prezioso che evita il  gol della Pro. Subisce un cartellino giallo per un fallo in fase di ripartenza di Sgarbi e per il resto commette troppe sbavature (dal 58′ Ierardi 7: torna in campo dopo due mesi e timbra subito il cartellino con un gol fondamentale)

Pasini 5: Sala trova spazi clamorosi al centro della difesa e con estrema facilità segna il raddoppio

Cappelletti 6: tanti anticipi e buone chiusure sugli attaccanti della Pro

Greco 5: primo tempo con qualche progressione interessante lungo la fascia, nel secondo evidenzia i limiti nel disputare una partita in un ruolo non suo

Zonta 5,5: come tutta la squadra nel primo tempo mette in campo molta determinazione, argina le ripartenze avversarie ma nella ripresa cala vistosamente (dal 82′ Jimenez sv)

Ronaldo 5,5: prima frazione in cui prova a disegnare le giuste geometrie, si incarica spesso delle punizioni e in una occasione va pure vicino al gol. Secondo tempo spaesato

Begic 5,5: è il biancorosso che crea più dinamismo dei primi venti minuti. Poi sparisce inspiegabilmente (dal 72′ Dalmonte 6: mette in campo grinta e un passo importante, dal suo ingresso il Vicenza macina diverse azioni offensive)

Stoppa 5: troppe palle gol sbagliate e il Vicenza paga a caro prezzo i suoi errori (dal 82′ Scarsella sv)

Della Morte 4,5: completamente assente dalle giocate offensive (dal 72′ Rolfini 4: si fa espellere dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo in modo scellerato)

Ferrari 5: va vicino al gol con un’incornata ma per il resto la sua presenza passa inosservata

Thomassen 5: dopo oltre un mese senza partite ufficiali ci si attendeva un Vicenza più cinico e battagliero. Ierardi e Dalmonte cominciano dalla panchina e al loro ingresso il Lane cambia passo. Alla fine vi è solo un gol di scarto, un risultato che lascia aperte le speranze per il passaggio del turno ma per l’ennesima volta servirà un cambio nella mentalità e maggior sacrificio, proprio come ha spiegato Ierardi nel post partita.

Giovedì 18 maggio

Ore 23.30 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Mario Ierardi dopo Pro Sesto-Vicenza: “Come hai visto la partita? Abbiamo iniziato bene, non abbiamo sfruttato le occasioni e come capitato spesso alla prima azione avversaria siamo andati sotto. Il gol ci aiuta in un fattore risultato perché partiamo sotto di uno e non di due. Come stai? Sto bene ma dopo due mesi non è semplice rientrare in un ruolo che non è nelle mie caratteristiche, peso tanto e sono tanto alto, se bisogna spingere non fa parte di me. Cerco di dare una mano comunque. Vicenza fragile dopo aver subìto gol? Dobbiamo fare un salto di qualità, loro hanno fatto un gran campionato. A volte bisogna sacrificarsi tutti perché dobbiamo passare il turno. C’è stato il sacrificio secondo te? Si ma c’è un po’ di superficialità nel pensare che la squadra possa recuperare, questa mentalità a volte ci penalizza soprattutto se poi non riesci a chiuderla. Lunedì? Sarà peggio di oggi perché loro proveranno a fare gol in ripartenza. Noi ce la metteremo tutta e vogliamo riuscirci.

Ore 23.20 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Thomassen: “cosa non ha funzionato? Dominio nel primo tempo, abbiamo creato occasioni ma ci è mandato solo il gol. Approccio attento e reattivo, le occasioni sono arrivate ma non il gol. Nel secondo tempo gol sbagliato e gol preso, da lì momento più difficile, abbiamo perso le misure poi piano piano siamo tornati in partita ma nel frattempo abbiamo preso il secondo. Siamo vivi per il gol di Ierardi. La scelta di Ndiaye? Stava facendo bene da un pezzo, come con il Legnago, Mario invece era ancora in rientro, comunque avevo già l’idea di fare la staffetta tra loro due. Il Vicenza non è guarito nonostante la lunga sosta? Bisogna fare un’analisi su come subiamo gol e quanto concediamo, stasera non abbiamo lasciato molto spazio a loro, penso rispetto alla partita con il Pordenone. Loro sono stati bravi su tre occasioni, noi abbiamo fatto solo un gol con sei occasioni. Cosa dovrà cambiare lunedì? Efficacia sotto porta e pazienza nello sviluppo che non significa rallentare il gioco. Quando succedono episodi negativi dobbiamo rimanere lucidi e non farci trascinare. La differenza tra primo e secondo tempo? È stato il gol a farci ballare dal punto di vista mentale e per dieci minuti abbiamo forzato le giocate e perso le distanze. Lunedì dovremo fare la stessa partita di stasera con più efficacia davanti. Serviranno lucidità e pazienza. Da domani mattina ricominceremo subito con la testa a lunedì in cui Dalmonte e Ierardi sono arruolabili da subito. Ho una carica enorme e non dobbiamo calare da nessuna punto di vista, mi sento di difendere la squadra, ci sono state anche cose buone, dovremo fare paura all’avversario.

Ore 22.40 – VERONA – Partita al cardiopalma al Gavagnin-Nocini, la Virtus Verona dopo lo svantaggio riesce a ribaltarla ma nel finale Delle Monache trova il pareggio, è 2-2. La Virtus parte subito forte, Lonardi al 1′ sfiora il vantaggio con una conclusione dal limite, sfera di poco fuori alla destra di Plizzari. I rossoblu spaventano ancora la difesa ospite con Tronchin, destro di controbalzo, che impegna non di poco Plizzari. Al 20′ Juanito Gomez stacca bene di testa dentro l’area di rigore ma non riesce a inquadrare la porta. Al 27′ il Pescara punisce alla prima occasione con Delle Monahe, destro angolato che non lascia scampo a Giacomel. Sullo scadere del primo tempo, Danti riporta in equilibrio il match, conclusione di Tronchin, Plizzari respinge male e il capitano rossoblu è veloce a respingere il pallone in rete. Nella ripresa arriva il goal che fa esplodere di gioia il Galvagnin-Nocini, al 69′ Casarotto esplode il mancino e gonfia la rete, nulla può Plizzari. Il Pescara all’80’ trova il clamoroso 2-2 grazie alla doppietta personale di Delle Monache, che da pochi passi trafigge Giacomel. Al 90′ Tronchin viene espulso per doppia ammonizione.

VIRTUS VERONA – PESCARA 2-2

Reti: 28’pt 35’st Delle Monache (P), 43’ pt Danti (V), 23’st Casarotto (V)

VIRTUS (4-3-1-2): Giacomel, Ruggero, Cella, Faedo, Daffara (43’st Munaretti), Tronchin, Lonardi (1’st Hallfredsson), Talarico (34’st Amadio); Danti (20’st Zarpellon); Gomez (20’st Casarotto), Fabbro. All.: Fresco

PESCARA (4-3-3): Plizzari; Cancellotti, Brosco, Mesik, Milani; Rafia (40’st Germinario), Palmiero (9’st Mora), Kraja (9’st Aloi); Merola, Lescano, Delle Monache. All.: Zeman

Arbitro: Cavaliere di Paola

Ore 22.35 – SESTO SAN GIOVANNI – Tante occasioni sciupate, due disattenzioni difensive e un gol di Ierardi che accorcia le distanze per il definitivo 2-1 e tiene vive le speranze per il ritorno. Dopo oltre un mese dall’ultima partita il Vicenza debutta nel percorso playoff contro la Pro Sesto e Thomassen schiera in difesa Ndiaye, a centrocampo la coppia Zonta-Ronaldo e alle spalle di Ferrari il trio Begic, Stoppa, Della Morte. Al 4′ i biancorossi sono pericolosi sugli sviluppi di una punizione di Begic su cui Greco va di testa ma la palla viene deviata in corner. L’esterno dell’Under 21 slovena è il più attivo del Vicenza e lungo la fascia destra mette spesso in pericolo la retroguardia dei padroni di casa. Al 10′ il Lane ha una grande chance con un’azione cominciata dal “solito” Begic che serve prima Della Morte e la palla arriva poi sui piedi di Stoppa che non riesce però a caricare di potenza e Del Frate para senza problemi. La squadra di Thomassen gioca con il vantaggio di essere testa di serie con due risultati su tre a proprio favore nel totale tra andata e ritorno ma nonostante questo riesce a controllare bene lo schema tattico della Pro che si porta nella metà campo vicentina solo al 30′, Ndiaye è costretto al fallo su Sgarbi e riceve il cartellino giallo. I lombardi si fanno minacciosi al 39′ con Suagher che libera un mancino sul quale un intervento di Ndiaye è provvidenziale e salva la porta di Confente. A questo punto il Vicenza subisce la pressione della Pro Sesto, Maurizii crossa dalla sinistra e trova Gerbi al centro dell’area ma il centrocampista lombardo spara alto sopra la traversa. Il primo tempo si chiude con il Vicenza che potrebbe essere agevolmente in vantaggio ma l’eccessiva leziosità in fase offensiva non premia i biancorossi. Al rientro in campo dopo l’intervallo il Lane è subito pericoloso con Stoppa che guadagna campo e al momento del tiro non inquadra la porta, al 50′ è invece Ferrari a sciupare un’occasione clamorosa: colpisce palla di testa ma Del Frate è bravo ad evitare il vantaggio del Lane. Come la più classica delle scene calcistiche, dopo tante occasioni sprecate arriva il gol subìto, al 55′ Capelli riceve palla al centro dell’area di rigore e di prima intenzione batte Confente. Il Vicenza accusa il colpo a livello psicologico, non reagisce e anzi al 71′ la Pro Sesto raddoppia incredibilmente con Sala che sfrutta un buco al centro della difesa biancorossa. La squadra di Thomassen appare totalmente disorientata ma all’87′ Ierardi (entrato al posto di Ndiaye) accorcia le distanze di testa. L’arbitro concede 5 minuti di recupero ma non sono sufficienti al Vicenza per pareggiare i conti, al 93′ Rolfini viene espulso per un fallo di reazione: al Menti servirà una vittoria con qualsiasi scarto di gol.

Pro Sesto-Vicenza 2-1

Pro Sesto (3-4-3): Del Frate; Giubilato, Toninelli, Suagher; Capelli (dal 84′ Radaelli), Gattoni, Corradi, Maurizii (dal 84′ Vaglica); Sala (dal 75′ Marchesi), Sgarbi (dal 78′ D’Amico), Gerbi. A disposizione: Santarelli, Botti, Dalla Giovanna, Capogna, Wieser, Bianco, Moretti, Iddrissou. Allenatore: Matteo Andreoletti

L.R Vicenza (4-2-3-1): Confente; Ndaye (dal 58′ Ierardi), Pasini, Cappelletti, Greco; Zonta (dal 82′ Jimenez), Ronaldo; Begic (dal 72′ Dalmonte), Stoppa (dal 82′ Scarsella), Della Morte (dal 72′ Rolfini); Ferrari. A disposizione: Brzan, Iacobucci, Corradi, Bellich, Cavion, Sandon, Manfredonia, Oviszach, Giacomelli. Allenatore: Dan Thomassen

Marcatori: 55′ Capelli (P), 71′ Sala (P)

Arbitro: Alberto Ruben Arena di Torre del Greco, assistenti Lorenzo Giuggioli di Grosseto e Vincenzo Pedone di Reggio Calabria, quarto uomo Niccolò Turrini di Firenze

Ammoniti: Ndaye (LRV), Toninelli (P), Suagher (P)

Note: serata mite, terreno in buone condizioni

Ore 19.45 – Venezia: Arriva il dato finale della prevendita di Parma-Venezia per il settore ospiti: sono 927 i sostenitori arancioneroverdi che saranno presenti domani al Tardini

Ore 18.45 – Vicenza: La società LR Vicenza informa che, in attesa delle determinazioni dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive previste per la mattinata di domani, non è consentita l’apertura della vendita libera per i tagliandi della gara LR Vicenza-Pro Sesto. L’orario di inizio della vendita libera è stato dunque posticipato alle ore 16:00 di venerdì 19 maggio.

Ore 17.45 – Udinese: Udinese Calcio è al fianco delle popolazioni dell’Emilia-Romagna gravemente colpite dall’alluvione che, in questi giorni, ha provocato morte e devastazione colpendo al cuore tutta l’Italia. Per l’occasione, infatti, la FIGC ha disposto un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime prima dell’inizio di tutte le partite del weekend e anche l’Udinese ha deciso di fare la sua parte.
Dinanzi a questa tragedia, in segno di convinta solidarietà, il Club ha deciso mettere all’asta le maglie bianconere che verranno indossate dai giocatori domenica contro la Lazio, in luogo di quelle speciali presentate per la campagna “A+Love” della Lega Serie A. Ogni maglia vedrà apposta, sul colletto, una patch speciale con la scritta “Uniti per l’Emilia Romagna” e tutte saranno messe all’asta sulla piattaforma matchwornshirt.com a partire dalle 20.45 di domenica. Il ricavato sarà destinato alle popolazioni colpite da questa gravissima calamità. Nel Club, a tutti i livelli, c’è stato grande coinvolgimento emotivo per quanto sta accadendo nelle zone che, proprio lo scorso weekend, hanno ospitato, con il consueto calore, l’Udinese Academy League, il torneo di tutte le affiliate italiane ed estere dell’Academy bianconere, con oltre 2000 persone coinvolte, organizzato, per il secondo anno consecutivo, nei comuni di Cervia e Cesenatico, tra i più colpiti dalla catastrofe. Inoltre, come accaduto con Arslan in occasione del grave terremoto in Turchia, nella rosa bianconera milita Adam Masina, originario di Bologna e profondamente scosso dalla situazione nella sua regione. Udinese Calcio, dunque, vuole fornire il suo aiuto concreto per l’Emilia-Romagna mettendo all’asta le maglie da gioco per le quali sarà possibile donare fino al prossimo 1° giugno.  

Ore 17.30 – Venezia: Sono 22 i giocatori convocati dal tecnico Paolo Vanoli per la Giornata 38 del campionato di Serie B 2022/23, che vedrà il Venezia affrontare il Parma domani alle ore 20:30 allo Stadio Ennio Tardini di Parma.

Portieri: Bruno Bertinato, Jesse Joronen, Niki Mäenpää, Filippo Neri

Difensori: Antonio Candela, Andrea Carboni, Luca Ceppitelli, Marco Modolo, Marin Šverko, Michael Svoboda, Francesco Zampano

Centrocampisti: Magnus Andersen, Gianluca Busio, Mikael Egill Ellertsson, Tommaso Milanese, Tanner Tessmann

Attaccanti: Denis Cheryshev, Riccardo Ciervo, Dennis Johnsen, Andrija Novakovich, Nicholas Pierini, Joel Pohjanpalo

Ore 17.20 – Cittadella: “Siamo consapevoli dell’importanza della partita, cercheremo di vincere come abbiamo già fatto in queste ultime partite, non c’è bisogno di mettere pressione ai ragazzi, sanno benissimo che domani bisognerà dare il massimo. Se sono agitato? È normale, è una partita importantissima, ultimamente sto dormendo poco. Sono soddisfatto della squadra perché nelle precedenti partite nonostante lo svantaggio iniziale, ho visto una grande reazione da parte tutti. Perticone e Kastrati? Sono due assenze pesanti, ma credo che chi giocherà al loro posto, si farà sicuramente trovare pronto. Maniero? Il caso ha voluto che giocasse lui la partita più decisiva della stagione, se lo merita per l’atteggiamento che ha sempre dimostrato nei confronti dei compagni, son sicuro che farà una grande prestazione. Il Como? Non verranno di certo qui in “gita”, possono ancora arrivare ai playoff quindi vorranno i 3 punti. Abbiamo due risultati su tre? Non dobbiamo fare calcoli, noi ci siamo preparati per vincere. Ambrosino? Spero che domani avrà ancora più motivazione e fame contro la sua ex squadra, è un ragazzo giovane con molti margini di miglioramento. Embalo? Ha buone possibilità di esserci. Valuterò il tutto domani”. Queste le dichiarazioni di Edoardo Gorini alla vigilia dell’ultima di campionato Cittadella – Como

Ore 16.00 – Venezia: “In questa settimana abbiamo lavorato molto bene, siamo consapevoli che domani non sarà una semplice partita ma una finale. Siamo contro un avversario tosto, voglio fare i miei complimenti a Pecchia, ha creato una squadra che secondo me è una delle pretendenti per vincere i play off. Tornare a Parma per me sarà emozionante, ho un legame speciale con quella città, ringrazierò a vita quella società, però domani voglio vincere io. Buffon? È il portiere più forte del mondo. Un’icona del calcio italiano non solo come calciatore ma anche come persona. Pierini? Ho la fortuna di avere un gruppo di ragazzi molto validi, chiunque è capace di essere all’altezza quando viene chiamato in causa. Domani saranno tutti disponibili tranne Hristov”. Queste le parole di Paolo Vanoli alla vigilia di Parma – Venezia rilasciate oggi in conferenza stampa

Ore 15.50 – Südtirol: “Voglio innanzitutto esprimere un pensiero a tutto il popolo emiliano-romagnolo. Sarà una partita tosta e difficile. Ci manca solo un pezzettino per completare un capolavoro. Indisponibili? Davì ha l’influenza mentre Schiavone ha problema così come anche Celli. Gli altri, invece, sono arruolabili. Chi scenderà in campo dovrà farlo al 100%. Il valore di questa squadra è il gruppo. Per me tutte le partite sono importanti. Questa gara aprirebbe degli scenari inimmaginabili e per questo ho chiesto ai ragazzi il massimo impegno. Manca solo un ultimo pezzettino e poi avremo il tempo per riposarci” queste le parole di Pierpaolo Bisoli alla vigilia della sfida contro il Modena.

Ore 15.00 – Venezia: Ai microfoni de La Nuova Venezia, Filippo Maniero, doppio ex della sfida, ha così parlato di Parma-Venezia, in programma domani al Tardini: “È una partita aperta a qualsiasi risultato perché entrambe le squadre possono raggiungere i loro obiettivi, il Venezia arrivare settimo e il Parma quarto. Sono le due squadre più in forma del campionato insieme al Cagliari. In ogni caso gli arancioneroverdi hanno qualcosa in più da perdere rispetto ai crociati. A livello mentale forse la squadra più tranquilla è il Parma: sarà una partita avvincente“ Poi sul Parma: “Ho ricordi fantastici di Parma. Ho assaporato cosa vuol dire giocare la Champions League, ma ancor di più ho avuto la fortuna di giocare con grandissimi giocatori perché in quella squadra fantastica c’erano Buffon, Cannavaro, Thuram, Crespo e Chiesa. Mi sono allenato e ho condiviso con loro la gioia del calcio giocato ai massimi livelli. Dal punto di vista professionale è stato fantastico“.

Ore 11.20 – Cittadella: «Mi sono sentito con Stefano Marchetti domenica, dopo aver avuto la meglio nel play out con il Mantova. Gli ho detto “Io mi sono appena salvato, a fine settimana arrivo a Cittadella così festeggiamo tutti assieme. Io per l’AlbinoLeffe, tu per i granata”. Dopo un’annata tribolata del Cittadella e i mesi tremendi nella mia ultima esperienza, gli ho promesso che brinderemo alla doppia salvezza. E sono convintissimo che lo faremo. La permanenza della categoria dev’essere una priorità: la squadra ha vissuto alti e bassi fra infortuni ed episodi negativi, ma è viva, ha disputato buonissime prestazioni. È vero che il Como non sarà demotivato, perché una vittoria potrebbe tenere aperta una minima speranza di agganciare i play off, ma penso che realmente l’avversaria abbia poco ancora da chiedere al campionato. Il Cittadella deve pensare alla sua partita, senza aspettare i risultati degli altri ma cercando di puntare alla vittoria. Se gioca come sa fare, credo che almeno un punto lo porterà a casa.  L’ambiente e l’allenatore non devono creare un “disturbo” ai giocatori, che arrivano già stressati alla gara. È importante mandarli in campo determinati ma con il gusto di giocarsi la partita perché tutti gli input che ricevono nell’ultima settimana sono abbastanza pesanti per loro»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Claudio Foscarini, ex allenatore del Cittadella.

Ore 10.40 –  Südtirol: «La sfida di Modena? Una partita tosta, la stiamo preparando al meglio: loro non hanno obiettivi, però nel calcio non ti regala niente nessuno. I playoff? Se giochiamo come abbiamo fatto tutto l’anno credo potremmo dire la nostra. La favorita per i playoff? Direi noi, a questo punto: ci siamo dentro, siamo forti e conosciamo le nostre doti. C’è da finire bene questo campionato e da scrivere magari qualcos’altro di importante. Il segreto di questa squadra? Il gruppo è la nostra forza: non abbiamo il singolo come altre squadre che ti fa vincere le partite, ma abbiamo dimostrato ugualmente che si può stare là in alto in classifica. Bisoli? Ha trasmesso a tutti la voglia di lavorare, di fare sacrifici e di essere determinanti»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” da Daniele Casiraghi, centrocampista del Südtirol.

Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Pro Sesto-Vicenza. PRO SESTO (3-4-3): Del Frate; Radaelli, Maurizii, Moretti; Capelli, Gattoni, Corradi, Wieser; Capogna, Gerbi, Sgarbi. All. Andreoletti. VICENZA (4-2-3-1): Confente; Ierardi, Pasini, Cappelletti, Greco; Ronaldo, Cavion; Dalmonte, Stoppa, Della Morte; Ferrari. All. Thomassen.

Mercoledì 17 maggio

Ore 20.00 – Vicenza: Il sindaco uscente di Vicenza Francesco Rucco ha rilasciato a Trivenetogoal un’intervista per fare il punto sui playoff dei biancorossi in partenza domani e sulla questione stadio:

Domani il Vicenza comincerà il suo cammino nei playoff, che idea ti sei fatto del percorso che dovrà affrontare?

“È un percorso difficile perché ci sono squadre che hanno fatto ottimi campionati e una sola sarà promossa. È un torneo lungo, impegnativo e serviranno forze fisiche e mentali, il primo obiettivo comunque sarà passare il primo turno.”

Dove seguirai la partita di domani?

“Come tifoso sarò a Sesto con i miei amici della Curva per seguire questo debutto che è importante per capire se la squadra potrà fare un bel torneo”

Da sindaco uscente quali sono i passaggi che sono stati fatti nella tua legislatura in collaborazione con la società? Che rapporto si è stretto?

“C’è stata un’ottima collaborazione, abbiamo lavorato per fare manutenzioni straordinarie. Il campo è stato sistemato dalla società mentre noi abbiamo ristrutturato i bagni, l’area per i disabili e i seggiolini. Oggi più che mai è necessario rinnovare la concessione che sta scadendo e nelle prossime settimane capiremo di più: sarà un tre più due con un aumento del canone in funzione della categoria, arriviamo fino ad un massimo di 120000 euro. Inoltre la manutenzione ordinaria sarà a carico della società per gravare meno possibile sul bilancio del comune. Ci siamo poi concentrati sullo studio di fattibilità, Sagramola lo ha aggiornato con i nuovi prezzi delle materie prime.

Se dovessi essere riconfermato sindaco che progetti avrai per il Menti?

“Sosterremo la ristrutturazione così come scritto nella nuova concessione. Non ho pensato ad ipotesi alternative, potremmo stipulare una convenzione più duratura per permettere l’ammortamento delle spese”

Tornando al calcio che augurio ti senti di fare al Lane?

Trovare una quanto prima una dimensione adeguata ad una città e provincia che sostiene i colori biancorossi per un patrimonio che appartiene a tutti. La R è l’identità vicentina che dev’essere rispettata e valorizzata in una categoria adeguata.

Ore 19.50 – Vicenza: È di 699 tifosi il dato definitivo della prevendita per i tifosi biancorossi in trasferta domani a Sesto San Giovanni per il primo turno di playoff nazionali che vedrà confrontarsi Pro Sesto-Vicenza.

Ore 19.40 – Venezia: Arriva un aggiornamento della prevendita per il settore ospiti di Parma – Venezia. Sono 670 i tagliandi acquistati sinora dai sostenitori arancioneroverdi.

Ore 19.00 – Virtus Verona: Marco Ruggero, difensore della Virtus Verona, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida playoff contro il Pescara: “Mi aspetto una gara molto difficile, dovremo far valere al massimo quella che è stata la nostra forza cioè la fase difensiva per attutire i loro attacchi. Il fattore campo potrà darci una mano anche perché probabilmente avremo spazi che dovremo sfruttare”.

Ore 18.35 – Spal: Stando a quanto riportato dal Corriere dello Sport, Joe Tacopina sta provando in ogni modo a riaccendere l’entusiasmo dopo la retrocessione della SPAL. Il presidente del club estense, infatti, avrebbe bussato alla porta di un vecchio amico per la prossima stagione. Il tentativo è quello di portare a Ferrara Filippo Inzaghi, che a Venezia sotto la sua gestione ha centrato la Serie B e successivamente i playoff. Di una separazione a fine anno con la Reggina si parla da tempo, ma una nuova discesa in C a questo punto della carriera da allenatore avrebbe per lui del clamoroso

Ore 17.25 – Virtus Verona: Queste le dichiarazioni di Zdenek Zeman alla vigilia di Virtus Verona-Pescara, andata degli ottavi di finale playoff di Serie C: “Spero che nella pausa i ragazzi si siano preparati al meglio. La Virtus Verona è una buona squadra, ha fatto un gran girone di ritorno. Possono giocare in qualsiasi modo e bisognerà vedere cosa sceglieranno. Domani sarà solo il primo tempo, ma ci vorrà attenzione. Se hanno perso solo a gennaio, vuol dire che stanno in forma. Battere il Novara non è facile. Sui due risultati su tre, forse ci potremmo pensare al ritorno ma spero di fare risultato già domani. Il gioco del calcio è fatto per fare gol e spero che ci riusciamo. Ho visto alcune partite dei play off, Foggia ha qualità ma niente di che, loro si sono fatti il gol da soli. Però la Virtus Verona, è una da temere. Sulla nostra formazione, ho idee chiare. Adesso ci aspetta un lungo e noioso viaggio in pullman. Non so perché facciamo tante ore, non organizzo io le trasferte. Spero che in questi play off i tifosi ci si avvicinino. Mi mancano, ma dobbiamo essere noi a dare loro entusiasmo. Adesso preferisco un po’ di più Delle Monache perché, rispetto a Kolaj e Desogus, gioca più per la squadra. Crescenzi e Cancellotti si equivalgono, ogni tanto si confondo e lo fanno entrambi. Scelgo sempre chi ha più la fase difensiva. Io ammiro Gigi Fresco che fa sia il Presidente e sia l’allenatore. Ha fatto risultati e adesso si gioca la serie B. Non tutti i presidenti sono bravi come lui, io non ne ho mai incontrato uno. Su Tommasi, per me è un ragazzo troppo serio, educato e bravo giocatore. Con la Roma un po’ lo contestavano, all’inizio, poi è entrato nel cuore dei romanisti”.

Ore 17.15 – Udinese: La famiglia Pozzo sembra aver deciso il futuro di Andrea Sottil. Secondo quanto anticipato da Michele Criscitiello per Sportitalia, la volontà dell’Udinese sarebbe quella di confermare il tecnico sulla panchina bianconera anche per la prossima stagione. La decisione non è ufficiale ma l’orientamento è quasi certo: Sottil ad un passo dalla conferma.

Ore 17.00 – Virtus Verona: La Virtus Verona comunica sui propri canali ufficiali che è terminata la disponibilità di biglietti per assistere alla sfida del primo turno della fase nazionale dei playoff, in programma domani sera (calcio d’inizio ore 20.30) contro il Pescara di Zeman. Il Gavagnin-Nocini sarà dunque sold out.

Ore 15.25 – Verona: Il Presidente #Setti e tutto l’Hellas Verona FC esprimono sincera vicinanza e solidarietà alla popolazione dell’Emilia Romagna in questo momento di grande difficoltà e dolore.

Ore 13.15 – Udinese: Udinese Calcio scende in campo per l’uguaglianza e la tutela dei diritti civili.
Il Club bianconero sulla scia della campagna “A+LOVE” della Lega Serie A, realizzata in collaborazione con UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni della Presidenza del Consiglio dei ministri) per la 36^ giornata di campionato in occasione della giornata mondiale del 17 maggio per la lotta ad omofobia, bifobia e transfobia, ha scelto di unirsi all’iniziativa della Lega manifestando il proprio impegno per l’uguaglianza, i diritti e l’inclusione con un kit gara speciale che la squadra indosserà per la gara di domenica, alla Dacia Arena, contro la Lazio.
La speciale maglia dell’Udinese Calcio è bianca con collo a V con bordi bianconeri. Il dettaglio grafico scelto per contestualizzare e richiamare la Giornata Mondiale contro l’Omofobia, bifobia e transfobia è dato dall’ampia banda centrale e verticale con i colori arcobaleno, nota cromatica presente anche sui bordi manica, le bande laterali dei pantaloncini e al centro dei calzettoni.
“Come testimoniato dal ranking ESG sulla sostenibilità, inclusa quella sociale, che ci vede come primo club italiano – spiega il Direttore Generale Franco Collavino – abbiamo voluto seguire la strada tracciata dalla Lega Serie A per quanto riguarda le iniziative a tutela dell’uguaglianza e dei diritti civili. Grazie alla collaborazione con Macron, infatti, useremo un kit speciale per certificare il nostro impegno contro ogni forma di discriminazione. L’Udinese, infatti, è, da anni, un club aperto e multiculturale che rappresenta giocatori di 15 Paesi diversi, ed è impegnata attivamente nella lotta al razzismo ed in quella per l’uguaglianza: per questo abbiamo voluto impegnarci concretamente con questa iniziativa nell’ottica di valorizzare la grande popolarità del calcio per veicolare messaggi sociali positivi”.
Il back neck interno è personalizzato con i colori, lo stemma del club, la scritta “I PRIMI BIANCONERI D’ITALIA”, il logo Macron e la scritta Designed in Bologna, a certificare ed evidenziare come ogni capo sia ideato, progettato e sviluppato nell’Headquarters Macron. Sul petto, in stampa siliconata, a destra il Macron Hero e a sinistra lo stemma dell’Udinese Calcio. Nella lunetta esterna del retrocollo in stampa sublimatica appare, in nero, il motto del club “La Passione è la nostra Forza”.
Un messaggio importante, che testimonia l’impegno del club e del proprio sponsor tecnico Macron su temi sociali e civili, certificato anche dal recente ranking di Brand Finance Football Sustainability Index basato sui paremetri ESG (sostenibilità ambientale, sociale e della governance) che vede l’Udinese come club più sostenibile d’Italia e quarto più sostenibile al mondo.
Lo special kit inoltre, così come le versioni Home, Away e Third sia per la stagione in corso che per quella passata, è prodotto in Eco Fabric (nello specifico Eco Softlock con inserti in Eco Micromesh), un tessuto ecosostenibile ricavato al 100% dal riciclo di bottiglie di plastica in PET.

Ore 11.55 – Venezia: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Luca Ceppitelli, difensore del Venezia, nell’antivigilia dell’ultima partita di campionato contro il Parma, che andrà in scena venerdì 19 maggio alle ore 20.30: “Sono emozioni belle, quindi ben vengano. Ci stiamo preparando con l’entusiasmo che ci ha portato a giocarci questa partita. C’è una bella atmosfera, anche con i tifosi. Dobbiamo cercare di andare a Parma per vincere, noi proveremo a vincere perché con questo risultato andiamo ai playoff. Sarà una partita difficilissima, il Parma è una delle squadre più attrezzate del campionato e ce la giocheremo fino in fondo. Il cambio in difesa a gennaio è stato importante, abbiamo perso dei giocatori importanti, ma siamo stati bravi a rimpiazzarli con giocatori importanti, come Carboni e Hristov. Carboni l’ho visto crescere e lo conosco molto bene e si vedeva che era un calciatore che poteva calcare palcoscenici importanti. Sta facendo grandi prestazioni e i gol impreziosiscono sempre le prestazioni. Di finali ne abbiamo giocate parecchie in questo periodo. Prima avevamo un altro obiettivo, quello della salvezza, e le abbiamo preparate tutte come delle finali. Abbiamo avuto molti scontri diretti e siamo stati bravi ad affrontarli, niente di diverso da tutte le altre. Bisogna essere bravi ad avere anche un pizzico di sfrontatezza in più per provare a puntare a un obiettivo più grande. Siamo una squadra forte, siamo stati costruiti per fare qualcosa di buono. Il nostro salto di qualità lo possiamo fare, dobbiamo gestire i vantaggi e saper riposarci, ma senza subire. Mi porto dietro delle emozioni molto belle, ogni stagione ha delle emozioni a sé e ogni stagione porta qualcosa di nuovo, si impara sempre qualcosa di nuovo. Questa stagione mi ha insegnato che se una squadra non cura ogni dettaglio, come in un campionato come la Serie B, rischia di faticare. Tutti abbiamo tratto dei grandi insegnamenti da quest’annata e le emozioni sono positive, perché il successo della salvezza fa grande piacere, poi se riuscissimo a raggiungerne anche un altro sarebbe fantastico. Il mio salvataggio con il Cosenza è stato fondamentale, ma per la salvezza di gol ce ne sono stati, di veri. Come sappiamo è merito di tutti, davvero. Mi dispiace per il Perugia, è la squadra della mia città, dove sono cresciuto e spero che possano raggiungere la salvezza. A livello di spogliatoio, da essere un bel gruppo, siamo diventati una grande squadra. Si è creato davvero un gruppo forte e c’è la voglia di giocarsela fino in fondo. Penso che il campo lo stia dimostrando ogni weekend: il gruppo c’è e vuole lottare fino all’ultimo minuto. Credo che Svoboda sia un ragazzo con grande carattere e qualità umane: sono contento che possa anche lui avere l’opportunità di portare la fascia da capitano. Per me è stato un onore, ma mi piace non essere l’unico. Mi piace dividerla un po’ con tutti. Anche nei periodi più negativi c’era contestazione, sana però, ma non sono mai stati dall’altro lato, semplicemente hanno cercato di incitarci. Nel corso di questi mesi siamo riusciti a capire che le qualità umane all’interno del gruppo ci sono sempre state, andava trovata la compattezza che era mancata, poi sono venuti fuori i valori e penso che il pubblico l’abbia riconosciuto: si è creata davvero una bella atmosfera. Non ho aspettative, se non quelle di ripetere i grandi approcci che abbiamo avuto alla partite nell’ultimo periodo. Non mi aspetto altro se non essere noi stessi. Sappiamo che bisogna lavorare per imparare al meglio a gestire la partita, ci stiamo lavorando e contro il Parma non sarà facile. Bisogna andare al massimo per tutti i minuti. Ho già disputato i playoff con il Bari: sono un po’ una lotteria e dipende anche da come arrivi a giocarli. Le partite sono difficili da affrontare”.

Ore 11.30 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Dan Thomassen alla vigilia di Pro Sesto-Vicenza: “Come state? Affrontiamo qualcosa di diverso dal campionato, assomiglia a quello che avviene nei tornei internazionali. Ci arriviamo bene, è quasi un mese dall’ultima partita di campionato. Abbiamo recuperato gli infortunati. Da sabato ho delle sensazioni diverse: sembra che tutto si sia alzato di un po’, è da un mese che aspettiamo e gli allenamenti sono stati intensi con la giusta dose di nervosismo. Valietti ha preso una botta in allenamento e contiamo di averlo lunedì, domani non ci sarà. La Pro Sesto? Ha dimostrato di lavorare bene, è da cancellare quello che è stato in campionato. Quanto conterà l’atteggiamento mentale? Secondo me servirà determinazione, lucidità e convinzione dei propri mezzi per tutta la partita già dal primo minuto e fino alla fine. Sono contento dei risultati che sto vedendo, ci sono comunque dei margini di miglioramento. Come sarà giocare andata e ritorno? Siamo testa di serie e non neghiamo l’evidenza. Io dico che non dovremo fare calcoli, ho parlato di approccio importante mentale. L’exploit della Virtus Verona che segnali dà? Fa parte del format dei playoff, l’episodio mi sembra che abbia determinato la partita di Padova e a maggior ragione non bisogna lasciare nulla al caso, bisogna pensare che la partita non è mai morta e neanche conquistata. Dico che dovremo contare su tutti, dal primo all’ultimo. Già queste due partite potrebbero dare problemi dal punto di vista fisico, per cui tutti saranno necessari. La formazione? Greco è un giocatore molto duttile e può darci diverse situazioni tattiche, Mario sta meglio ed è a disposizione ma ripeto che la forza dev’essere il gruppo”.

Ore 11.20 – Cittadella: «Saltare l’ultima partita per squalifica? È la cosa più brutta che ti possa succedere. È andata così: stavamo vincendo con il Südtirol, sapevo di essere in diffida e cercavo di stare sempre attento, ma in partita ti fai prendere da mille cose ed è arrivato il giallo. Soffro più di tutti a non esserci con il Como, nel guardare da fuori i miei compagni a lottare in campo. Comunque vada, passerò un venerdì sera davvero brutto. Quando giochi, al fischio iniziale dell’arbitro non pensi più a niente, invece da fuori vivi la tensione al massimo. Sappiamo tutti cosa fare, poi in una gara come quella con il Como non servono tanti discorsi: andiamo dritti per la nostra strada, dovremo essere noi stessi vivendo la sfida come una finale. Non siamo allenati per gestire le partite, bensì per andare a mille e cercare di ottenere il massimo da ogni situazione. Si gioca la sera, ci sarà tanta gente allo stadio, io rosico per questo: la partita sarà bellissima da giocare. Abbiamo la possibilità di centrare un grandissimo risultato, non servono altri stimoli»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Romano Perticone, difensore del Cittadella.

Ore 10.40 – Padova: «Seguo sempre tutto, sono ancora un grande tifoso. L’affetto con il pubblico di Padova rimane perché ho passato dieci anni importanti. Guardo sempre il risultato del Padova e mi arrabbio quando perde. Il mio pensiero va soprattutto a quei tifosi che sono sempre lì, con il caldo o con il freddo, seduti sui gradini a tifare Padova. Sono stati dieci anni intensi, è una storia lunga. Per vincere bisogna avere la capacità di scegliere gli uomini giusti. Bisogna avere quello che la butta dentro ma bisogna ricordarsi che il primo imperativo è non prenderle, come si diceva una volta. Tante volte noi pensavamo di andare a fare gol e poi invece lo prendevamo… La finale playoff Novara-Padova? Eravamo arrivati fino a lì, poi l’allenatore cambia quello con quell’altro. Forse non si faceva niente lo stesso, però… El Shaarawy era giovane ma aveva tanta voglia: era lì che correva, correva, correva come un cavallino… L’addio nel 2013? Si era rotto qualcosa, dieci anni erano stati tanti e in quel momento ho deciso che fosse l’ora di lasciar fare a qualcun altro. Non mi sono pentito»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Marcello Cestaro, ex presidente del Padova.

Ore 09.30 – Venezia: «Siamo ai playoff a una partita dalla fine? Dico che è un risultato importante, ma che conta esserci venerdì sera dopo le 22.30. Abbiamo avuto una crescita di squadra molto importante: ci sono stati segnali positivi da tutto il gruppo, che ha fatto passi da gigante e ha capito quello che serviva per tirarci fuori da questa situazione. I risultati sono la conferma che abbiamo imboccato la strada giusta. Non è facile stare per tutto l’anno con l’acqua alla gola: quando sei sempre fra le ultime quattro sai che puoi sbagliare pochissimo, passano le settimane e il tempo per recuperare è sempre meno. Ma non ci siamo mai arresi e, da quando siamo arrivati, abbiamo lavorato tutti collegialmente per lasciare la zona retrocessione. Ce l’abbiamo fatta con due giornate di anticipo, grazie a una condivisione a tutti i livelli con la società. Quando si rema tutti nella stessa direzione, si vede. Siamo riusciti ad arrivare a questo punto per un motivo preciso: abbiamo sempre ragionato partita dopo partita, senza guardare troppo in là. Dobbiamo continuare a ragionare in questo modo. La prossima sfida? Vogliamo vincere e andremo a Parma per provarci»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Filippo Antonelli, direttore sportivo del Venezia.

Martedì 16 maggio

Ore 22.55 – Champions League: L’Inter continua in un finale di stagione da sogno: nella semifinale di ritorno batte 1-0 il Milan (2-0 all’andata) e dopo tredici anni dalla stagione del triplete torna in finale di Champions League. I rossoneri non incidono mai come dovrebbero, Leao non innesca la marcia elevata e al 74′ Lautaro Martinez calcia dal limite e insacca la porta di Maignan per il gol che vale l’ultimo atto della principale competizione europea.

Ore 22.30 – Padova: Aljosa Vasic sarà la prossima plusvalenza del Padova dopo Luca Moro. La società di Viale Rocco parte da una valutazione minima di quattro milioni, tendenti ai cinque. Sul gioiello biancoscudato si è avventato il Monza, forte dello stretto legame dell’agente Giuseppe Riso con Adriano Galliani. Ma al momento in pole c’è il Genoa, la società che ha mosso i passi più consistenti per arrivare al giocatore. Volata che ha un terzo incomodo, ossia il Sassuolo. Dietro l’angolo c’è pure la Roma. Chi la spunterà? La certezza è che nelle casse di Viale Rocco entrerà una cifra molto alta, forse addirittura superiore a quella incassata per Moro.

Ore 20.40 – Vicenza: Nicolò Bianchi, ex centrocampista del Vicenza e attualmente al Cesena ha fatto il punto a Trivenetogoal della stagione dei romagnoli e dei playoff che a breve vedranno in scena sia i romagnoli che i biancorossi.

Cosa ne pensi della stagione del Cesena?

“Con allenatore nuovo e gran parte della rosa nuova nel primo periodo dovevamo conoscerci e credo che per questo non siamo andati benissimo. A novembre abbiamo raggiunto la testa della classifica ma non abbiamo avuto costanza di rendimento per restarci, faccio comunque i complimenti alla Reggiana”

A livello personale cosa ne pensi di questo tuo primo campionato in Romagna?

“Ho avuto degli alti e bassi e potevo fare meglio”

Riflettendo sui playoff che considerazioni ti senti di fare?

“Sono sempre una lotteria, noi come il Vicenza abbiamo saltato dei turni ma non si può sapere se è un vantaggio. Servirà una gran forza mentale, poi gli episodi possono essere determinati, penso ad esempio a come è stato eliminato il Padova.

L’aspetto ambientale delle grandi piazze quanto influirà?

“Sappiamo bene che in tante città la tifoseria è il dodicesimo uomo in campo: ad esempio qui a Cesena, Vicenza, Foggia”

Hai avuto modo di seguire la stagione del Vicenza?

“L’ho seguito molto perché da sei anni vivo lì a Bassano e poi perché ho ancora molti amici come Pasini, Zonta e Giacomelli. Il Lane è una squadra fortissima, però tra il dire e il fare c’è molta differenza, però ripeto che la rosa è incredibile per la categoria”

Potresti trovare delle similitudini fra il Vicenza e il Cesena?

“Posso dire che erano due squadre che puntavano a fare un campionato di vertice con due squadre all’altezza”

Come immagini il debutto dopo tanto tempo senza partite?

“Il turno più difficile sarà il primo, perché è come se ci fosse stata la pausa estiva, quindi bisognerà superare quello scoglio”

Secondo te quali sono le favorite per i playoff?

“È difficile dirlo, le seconde classificate arriveranno da un mese fermo. Servirà arrivare pronti a livello mentale perché dal punto di vista fisico saranno più o meno sullo stesso piano”

Ore 19,30 – Virtus Verona: “Se passiamo, faccio il giro dei 5 passi in bici”. La promessa di Gigi Fresco, nella conferenza stampa dell’antivigilia di Virtus Verona – Pescara. L’allenatore – presidente rossoblù è carico come una molla: “Magari con l’aiutino dell’elettrica – ha sorriso – altrimenti non ce la faccio. Quando nasci come noi in questa stagione ed arrivi a toccare il fondo, poi queste sono soddisfazioni che apprezzi ancora di più. La soddisfazione di affrontarlo è grande: è uno degli allenatori che più stimo e poi una persona di grande spessore umano. Devo confessare che quando Tommasi era a Roma, allenato da lui, mi sono fatto raccontare per filo e per segno ogni allenamento: l’ho studiato molto. A Foggia l’ho visto fare sei volte in un giorno il test di Cooper, con i giocatori al limite del vomito. Poi al di là della stima, possiamo vincere o perdere, ma ce la giocheremo alla pari. L’unica cosa che mi dispiace è che giovedì non potrò andare al concerto di Bruce Springsteen, avevo preso i biglietti un anno faTemo ovviamente la sua fase offensiva, ma sarà una partita diversa da quella col Padova. Chi toglierei a loro? Sicuramente Facundo Lescano, attaccante da 19 gol in stagione”

Ore 18.10 – Padova: “Non doveva andare così. Ci hanno tolto un sogno dalle mani, ma nel calcio torna tutto.. Sempre forza Padova !”. Questo il messaggio di Michael Liguori pubblicato sul suo profilo Facebook dopo l’eliminazione del Padova dai playoff

Ore 17.00 – Serie B: Arrivano le decisioni del giudice sportivo. Squalificati per un turno Hristov (Venezia), Kastrati e Perticone (Cittadella): tutti e tre salteranno l’ultima di regular season, nella fattispecie Parma – Venezia per il difensore arancioneroverde, Cittadella – Como per i due granata

Ore 16.35 – Verona – Oggi, martedì 16 maggio, allo Sporting Center ‘Paradiso’, i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: attivazione ed esercitazioni tattiche. I calciatori Kevin Lasagna, Giangiacomo Magnani e Simone Verdi hanno svolto un lavoro differenziato. Il calciatore Josh Doig ha riportato una lesione muscolare alla gamba sinistra. Il calciatore Pawel Dawidowicz – uscito per infortunio durante l’ultima partita di campionato giocata contro il Torino – ha riportato una lesione di primo grado al bicipite femorale destro. Il calciatore Ondrej Duda – uscito anch’egli per infortunio durante l’ultimo match di campionato giocato contro i granata – ha riportato una lesione parziale del legamento crociato posteriore del ginocchio destro. Domani, mercoledì 17 maggio, è in programma una seduta di allenamento mattutina.

Ore 16.00 – Südtirol: In relazione a quanto indicato dal responsabile sanitario dr. Marco Walter Cassago si comunica che il giocatore Alessandro Celli, costretto ad uscire nell’intervallo della gara interna con il Cittadella  soffre di tendinite dell’achilleo (piede sinistro). I tempi di recupero del difensore sono stimati in circa una settimana.

Ore 15.25 – Virtus Verona: “È stata una partita complicata, con pochi tiri: meglio il Padova nel primo tempo, mentre nel secondo abbiamo messo più uomini in attacco e siamo a riusciti così a portarla a casa. Abbiamo un bel mix di giocatori di esperienza e giovani: il lavoro paga,  siamo forti, adesso non vediamo l’ora di scendere in campo giovedì per far proseguire il sogno”. Queste le dichiarazioni di Emil Hallfredsson dopo la grande impresa della Virtus Verona che, espugnando l’Euganeo, si è qualificata agli ottavi di finale dei playoff promozione

Ore 14.50 – Vicenza: Si comunicano le modalità di prevendita dei tagliandi per assistere alla gara di ritorno degli ottavi dei playoff Serie C tra LR Vicenza e Pro Sesto, che si disputerà allo stadio Romeo Menti, lunedì 22 maggio, alle ore 20:30. La gara è organizzata dalla Lega Pro, pertanto la partita non è inclusa nell’abbonamento acquistato ad inizio stagione e gli abbonati dovranno procedere all’acquisto del tagliando per assistere alla gara. Per coloro che hanno sottoscritto l’abbonamento alla visione delle gare interne dei biancorossi nella stagione 2022/2023, sarà attivo il diritto di prelazione per il solo posto acquistato in sede di abbonamento ad un prezzo scontato rispetto alla vendita libera. Il diritto di prelazione potrà essere esercitato dalle ore 15:00 di martedì 16 maggio e sino alle ore 13:00 di giovedì 18 maggio.

Ore 14.35 – Treviso: Il Theo Hernandez del Treviso. Con le giuste contromisure, ma sono molti gli aspetti che li avvicinano: il ruolo, quello di laterale di spinta a tutta fascia, il piede preferito, il mancino, e ultimamente anche i capelli, color platino. Una moda che il francese rossonero ogni tanto si lascia scappare. Andrea Boron non l’ha imitato in questo, una voglia di cambiamento ci dice, ma studiarsi le movenze del proprio giocatore preferito per poi provare ad applicarle sul campo è all’ordine del giorno. Studio a casa, pratica in campo. Dedizione, cuore, sacrifici e una causa biancoceleste entrata fin da subito nelle vene. Treviso la sente sua e ora non vorrebbe lasciarsela sfuggire. Perché il calcio è anche questo, amore a prima vista. Autore di una buonissima stagione, culminata con la promozione del Treviso in Serie D, l’esterno a tutta fascia Boron ci ha raccontato questi sei mesi vissuti all’ordine e ai dettami di mister Enrico Cunico, ma non solo…

A più di tre settimane dalla partita con il Giorgione che ha portato poi alla promozione in Serie D, che emozioni stai provando ancora adesso?

“Emozioni bellissime, proprio di soddisfazione e di alleggerimento, perché sono stati davvero cinque mesi intensi e un po’ per tutto, per la piazza, per il clima che si era creato. Alla fine ce la siamo giocata fino all’ultimo, il Noale ha spinto tanto e noi siamo stati bravi a tenere il vantaggio, quindi c’era un clima intenso e bello teso, che ci ha accompagnato per tutto il tragitto. Per questo è stata anche una soddisfazione immensa. Poi inizi a realizzare che a Treviso sono da dieci anni che provavano a salire ed esserci riusciti è una soddisfazione ancora più grande, così come aver dato questa gioia alla città, che ci teneva così tanto. Anche quando giravi per il centro capivi che c’era questa voglia di andare su ed esserci riusciti è un motivo di grande orgoglio”.

Qual è stato il tuo momento preferito di quella domenica? Qualcosa ti ha stupito in particolare?

“Beh, sentire il boato del Tenni, davanti a 3500 spettatori, la curva e la tribuna piene e sentire che il Tenni ha spinto dentro quella palla di Posocco, che ha sbloccato la gara. Alla fine eravamo 0-0 fino al 70′ e sapevamo che dall’altra parte il Noale stava vincendo, quindi fino a quel momento eravamo secondi, e provare quella gioia lì di vedere la palla entrare, il guardalinee che segnava con la bandierina verso il centrocampo, quindi avvertendo che era tutto regolare, è stato bellissimo. Una gioia immensa”.

La festa come l’hai vissuta?

“Durante la festa mi sono lasciato andare, mi sono scatenato. Sono venuti i miei famigliari, i miei amici e vedere tutta la gente che è entrata in campo, i bambini, i genitori dei bimbi che venivano a congratularsi, è stato bellissimo. I tifosi, la curva… Sono contento perché siamo riusciti anche a creare un buon rapporto tra la squadra e la società e tra la squadra e i tifosi. Non sempre succede. Anche il fatto che ci siamo trovati a giocare con così tanti spettatori all’ultima di campionato ti fa capire che siamo riusciti a creare un’unione d’intenti”.

Eri sotto pressione sapendo che saresti sceso in campo davanti a così tante persone? De Poli ci ha raccontato che vi siete detti che è stata la partita più difficile della vostra carriera…

“A livello di emozioni e di quello che si provava quando si era in campo ho provato delle emozioni fortissime. Treviso ti chiede di vincere per forza, per cui quel mix di emozioni sono state davvero forti. Posso metterla tranquillamente tra le partite più importanti che ho giocato. Poi, quando scendi in campo, sei così concentrato che non ti rendi neanche conto del clima che c’è attorno alla partita e sono contento di non averlo notato, perché poi magari perdi la concentrazione. Invece la partita è andata bene e sono contento di come abbiamo giocato, perché era una partita contratta, ma poi le nostre qualità sono emerse e abbiamo vinto”.

Tu sei arrivato a dicembre: che scelta è stata Treviso e che gruppo hai trovato?

“Ero a Sona in Serie D e si doveva fare questa fusione con il Chievo, ma quando ho capito che non c’era più niente da fare mi ha chiamato subito Briaschi, già un mese prima che iniziasse il mercato di dicembre, e quest’idea del Treviso mi ha subito preso. Avevo già Dario Sottovia con cui mi confrontavo spesso, così come il prof, e mi hanno spiegato com’era il clima, la piazza e ho detto subito di sì. Avevo altre offerte, ma l’ho presa come una sfida, perché sapevo che vincere qui mi avrebbe dato tante motivazioni e tante emozioni. Quindi, sono venuto qui e ho trovato un gruppo forte, coeso e che aveva una grande mentalità. Dai primi allenamenti ho detto che questo era un gruppo che voleva vincere, si andava fortissimo e infatti le prime settimane sono state un po’ toste, perché prendere il ritmo dopo aver cambiato categoria non è stato semplice e in questa squadra qui i ritmi erano molto alti. Ho trovato un gruppo forte e mentalizzato, un gruppo di bravissimi ragazzi”.

Che percorso è stato questo di cinque mesi che vi ha portato poi alla promozione in Serie D?

“Non siamo mai usciti dal nostro percorso. Abbiamo avuto periodi difficili, come a gennaio, però era più un calo fisico e un po’ mentale. Sei primo tutta la prima metà del campionato e si sa che il campionato è fatto di periodi. Chi ha meno periodi negativi e chi è più costante arriva primo. Noi abbiamo avuto quel periodo lì, però da gruppo e da squadra abbiamo fatto compattezza, abbiamo inanellato una serie di vittorie che ci hanno aiutato”.

Hai legato con qualcuno in particolare?

“Stavo in casa con Malagò e abbiamo creato un bellissimo rapporto. Poi conoscevo Simeoni, Dario (Sottovia). Con De Poli ho un bellissimo rapporto, ma con tutti. Non c’è nessuno con cui potrei dire che non ho legato. Questa è stata la forza del nostro gruppo secondo me”.

A livello personale, come valuti il tuo percorso? C’è stata una prestazione tua che ti è piaciuta più di tutte?

“Il percorso lo valuto un buon percorso. Di partite che mi sono piaciute e in cui ho fatto bene ce ne sono state. Mi è piaciuto molto anche quando in mezzo al campo eravamo in difficoltà, magari perché avevamo degli infortuni, e il mister ha deciso, e lo ringrazio, di avermi provato mezzala, che è un ruolo che sento mio e che avevo voglia di fare e che penso di aver interpretato bene con le mie caratteristiche. È un ruolo che mi piace molto, ad Arcella avevo fatto molto bene. Poi Borgoricco ho fatto molto bene, ma tutti quanti a livello collettivo. Delle prestazioni sono contento”.

Ti hanno definito un po’ il Theo Hernandez del Treviso. A un certo punto sei arrivato con questa capigliatura color platino che anche lui ha avuto e si fa ancora adesso, poi, secondo me, avete anche alcune caratteristiche in comune… Tu cosa ne pensi? Ti ispiri a lui?

“Lui è sicuramente il mio giocatore preferito, sia per caratteristiche calcistiche, ma anche per come tipo di giocatore. Mi ispiro a lui, è il mio giocatore preferito. I capelli platino li avevo già fatti, ma era un periodo in cui avevo voglia di cambiare un attimino e ho detto che ci stava farli. Poi ho fatto anche bene da quando li ho fatti (ride ndr.)… Ho fatto una bella scelta. Mi manca solo il gol alla Theo in stile Lazio: quest’anno ho preso solo pali e traverse, non sono riuscito a fare gol, però ho fatto un po’ di assist e sono contento”.

Hai reso bene in ogni posizione del campo e hai giocato quasi dappertutto: hai un ruolo preferito?

“I miei due ruoli preferiti sono fare il quinto o la mezzala. Questi sono i miei due ruoli, ma poi posso fare il terzino e l’esterno alto in un 4-4-2. Ho delle caratteristiche di velcità e anche di tecnica che mi permettono di ricoprire più ruoli e di essere un po’ il jolly. Sicuramente mezzala mi piace perché sei più a ridosso della porta, sei sempre un po’ all’attacco e mi piace molto. Poi, giocare con ragazzi tecnici come i nostri centrocampisti Malagò, De Poli, Simeoni e Soncin, ti mettono anche in condizione di fraseggiare bene e più palloni tocchi e più entri in partita e meno sbagli e più rendi. Avevo esordito con la Robeganese Fulgor Salzano da quinto, da mezzala, invece, in casa con l’Arcella. Avevo fatto bene e sono stato subito contento”.

Prossimo anno in Serie D sarà un gran campionato: Mestre, Union Clodiense, Clivense e ora Treviso. Che campionato può essere? Ti auguri di restare?

“Sarà un campionato bellissimo. Quest’anno è stato un campionato strano, però secondo me le squadre che hanno steccato quest’anno si attrezzeranno per rifarsi e poi ci sono piazze importantissime e io ci terrei molto a rimanere. Come mi sono trovato quest’anno a livello proprio di emozioni che mi ha dato questa piazza, ne ricordo poche. Mi ricordo Siena, però sono piazze importanti e mi augurerei di rimanere. Sicuramente l’anno prossimo sarà un campionato bellissimo. Sarebbe bello rimanere con questo gruppo qui, però le squadre faranno mercato e non posso dirti che non mi piacerebbe restare con questo gruppo. Spero di rimanere io, come spero di ritrovare tanti dei ragazzi con cui abbiamo raggiunto quest’obiettivo. Questo gruppo potrebbe confrontarsi con la Serie D così com’è. Basta guardare il curriculum dei giocatori: Salviato ha fatto la Serie B e sicuramente abbiamo tutti alle spalle esperienza e qualità per affrontare il campionato di Serie D senza troppi problemi. E lo abbiamo dimostrato anche nell’ultima amichevole con l’Arzignano in cui ce la siamo giocati alla pari con una squadra di Serie C che sta per affrontare i playoff per la B. Poi, arrivavamo anche da due settimane di festeggiamenti e ce la siamo giocata alla pari. È stata una bella soddisfazione, per dimostrare anche che ognuno di noi può affrontare un campionato superiore senza problemi. E farlo a Treviso sarebbe stupendo”.

Ti piace tanto Treviso?

“La città più bella in cui sono stato, te lo dico senza problemi. È bello stare lì, è bella la gente, le attenzioni che ti danno i tifosi e sono stato veramente bene”.

Grazie Andrea, spero di rivederti al Tenni anche l’anno prossimo!

“Grazie a te, speriamo sì, davvero!”.

Ore 11.30 – Udinese: La serata di Udinese-Lazio si apre con un grande ospite: Riccardo Pittis, leggenda del basket anni ’90, inspirational coach e autore del libro “Lasciatemi perdere”.

Ci parlerà della sua vita, dei successi con Olimpia Milano, pallacanestro Treviso e con la maglia della nazionale. E del nuovo inizio fuori dal campo. Citando il suo libro: “Io non avevo idea di come si vivesse nel mondo reale. Ero un ex tossicodipendente inconsapevole. la mia droga era la vittoria. Un bel casino.

Un percorso non banale che gli ha insegnato che la sconfitta può essere una maestra preziosissima. Intervista Francesco Pezzella.

Apertura cancelli ore 18:30, l’intervista inizierà alle ore 18:45.

Ingresso gratuito con posti limitati.
Prenota il tuo posto per partecipare: https://bit.ly/44XvsVr

Ore 10.40 – Vicenza: «Spero di poter tornare a Vicenza, sono ancora legato alla piazza. Ovviamente al Menti al ritorno sarò a tifare Lane e l’amico Ronaldo: in Lega Pro sposta gli equilibri, credo possa essere determinante, lo spero per lui e per il Vicenza. Come si vincono i playoff? Bisogna stare sul pezzo e devi essere uno schiacciasassi: devi andare diritto per la tua strada e non fare calcoli. Il Vicenza potrà dire la sua e ha i giocatori per arrivare in fondo: il capocannoniere Ferrari, Ronaldo in mezzo e Ierardi in difesa. Credo che escluso il Crotone, la più attrezzata, con le altre se la giochino. I tifosi al Menti fanno la differenza: è uno stadio strepitoso con una curva clamorosa, che può dare una grossa mano. Per gli avversare giocare lì sarà tosta»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Luca Castiglia, ex centrocampista del Vicenza.

Ore 10.00 – Padova: È comparso nella notte, facendo bella mostra di sé all’esterno della tribuna ovest: stiamo parlando dello striscione affisso nell’ingresso centrale e in cui si legge “Il silenzio degli… incompetenti”. Nessuna spiegazione a corredo, ma viene da pensare che si riferisca alla decisione della società biancoscudata di non rilasciare dichiarazioni questa settimana.

Ore 08.00 – Triestina: Grande soddisfazione a Conegliano per l’Imoco che si laurea campione d’Italia per la sesta volta. Le trevigiane inizialmente vanno sotto contro Milano ma hanno la forza di rimontare e conquistare il quinto tricolore consecutivo.

Ore 00.20 – Volley: Grande soddisfazione a Conegliano per l’Imoco che si laurea campione d’Italia per la sesta volta. Le trevigiane inizialmente vanno sotto contro Milano ma hanno la forza di rimontare e conquistare il quinto tricolore consecutivo.

Lunedì 15 maggio

Ore 23.50 – A questo link l’editoriale del nostro direttore Dimitri Canello dopo l’ultimo weekend calcistico

Ore 22.40 – Padova: Si è tenuto oggi allo stadio Euganeo un incontro fra il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli e l’intero staff tecnico e la squadra del Padova. Mirabelli ha tenuto un discorso criptico, che i giocatori hanno interpretato in maniera differente. Alcuni giocatori lo hanno visto come un discorso di addio, altri di rilancio. Al momento non ci sono certezze sul futuro anche se Mirabelli ha un altro anno di contratto. Se Alessandra Bianchi rimarrà nel ruolo di presidente Mirabelli sarà ancora il direttore sportivo, viceversa la situazione potrebbe cambiare.

Ore 22.00 – Triestina: E’ arrivato il rompete le righe per la Triestina. Dopo l’incredibile vittoria salvezza dell’Alabarda a Seregno contro il Sangiuliano, i giocatori si sono ritrovati al Rocco per l’ultimo saluto della stagione. Facce sorridenti e visi sereni, dopo la vittoria che ha salvato la stagione, evitando l’onta della retrocessione in Serie D

Ore 18.00 – Verona: Opportunità di allungare di tre punti dallo Spezia sprecata e strada che torna in salita per l’Hellas Verona, che ieri, nel lunch match delle 12.30 contro il Torino, si è fatto superare per 0-1 al Bentegodi a causa di una sassata di Vlasic, dopo un’azione corale dei granata, che hanno mandato in tilt la difesa scaligera. La vittoria dello Spezia sul Milan di certo non aiuta la compagine di Zaffaroni, che da qui al termine del campionato dovrà vedersela con Atalanta, Empoli e Milan. Insomma, non una passeggiata. A ora sarebbe spareggio con i liguri, che, invece, se la vedranno contro Lecce, per un vero e proprio scontro salvezza, Torino e Roma. Sulla carta, parrebbe più semplice il calendario dello Spezia, motivato più che mai dopo aver battuto per 2-0 la corazzata di Pioli al Picco, ma mai dire mai. Senza dimenticarsi del Lecce, fermo a 32 punti, a +2 da Hellas e Spezia a 30 punti. Escluso l’incontro di domenica contro lo Spezia, le ultime due sfide saranno contro due squadre già salve e che non hanno nulla da dire ancora, come Bologna e Monza. La sfavorita, quindi, sembrerebbe il Verona, che affronterà Atalanta e Milan fuori casa. L’ultima tra le mura amiche del Bentegodi sarà contro l’Empoli, a questo punto crocevia fondamentale in ottica salvezza.

Ore 17.30 – Venezia: Riceviamo e pubblichiamo dal presidente Duncan Niederauer “È stato un weekend magico nella nostra città del cuore. Un’altra grande prestazione da parte della squadra e un’incredibile partecipazione da parte dei tifosi. L’atmosfera che i tifosi hanno creato al Penzo con la loro presenza e la loro energia ha trasformato il nostro stadio in una fortezza negli ultimi mesi, e non è un caso che siamo saliti in classifica nello stesso periodo. Ringrazio i tifosi per aver creduto nello staff tecnico, nella squadra e in tutti noi. La situazione di oggi è molto diversa da quella di prima e tutti hanno contribuito alla rinascita della nostra squadra. Ringrazio i tifosi anche per il loro sostegno nelle strade di Venezia dopo la partita di sabato. Ho visto molti di voi godersi la vittoria e la bella giornata in città, e mi ha dato grande gioia esserne parte. Continueremo a lottare per rendere tutti voi orgogliosi -. La nostra prima squadra continuerà a lottare per cercare di trasformare il nuovo sogno in realtà. La nostra Primavera continuerà a lottare per conquistare la promozione in Primavera 1, e la nostra squadra femminile continuerà a lottare per vincere la Coppa Italia. Non vedo l’ora di condividere altri momenti come quello di sabato con i nostri tifosi, e di darvi il benvenuto nella nostra nuova casa a fine giugno. Forza Venezia!”

Ore 17.00 – Il presidente della Spal, Joe Tacopina ha raggiunto la sala stampa dello Stadio “Mazza” per rilasciare alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti. Parole che il patron biancazzurro ha espresso con tanta amarezza per l’aggressione subita ieri che lo stesso ha raccontato. “Mi trovavo in palestra domenica scorsa e si è avvicinato un ultrà della Spal che mi ha insultato. Ne è nata una discussione e poi ne sono arrivati tanti altri tifosi della curva e la tensione è salita. Mi hanno insultato e anche minacciato e questo è inaccettabile da persone che non considero tifosi e degni di entrare allo stadio per sostenere la squadra. Questa aggressione mi ha fatto male e sto seriamente valutando se rimanere alla Spal. Tra l’altro arriva dopo tutto quello che è successo sabato scorso. Mi hanno insultato cantando “Tacopina pezzo di merda” alcuni pseudo tifosi e poi hanno lanciato fumogeni in campo mettendo a rischio l’incolumità fisica del portiere Pomini. Scene che ho visto a Genova con la Sampdoria ma a Ferrara mai avrei immaginato si arrivasse a tanto. Poi ho saputo che in passato qualcuno della curva ha sputato a Vagnati e Mattioli”.

Ore 11.45 – Venezia: Fino alle ore 19:00 di giovedì 18 maggio sarà attiva la prevendita del Settore Ospiti per Parma – Venezia, gara valida per la Giornata 38 del campionato di Serie B 2022/23, che si disputerà venerdì 19 maggio alle ore 20:30 allo Stadio Ennio Tardini di Parma.

I biglietti per il Settore Ospiti sono in vendita al prezzo intero di € 15,00 e, per i minori di anni 14, al prezzo ridotto di € 5,00.

Secondo quanto disposto dalla determinazione n. 25/2023 del 10/05/2023 dell’Osservatorio Nazionale Sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell’Interno, i residenti a Venezia e provincia possono acquistare esclusivamente i titoli di ingresso del Settore Ospiti.

Si ricorda che i biglietti del Settore Ospiti non saranno in vendita nelle biglietterie dello stadio il giorno della partita: si raccomanda, pertanto, di non recarsi a Parma se sprovvisti di tagliando. Per questioni di sicurezza, una volta all’interno del Settore Ospiti è vietato uscire per recarsi in altri settori.

COME ACQUISTARE

I biglietti possono essere acquistati online sul sito ufficiale TicketOne e nei punti vendita autorizzati.

Ore 11.20 – Cittadella: «Aspettavo l’undicesima marcatura perché sapevo che avrebbe potuto regalare punti preziosi alla squadra. È stata una gioia andare a segno con il Südtirol, sarebbe stato meglio se il gol ci avesse regalato la salvezza con una giornata di anticipo: è arrivato comunque un punto importante, ne manca un altro per raggiungere aritmeticamente il nostro obiettivo. Come ha detto il nostro allenatore, quando non puoi vincere devi portare a casa il pareggio: per noi vale oro, perché ci mette nelle condizioni migliori per affrontare l’ultimo turno. Le altre dovranno soltanto vincere per sperare, noi avremo invece due risultati a disposizione. Calcoli? Non li abbiamo mai fatti: il Cittadella giocherà per vincere, e quando l’arbitro fischierà la fine vedremo cosa sarà successo. Abbiamo lavorato l’intera stagione per la salvezza, un grande traguardo per la società e noi calciatori. Abbiamo sofferto tanto durante il torneo, siamo usciti bene nel finale e ci manca pochissimo. Mi sento di chiamare a raccolta l’intera tifoseria allo stadio, mi piacerebbe un Tombolato pieno perché la salvezza è importante per la squadra ma anche per la città»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Mirko Antonucci, jolly offensivo del Cittadella.

Ore 10.40 – Union Clodiense: «Ancora una volta i minuti conclusivi di una stagione ci sono fatali. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, mentre nel finale ci sono mancate le forze: avremmo dovuto gestire meglio la gara. Abbiamo giocato bene sino all’80esimo e poi, e non bisogna trovare alibi, qualcosa ci è mancato perché la partita è stata difficile. Durante la stagione ne succedono di tutti i colori e gli episodi non ci hanno aiutato, nonostante questo siamo stati squadra di vertice. Ci sono sempre lezioni da imparare, però abbiamo ugualmente fatto passi in avanti per stabilizzarci come squadra da vertice. Nelle prossime settimane bisogna preparare il futuro, farlo con la voglia di dover lottare sempre per ripartire e migliorare, magari avendo ancor più forza per sopperire alle mancanze che abbiamo avuto»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Antonio Andreucci, allenatore dell’Union Clodiense Chioggia Sottomarina, dopo la sconfitta ai playoff con la Luparense.

Ore 10.25 – Serie C: Definiti gli accoppiamenti per il Primo Turno Nazionale dei playoff. Il Vicenza pesca la Pro Sesto, mentre la Virtus Verona è stata accoppiata con il Pescara allenato da Zdeněk Zeman.
Andata il 18 maggio, ritorno fuori casa lunedì 22 maggio.
Da definire gli orari della gare.

Questo il tabellone completo:
Ancona – Lecco
Virtus Verona – Pescara
Audace Cerignola – Foggia
Pro Sesto – Vicenza
Gubbio – Virtus Entella

Ore 09.30 – «Ho visto un atteggiamento giusto in entrambi i match da parte dei miei ragazzi. Dovremo però migliorare l’intensità, come sto affermando già da un po’, e risultare più compatti in fase difensiva. Sul piano del gioco ci siamo e produciamo molte azioni offensive. Abbiamo ancora due settimane per prepararci bene all’esordio nei playoff e non le sprecheremo. La buona notizia è che abbiamo recuperato Piscopo: ora dobbiamo ritrovare Simone Edera e Simone Palombi e cercare di non subire altri infortuni in questa fase di stallo. È importante che ci arriviamo tutti assieme, perché abbiamo bisogno di tutti gli elementi per approcciare al meglio al doppio confronto contro un avversario che ancora non conosciamo, ma che sarà sicuramente di notevole spessore»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Mimmo Di Carlo, allenatore del Pordenone, dopo le due amichevoli vinte con Cjarlins Muzane e Chions.

Domenica 14 maggio

Ore 22.55 – Union Clodiense: C’è chi spera di arrivare dove non si sarebbe mai sognato, chi piange e non comprende perché l’obiettivo tanto voluto e desiderato da inizio stagione non sia diventato realtà, di nuovo. A volte, però, un pizzico di sana spensieratezza in più aiuta sempre. Chiedere alla Luparense per credere, che di scioltezza in più, rispetto ai padroni di casa dell’Union Clodiense, nella semifinale playoff di questo pomeriggio ne ha avuta molto di più. Pure con un uomo in meno, in dieci contro undici. Andreucci beffato, Zironelli se la vedrà con il Campodarsego, vittorioso con la più blasonata Adriese, in finale. Le due outsider hanno vinto contro le due favorite e a giocarsi un posto in Serie C saranno proprio Luparense e Campodarsego.

Al Ballarin di Chioggia, ore 16, Union Clodiense e Luparense hanno dato vita a uno spettacolo pirotecnico in campo, un vero e proprio scontro a viso aperto tra due squadre alla ricerca di un posto in finale playoff. Andreucci con il  4-2-3-1 con Aliu unica punta, Zironelli con il 3-4-2-1. Che partita, sette gol… A passare in vantaggio gli ospiti, con una rete di Roberti dopo appena 5′. Alla mezz’ora Aliu pareggia i conti per i granata, che arrivano pure al sorpasso a inizio ripresa grazie a un gol di Marocco. Al 68′ Gnago la riprende per la Luparense, poi Boscolo sigla il 2-3. Finale di fuoco, con i ragazzi di Andreucci che agganciano il risultato con Tognoni all’83’, ma è in pieno recupero che la follia prende il sopravvento: con un uomo in meno a causa dell’espulsione di Beltrame arrivata a un quarto d’ora dal triplice fischio, Montesano porta di nuovo i suoi in vantaggio al 93′. Esplodono i tifosi di San Martino di Lupari. La Luparense è in finale playoff e può sognare davvero in grande. L’Union Clodiense torna nell’abisso e ci riproverà l’anno prossimo.

UNION CLODIENSE 3-4 LUPARENSE

Marcatori: 5’ Roberti (L), 30’ Aliu (C), 46’ Marocco (C), 68’ Gnago (L), 80’ Boscolo (L), 83’ Tognoni (C), 90+3′ Montesano (L)

UNION CLODIENSE (4-2-3-1): Magri; Tinazzi (85’ Gning), Cuomo (75’ Calcagnotto), Munaretto, Marocco; Duse, Vecchione; Tognoni (87’ Padovan), Calabrese, Minicucci; Aliu. All.: Andreucci.

LUPARENSE (3-4-2-1): Voltan; Solerio, Montesano, Cabianca; Mariutto, Boscolo, Toffanin (61’ De Leo), Beltrame; Gnago, Merkaj (83’ Bussi); Roberti (61’ Beccaro). All. Zironelli.

Ammoniti: 39’ Minicucci (C), 52’ Calabrese (C), 57’ Boscolo (L), 73’ Beltrame (L), 80’ Calcagnotto (C), 90+1’ De Leo (L), 90+3’ Montesano (L)

Espulsi: 75’ Beltrame (L) per doppia ammonizione

Arbitro: Silvio Torreggiani (Civitavecchia)

Ore 22.30 – Padova: Queste le dichiarazioni rilasciate da Nahuel Valentini al termine di Padova-Virtus Verona: «Usciamo immeritatamente, loro hanno tirato due volte in porta. Ci credevamo moltissimo perché eravamo cambiati molto nelle ultime settimane. Non possono venire a Padova e non fischiare un rigore del genere: anche gli arbitri sono esseri umani, ma a volte vengono qui a dimostrare chissà cosa. Non dando quel rigore ha rovinato una stagione, per non parlare del rosso diretto sul fallo di Vasic: io non commento mai queste cose, ma quando giochi partite così delicate non puoi fare certi errori. O mettono il Var o mandano arbitri all’altezza! L’arbitro ha detto che non era rigore quando l’ho visto io da metà campo, e non ha neanche ammonito il giocatore. Come fai a non fischiare un rigore del genere? Come noi ci prendiamo le nostre responsabilità quando sbagliano anche loro devono farlo. Se ti danno il rigore e lo segni la partita finisce lì. Abbiamo lavorato per farci trovare pronti, ed esci per questo episodio ma anche per gli altri, come il rosso a Donnarumma. Io non parlo mai degli arbitri, ma oggi non posso stare zitto. Come si fa a venire qui a Padova a fare i fenomeni in questo modo».

Ore 22.20 – Virtus Verona: Queste le dichiarazioni di Luigi Fresco rilasciate al termine di Padova – Virtus Verona: “Abbiamo il budget più basso del campionato, credo che se siamo arrivati fin qui vuol dire che siamo una squadra forte. È stata una bella partita, il pareggio sarebbe stato più giusto. Noi siamo venuti qui per giocare con coraggio, non ci siamo solo difesi. Rigore su Liguori? Rivedendo le immagini, sembra di sì. Donnarumma? È un bravo ragazzo, mi è dispiaciuto dell’espulsione. Dove possiamo arrivare? Ora non saranno più gare secche, quindi ci saranno ancora più chance”.

Ore 22.10 – Padova: Queste le dichiarazioni rilasciate da mister Torrente al termine di Padova-Virtus Verona: «Abbiamo creato tanto, ma è clamoroso quello che è successo stasera: l’arbitro ha compromesso la stagione del Padova con un errore clamoroso. È ora di finirla: siamo professionisti, non esiste che non ci sia il Var. Anche la gestione della gara: c’era un rosso per loro per fallo a gamba tesa e ha estratto solo il giallo, mentre Donnarumma per una spinta è stato espulso. Mi dispiace uscire così: l’arbitro è stato decisivo. Con tutto il rispetto per la Virtus Verona oggi c’è stata solo una squadra in campo. La differenza però, a volte, la fanno anche i giocatori: Gomez ha toccato un pallone e ha segnato, e con malizia ha provocato l’espulsione. Loro hanno sfruttato l’unica occasione che hanno avuto: è veramente triste uscire in questo modo, anche perché i ragazzi hanno dato tutto. Lo ripeto: l’arbitro è stato decisivo, non puoi non dare un rigore simile a un metro da distanza. Per non parlare dell’assistente… Bisogna introdurre il Var, siamo professionisti come in serie A e in serie B. Noi facciamo investimenti importanti, e usciamo per un errore clamoroso perché c’è il Var. L’espulsione di Donnarumma? Sono sicuro che è stata una furbata di Gomez. Il mio futuro? Io adesso devo sbollire la rabbia intanto: ne ho vissute tante, mi mancava solo questa. Io sono strafelice qui a Padova, ma non dipende da me la mia permanenza»

Ore 22.00 – Virtus Verona: “Abbiamo raggiunto un traguardo storico per una realtà piccola come la nostra. Fresco? Ha una grandissima passione per questa società, si merita tantissimo questo momento. Ora siamo alla fasi nazionali, daremo il massimo, andremo in campo con grande spensieratezza. Siamo un gruppo speciale, abbiamo fatto qualcosa di formidabile. Futuro? sono da sei anni qui, mi trovo benissimo. Restare alla Virtus Verona? Perché no, magari anche in B”. Queste le dichiarazioni di Domenico Danti dopo Padova – Virtus Verona.

Ore 21.30 – Padova-Virtus Verona: La Virtus Verona vince di corto muso contro il Padova e passa il turno, Gomez nella ripresa gela l’Euganeo. Il Padova nel primo tempo crea ma sciupa troppo. I biancoscudati nei primi 45′ vanno vicini al vantaggio in più di un’occasione. All’11’ cross insidioso di Dezi, Bortolussi si gira bene di testa ma pnon riesce a inquadrare la porta. Pochi minuti più tardi è Jelenic sfugge sulla fascia sinistra, rientra sul destro e lascia partire una conclusione rasoterra, Giacomel a terra para in due tempi. La Virtus risponde timidamente e si rende pericolosa alla mezz’ora con Fabbro, colpo di testa fuori di non molto alla destra di Donnarumma. I biancoscudati spingono ma non riescono a trovare spazi, conclusione di Radrezza da fuori area sul secondo palo, Giacomel si distende in tutto e devia la sfera fuori dai pali. Nella ripresa Liguori prende spunto da Radrezza e ci prova anche lui dalla distanza, mancino che sfiora il palo alla sinistra di Giacomel. Al 50′ bolide di Tronchin dal limite dell’area, Donnarumma ci mette una pezza e devia la sfera sopra la traversa. Al 62′ Bortolussi impegna Giacomel, colpo di testa angolato, l’estremo difensore veronese con un intervento miracoloso salva il risultato. Al 80′ Gomez gela l’Euganeo, conclusione dal limite sul secondo palo che non lascia scampo a Donnarumma. L’ultimo brivido finale capita proprio ai biancoscudati, Ceravolo di testa becca in pieno la traversa.

PADOVA-VIRTUS VERONA 0-1
Reti: Gomez al 36′ st
PADOVA (4-3-3): Donnarumma; Belli, Valentini, Delli Carri, Crivello; Vasic, Radrezza, Dezi; Liguori (dal 33′ st De Marchi), Bortolussi, Jelenic (dal 22′ st Russini). A disposizione: Zanellati, Fortin, Kirwan, Ilie, Zanchi, Curcio, Franchini, Cretella, Ceravolo, De Marchi, Cannavò, Gagliano. All. Torrente
VIRTUS VERONA (4-3-1-2): Giacomel; Daffara (dal 21′ st Zarpellon), Cella, Faedo, Ruggero; Tronchin (dal 31′ st Nalini), Hallfredsson (dal 1′ st Talarico), Lonardi; Danti (dal 1′ st Gomez); Casarotto, Fabbro (dal 31′ st Kristoffersen). A disposizione: Sibi, Freddi, Mazzolo, Begheldo, Amadio, Santi, Cellai, Turra, Priore, Munaretti. All. Fresco
Arbitro: Francesco Carrione di Castellammare di Stabia (Catani-Taverna). Quarto uomo Emmanuele
Ammoniti: Liguori, Tronchin, Hallfredsson, Ruggero, Gomez, Talarico, Nalini
Espulsi: Donnarumma
Ore 19.40 – Montecchio Maggiore: Con un netto 5-0 il Montecchio Maggiore supera il Villafranca, vince i playout e rimane in serie D. Tripletta di Djuric e doppietta di Strada, questi i gol che consegnano ai castellani la permanenza in categoria.

Ore 17.55 – Udinese: Al termine della gara persa 2-0 contro la Fiorentina ha parlato ai microfoni di DAZN il tecnico dell’Udinese, Andrea Sottil: “Per noi l’ottavo posto sarebbe come vincere lo Scudetto. Nei giudizi dobbiamo tenere i piedi per terra, restando lucidi. Siamo venuti a giocare la nostra partita, sapendo che sarebbe stata difficile. I ragazzi hanno dato tutto facendo la partita che dovevamo fare. Abbiamo preso un gol evitabile ma siamo stati in partita prendendo anche un palo. Pazienza, ora ci dobbiamo preparare per la Lazio”.Cosa non ti è piaciuto?

“Dobbiamo essere più concentrati all’inizio della partita, se vai subito sotto la partita si mette in salita. Non bisogna subire questi gol ma può succedere, non c’è da fare processi. Quello che mi dispiace è non avere tutte le armi a disposizione per incidere però posso solo fare i complimenti a chi ha giocato. Ora archiviamo e pensiamo alla prossima partita”

Perché Pereyra più basso?

“Perché Pereyra arrivando da mezzala è un maestro, doveva guidare Ebosele che ha fatto una ottima gara ma quella catena è sempre stata consolidata. Non ci mancano solo gli attaccanti, tutti titolari. Samardzic lì era per mandare fuori giri i loro centrali, però lo abbiamo trovato poco nel primo tempo. A me la squadra è piaciuta, Nestorovski è un combattente e sta dando tutto ma dobbiamo aiutarlo. Pereyra in questo è più bravo, ha più gamba anche se poi si interscambiano sempre. Lovric ha avuto una ottima occasione che poteva sfruttare meglio, così come Ebosele che però sta crescendo molto”.

Ore 16.40 – Udinese: Finisce 2-0 la sfida del Franchi. A decidere Fiorentina-Udinese una rete di Castrovilli, che risolve una mischia all’8′ su rinvio corto di Becao. Nel finale la chiude Bonaventura, con uno splendido inserimento centrale. Poco dopo Barak sigla il raddoppio, ma il Var interviene annullando per posizione di offside. Tantissime le occasioni viola, la migliore delle quali capita al 35′, con il palo colpito da Brekalo. Nel finale chance anche per Pereyra, ma la palla è alta sopra la traversa. In apertura di ripresa altre palle gol per i viola, con Kouame che spreca solo davanti a Silvestri. Poi comincia la girandola di cambi, Gonzalez va due volte vicino al 2-0, ma la migliore palla gol capita al 34′ al debuttante Vivaldi, che colpisce un avvitamento il palo a Cerofolini battuto. Nel finale ecco Bonaventura, che si inserisce con una falcata centrale e buca Silvestri per la seconda volta.
Ore 15.55 – Triestina: Queste le dichiarazioni di Camillo Tavernelli, match winner ieri a Seregno contro il Sangiuliano. Suo il gol salvezza: “Vedere i miei compagni e i nostri tifosi così felici mi riempie di orgoglio. Ci siamo tutti meritati questa salvezza, ora è tempo di festeggiare. Il gol? C’è un pizzico di follia, ma quando ci sono queste situazioni bisogna provarci. Ci ho provato e mi è andata bene. È stato importante anche il lavoro del mister, ci ha dato serenità anche nei momenti più difficili”.

Ore 15.25 – Verona: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Marco Zaffaroni, tecnico dell’Hellas Verona, al termine della partita di questo pomeriggio tra la sua squadra e il Torino, persa per 0-1 a causa della rete di Vlasic: “Fare quattro cambi per motivi fisici è un’anomalia, che condiziona la partita. Dal punto di vista nervoso queste sono gare in cui l’aspetto nervoso diventa importante: all’inizio della partita abbiamo perso qualche duello di troppo, ci ha fatto perdere qualche distanza. L’aspetto nervoso incide, ma non ci si può far nulla: bisogna essere in grado di sopperire a questa cosa. La squadra è riuscita a gestire questo aspetto nel percorso, anche se in alcune gare l’abbiamo un po’ sofferto. Mancano tre partite, dovremo essere bravi a ricaricarci e affrontarle con lo spirito giusto, come abbiamo sempre fatto. Ci sono state partite in cui si è deciso di fare qualcosa di diverso per il tipo di avversario. Domenica scorsa la squadra ha fatto una prestazione ottima, anche dal punto di vista tattico. Le difficoltà non sono emerse sul piano tattico, ma più in duelli che solitamente non perdiamo. Il rammarico riguarda soprattutto gli infortuni: quattro stop obbligati diventano anche difficili da commentare”.

Ore 15.20 – Verona: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Torino Ivan Juric in seguito alla vittoria della sua squadra per 0-1 contro l’Hellas Verona al Bentegodi: “Il Torino ha fatto una grande partita, dovevamo chiuderla prima. Contro il Lecce ho visto un grande Verona, avevo tanta paura di questa partita: se riusciranno a replicare gare così sono difficili da affrontare. Oggi il divario è stato enorme. Buongiorno ha fatto una buonissima fase difensiva… Sapevo che Djuric poteva soffrirlo, lui ha grande energia, ha corso molto e ha fatto una grande partita. Vlasic non stava bene e non mi aveva detto nulla, menomale. Tonni aveva un problemino con l’adduttore, mi sembrava si gestisse un po’. Speriamo di recuperarlo per le ultime tre gare. Vlasic non stava bene e non mi aveva detto nulla, menomale. Sanabria aveva un problemino con l’adduttore, mi sembrava si gestisse un po’. Speriamo di recuperarlo per le ultime tre gare. La Fiorentina la metto tra le otto grandi, ha un ottimo allenatore e ho sempre la sensazione di affrontare una grande squadra quando la trovo. Tra Ricci e Ilic inizia ad esserci sintonia: vedo che si parlano e comunicano. Voglio vederli contro grandi giocatori come Tonali o Frattesi: lì vedremo se stanno raggiungendo il livello che vogliamo raggiungano. Nelle ultime gare hanno fatto benissimo: speriamo continuino così, sono giovani ma mi piacciono molto come coppia”.

Ore 14.30 – Verona: Rimanere distanti da uno Spezia che ha vinto per 2-0 contro il Milan al Picco: questo l’obiettivo alla vigilia della partita di oggi tra Verona e Torino, andata in scena alla 12.30 allo stadio Bentegodi. Proposito non mantenuto dalla compagine di Zaffaroni e Bocchetti, uscita sconfitta dal terreno di gioco per 0-1, grazie alla rete di Vlasic. Partita tosta, piena di scontri di gioco, di tatticismi e di infortuni, soprattutto in casa Hellas. E si sa, a poche giornate dal termine i punti iniziano a farsi pesanti, anzi pesantissimi, a maggior ragione nelle zone più profonde della classifica…

Più che una partita di calcio, il primo tempo pare un match di scacchi. Juric e il duo Zaffaroni-Bocchetti si sfidano a colpi di strategie e dettagli. A partire dal duello che vede coinvolti Buongiorno e Djuric, chiave di volta dell’incontro. Il primo se ne va a spasso per il campo, allargandosi a sinistra e accentrandosi, favorito dallo spazio lasciato libero da un Sanabria che gioca più largo per attirare a sé il centrale scaligero Hien, mentre il secondo lo segue come un cagnolino fino alla propria area di rigore. E al 29′, nei pressi delle zone di Montipò, proprio Buongiorno serve Sanabria con una sponda, che la mette centralmente per Vlasic. L’ex Hammers se la sposta sul mancino e lascia partire una conclusione potente e letale, che termina alle spalle del portiere dell’Hellas. 0-1. Djuric beffato e primo round al Toro. Ma le marcature a uomo sono all’ordine del giorno: il tridente offensivo gialloblu prova a tenere a bada il terzetto difensivo granata, costringendo Milinkovic-Savic a continui rinvii lunghi, Tameze e Ilic se le suonano di santa ragione e sulle fasce gli scontri tra Singo e Lazovic e tra Vojvoda e Faraoni intrattengono. Un frizzantino Karamoh tenta di creare gioco, soprattutto nei primi 15′, servendo Vojvoda in corsa e creando occasioni. Ma in fin dei conti le opportunità vere e proprie non sono moltissime. La prima di Tameze, dopo 5′, poi Ngonge e Sanabria, per citare le più importanti oltre alla rete del vantaggio. Sfortunato Magnani, costretto al cambio al 23′, come il numero che porta sulla maglia, per infortunio. Dentro Coppola, che proprio sul siluro di Vlasic non s’immola, arrivando troppo insicuro e permettendo così al serbo di calciare verso la porta quasi del tutto indisturbato.

Nella ripresa si parte con due cambi: fuori Dawidowicz e Verdi, dentro Cabal e Duda, quest’ultimo costretto ad uscire al posto di Braaf al 60′ per infortunio. Ma non sono i due cambi d’inizio secondo tempo a dare uno scossone all’ambiente scaligero, bensì Lazovic, che, prima al 51′ spedisce un cross in area che nessuno raccoglie e si trasforma in una conclusione verso la porta che Milinkovic-Savic lascia sfilare in out con qualche brividino, e poi, qualche minuto dopo, calcia con il mancino a lato da dentro l’area. Escono per infortunio Duda e Vlasic e verso la metà della seconda frazione di gioco l’Hellas aumenta i giri del motore. Cabal impensierisce Milinkovic-Savic, poi l’azione si conclude con un rimpallo contestato nell’area granata. E proprio il portiere granata al 75′ serve in profondità Ricci, inseritosi alle spalle della difesa, che aggancia e tenta il pallonetto a superare Montipò. Scavino troppo lezioso, palla a lato di pochissimo, ma che lancio del numero uno… Passa un minuto e uno scatenato Torino ci riprova due volte: uno due clamoroso di Singo. Questa volta risulta decisivo Montipò che respinge il primo tiro dell’esterno, il secondo termina alto sopra la traversa. Il Toro spinge e prova ad approfittarne, Montipò salva tutto, mantenendo il risultato invariato fino al triplice fischio del direttore di gara. All’88’ Braaf non sfrutta un contropiede per pareggiare i conti e così è 0-1 per il Torino dopo 90′ di battaglia assoluta. Occasione di allungare dallo Spezia fallita: a ora sarebbe spareggio per mantenere la categoria e non retrocedere in Serie B.

HELLAS VERONA 0-1 TORINO

Marcatori: 29′ Vlasic (T)

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Magnani (23′ Coppola), Hien, Dawidowicz (46′ Cabal); Faraoni (77′ Depaoli), Tameze, Abildgaard, Lazovic; Ngonge, Verdi (46′ Duda – 60′ Braaf); Djuric. All.: Marco Zaffaroni (A disposizione: Berardi, Perilli, Zeefuik, Veloso, Ceccherini, Terracciano, Kallon, Gaich, Sulemana).

TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji (68′ Schuurs), Buongiorno, Rodriguez; Singo, Ricci (90′ Vieira), Ilic, Vojvoda; Karamoh (90′ Lazaro), Vlasic (60′ Seck); Sanabria (68′ Pellegri). All.: Ivan Juric (A disposizione: Fiorenza, Gemello, Bayeye, Gravillon, Adopo, Aina, Gineitis, Linetty).

Ammoniti: 26′ Ilic (T), 45+2′ Tameze (V), 63′ Djidji (T), 70′ Abildgaard (V)

Espulsi: /

Arbitro: Di Bello

Assistenti: Bercigli – Cecconi

IV: Santoro

VAR: Guida

AVAR: Banti

Recupero: 2′ pt, 4′ st

Ore 11.45 – Verona: Le formazioni ufficiali di Hellas Verona-Torino, 35a giornata della Serie A TIM 2022/23.

HELLAS VERONA-TORINO

Hellas Verona (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Hien, Dawidowicz; Faraoni, Tameze, Abildgaard, Lazovic; Ngonge, Verdi; Djuric

A disposizione: Berardi, Perilli, Zeefuik, Veloso, Ceccherini, Terracciano, Braaf, Depaoli, Kallon, Cabal, Duda, Gaich, Coppola, Sulemana

Allenatore: Marco Zaffaroni

Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Buongiorno, Rodriguez; Singo, Ricci, Ilic, Vojvoda; Karamoh, Vlasic; Sanabria

A disposizione: Fiorenza, Gemello, Bajeje, Schuurs, Gravillon, Pellegri, Vieira, Lazaro, Adopo, Seck, Aina, Gineitis, Linetty

Allenatore: Ivan Juric

Arbitro: Marco Di Bello (Sez. AIA di Brindisi)

Assistenti: Filippo Bercigli (Sez. AIA di Firenze), Dario Cecconi (Sez. AIA di Empoli)

Ore 11.20 – Padova: Le probabili formazioni di Padova-Virtus Verona (ore 19.30)

PADOVA (4-3-3): Donnarumma; Belli, Valentini, Delli Carri, Crivello; Vasic, Radrezza, Dezi; Liguori, Bortolussi, Russini. All. Torrente

VIRTUS VERONA (4-3-1-2): Giacomel; Daffara, Cella, Faedo, Munaretti; Tronchin, Hallfredsson, Lonardi; Danti; Casarotto, Fabbro. All. Fresco

Ore 10.40 – Udinese: Le probabili formazioni di Fiorentina-Udinese (ore 15)

FIORENTINA (4-2-3-1): Terraciano; Dodò, Milenkovic, Martinez Quarta, Terzic; Amrabat, Castrovilli; Ikoné, Barak, Saponara; Jovic. All. Italiano

UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ebosele, Samardzic, Walace, Lovric, Udogie; Pereyra; Nestorovski. All. Sottil

Ore 10.00 – Verona: Le probabili formazioni di Hellas Verona-Torino (ore 12.30)

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Hien, Dawidowicz; Faraoni, Tameze, Abildgaard, Lazovic; Verdi, Duda; Djuric. All. Zaffaroni.

TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Gravillon, Buongiorno, Rodriguez; Singo, Ilic, Ricci, Lazaro; Vlasic, Seck; Sanabria. All. Juric

Sabato 13 maggio

Ore 23.10 – Triestina: Queste le dichiarazioni di Augusto Gentilini dopo la salvezza conquistata oggi a Seregno contro il Sangiuliano: “I ragazzi sono stati straordinari, l’ho detto da subito e non hanno mollato fino all’ultimo secondo, nonostante le tante difficoltà lungo il percorso, fino alla partita di oggi chiusa in dieci. Questa salvezza rimarrà nella storia per tanti anni, soprattutto per il modo in cui è arrivata”. La salvezza? La dedico a Billy Marcuzzi, so quanto ci teneva e sicuramente ci ha aiutati. Ringrazio i ragazzi, i dirigenti e i tifosi che ci hanno portato a crederci fino in fondo. Alla fine ci siamo riusciti: sono sensazioni irripetibili, arrivate dopo tante sofferenze. Abbiamo voluta questa salvezza e la gara di oggi è l’emblema di determinazione, convinzione e sofferenza. Festeggiamo una cosa straordinaria, godiamoci questo momento. In questi mesi è cambiato l’atteggiamento e il modo di fare gruppo e allenarsi, ma tutto dipende dalla disponibilità dei ragazzi. Io ho portato calma, serenità ed esperienza e loro mi sono venuti dietro. I meriti sono solo ed esclusivamente del gruppo. Chi è andato via aveva le sue ragioni, chi è rimasto o è arrivato a gennaio ha basi morali importanti e non a caso abbiamo raggiunto questo risultato. Fortuna? Bisogna cercarcela, da sola non arriva”.

Ore 22.45 – Triestina: In sala stampa a Seregno si è presentato Simone Giacomini, che ha annunciato cambiamenti nella prossima stagione: “Si chiude una stagione di sofferenza, ma per fortuna siamo rimasti in Serie C. A inizio stagione avevo parlato di un campionato tranquillo, ma di tranquillo c’è stato poco. Come ho già avuto modo di dire, gli errori sono serviti per migliorare, adesso al lavoro per una stagione completamente diversa da questa. Lavoro che partirà già lunedì. Non ripeteremo l’errore di rivoluzionare la squadra ma cercheremo innesti con fame e voglia di fare un gran campionato. A livello dirigenziale analizzeremo il cammino e gli errori, ma sicuramente ci saranno dei cambiamenti perché serve una sterzata”.

Ore 21.10 – Serie B: “Sono qui per dire solo poche parole, sono ovviamente molto deluso e amareggiato per la giornata e per la squadra. La cosa che mi disturba di più è che questa squadra è senza cuore e lo è stata tutto l’anno. I giocatori hanno deluso per tutto il campionato e la cosa peggiore è che non ho mai visto un gruppo con lo spirito giusto, che tutti insieme non hanno mai avuto cuore e anima. Mi dispiace dover essere così duro con loro, ma questi sono i fatti”.

“Le persone normali vanno a lavorare tutti i giorni. Persone che lavorano e rischiano la vita come poliziotti e pompieri. Poi ci sono persone che sono fortunate e dovrebbero essere grate nel potere giocare a calcio ed essere pagate per questo. Tutti noi pagheremmo tanti soldi per avere la loro fortuna ed essere giocatori di calcio, me compreso, eppure queste persone hanno dimostrato mancanza di volontà, di grinta, di voglia di sdebitarsi per la fortuna che hanno. Dovrebbero essere grati per l’opportunità che hanno, e invece sembra non fregargli niente. Non parlo di tutti loro, alcuni hanno dato tanto: Giuseppe Rossi a fine partita girava per il campo sconsolato. Abbiamo anche dei ragazzi giovani, bravi, che danno tutto. Ma gli altri no”.

“Qui i calciatori vivono come se fossero in serie A a livelli altissimi: hanno tutto. Una bella città, mangiano da re, strutture perfette, i campi sempre tenuti in modo impeccabile, il sostegno a 360 gradi del pubblico. Mi ricordo quando ero a Venezia, dove al campo sportivo non avevamo nemmeno le docce con l’acqua calda, mentre qui hanno tutto e non gli è mancato nulla. A loro non sembra interessare, hanno dimostrato di non comprendere la fortuna che hanno nel trovarsi qui, però è così e ci ritroviamo dove siamo oggi”.

“Dietro questa squadra c’è una proprietà che ha investito molti soldi, una proprietà che in due anni ha investito 25 milioni di euro veri, non soldi del Monopoli. Non come la Reggina. Abbiamo assunto tre diversi allenatori e lo abbiamo fatto perché ci teniamo, perché pensavamo fosse ciò che c’era da fare per raggiungere un risultato, ma sarebbe stato lo stesso anche se l’allenatore fosse stato Guardiola, e questo è un altro elemento che mi lascia senza parole. La media dei punti è lì a dimostrarlo”.

“Ovviamente sono stati commessi errori da chi ha costruito questa squadra, da Fabio Lupo e da me che ho scelto le persone: dobbiamo renderci conto dei nostri errori e guardare avanti. Ma il problema più grande è stata l’assenza della squadra che non ha avuto cuore e anima, non ha mai dato il 100%. Quando mancano anima e cuore non c’è altro risultato che non sia la sconfitta, perché il carattere batte il talento, ogni giorno. La squadra adesso starà qui fino alla fine dei contratti. Rimarranno qui fino agli ultimi giorni di giugno. Rimarranno ad allenarsi, per cosa non lo so, ma devono capire la gravità della situazione in cui hanno messo tutti quanti”.

“Per quanto riguarda il futuro vedremo. Prenderemo le decisioni nei prossimi giorni. Abbiamo messo tantissimo soldi, più di chiunque nella storia della SPAL in due anni, e non mi sembra che gli sforzi siano stati sempre apprezzati. In questo esatto momento non posso fare promesse, quindi posso solo dire che vedremo. Ci prenderemo qualche giorno per prendere le nostre decisioni. Oggi non è giornata per fare queste considerazioni. Mi era anche stato detto di non venire in conferenza stampa, ma mi conoscete e ho voluto venire comunque”.

“Non abbiamo messo 25 milioni e fatto il possibile per fare il meglio e poi andarcene. Quando siamo entrati nel progetto questo club era a un passo dalla bancarotta. La SPAL era ad un passo dalla sparizione. Molte decisioni che abbiamo preso sono state sbagliate, ma ci sono due strade: deprimersi oppure guardare avanti. Noi dobbiamo guardare avanti. Non voglio mentire: faremo delle valutazioni, ma sicuramente vi diremo tutto e vi faremo sapere”.

“Non sono spaventato dalla serie C. Ci sono già stato e l’ho vinta: questo non sposta le ambizioni che abbiamo per la squadra. La mia attenzione è sempre stata riportare la SPAL in alto e dunque anche riportare la SPAL in B e poi in A. Però sono stati messi 25 milioni in due anni e non sempre ho ricevuto la giusta riconoscenza. È una brutta giornata, triste, e non penso sia il momento per rispondere ad una domanda sul futuro. Ci prenderemo qualche giorno per fare valutazioni e riflettere”.

Queste le dichiarazioni di Joe Tacopina raccolte da Lo Spallino dopo la retrocessione della Spal.

Ore 19.55 – Serie A: Vittoria a sorpresa dello Spezia in uno degli anticipi del sabato pomeriggio andati in scena oggi pomeriggio. Gli aquilotti riescono addirittura a battere il Milan dopo otto partite senza successo pieno con un gol dell’ex veneziano Wisniewski e con un capolavoro su punizione di Esposito. Con questo risultato lo Spezia aggancia il Verona, impegnato  domani alle 12.30 contro il Torino, a quota 30.

Ore 19.30 – SEREGNO – La Triestina come l’Araba Fenice, non muore mai. Quando tutto sembra perduto, in 10 contro 11 una prodezza di Tavernelli al 92′ regala la salvezza all’Alabarda. Che vede il baratro, cammina lungo il precipizio, ma alla fine si tira fuori dall’incubo e festeggia. Al 7′ primo tiro insidioso per Matosevic, quello di Volpicelli che il portiere devia in angolo. Al 15′ contropiede di Cogliati con conclusione finale che termina di poco al lato della porta difesa da Matosevic. Al 17′ si vede finalmente la Triestina, con un colpo di testa di Mbakogu che non colpisce il bersaglio di pochissimo. Al 25′ Cogliati reclama un rigore dopo essere stato steso in area, ma l’arbitro lascia proseguire fra le proteste dei tifosi di casa. Alla mezzora la Triestina si fa viva con Paganini, ma il tiro finisce di poco fuori misura. Al 34′ una punizione fantastica di Felici si stampa sul palo, mentre nel finale Fall non trova il corridoio giusto per colpire. In apertura di ripresa la Triestina passa: cross perfetto di Celeghin e splendido stacco di testa per Mbakogu che mette dentro fra il tripudio dei seicento tifosi alabardati arrivati a a Seregno per sostenere la squadra. Ma la gioia dura poco perché Matosevic in uscita travolge Fusi e per l’arbitro è rigore. Sul dischetto va Salzano, Matosevic intuisce, ma la palla entra lo stesso. La Triestina prova a tornare avanti, al 27′ Mbakogu serve una bella palla a Germano che non ne approfitta. Nel finale al 33′ Adorante perde la testa e si fa cacciare per una gomitata ad Alcibiade. Sembra finita, ma al 47′, in pieno recupero, una prodezza di Tavernelli regala la salvezza a Gentilini. Una vera impresa in condizioni proibitive, quando più nessuno ci sperava

SANGIULIANO CITY – TRIESTINA 1-2

Marcatori: 2′ st Mbakogu, 11′ st rig. Salzano, 47′ st Tavernelli

SANGIULIANO: Grandi, Zanon (37′ st Baggi), Pascali, Alcibiade, Marchi, Fusi (43′ st Floriano), Metlika, Salzano, Volpicelli (14′ st Miracoli), Cogliati, Fall (43′ st Bruzzone). (A disp. Lattisi, Borotac, Ippolito, Casali, Deiana, Zugaro, Morosini). All. Ciceri

TRIESTINA: Matosevic, Germano, Masi (35′ st Tavernelli), Piacentini, Malomo (15′ st Ciofani), Paganini (25′ st Adorante), Lollo (25′ st Gori), Celeghin, Felici, Minesso (15′ st Tessiore), Mbakogu. (A disp. Mastrantonio, Pozzi, Ghislandi, Pezzella, Lovisa, Iacovoni, Crimi, Rocchetti). All. Gentilini

ARBITRO: Davide Di Marco di Ciampino (assistenti Federico Votta di Moliterno e Marco Ceolin di Treviso, quarto ufficiale Daniele Virgilio di Trapani)

NOTE: ammoniti Malomo, Zanon, Alcibiade, Ciceri (dalla panchina), Rocchetti (dalla panchina), Marchi, Germano, Masi, Falla; calci d’angolo: 6-3; minutidi recupero: 2′ e 8′

Ore 18.55 – Mantova-Albinoleffe 1-1: MANTOVA – Il Mantova pareggia con l’Albinoleffe il ritorno dello spareggio playout e retrocede in Serie D. Un’altra impresa alla rovescia per Andrea Mandorlini che, dopo aver fallito la promozione con il Padova gettando via sette punti di vantaggio due stagioni fa, adesso riesce a non salvare una squadra dai valori assoluti indiscutibili. Gol di Doumbia al 7′ della ripresa e pareggio di De Francesco al 35′. Inutile l’assedio finale virgiliano, che non produce gli effetti sperati

Ore 18.25 – Pordenone: Il Pordenone supera 3-2 in amichevole il Chions allo stadio “Tesolin”. Nel primo tempo segna una bella doppietta Pinato (su assist di Burrai e Giorico), costretto a uscire poi per infortunio. Nel mezzo un gran gol del numero 10 di casa Valenta. Nella ripresa tris neroverde con il giovane Zanotel (assist di Ingrosso), a cui replica ancora Valenta.

Lunedì la ripresa degli allenamenti.

Chions-Pordenone 2-3
GOL: 12’ pt Pinato, 15’ Valenta, 30’ Pinato; 22’ st Zanotel, 36’ Valenta.
CHIONS: Tosoni (Segato), Tomasi (Tomasi), Vittore (Zanchetta), Consorti (Fraschetti), Zgrablic, Musumeci (Rinaldi), De Anna, Borgobello (Palazzolo), Corvaglia (Diop), Valenta, Spadera. All. Barbieri.
PORDENONE (4-3-1-2): Festa (Gallo); Maset, Bruscagin (Berton), Pirrello, Ingrosso; Giorico, Burrai, Pinato (Piscopo); Gucher; Dubickas, Destito (Zanotel). All. Di Carlo.
ARBITRO: Curreli di Pordenone.

Ore 17.20 – Südtirol: “La squadra oggi ha fatto una grande partita. Avevo detto ai miei di non prendere gol ma purtroppo loro sono stati bravi a farlo al primo tiro in porta. Noi comunque abbiamo fatto un’ottima partita. Al momento siamo davanti in classifica per il 4 posto, vedremo gli ultimi 90 minuti. Affronteremo una squadra che potrebbe non avere obiettivi ma non è detto che sia facile. Oggi abbiamo speso molto a livello fisico e mentale. Carretta mi è piaciuto” queste le parole di Bisoli dopo la partita pareggiata con il Cittadella.

Ore 17.15 – Cittadella: “Il nostro gol è allenabile, nel secondo tempo ci siamo detti di usare meglio la nostra qualità e ci siamo riusciti. Anche Odogwu ha fatto un gran gol, complimenti a entrambe le squadre per la partita. Concentriamoci per sabato e facciamo l’ultimo sforzo. Salvarci sarebbe un grande risultato per come si è messo il campionato, la salvezza è lì ma dobbiamo raggiungerla. Dobbiamo provare a vincere col Como. Abbiamo avuto 1000 difficoltà in un campionato livellato, le retrocesse raccontano molto della competitività”. Queste le dichiarazioni di Edoardo Gorini rilasciate a Skysport dopo Sudtirol-Cittadella

Ore 17.0o – Venezia:”Il gol? Questo è un colpo che ho, mi alleno durante la settimana e oggi è andata bene, ho segnato e il mio gol, è servito. Sapevamo che questa partita per noi era fondamentale per arrivare ai playoff, avremo ancora una settimana di fuoco per stare sul pezzo. Il gol lo dedico a tutti quelli che mi seguono e anche a me stesso. Questi ultimi mesi per me sono stati difficili. Se qualcuno gioca al mio posto fa bene è giusto che giochi lui. Ho trovato meno spazio per “colpa” della crescita di Johnsen. Quando sono stato chiamato in causa ho sempre fatto bene. Eravamo ultimi, adesso siamo settimi: se avessimo parlato di playoff ci avrebbero presi per pazzi”

Ore 16.35 – Venezia: “Abbiamo proposto un grande calcio per un’ora, poi abbiamo rimesso in partita il Perugia. Ci manca sempre l’ultima parte, ci manca ancora la gestione della partita. Ma bisogna fare i complimenti ai ragazzi, perché hanno avuto un grande approccio. Quando si affrontano squadre come il Perugia, si sa quali sono le difficoltà. Ai ragazzi avevo detto di non guardare le altre, perché sapevo che qualcuna delle nostre concorrenti avrebbe sbagliato. Adesso manca la partita col Parma, ce la giocheremo fino all’ultimo. Una cosa che ho letto oggi non mi è piaciuta: non è una bocciatura quella di Cheryshev, non voglio che si dica questo. Dennis rimane una risorsa e siamo una squadra, abbiamo bisogno di tutti. La sostituzione di Carboni? L’ho fatta perché era diffidato”. Queste le dichiarazioni di Paolo Vanoli dopo Venezia – Perugia rilasciate oggi in conferenza stampa

Ore 16.02 –  BOLZANO – Finisce con un pareggio per 1-1 la sfida tra Südtirol e Cittadella. Poche le emozioni del primo tempo: partono forti i locali che al 6′ ci provano con una punizione di Carretta e due giri di lancette più tardi impegnano l’estremo difensore ospite con un tiro di Curto dalla distanza. Poco più tardi della mezz’ora di gioco il Südtirol va a centimetri dalla rete del vantaggio con la deviazione area di Mazzocchi che si spegne di poco a lato del palo. Termina quindi sul punteggio di 0-0 il primo tempo. Pronti, partenza, via e al 47′ il Cittadella passa subito in vantaggio grazie alla conclusione angolata di Antonucci. Poco dopo l’ora di gioco i giocatori di Bisoli vanno vicini al pareggio in due occasioni: prima con Rover e poi con Odogwu. I locali trovano la rete al 69′ quando Odogwu stoppa la sfera con il petto e in semi rovesciata supera Kastrati. Nel finale ci provano maggiormente i biancorossi ma l’equilibrio non si spezza, nemmeno quando l’arbitro assegna un calcio di rigore al Cittadella, poi tolto dopo il controllo al Var. In classifica il Südtirol mantiene un punto di vantaggio sul Cagliari, quarto in classifica mentre il Cittadella rimane a due lunghezze di vantaggio rispetto al Cosenza, sedicesimo in classifica. Per entrambe le squadre sarà decisivo l’ultimo turno di campionato: i biancorossi andranno in trasferta a Modena mentre i veneti ospiteranno il Como.

SUDTIROL – CITTADELLA 1 – 1
Marcatori: 2′ st Antonucci, 25′ st Odogwu

SUDTIROL: Poluzzi; Curto (1′ st De Col), Zaro, Masiello, Celli (1′ st Davi); Carretta (15′ st Larrivey), Belardinelli, Tait (C), Rover (33′ st Lunetta); Mazzocchi (1′ st Fiordilino), Odogwu.
A DISPOSIZIONE: Minelli, Vinetout, Siega, Cissè, Pompetti, Giorgini, Schiavone.
Allenatore: Pierpaolo Bisoli

CITTADELLA: Kastrati; Salvi, Perticone (C), Pavan, Giraudo; Vita, Branca, Crociata (26′ st Mastrantonio); Antonucci (42′ st Carriero); Ambrosino (20′ st Maistrello), Magrassi (26′ st Lores Varela).
A DISPOSIZIONE: Manfrin, Maniero, Felicioli, Del Fabro, Mattioli, Danzi.
Allenatore: Edoardo Gorini

ARBITRO: Marco Serra (Torino)
Assistenti: Trinchieri (Milano) e Longo (Paola)
IV Uomo: Giaccaglia (Jesi)
VAR: Dionisi (L’Aquila)
AVAR: Lombardo (Cinisello Balsamo)

NOTE:
Ammoniti: Carretta, Pavan, Belardinelli, Curto, Kastrati, Perticone, Salvi.
Espulsi: nessuno.
Angoli: 3 – 2
Recupero: 1′ – 6′
Spettatori: 5.254 (395 ospiti)

Ore 16.00 – VENEZIA – Gli arancioneroverdi non si fermano più: in una partita ricca di emozioni piega 3-2 il Perugia, consolida la settima posizione in classifica e manda vicino al baratro della C gli umbri. Dopo appena un minuto i grifoni sono costretti a sostituire Struna per infortunio con Angella, i lagunari provano a prendere in mano le redini del match con Zampano e Candela che spingono lungo le corsie esterne. Al 14′ Pohjanpalo ha una grande occasione a tu per tu con Abibi ma il finlandese non trova lo specchio della porta. Il Perugia non riesce a ripartire in contropiede e subisce il bel fraseggio offensivo della squadra di Vanoli e al 26′ Pierini è protagonista di un tiro a giro perfetto e la sfera finisce all’incrocio dei pali per il vantaggio del Venezia. I padroni di casa insistono e al 34′ Pierini serve Andersen che va al tiro il quale non trova il raddoppio per un soffio, ma prima del rientro negli spogliatoi il Venezia sigla il bis con un’incornata di Carboni sugli sviluppi di un corner. Anche nella ripresa non mancano le emozioni: al 60′ Ellertsson chiude un triangolo con Zampano e Pohjanpalo, calcia dal limite dell’area e batte Abibi per il 3-0. La partita sembra sostanzialmente chiusa ma al 65′ Di Carmine è autore di un bellissimo assist per Luperini, che dopo un doppio tentativo mette palla dietro Joronen accorciando così le distanze. Ora gli umbri provano a spingere e al 75′ Hristov commette fallo su Lisi, l’arbitro non ammette repliche e comanda il calcio di rigore che viene trasformato da Casasola. Negli ultimi minuti il Perugia tenta il tutto per tutto alla caccia di un punto che potrebbe essere fondamentale per evitare la retrocessione diretta ma il Venezia regge e continua la bellissima marcia positiva del girone di ritorno ed è ad un passo dalla qualificazione playoff che fino ad un mese fa sembrava inimmaginabile.

VENEZIA – PERUGIA 3-2

Marcatori: 27′ pt Pierini, 43′ pt Carboni, 16′ st Ellertson, 21′ st Luperini, 33′ st Casasola rig.

VENEZIA (3-4-1-2): Joronen; Hristov, Svoboda, Carboni (19′ st Sverko); Candela, Andersen (Busio 18′ st), Tessmann, Zampano; Ellertson; Pohjanpalo (Novakovich 28′ st), Pierini (Cheryshev 27′ st). All. Vanoli

PERUGIA (3-5-2): Abibi; Sgarbi, Curado, Struna (Angella 2′ st); Casasola, Santoro (Kouan 37′ st), Bartolomei (Luperini 14′ st), Capezzi (Iannoni 13′ st), Lisi; Di Serio (Ekong 37′ st), Di Carmine. All. Castori

Arbitro: Maggioni

Espulsi: Vanoli, Casasola

Ammoniti: Curado, Hristov, Santoro, Kouan

Recupero: 1′ pt e 7’ st

Ore 14.20 – Padova: Queste le dichiarazioni di Vincenzo Torrente rilasciate oggi in conferenza stampa alla vigilia di Padova – Virtus Verona: “Per me la Virtus Verona non è una sorpresa, è una squadra con parecchi giocatori importanti per questa categoria, hanno un buon mix di giocatori esperti e giovani, sono molto forti sia in attacco che in difesa . Noi abbiamo due risultati su tre ma non dobbiamo focalizzarci su questo, bisogna cercare solo la vittoria. Liguori dal 1′? Oggi alla rifinitura valuterò se dare continuità o fare dei possibili cambi. Noi dobbiamo essere più concreti in avanti, bisogna sfruttare al meglio le occasioni davanti alla porta. Fresco? Ci siamo incontrati diverse volte quando allenavo il Gubbio, è una persona che stimo molto, c’è gran rispetto. Gomez? È un giocatore che anche quest’anno ha fatto benissimo pur non giocando tantissimo. I tifosi? Sono fondamentali per noi, perché durante la gara ci potrebbero essere dei momenti difficili e il loro sostegno può darci una mano. Il mio sogno è vedere lo stadio Euganeo pieno”.

Ore 14.10 – Udinese: Vigilia della 35^ giornata di Serie con i bianconeri che saranno di scena domani, alle ore 15, allo stadio “Artemio Franchi” di Firenze contro la Fiorentina, in uno scontro diretto che vede entrambe le squadre appaiate a quota 46 punti in classifica. Come da consuetudine mister Andrea Sottil ha presentato la partita ai microfoni di TV 12, partendo da un’analisi sulla condizione della squadra per questo rush finale: “Ci teniamo a fare bene in queste 4 partite per raccogliere più punti possibili perché abbiamo un obiettivo chiaro che vogliamo raggiungere – spiega Sottil – Siamo carichi e c’è la giusta concentrazione ed anche serenità. Con la Fiorentina, sappiamo della difficoltà della partita ma ci siamo preparati bene e veniamo da una bella vittoria contro la Sampdoria. Ho visto la squadra vogliosa di andare a Firenze a fare una partita importante”. Il tecnico bianconero, inoltre, si è soffermato sul momento della Fiorentina e sui possibili cambi della formazione viola in vista del ritorno della semifinale di Conference League contro il Basilea: “La Fiorentina ha tanti elementi in rosa, in pratica due squadre da poter ruotare con giocatori importantissimi che non hanno partecipato alla partita di Coppa. Quando si incontrano queste squadre che fanno le coppe europee, hanno tutte rose competitive ed ampie. Se sono calciatori scelti dai dirigenti della Fiorentina vuole dire che sono tutti validi. Noi dobbiamo approcciare alla gara come fatto contro Cremonese, Napoli e Sampdoria al cospetto di una squadra che è allenata bene ed ha organizzazione oltre a tanti giocatori con caratteristiche diverse. Io chiedo ai ragazzi di fare sempre la nostra prestazione fatta da aspetti tecnici e motivazionali, tutto parte dall’approccio. Questo è ciò che ho chiesto loro”. Sottil ha commentato anche l’importanza del match di domani considerando che Udinese e Fiorentina sono appaiate a quota 46 punti in classifica: “Abbiamo 4 partite difficili – prosegue il mister – Dopo la Fiorentina ci sono Lazio, Salernitana e Juventus però abbiamo l’obbligo di rimanere il più in alto possibile. Siamo lì, sappiamo che c’è un gruppone e non è semplice ma abbiamo dimostrato contro le grandi che noi ci siamo. Dipenderà dalla nostra concentrazione e da noi stessi perché sappiamo che non ci sono partite facili in Serie A. Anche la Salernitana è una squadra pimpante che sta macinando punti ma noi dobbiamo concentrarci su di noi e sulla voglia di rimanere il più in alto possibile perché può accadere di tutto. La nostra parte deve essere quella di fare più punti possibili e di ritagliarci un posto al sole nella parte più bella della classifica”. Altro tema affrontato nel corso dell’intervista, è stata la prolificità dei centrocampisti bianconeri con Pereyra, Lovric e Samardzic autori di 5 gol a testa e di 15 assist complessivi: “E’ un motivo di soddisfazione per noi a livello di identità e meccanismi di gioco che questa squadra ha fatto vedere. Ho sempre cercato di trasmettere ai ragazzi il concetto di accompagnare con più giocatori possibili nella fase offendente, con tanti inserimenti dei centrocampisti molto bravi che abbiamo a calciare e fornire tanti assist. Ho sempre chiesto loro questo anche quando avevamo il reparto d’attacco al completo, a maggior ragione da quando abbiamo perso tanti giocatori davanti. Dobbiamo sopperire con gli inserimenti da dietro e l’attacco dei quinti. Dobbiamo continuare su queste medie qui perché la squadra sta bene ed è arrivata ad un punto in cui si conosce molto bene ed ha meccanismi consolidati da tanti mesi di lavoro. Mi auguro e sono sicuro che arriveranno ancora gol da loro”. Degna di nota la costante crescita di Ebosele che si è messo particolarmente in evidenza anche contro contro la Sampdoria: “Festy è un giocatore miglioratissimo – sottolinea Sottil – Ha fatto una gran giocata contro la Samp mettendo una palla con i giri giusti a Pereyra premiando un suo inserimento da maestro in mezzo alla difesa avversaria. Deve crescere ancora tanto, viene dalla Championship e gioca in un ruolo come quello del quinto molto difficile da interpretare in Italia perché ci sono compiti offensivi e difensivi da consolidare. Servono volume e resistenza, lui ha margini di miglioramento ampi e la sua spinta è molto importante, soprattutto adesso che davanti non siamo in tanti, per cui deve far valere questa che è la sua qualità migliore”. La chiusura è dedicata all’ambiente del Franchi dopo la rimonta subita dalla Fiorentina contro il Basilea: “Parto dal presupposto che Italiano ha fatto un grandissimo lavoro in questi due anni, conquistando l’Europa ed arrivando in finale di Coppa Italia giocandosi anche una semifinale di Conference. Una serata storta può capitare ma è tutto aperto: la Fiorentina ha tutte le qualità per passare il turno e conquistare un’altra finale che sarebbe un risultato straordinario. L’ambiente ha tanto entusiasmo, conosco bene la città. Ci ho giocato e ci gioca mio figlio, sono stato spesso allo stadio. Il Franchi sa trascinare e trasmettere passione alla squadra, per cui me lo aspetto carico e focoso al pari di una Fiorentina molto concentrata”.

Ore 12.40 – Südtirol: Percorrendo l’autostrada A22 verso nord o lungo la ferrovia in prossimità di Salorno si può vedere rivolgendo lo sguardo a destra un segno rosso sulla roccia delle montagne; quello era fino a poco più di un secolo fa il confine tra Italia ed Austria. In questo comune di circa 4.000 abitanti è cresciuto e vive Fabian Tait il capitano del Südtirol (30 anni compiuti a febbraio) che giovedì ha rinnovato fino al giugno 2025 con possibile opzione per il 2026 il contratto che scadeva a giugno di quest’anno. Per l’occasione il giocatore sul suo profilo Instragam ha ricordato le tappe ed i ricordi più importanti del suo cammino con i colori biancorossi dall’ esordio del 10 agosto 2014 in una partita di Coppa Italia contro il Teramo vinta tre a due, alla prima rete del 13 settembre 2015, ai traguardi provvisori delle 100, 200, 300 partite (quest’ultima condita da una rete segnata allo stadio San Nicola contro il Bari il 12 novembre scorso). Quella contro il Cittadella sarà la partita numero 323 a sole 9 lunghezze da Fink che ha attaccata le scarpe al chiodo la stagione scorsa e non molto distante da Hans Rudi Brugger che guida la classifica di tutti i tempi della compagine biancorossa con 368 presenze. Tutto ciò pare in sintonia con alcune considerazioni uscite in settimana sulla serie cadetta dove viene riportato che la società di Bolzano ha la percentuale maggiore (90%) di giocatori italiani utilizzati e quello relativo al minutaggio degli under 23 italiani è superiore al 95% sul totale, corrispondente ad un quarto dei minuti giocati dall’intera rosa a disposizione di Pierpaolo Bisoli. Per rimanere in tema di giocatori italiani la Lega serie BKT in settimana ha twittato “Cordinazione, potenza e precisione, a lezione da Marco Curto” in riferimento alla stupenda rete segnata sabato scorso a Terni. Un altro applauso lo merita il settore giovanile di Maso Ronco che ha conquistato con la Primavera 3 la finale contro il Renate. Chi si aggiudicherà la doppia finale verrà promosso in Primavera 2. Gara di andata sul campo sintetico del Centro Tecnico di Appiano alle ore 15, un’ora dopo l’inizio dell’inizio dell’ultimo appuntamento casalingo in programma al Druso contro il Cittadella. Ultimo per quello che riguarda il campionato perché poi si giocheranno i play off.  Südtirol con ottime possibilità di conservare l’attuale quarto posto, che consentirebbe di evitare il primo turno ed accedere direttamente alla semifinale. Parma e Cagliari sono entrambe staccate di tre punti ed in caso di arrivo a pari punti di tutte e tre le compagini i biancorossi beneficerebbero degli scontri diretti favorevoli. Un sogno, una favola che sono diventati tangibili, come la scalata di Fabian Tait dai campionati dilettanti alla realtà odierna, sempre con la stessa maglia

Ore 11.40 – Südtirol: «Südtirol-Cittadella? Sarà una partita tattica: conosco bene l’allenatore del Cittadella, verranno a cercare di fare punti. Certo, il Südtirol è una squadra stratosta e molto ben messa in campo: saranno decisivi gli episodi. Anche se la classifica è quella che è e non hanno un bomber come nelle ultime stagioni, il Cittadella ha grosse individualità davanti, è una squadra fastidiosa: sono curioso di vedere Antenucci come se la sbriga tra i due difensori centrali del Südtirol. Come finirà? Credo in un pareggio: al Cittadella va sicuramente bene perché poi giocherà l’ultima con il Como, il Südtirol penso che in ottica quarto posto cercherà di vincere. E ai playoff possono essere la mina vagante: Bisoli sa come affrontare gli spareggi. La favorita per la promozione? Il Cagliari»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” da Joachim De Gasperi, doppio ex di Südtirol e Cittadella.

Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Südtirol-Cittadella (ore 14). SÜDTIROL (4-4-2): Poluzzi; Curto, Zaro, Masiello, Celli; De Col, Tait, Belardinelli, Rover; Mazzocchi, Odogwu. All. Bisoli. CITTADELLA (4-3-1-2): Kastrati; Salvi, Perticone, Pavan, Giraudo; Vita, Branca, Crociata; Antonucci; Ambrosino, Magrassi. All. Gorini.

Venerdì 12 maggio

Ore 18.20 – Verona: Arriva un altro aggiornamento della prevendita per Verona-Torino. Sono 18.027 i tagliandi acquistati sinora, di cui 395 nel settore ospiti

Ore 18.00 – Venezia: Arriva un nuovo aggiornamento della prevendita di Venezia-Perugia. Sono 6249 i tagliandi acquistati sinora, di cui  238 nel settore ospiti

Ore 17.40 – Pordenone: C’era anche il Pordenone Calcio, con il dg Lucia Buna, gli attaccanti Simone Palombi e Simone Edera, sul pullman in partenza per Milano della squadra Aviano-Udine-Trieste che parteciperà alla Winners Cup 2023. Un torneo di calcio straordinario: vi partecipano squadre di tutta Italia che fanno riferimento a reparti di oncologia pediatrica. Tra questi c’è l’Area Giovani del CRO di Aviano, con cui il Club neroverde ha un legame storico di amicizia (il logo dell’Area Giovani è presente sul pantaloncino dei ramarri) e tramite cui oggi c’è stata questa sorpresa. Ragazzi, ragazze e staff del team FVG hanno raccontato le proprie aspettative in vista del torneo al dg Buna, a Palombi ed Edera, ricevendo un caloroso in bocca al lupo e dei pensieri neroverdi, tra cui un pantaloncino a testa “griffato” Area Giovani. Condividendo sui social lo “scatto” di gruppo a bordo del pullman, il Pordenone Calcio ha ripubblicato l’iconica foto dei ragazzi dell’Area Giovani in viaggio verso San Siro per Inter-Pordenone (dicembre 2017). E il torneo si svolge in una location tutta nerazzurra: il Konami Youth Development Centre in Memory of Giacinto Facchetti, il centro sportivo del Settore giovanile dell’Inter.

Ore 17.20 – Luparense: Una vecchia conoscenza del calcio Triveneto sarà il nuovo allenatore della Luparense. Il presidente Stefano Zarattini, ha scelto, infatti, l’ex centrocampista della Triestina Tommaso Coletti per la prossima stagione. Coletti ha allenato nell’ultima stagione il Vastogirardi (Girone F del campionato di Serie D). L’annuncio arriverà nei prossimi giorni

Ore 15.15 – Venezia: sono 22 i giocatori convocati dal tecnico Paolo Vanoli per la Giornata 37 del campionato di Serie B 2022/23, che vedrà il Venezia affrontare il Perugia domani alle ore 14:00 allo Stadio Pier Luigi Penzo.

Portieri: Bruno Bertinato, Jesse Joronen, Niki Mäenpää, Filippo Neri

Difensori: Antonio Candela, Andrea Carboni, Luca Ceppitelli, Petko Hristov, Marco Modolo, Marin Šverko, Michael Svoboda, Francesco Zampano

Centrocampisti: Magnus Andersen, Gianluca Busio, Mikael Egill Ellertsson, Tommaso Milanese, Tanner Tessmann

Attaccanti: Denis Cheryshev, Riccardo Ciervo, Andrija Novakovich, Nicholas Pierini, Joel Pohjanpalo

Ore 14.35 – Virtus Verona: Lorenzo Lonardi ha compiuto una crescita clamorosa negli ultimi mesi, tanto da diventare una pedina fondamentale per la Virtus Verona. Uscito con una standing ovation nell’ultima di regular season contro la Juventus Next Gen, il ventiquattrenne centrocampista rossoblù è sul taccuino di Südtirol e Cittadella. Quasi certo a fine stagione il salto di categoria, per quanto fatto vedere sul campo a dir poco meritato

Ore 14.05 – Ascoli: Massimo Pulcinelli, patron dell’Ascoli, ha commentato su Instagram la notizia della giornata di ieri: i due punti dei sette di penalizzazione restituiti alla Reggina che rimodificano la classifica. Il patron dei bianconeri, infatti, ha postato la foto della classifica nelle sue storie Instagram con un commento molto piccato ed eloquente: “E dopo questa sorpresa inizieremo a pensare di non pagare nemmeno noi?!”.

Ore 13.50 – Triestina: Sarà invasione alabardata domani pomeriggio a Seregno (si gioca alle 17.30) per la partita che vale una stagione. Sangiuliano – Triestina mette in paio la salvezza e ci saranno 600 tifosi di fede rossoalabardata al Ferruccio. 554 nel settore ospiti e 50 nei distinti

Ore 13.20 – Venezia: “Il Perugia è una squadra molto difficile da affrontare, sono molto aggressivi hanno un allenatore molto bravo come Castori, l’ho sempre ammirato. Loro arriveranno qui alla ricerca dei tre punti per salvarsi ma anche noi abbiamo le motivazioni giuste, vogliamo mettercela tutta perché sogniamo di arrivare ai play off e abbiamo bisogno della vittoria. Sarà l’ultima partita in casa davanti al nostro pubblico, quindi vogliamo chiudere in bellezza. Voglio vedere una squadra “tosta”. La penalità della Reggina? Io sono dell’idea che i punti guadagnati sul campo non vadano mai tolti. Secondo me la cosa che non funziona è il sistema in generale, togliere i punti nel mezzo della stagione danneggia psicologicamente non solo la squadra penalizzata ma anche tutte le altre. Come siamo risaliti? Abbiamo subito cercato di migliorare e di non ripetere gli stessi errori, ho sempre creduto nei miei ragazzi, ringrazio anche tutto lo Staff. Se dovessi dare un voto alla mia squadra darei un bel 9. Non mi sono goduto troppo il raggiungimento della salvezza perché si è presentata subito la possibilità di arrivare ai playoff, quindi ora siamo concentrati in questo nuovo obiettivo. Il mio futuro? Ho ancora un anno di contratto. Domani in avanti giocherà dall’inizio Pierini”. Queste le dichiarazioni di Paolo Vanoli alla vigilia di Venezia – Perugia

Ore 12.30 – Südtirol: “Sarà una partita difficile. Credo che il Cittadella sia una delle squadre più complicate da affrontare. Noi però vogliamo fare bene perché, vincendo questa gara, saremmo vicinissimi al quarto posto. Credo sarà una partita che sarà determinata dagli episodi. Il Cittadella ha un’identità precisa: giocano in maniera aggressiva e sul raddoppio. Non credo sarà una partita bella da vedere ma questo non importa. Sarà una gara di concentrazione. Casiraghi non ci sarà, Rover invece sarà uno dei titolari. L’ultima partita ha dimostrato che siamo in forte crescita” queste le parole di Pierpaolo Bisoli alla vigilia della sfida contro il Cittadella

Ore 10.40 – Venezia: «Il Venezia è lanciatissimo, dico che è la squadra più in forma del campionato: ha una condizione fisica invidiabile e mi sembra che abbia trovato un equilibrio che permette di esaltare le caratteristiche dei giocatori. Il Perugia ha assoluto bisogno di punti: se ne fa domani poi all’ultima giornata ha il Benevento, una partita in cui sulla carta può fare bottino pieno. Sarà una partita molto tesa, non so dire come finirà. Venezia ai playoff? Se ci arriva credo che potrebbe puntare ad arrivare anche in fondo: quando arrivi agli spareggi lanciato, può anche scapparci la sorpresa. Vanoli? Ha registrato gli equilibri della difesa e, una volta fatto, tutta la squadra ne ha subito beneficiato. Nel calcio attuale la terza linea è il reparto più debole, perché viene spesso lasciato senza copertura: Vanoli l’ha data e adesso può giocare senza alcuna pressione, avendo conquistato la salvezza matematica»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Alessandro Calori, doppio ex di Venezia e Perugia.

Ore 09.30 – Südtirol: «Con il Cittadella sarà una partita molto difficile, loro si giocheranno tutto per raggiungere la salvezza. Per noi è importantissima per blindare il quarto posto e raggiungere così il terzo obiettivo stagionale, risultato incredibile per come era iniziata la stagione. Dobbiamo pensare solo alla nostra partita e fare un risultato positivo, possibilmente vincerla e poi dopo l’ultima giornata capiremo se il quarto posto saremo riusciti a raggiungerlo. Chi vorrei evitare ai playoff? Parma e Cagliari sono due realtà molto forti, ma noi dobbiamo pensare al nostro cammino. L’aspetto fisico e mentale saranno decisivi: dobbiamo farci trovare al meglio. All’inizio della stagione eravamo visti come una squadra già retrocessa, con tutti i giocatori non all’altezza della categoria: essere etichettati così prima ancora di cominciare non è stato il massimo, però è diventato uno stimolo in più»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” da Giacomo Poluzzi, portiere del Südtirol.

Giovedì 11 maggio

Ore 23.20 – Virtus Verona: “E’ un grande momento, facciamo vittorie belle larghe. Siamo contentissimi, una gara non facile contro un avversario tosto. Abbiamo avuto alcune distrazioni, ma siamo stati bravi. Adesso abbiamo il Padova, sarebbe stato meglio trovare un’avversaria che ci desse la possibilità di avere due risultati su tre. Ribadisco che alla tredicesima giornata eravamo ultimi in classifica, abbiamo fatto e stiamo facendo qualcosa di incredibile”. Queste le dichiarazioni di Luigi Fresco dopo Virtus Verona-Novara.

Ore 23.00 – Padova: Queste le dichiarazioni rilasciate da mister Torrente al termine di Padova-Pergolettese: «Vittoria strameritata per quanto visto in campo, loro anche nel secondo tempo non hanno fatto nulla. Peccato aver fatto solo un gol. Mi aspettavo questa prestazione. Noi dobbiamo sognare, se lo fanno tutti perché noi no? Sono contento di aver iniziato bene i playoff. La Virtus Verona? Nel girone di ritorno ha fatto più punti di tutte, è una squadra di esperienza ma noi vogliamo confermarci. Nessuno ci dà per favoriti, è una motivazione in più per fare ancora meglio»

Ore 22.40 –  VERONA – Una magica Virtus annienta 3-0 il Novara. La squadra di Fresco passa il turno grazie a una super prestazione. La Virtus Verona passa dopo soli 4′ di gara, cross perfetto di Danti per Fabbro, l’ex Chievo Verona con un gran colpo di testa scavalca Desjardins e trova la rete del vantaggio. Il Novara alla mezz’ora sfiora il pareggio, Calcagni a botta sicura becca il palo pieno, con la porta sguarnita. Un minuto più tardi è Ariaudo a spaventare la difesa rossoblu ma il difensore spreca tutto sbagliando praticamente un rigore in movimento. La Virtus però nel momento di difficoltà trova il raddoppio, Tonchin dal limite dell’area lascia partire il mancino e spedisce la sfera sotto al sette. Sullo scadere del primo tempo, Calcagni sfiora il goal che avrebbe riaperto il match, diagonale sul secondo palo, ottima risposta di Giacomel che in tuffo, devia il pallone fuori dai pali. Nella ripresa i rossoblu calano il tris al 47′, Fabbro realizza la personale doppietta con il più facile dei goal, Desjardins miracoloso sul colpo di testa di Munaretti ma nulla può sul tap-in del numero 99 rossoblu. Al 66′ Tronchin vede Desjardins fuori dai pali e lascia partire la conclusione da metà campo, palla che termina sopra la traversa di poco. Novara che non crea quasi mai grossi pericoli dalle parti di Giacomel e Virtus che adesso se la vedrà nel prossimo turno dei playoff con il Padova.

VIRTUS VERONA – NOVARA 3-0

Marcatori: 4′ Fabbro (V), 35′ Tronchin (V), 47′ Fabbro (V)

VIRTUS VERONA: 1 Giacomel, 4 Cella, 5 Tronchin, 6 Daffara , 10 Danti (C) (71′ 30 Zarpellon), 17 Lonardi, 20 Hallfredsson (59′ 21 Gomez), 27 Faedo, 90 Casarotto (59′ 44 Talarico), 95 Munaretti (80′ 14 Amadio), 99 Fabbro (72′ 19 Kristoffersen)
A disposizione: 22 Sibi, 29 Freddi, 3 Nazzolo, 7 Nalini, 8 Begheldo, 13 Ruggero, 25 Santi, 35 Cellai, 63 Turra, 72 Priore
Allenatore: Luigi Fresco
NOVARA: 22 Desjardins, 8 Rocca, 11 Lazaar (46′ 7 Tentoni), 14 Galuppini (VC), 18 Spalluto (60′ 17 Margiotta), 21 Ranieri (74′ 24 Buric), 29 Benalouane (C) (46′ 19 Gonzalez), 30 Calcagni, 33 Varone, 42 Illanes (83′ 13 Carillo), 51 Ariaudo
A disposizione: 12 Menegaldo, 20 Pelagotti, 4 Di Munno, 5 Bonaccorsi, 15 Khailoti, 16 Fragomeni, 38 Lanzarotti
Allenatore: Marco Marchionni

Arbitro: Sig. Andrea Calzavara di Varese
Assistenti: Sigg. Francesco Romano di Isernia e Matteo Nigri di Trieste
Quarto Ufficiale: Sig. Abdoulaye Diop di Treviglio

Ammonizioni: 14′ Illanes (N), 22′ Faedo (V), 29′ Lazaar (N), 33′ Varone (N), 42′ Benalouane (N), 58′ Munaretti (V)
Calcio d’angolo: Virtus Verona 2 – Novara 7
Recupero: 2′ pt | 4′ st

Ore 22.25 –  PADOVA – Buona la prima (dei playoff) per il Padova, che batte 1-0 la Pergolettese. Difficile sviluppare la manovra con il campo zuppo d’acqua, e bisogna aspettare metà frazione per la prima occasione: è Vasic di testa a crearla, con Soncin che mette in angolo con un tuffo plastico. Nel finale di primo tempo è invece la Pergolettese a sfiorare il vantaggio con un destro insidioso di Artioli da oltre 30 metri, con palla che termina sulla parte alta della rete. Nella ripresa è ancora Vasic dopo undici minuti a regalare un brivido ai 3.200 dell’Euganeo con una girata volante che termina però alta sopra alla traversa. Al minuto 72 il vantaggio dei Biancoscudati: azione corale sull’asse Radrezza-Liguori, con quest’ultimo che, appena entrato, trafigge Soncin con un sinistro chirurgico. La Pergolettese prova a cambiare ritmo con i cambi, ma è il Padova a staccare il pass per il secondo turno.

PADOVA-PERGOLETTESE 1-0

Marcatori: Liguori 27′ st

PADOVA (4-3-3): Donnarumma 6; Belli 6,5 (Kirwan sv 39′ st), Valentini 6,5, Delli Carri 6,5, Crivello 6,5; Vasic 6,5, Radrezza 7, Dezi 6 (Cretella 6 30′ st); Jelenic 6 (Liguori 7 21′ st), Bortolussi 7 (De Marchi 6,5 39′ st), Russini 6 (Piovanello 6 30′ st). All. Torrente 7

PERGOLETTESE (3-5-2): Soncin 6; Tonoli 5 (Doumbia 6 35′ st), Arini 6, Piccinini 6; Bariti 6 (Saccani 5 20′ st), Mazzarani 5,5 (Figoli 6 20′ st), Artioli 6,5, Varas 6,5, L. Villa 6,5; Abiuso 5, Guiu Vilanova 5,5. All. A. Villa 6

Arbitro: Arena 5

Ammoniti: Valentini, Mazzarani, Piccinini

Recuperi: pt 0′, st 4′

Spettatori: 3205 per uin incasso lordo di euro 32193,70

Ore 21.55 – MEDA – A Meda l’Arzignano pareggia a reti inviolate contro il Renate, non compie l’impresa, ed esce al primo turno dei playoff. I giallocelesti provano ad organizzare il gioco ma il fraseggio viene spezzettato da numerosi errori causati anche dal campo pesante. La squadra di Bianchini si propone spesso lungo la fascia mancina con Cariolato ma nella fase clou manca il guizzo vincente. Il Renate pensa soprattutto a difendersi, consapevole che un pareggio sarebbe sufficiente per passare il turno e tra il 36’ e il 38′ la retroguardia lombarda viene impegnata prima da Barba e poi da Molnar. Nella ripresa l’Arzignano continua a giocare in modo ragionato e al 75′ l’arbitro annulla un gol per fuorigioco a Grandolfo. Negli ultimi minuti la squadra della vallata tenta il tutto per tutto ma non riesce a prevalere sui nerazzurri ed esce così al primo turno dei playoff. 

Ore 19.40  – Serie B: La Corte Federale d’Appello, presieduta da Mario Luigi Torsello, ha respinto il reclamo presentato dalla Reggina e dal suo rappresentante legale Paolo Castaldi il 24 aprile in merito alla penalizzazione di tre punti da scontare nel campionato di Serie B, accogliendo parzialmente quello presentato dagli stessi soggetti l’8 maggio contro l’ulteriore penalizzazione di quattro punti. Complessivamente, quindi, i punti di penalizzazione a carico del club amaranto da scontare nella corrente stagione sportiva passano da sette a cinque. Alla Reggina, lo scorso 17 aprile, erano stati inizialmente inflitti tre punti di penalizzazione. Successivamente, il 4 maggio, era arrivata una nuova penalizzazione di quattro punti.

Ore 19.00 –  Vicenza (4-2-3-1): Confente (dal 46’ Iacobucci); Ndiaye (dal 46’ Ierardi), Pasini (al 60’ Bellich), Cappelletti (dal 69’ Corradi), Greco (dal 60’ Sandon); Zonta (dal 60’ Cavion), Ronaldo (dal 69’ Jimenez); Dalmonte (dal 25’ Begic (dal 73’ Oviszach)), Stoppa (dal 60’ Scarsella), Della Morte (dal 46’ Giacomelli); Ferrari (dal 69’ Rolfini). All. Dan Thomassen

Legnago (4-3-3): Fusco (dal 46’ Di Stasio); Muteba (dal 59’ Travaglini M.), Sbampato (dal 82’ Zarrillo), Noce (dal 68’ Castellan), Ruggeri (dal 46’ Musumeci); Van Ransbeeck (dal 73’ Travaglini A.), Casarotti (dal 52’ Baradji), Viero (dal 52’ Marcellusi); Sambou (dal 46’ Mazzali), Sinani (dal 46’ Gatto (dal 88’ Rodella)), Meneghetti (dal 46’ Rocco). A disp. Roncaglia, Gasparetto, Bernardini, Zanetti. All. Massimo Donati

Marcatori: 13’ e 35’ Stoppa (LRV), 85’ Rolfini (LRV)

Arbitro: sig. Giovanni Battista Caracappa dell’AICS di Vicenza, assistenti sig. Luca Rizzolo e sig. Stefano Longo

Angoli: 9-5

Note: giornata piovosa, terreno in buone condizioni

Allenamento congiunto dei biancorossi con il Legnago, formazione neopromossa in Serie C e ultimo test per i ragazzi di mister Thomassen, in vista dei playoff.
Tre le reti siglate dai biancorossi, grazie alla doppietta di Stoppa al 13′ e al 35′ e grazie alla rete di Rolfini al 85′, che fissa il risultato sul 3-0.

La cronaca:

6’ Conclusione dal limite di Viero che si spegne di poco a lato

7’ Ci prova Cappelletti dal limite, conclusione a fil di palo

8’ Combinazione tra Stoppa e Ronaldo con quest’ultimo che serve Della Morte, conclusione dal limite, palla fra le braccia di Fulco

12’ Cross di Dalmonte dalla destra, colpo di testa di Della Morte, palla che esce di poco oltre la traversa

13’ GOAL! Conclusione di sinistro dal limite di Stoppa, deviazione dalla difesa che inganna Fusco

20’ Ferrari serve Dalmonte in area, conclusione deviata in corner dalla difesa

22’ Viero trova con un passaggio orizzontale Sinani al limite dell’area, conclusione potente che sorvola di poco la traversa

35’ GOAL! Triangolazione tra Stoppa e Ferrari, con l’argentino che stoppa di petto e girandosi con la punta serve Stoppa, che calcia dal limite sul primo palo

41’ Sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti, è provvidenziale l’intervento di Ronaldo ad anticipare Sbampato, pronto alla deviazione decisiva a pochi passi dalla linea di porta

45’ Stoppa pesca in area Ferrari, stop e finta a smarcarsi, conclusione potente oltre la traversa

48’ Dagli sviluppi di una punizione viene servito Rocco, conclusione in diagonale respinta dal palo

55’ Baradji serve Rocco che con una girata conclude a fil di palo

63’ Provvidenziale intervento in scivolata di Sandon su Marcellusi, partito in contropiede

64’ Conclusione potente di Giacomelli dai 25 metri, Di Stasio si distende e devia la sfera, spazzata poi dalla difesa

76’ Cross dalla sinistra di Mazzali, colpo di testa in tuffo di Gatto, reattivo Iacobucci che riesce a respingere la sfera

78’ Filtrante di Ierardi per Rolfini, girata in area e conclusione angolata, bravo Di Stasio a respingere

79’ Conclusione dal limite di Cavion e ancora Di Stasio ad alzare oltre la traversa

80’ Jimenez da corner serve corto su Giacomelli, cross in area e colpo di testa di Corradi che sfiora il palo, dando l’illusione del goal

85’ GOAL! Avanzata di Ierardi che con un filtrante, taglia la difesa e serve Scarsella in area, velo del centrocampista biancorosso per l’accorrente Rolfini, che sigla scavalcando il portiere

89’ Conclusione dal limite di Giacomelli, si distende Di Stasio a deviare in corner

90’ Giacomelli serve Oviszach che con un filtrante pesca Scarsella in area, conclusione parata

Ore 18.05 – Venezia: Arriva un altro aggiornamento della prevendita di Venezia – Perugia. Il nuovo dato tocca quota 4102, di cui 135 ospiti

Ore 17.50 – Trento: Il portiere del Vicenza, attualmente in prestito al Trento, Sebastiano Desplanches farà parte dei 21 azzurri selezionati dal Ct Carmine Nunziata che parteciperanno alla rassegna iridata in programma in Argentina dal 20 maggio all’11 giugno.
L’Italia è inserita nel gruppo D assieme a Brasile, Nigeria e Repubblica Dominicana. L’esordio è fissato per domenica 21 maggio alle ore 18 locali (le 23 in Italia) allo stadio “Malvinas Argentinas” di Mendoza contro i verdeoro. La sfida verrà trasmessa in diretta in chiaro su RaiDue.

Ore 17.00 – Virtus Verona: Il Gavagnin Nocini registra il primo sold-out della stagione questa sera per Virtus Verona – Novara. Lo ha comunicato in questi minuti il club rossoblù, precisando che le biglietterie rimarranno chiuse

Ore 15.50 – Verona: Oggi, giovedì 11 maggio, allo Sporting Center ‘Paradiso’, i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: attivazione, esercitazioni tattiche e partita. I calciatori Adrien Tameze, Giangiacomo Magnani, Isak Hien e Oliver Abildgaard hanno lavorato con la squadra, mentre Kevin Lasagna ha svolto un lavoro differenziato. Domani, venerdì 12 maggio, è in programma una seduta di allenamento mattutina.

Ore 15.25 – Udinese: Simone Pafundi sarà tra i grandi protagonisti del Mondiale Under 20 alle porte. l talento bianconero, infatti, è stato convocato dal CT Carmine Nunziata per la rassegna iridata che si terrà in Argentina dal 20 maggio all’11 giugno prossimi. Un appuntamento di prestigio che, grazie alla presenza di Simone e non solo, si tingerà di bianconero. Pafundi sarà impegnato con l’Italia a partire da domenica 14 maggio quando scatterà a Roma il raduno con i giovani azzurri che debutteranno nella fase a gironi del torneo domenica 21 maggio affrontando, a Mendoza, il Brasile dell’altro talento bianconero Matheus Martins. Tre giorni dopo sarà la volta della sfida alla Nigeria prima di concludere il girone affrontando la Repubblica Dominicana.

Ore 15.20 – Venezia: Oggi il Direttore Generale dell’AIC Gianni Grazioli ha consegnato il premio AIC quale Calciatore del Mese di Aprile presso il Centro Sportivo Taliercio a Joel Pohjanpalo. Il riconoscimento è frutto della preferenza espressa, tramite sondaggio, dai calciatori professionisti di Serie A, B e C.

Ore 14.18 – Südtirol: F.C. Südtirol è lieto di comunicare il prolungamento del contratto di Fabian Tait. Il precedente accordo sarebbe scaduto al termine della corrente stagione agonistica, ovvero il prossino 30 giugno. Il 30enne capitano biancorosso ha firmato un rinnovo biennale, con nuova scadenza fissata al 30 giugno 2025 e con opzione per una successiva stagione. “Si può dire che il biancorosso ce l’ho tatuato sulla pelle e nel cuore, Questa è diventata la mia seconda famiglia, come ho sempre detto e ora posso dirlo ancora di più. Ovviamente sono felicissimo e sono fiero di aver prolungato il mio accordo. Ci tenevo tanto, sono quindi molto contento di aver prolungato il rapporto. Sono veramente onorato e ringrazio tutti indistintamente: la squadra di quest’anno, chi è stato qui in passato, gli allenatori, la società tutta, il direttore, la mia famiglia, la mia ragazza, tutti, davvero tutti, perché senza il supporto di tante persone non sarei stato in grado di raggiungere determinati risultati. E’ facile ricordare i tanti momenti belli, la promozione in B sul campo di Trieste innanzitutto e le tante belle partite di quest’anno, tuttavia sono i momenti meno felici che mi hanno fatto maturare. E’ in queste situazioni che si cresce riuscendo a cogliere determinati aspetti formativi. Noi quest’anno stiamo facendo qualcosa di straordinario e di inaspettato e questo è il bello del calcio e della vita. Sono felice di essere in una squadra con tanti leader veri. Mi sento un ragazzo privilegiato, sono riuscito a trasformare una mia grande passione in un lavoro. E’ stata una scalata importante dai dilettanti fino a qui, tappe che ricordo spesso anche nei dettagli. Anche questo mi ha fatto crescere, come calciatore e come uomo.”.  

Ore 14.00 – F.C. Südtirol è lieto di comunicare il prolungamento del contratto di Fabian Tait. Il precedente accordo sarebbe scaduto al termine della corrente stagione agonistica, ovvero il prossino 30 giugno. Il 30enne capitano biancorosso ha firmato un rinnovo biennale, con nuova scadenza fissata al 30 giugno 2025 e con opzione per una successiva stagione. Nato a Bolzano il 10 febbraio 1993, residente a Salorno, centrocampista centrale o desto, di piede destro, impiegabile anche come terzino destro, 186 cm per 80 kg di peso forma, milita nell’F.C. Südtirol da ben nove stagioni consecutive, ovvero dal giugno 2014. Cresciuto calcisticamente nelle squadre giovanili della società del suo paese, Salorno, ha vestito le casacche di Mezzocorona (in C2 e in serie D) e del Marano prima di arrivare in biancorosso. Con la maglia dell’FCS, Fabian Tait ha fin qui disputato 8 campionati di Serie C e sta disputando il suo primo campionato in Serie B. Ha collezionato ben 322 con la maglia dell’FCS mettendo a segno 22 reti. Dall’inizio della stagione in corso ha assunto a tutti gli effetti i gradi di capitano biancorosso. In campionato ha fin qui indossato per 32 volte la fascia, mettendo a segno due reti e un assist. Nella prestigiosa graduatoria del “Club 100”, ovvero dei giocatori biancorossi che hanno raggiunto e superato la tripla cifra, Fabian Tait si trova al terzo posto dietro ad Hans Rudi Brugger, che 368 presenze è il più presente nella storia del club e ad Hannes Fink, ritiratosi al termine della scorsa stagione dopo 21 anni in biancorosso con 332 gare in prima squadra. Tait occupa il primo posto nella classifica tra i giocatori in attività.

Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Padova-Pergolettese (ore 20.30). PADOVA (4-3-3): Donnarumma; Belli, Valentini, Delli Carri, Crivello; Vasic, Radrezza, Dezi; Jelenic, Bortolussi, Russini. All. Torrente. PERGOLETTESE (3-5-2): Soncin; Tonoli, Arini, Piccinini; Bariti, Mazzarani, Artioli, Varas, L. Villa; Abiuso, Guiu Vilanova. All. A. Villa.

Mercoledì 10 maggio

Ore 19.10 – Padova: Arriva un altro aggiornamento sulla prevendita di Padova- Pergolettese. Sono 2554 i paganti, dei quali 31 nel settore ospiti. Quest’ultimo è un dato definitivo

Ore 18.30 – Venezia: Arriva un altro aggiornamento sulla prevendita di Venezia-Perugia: sono 2868 i tagliando acquistati di cui 89 ospiti

Ore 16.20 – Udinese: Udinese Calcio comunica che Kingsley Ehizibue é stato operato quest’oggi per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro.  L’intervento, effettuato dal Professor Mariani presso la Clinica Villa Stuart di Roma, è perfettamente riuscito.  Da parte del Club i migliori auguri a Kingsley di un pronto recupero.

Ore 16.10 – Catanzaro: Alla viglia dell’ultimo match della Supercoppa di Serie C fra Catanzaro e Reggiana il ds dei calabresi, ed ex emiliano, Giuseppe Magalini ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta di Reggio: L’obiettivo principale era conquistare la B ed è stato centrato, però tutti ci tengono ad alzare un trofeo e per noi non sarà facile riattaccare la spina dopo dieci giorni di stop. La Reggiana? Ad aprile dissi che ci saremmo visti in Serie B e così è stato, ma ne ero convinto anche prima dell’inizio del campionato perché i valori della Reggiana erano superiori ad Entella e Cesena. La prossima B? È un campionato difficile e stimolante, l’entusiasmo dell’ambiente è un fattore che può fare la differenza e in questo senso la piazza di Reggio Emilia può dare tanto”.

Ore 15.00 – Venezia: Queste le dichiarazioni di Antonio Candela, difensore del Venezia, rilasciate oggi la stampa in videoconferenza.

Antonio Candela, un commento su questa salvezza, arrivata a due giornate dalla conclusione.

“Siamo molto soddisfatti, perché la salvezza è arrivata come volevamo e come speravamo, cioè, appunto, con qualche giornata di anticipo, il che ci permette di affrontare le ultime gare con più spensieratezza e libertà. E’ stato un anno difficile, in cui tutti abbiamo fatto sacrifici. Non era scontato il fatto di conquistare la salvezza con due giornate di anticipo”.

Adesso a 180′ dal termine del campionato avete la possibilità addirittura di coltivare un altro sogno, quello di andare ai playoff.

“Certo, ora ci proveremo, ma dopo aver raggiunto il nostro obiettivo primario, tutto quello che viene dopo è qualche cosa in più”.

Il Perugia punta ai tre punti per ottenere a sua volta la salvezza. Come si affronta una partita di questo genere?

“Stiamo preparando la partita già ad inizio di questa settimana. Sappiamo che il Perugia gioca uomo su uomo, ma sappiamo che possiamo fargli male in contropiede. La prepariamo su quello, dunque”.

Qual è stato il momento, secondo te, decisivo del campionato? Ovvero quello che vi ha portati alla svolta?

“Secondo me dopo la partita contro il Sudtirol in casa: da allora abbiamo cambiato un po’ mentalità e anche motore. Abbiamo fatto anche un filotto di vittorie, verso gennaio”.

La paura ha avuto un suo ruolo?

“Sicuramente ci eravamo resi conto che dovevamo spingere. Paura magari no, ma di certo la consapevolezza che, se non avessimo dato tutto, avremmo rischiato forte. Abbiamo cercato continuamente i tre punti e questo ci ha portati ad arrivare più alto”.

Arrivando sulla spinta dell’entusiasmo, potreste essere la mina vagante dei playoff?

“Credo proprio di sì. Alla fine penso, infatti, che conti chi arriva più in forma. Ci saranno sicuramente squadre più attrezzate di noi, vedi Cagliari e Bari, ma noi siamo una squadra di livello, che sta anche bene fisicamente”.

Potrebbero bastare quattro punti?

“Proveremo a farne sei. Non dobbiamo fare calcoli, ma pensare a vincere entrambe le prossime gare,. Di certo, di fronte ai nostri tifosi, vogliamo chiudere con una vittoria”.

Tu e Zampano, nel ruolo di quinti, avete fatto un ottimo lavoro. In particolare, su che cosa avete insistito?

“Indubbiamente il ruolo di quinto è molto dispendioso, devi avere anche le caratteristiche di tanta corsa. Io, Zampano ma pure Ciervo le abbiamo. Ma a tutto questo va aggiunto anche l’allenamento, e anche il metodo. Tutto questo messo insieme ci consente di avere una preparazione ottimale, che ci permette quindi di andare forti, sia in allenamento che in partita”.

Che effetto ti fa vedere il Genoa già promosso?

“Ho vissuto, nel Genoa, il percorso del settore giovanile, quindi chiaramente mi fa piacere. Era prevedibile questo esito, per la rosa che ha”.

Rispetto alle tue aspettative di inizio stagione, qual è stato il tuo segreto per la tua crescita?

“Sono giunto qui in punta di piedi, ma non vedevo l’ora di mettere in mostra le mie qualità. Il minutaggio e la possibilità di giocare permettono oltretutto di migliorare e rischiare di più. Mi sento, appunto, migliorato e cresciuto, come del resto tutta la squadra”.

Ore 15.0o – Verona: Oggi, mercoledì 10 maggio, allo Sporting Center ‘Paradiso’, i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: attivazione, possessi e partite a tema. Il calciatore Miguel Veloso è rientrato in gruppo, mentre Ajdin Hrustic, dopo l’intervento di ricostruzione legamentosa della caviglia sinistra e il successivo periodo di recupero, ha ripreso oggi a svolgere un lavoro individuale in campo. I calciatori Adrien Tameze, Giangiacomo Magnani, Isak Hien, Kevin Lasagna e Oliver Abildgaard hanno svolto un lavoro differenziato. Domani, giovedì 11 maggio, è in programma una seduta di allenamento mattutina.

Ore 14.15 – Padova: “Siamo pronti, recuperiamo un giocatore fondamentale come Liguori. Stavamo benissimo dal punto di vista tecnico – tattico, adesso torniamo in campo dopo quattro vittorie e la pausa che c’è stata. Abbiamo fatto due amichevoli contro la Primavera e una squadra di Eccellenza, poi siamo al completo. La squadra è pronta, ha voglia di giocare ed essere protagonista. Noi siamo il Padova, l’ho detto tante volte e abbiamo il dovere di provarci. Siamo arrivati quinti, a tre punti dal secondo posto. Mi fa piacere l’entusiasmo dei tifosi, sarà fondamentale il loro sostegno. I ragazzi si nutrono dell’affetto dei nostri tifosi. Tocca a noi tramutare questo entusiasmo in prestazioni. I precedenti? Sappiamo che affrontiamo una squadra che si difende molto bene e che attacca con tanti uomini. È un avversario che non ha nulla da perdere, ma non dobbiamo fare calcoli e dobbiamo pensare di vincere la partita. Dobbiamo cercare di andare in campo e di vincere. Le porte chiuse? Abbiamo fatto tre giorni a porte aperte, poi abbiamo cercato di concentrarci e di trovare la compattezza, preparando il lavoro sugli avversari e su di noi. Donnarumma e Liguori hanno recuperato, anche se Michael viene da tre settimane in cui è stato fermo”. Queste le dichiarazioni di Vincenzo Torrente alla vigilia di Padova – Pergolettese

Ore 11.20 – Trento: «È una partita da tripla, anche se vedo nettamente favorito il Padova. Oggi mi sento di dire che il Padova soprattutto con Torrente ha trovato una quadratura importate, è una squadra solida che subisce poco e che ha tirato fuori i valori reali che poteva esprimere la rosa: ecco perché vedo favoriti i Biancoscudati. Renate-Arzignano e Virtus Verona-Novara? Vedo leggermente favoriti il Renate e il Novara: è vero che la Virtus è abituata a giocare su quel campo e può contare sul vantaggio del doppio risultato, ma la rosa del Novara è in grado di andare a vincere. Le favorite alla vittoria finale? Crotone ed Entella, ma se il Padova dovesse passare i primi turni può diventare una candidata importante alla vittoria perché la squadra è comunque ottima e, ribadisco, la piazza potrebbe pareggiare i conti con compagini che hanno organici più importanti come Crotone, Entella, Pescara e Cesena. La squadra potrebbe sopperire all’inferiorità tecnica con la spinta e l’entusiasmo dei suoi tifosi»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Giorgio Zamuner, ex ds del Padova ora al Trento.

Ore 10.40 – Cittadella: «Alla ripresa degli allenamenti ho rivisto la squadra con il morale alto: abbiamo vinto una gara delicata quanto importante con il Benevento, era uno scontro diretto e adesso i punti sono pesantissimi, ma il nostro obiettivo finale è la salvezza che passa attraverso gli impegni con Südtirol e Como, due gare che dovranno essere affrontate a mille. C’è euforia post-vittoria ma anche tensione nell’ambiente, perché le partite sono poche e non c’è più margine di errore. I giocatori sanno che ancora non è stato conquistato niente, e sabato a Bolzano affronteremo un’avversaria forte, una delle migliori sotto l’aspetto fisico. Quando ti ritrovi a sgomitare per la salvezza avverti una pressione incredibile e l’esultanza di sabato dimostra quanta tensione c’era prima e durante la partita. Dobbiamo essere più attenti e cattivi nella nostra area, è una lacuna che ci portiamo appresso, ecco allora che dobbiamo limitare al massimo le palle inattive»: queste le dichiarazioni rilasciate a “Rigorosamente Cittadella” – e riportate sulle colonne de “Il Gazzettino” – da Stefano Marchetti, direttore generale del Cittadella.

Ore 09.30 – «La vittoria della Coppa Italia di C? Ne avevamo bisogno per smaltire la rabbia accumulata durante la stagione. Ora affronteremo i playoff: le potenzialità per far bene non ci mancano. Il Pordenone, pur spendendo forse la metà rispetto alle società che a inizio anno avevano dichiarato le loro ambizioni di promozione, può tornare subito in B. Una categoria, peraltro, dove vogliamo arrivare anche noi»: queste le dichiarazioni rilasciate da Renzo Rosso, patron del Vicenza, e riportate sulle colonne de “Il Gazzettino”.

Martedì 9 maggio

Ore 18.50 – Venezia: “Con il Cosenza abbiamo raggiunto il nostro obiettivo della salvezza con due giornate di anticipo, ma adesso speriamo di raggiungere qualcosa di più contro Perugia e Parma. Il fatto di aver riavvicinato i tifosi alla squadra è un merito di tutti, perché abbiamo ricreato entusiasmo e la gente adesso ci sta sostenendo e trascinando. Il calore della gente è importante, ci aiuta, esprime il tifo di un’intera città e l’incontro con i tifosi ci porta ad essere davvero tutti uniti per un unico obiettivo”. Queste le dichiarazioni di Luca Ceppitelli rilasciate oggi al Venezia FC Store del Museo M9 a Mestre.

Ore 18.00 – Venezia: Arriva un primo dato della prevendita di Venezia – Perugia, in programma sabato allo stadio Penzo. Sono 2220 i biglietti acquistati sinora, di cui 58 nel settore ospiti

Ore 17.45 – Mestre: Campionato terminato. Stagione così così del Mestre, che non è riuscito a trovare una costanza in un girone C della Serie D equilibratissimo. 43 punti e undicesimo posto in classifica, salvezza raggiunta con tre giornate d’anticipo e zone di metà graduatoria occupate. Si poteva fare sicuramente di più, ma l’obiettivo minimo della salvezza è stato raggiunto. A poche ore dal gong finale, il tecnico del Mestre Gianpietro Zecchin ha parlato ai microfoni di TG Plus Venezia: “Ci sono state motivazioni diverse in campo nell’ultima partita contro il Portogruaro (persa per 0-1 allo stadio Baracca di Mestre). Da parte loro erano sicuramente maggiori perché dovevano cercare di fare più punti possibili per cercare di entrare nei playout e non rischiare di andare giù direttamente in caso di vittoria del Montebelluna. Poi non è stato così. Sicuramente per loro era una gara importantissima, ma per noi anche, perché volevamo chiudere al Baracca con una vittoria o perlomeno con un risultato positivo. Così non è stato, mi dispiace, ma questo è il calcio. Siamo partiti anche bene, abbiamo avuto 3/4 occasioni, non le abbiamo sfruttate e loro con i calci piazzati ci hanno messo in difficoltà. Nel secondo tempo era più giusto il pareggio, però loro hanno trovato gol su un bel cross e hanno fatto un bel gol. Hanno trovato questa vittoria importante, peccato per noi, però quello che dovevamo fare lo avevamo fatto già tre partite prima. Salvarsi prima dell’ultima di campionato era fondamentale. Siamo contenti lo stesso. Secondo me è stata una stagione partita malissimo, nessuno se l’aspettava, ma poi siamo stati bravi a riprendere il nostro cammino e a riportarci su in classifica. Da metà girone d’andata siamo sempre stati fuori dalla zona playout ed è stato importante anche quello. Sono tutte esperienze che si fanno. La partenza non ha di certo aiutato, ma a Mestre si sa, hai anche un seguito, un pubblico, che è la cosa che dà più soddisfazioni del giocare a calcio, quindi se non hai tanta personalità e senti i primi fischi, vengono le prime paure e le prime ansie. Poi ho cambiato modulo, alcuni giocatori importanti che non sono entrati in forma l’hanno fatto più tardi e poi penso che il valore si sia visto. L’unico rammarico è stato quello di non avere tanta continuità nelle prestazioni come nei risultati. Quella è l’unica cosa che mi devo rimproverare. Non c’è nessuna recriminazione. Magari nella parte centrale del campionato, verso la fine del girone d’andata o inizio ritorno, eravamo in pochi perché alcuni erano già andati via nel mercato di dicembre, avevamo squalificati, infortunati e non è una scusa o un alibi, però dal momento in cui a gennaio sono rientrati quasi tutti, penso si sia visto il cambio di marcia. Aspettavamo la fine del campionato e in settimana ci incontreremo con il presidente e il direttore, faremo il punto della situazione e sentiremo le intenzioni di tutti quanti. A breve sapremo qualcosa di più. Rimanere a Mestre sarebbe importante, un riscatto mio anche a livello personale dopo una stagione così così, ma ogni stagione ha una storia a sé. Anche se si parte da dei presupposti importanti come quelli di quest’anno, poi il campionato ti rivela ben altro. Abbiamo visto che questo è stato un campionato strano, molto equilibrato, tanto che i playoff e i playout si sono giocati fino alla fine. Adesso vedremo, penso che l’anno prossimo il girone C sarà importantissimo. Il Treviso è salito, che è una piazza importante, poi la Clivense, adesso la Triestina sta facendo i playout, poi ci sono le solite squadre che cercheranno di vincere e sarà un girone tosto. Parleremo di questo anche in settimana, ma le mie intenzioni sarebbero quelle di rimanere, ma devo sentire anche la società. Per quanto riguarda il non ripetere gli stessi errori dipende anche da che ragazzi hai e da che squadra hai. Si pensava una cosa e si è rivelata tutt’altro. Qualche anno prima si pensava di lottare per la salvezza, invece eri sempre vicino ai playoff e si ha fatto altri tipi di campionato. Si parte con dei presupposti, ma non si sa mai cosa ti riserva la stagione, il calendario e tutto quanto”.

Ore 17.35 – Serie B: Il giudice sportivo ha fermato tre giocatori delle squadre trivenete per il prossimo turno di campionato, tutti per un turno. Si tratta di Dennis Johnsen (Venezia), Daniele Donnarumma (Cittadella) e  Daniele Casiraghi (Südtirol).

Ore 16.55 – Arzignano: “Abbiamo perso due volte su due con il Renate in campionato, ma c’è grande orgoglio per essere arrivati sin qui. Ci sono aspetti positivi e negativi. Di positivo c’è che abbiamo recuperato un po’ di energie. Abbiamo recuperato qualche giocatore, ma dall’altro lato abbiamo staccato un po’ mentalmente e c’è il problema di trasmettere alla squadra il piglio giusto agonistico e mentale. I ragazzi si sono allenati bene, sono tranquillo da questo punto di vista. E’ una sfida da vivere bene e da preparare bene. Adesso che ci siamo vogliamo giocarcela, non dobbiamo porci qualsiasi tipo di limite. Quello che ho chiesto ai ragazzi è di non aver alcun tipo di rimpianto. Bisogna arrivare giovedì sera sapendo di aver dato tutto. Il Renate è una squadra che muove molto bene palla e che gioca palla a terra, palleggia bene e ha soluzioni importanti nei giocatori davanti e sa fare male nei calci piazzati.  Dobbiamo cercare di andare forte e di proporre le nostre idee di gioco. Dobbiamo rispettare il Renate e focalizzandoci sulle nostre caratteristiche. Dobbiamo avere nella testa la volontà di passare il turno”. Queste le dichiarazioni di Giuseppe Bianchini, allenatore dell’Arzignano, in vista del debutto playoff a Meda contro il Renate

Ore 16.15 – Pordenone: Anche il Pordenone Calcio scende in campo per “La Partita da Vincere”, l’iniziativa che sostiene l’Assistenza Domiciliare Pediatrica e l’Area Giovani del CRO di Aviano. Oggi l’organizzatore Gianni Cimarosti ha fatto visita alla squadra prima dell’allenamento del pomeriggio posando per una foto di gruppo per promuovere l’evento: appuntamento a lunedì 29 maggio alle ore 18:00 allo stadio “Bottecchia” per “La Partita da Vincere”, quadrangolare con La Mitica – Nazionale Ragazzi Guariti dalla Leucemia, Ex Campioni Serie A, Ex Ramarri e Vigili del Fuoco Pordenone. Nell’occasione sarà presente anche una delegazione neroverde.

Ore 15.35 – Serie C: Giovedì prossimo inizieranno i playoff della Serie C. Il presidente della Lega Pro Matteo Marani lancia il suo messaggio a club e tifosi: “Siamo arrivati al momento più avvincente ed emozionante della stagione sportiva 2022/23: i playoff promozione. Sono 28 le squadre del nostro campionato che parteciperanno a questi avvincenti spareggi. Sarà una fantastica ed emozionante cavalcata che ci porterà alle finali del 13 e del 18 giugno.

Ci guarderanno moltissime persone e a loro, ai tifosi, mi sento di indirizzare un messaggio: vedrete un grande spettacolo, seguite le vostre squadre con passione e correttezza. Riempite gli stadi con calore, voi siete la forza della Serie C.

Le squadre che saranno protagoniste, i calciatori e gli appassionati porteranno nel cuore un gran numero di ricordi, partite straordinarie, gol fantastici e prestazioni di grande brillantezza individuale e di squadra. Celebreremo insieme una festa del nostro calcio che darà grande visibilità alla Lega Pro e a tutti i suoi club. Buon inizio di playoff a tutti!”.

Ore 11.20 – Padova: «Quante chance ha il Padova di arrivare in fondo? Io dico che si può fare. Credo fortissimamente nel Biancoscudo: è una squadra quadrata, arrivata a questi spareggi di slancio, e chi arriva di slancio può andare fino in fondo. E dirò di più: sono convinto che sia meglio giocare prima piuttosto che aspettare più di un mese. È vero che negli ultimi due anni siamo arrivati in finale, ma è altrettanto vero che in entrambi i casi ai quarti rischiammo di essere eliminati per la lunga attesa prima di tornare in campo. Il settore giovanile? È un momento molto bello, vero. Ci sono risultati positivi da parte di molte formazioni e tanti ragazzi si sono affacciati alla prima squadra. Speriamo di poter continuare a lavorare con questa metodologia, trovo una grande disponibilità da parte di società e staff tecnico. Vasic? Lui è il nostro fiore all’occhiello: è nato attaccante, si è trasformato in una mezzala di inserimento, ha gamba e tecnica, ha senso del gol, insomma a tutto per emergere nel grande calcio. Poi è un simbolo, perché i ragazzi delle giovanili lo vedono e capiscono che, se fanno un percorso giusto, possono replicare quanto sta facendo lui»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Carlo Sabatini, responsabile del settore giovanile del Padova.

Ore 10.00 – Pordenone: «I playoff? Il Pordenone ha tutte le componenti necessarie per tornare in B. Ha una buona rosa di giocatori e un tecnico ottimo, esperto, come Mimmo Di Carlo. Certo, tutti i giocatori che di volta in volta scenderanno in campo dovranno fare grande attenzione pure ai particolari, che spesso in simili gare hanno effetti determinanti. Dovranno essere sempre consapevoli della propria forza, ma pure affrontare gli avversari con attenzione e massima umiltà. Chi vedo come favorite al successo finale? Io punto sui ramarri, ma credo proprio che dovranno alla fine vedersela con il Crotone e il Cesena che sulla carta forse sono addirittura superiori. Per questo ci sarà bisogno del caldo apporto di tutto il tifo che sa garantire il popolo naoniano che, lo ricordo bene, sa essere importante e addirittura determinante nei match più difficili»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Carmine Parlato, ex allenatore neroverde ora al Cjarlins Muzane.

Lunedì 8 maggio

Ore 23.15 – A questo link l’editoriale del nostro direttore Dimitri Canello sull’ultimo weekend calcistico

Ore 20.25 – UDINE – Classica partita di fine stagione alla Dacia Arena fra Udinese e Sampdoria. La spuntano i bianconeri che, nonostante le numerose assenze, approfittano dello stato confusionale dei blucerchiati, che con questa sconfitta retrocedono matematicamente in Serie B. Al 10′ il vantaggio: coast to coast di Ebosele, che percorre 70 metri di campo e serve Pereyra, bravo a battere Ravaglia. Al 35′ il raddoppio: Lovric raccoglie la respinta della difesa avversaria e pennella al centro dell’area dove Masina stacca e, di testa, batte Ravaglia che non può nulla. Nella ripresa la Sampdoria si lancia all’attacco, nel tentativo di ridurre le distanze. Chance per Zanoli, Quagliarella e Djuricic.  Al 13′ palo di Gabbadini, il più pericoloso della Sampdoria. Al 37′  nonostante l’enorme distanza dalla porta Gabbiadini calcia verso la porta con Silvestri che respinge con i pugni.

UDINESE-SAMPDORIA 2-0

Reti: al 9′ Pereyra, al 34′ Masina

UDINESE (3-5-2): Silvestri; Becao, Bijol, Masina; Festy (dal 33′ st Perez), Pereyra (dal 40′ st Pafundi), Walace, Lovric (dal 18′ st Arslan), Zeegelaar (dal 33′ st Udogie); Thauvin (dal 18′ st Samardzic), Nestorovski. A disposizione: Padelli, Piana, Abankwah, Buta, Perez, Semedo, Guessand, Pafundi. Allenatore: Sottil

SAMPDORIA (3-4-1-2): Ravaglia; Gunter, Nuytinck, Murru; Zanoli, Winks (dal 44′ st Cuisance), Rincon, Augello; Djuricic (dal 44′ st Ilkhan); Quagliarella (dal 39′ st Jese), Gabbiadini. A disposizione: Turk, Zorzi, Oikonomou, De Luca, Lammers, Murillo, Paoletti Malagrida, Allenatore: Stankovic

Ammonizioni: Winks, Becao, Augello, Masina

Recupero: 2′ nel primo tempo, 4′ nella ripresa

Ore 19.25 – Triestina: Arrivano le decisioni del giudice sportivo dopo l’ultimo turno di campionato. Ennesima multa per la Triestina: “€ 500 TRIESTINA A) per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori, posizionati nel Settore Tribuna Furlan, integranti pericolo per l’incolumità pubblica, consistiti: 1. nell’aver lanciato e fatto esplodere, prima dell’inizio della gara, un petardo sul terreno di gioco senza conseguenze; 2. nell’aver lanciato, al 92° minuto della gara, sul terreno di gioco un bicchiere di plastica vuoto e un accendino, senza conseguenze; B) per avere alcuni dei suoi sostenitori presenti nella Curva Furlan, al 16°, 67° e 68° minuto della gara, intonato cori oltraggiosi nei confronti delle Istituzioni dello Stato. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2, e 25, comma 3, C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti, considerate i modelli organizzativi attuati ex art. 29 C.G.S. (r. proc. fed., r. c.c.).”

Ore 18.00 – Serie D: Siamo giunti al termine del girone C di Serie D. 34 giornate, 18 squadre, una vincitrice, quattro team che saranno impegnati nei playoff, altrettanti nei playout e due retrocesse. Questi i possibili verdetti di inizio stagione, che oggi sono del tutto ufficiali. Alcuni già noti, altri scoperti solo ieri, grazie anche ai risultati dell’ultima giornata di campionato, andata in scena domenica pomeriggio alle ore 15. Partiamo dal Legnago, già campione, che non è andato oltre il 2-2 contro il già retrocesso Levico Terme. Prima contro ultima, partita che sapeva di amichevole. I primi erano già con la testa alla Serie C, i secondi con il morale a pezzi dopo la retrocessione di scorsa settimana. Bene, benissimo, l’Union Clodiense, che strapazza l’Este per 0-4 e si assicura il secondo posto in classifica. In zona playoff anche Adriese, Campodarsego e Luparense. Le prime due hanno pareggiato per 2-2, l’ultima se l’è rischiata, pareggiando per 1-1 contro il Calcio Caldiero Terme. Rischio grossissimo, perché la Virtus Bolzano ha gli stessi punti della squadra di San Martino di Lupari, 53. Squadro altoatesina che non è riuscita a segnare in casa contro un Villafranca Veronese in lotta per non retrocedere e per restare in zona playout. La Prodeco Calcio Montebelluna crolla con la Dolomiti Bellunesi e retrocede in Eccellenza come il Levico, mentre il Portogruaro accede ai playout, grazie alla vittoria per 0-1 sul Mestre al Baracca. Pareggiano per 1-1 Cartigliano e Torviscosa, così come Cjarlins Muzane e Montecchio Maggiore. Ma riepiloghiamo. In zona playoff Union Clodiense, Adriese, Luparense e Campodarsego, in zona playout Montecchio Maggiore, Torviscosa, Portogruaro e Vullafranca Veronese.

 

Questi i risultati dai campi di Serie D, girone C, delle partite di domenica pomeriggio:

Calcio Caldiero Terme 1-1 Luparense

Campodarsego 2-2 Adriese

Cartigliano 1-1 Torviscosa

Dolomiti Bellunesi 4-1 Prodeco Calcio Montebelluna

Este 0-4 Union Clodiense

Legnago Salus 2-2 Levico Terme

Mestre 0-1 Portogruaro

Virtus Bolzano 0-0 Villafranca Veronese

 

Questa la classifica aggiornata al termine del girone C di Serie D:

Legnago Salus 60

Union Clodiense 58

Adriese 56

Campodarsego 54

Luparense 53

Virtus Bolzano 53

Este 50

Cjarlins Muzane 48

Calcio Caldiero Terme 48

Cartigliano 46

Mestre 43

Dolomiti Bellunesi 43

Montecchio Maggiore 39

Torviscosa 36

Portogruaro Calcio 35

Villafranca Veronese 34

Prodeco Calcio Montebelluna 31

Levico Terme 29

Ore 17.40 – Serie C: Il Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Giuseppe Rotondo, ha sanzionato l’ACR Siena 1904 (Girone B di Serie C) con 4 punti di penalizzazione in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva e un’ammenda di 1.000 euro, disponendo l’inibizione di 4 mesi e 15 giorni per il presidente Emiliano Montanari.

La società era stata deferita per responsabilità propria e responsabilità diretta per una serie di violazioni in materia gestionale ed economica.

Ore 16.45 – Serie C: Si riportano, in applicazione del Regolamento di cui al Com. Uff. n. 188/DIV di Lega Pro del 06.03.2023, gli abbinamenti programmati delle gare del Primo Turno “Play Off del Girone”:

GIRONE A
PADOVA – PERGOLETTESE Ore 20.30
VIRTUS VERONA – NOVARA Ore 20.30
RENATE – ARZIGNANO V. Ore 20.00

GIRONE B
GUBBIO – RECANATESE Ore 20.30
PONTEDERA – RIMINI Ore 20.45
ANCONA – LUCCHESE Ore 18.00 Diretta televisiva Rai Sport

GIRONE C
AUDACE CERIGNOLA – JUVE STABIA Ore 20.30
PICERNO – POTENZA Ore 20.30
MONOPOLI – LATINA Ore 20.30

Modalità di svolgimento

Le società vincitrici avranno accesso al Secondo Turno Play Off del Girone.
In caso di parità al termine dei 90’ regolamentari, avrà accesso al Secondo Turno Play Off del Girone la società
meglio classificata al termine della regular season.

Ore 16.25 – Venezia: Riceviamo e pubblichiamo dal presidente del Venezia Duncan Niederauer

“Come ho detto ieri ai giocatori, ora che siamo ufficialmente salvi, il nostro obiettivo primario è stato raggiunto e possiamo sognare qualcosa di più.

Le sfide di quest’anno potrebbero non essere state quelle che tutti ci aspettavamo all’inizio della stagione, ma sono orgoglioso del fatto che abbiamo avuto il coraggio di cambiare ciò che doveva essere cambiato. Abbiamo riconosciuto i nostri errori e trasformato l’atteggiamento della squadra, così come la rosa, a metà stagione.

Vanoli e Antonelli hanno creduto nel nostro progetto in un momento in cui non era facile farlo. I risultati della seconda parte della stagione parlano da soli. La squadra ha lavorato duramente e il raggiungimento dell’obiettivo è un premio per il loro impegno.

Anche i tifosi devono essere orgogliosi dell’impatto che hanno avuto sulla nostra squadra. Non è una sorpresa che il nostro miglioramento al Penzo sia coinciso con l’incredibile sostegno dei tifosi. I giocatori sentono l’energia dei nostri sostenitori. Tornerò a Venezia in settimana e spero che per la partita di sabato contro il Perugia si possa creare un’atmosfera come quella che si è creata contro il Modena.

Sogniamo insieme: tutto è possibile se non ci arrendiamo mai!”.

Ore 16.00 – Union Clodiense: L’Union Clodiense potrà disputare la semifinale dei playoff e anche la finale in casa, visto il secondo posto ottenuto, anzi, mantenuto, in classifica. 58 punti a -2 dal Legnago, con qualche rimpianto che inizia a farsi sentire, ma con la positività di chi sa che potrà affrontare le fasi finali del campionato con convinzione e speranza. Più rammarico che altro, ma approdare in C non è impossibile, anche se sarebbe stato meglio non perdere qualche punto di troppo a discapito del Legnago e arrivarci ben prima, in maniera diretta. Sarà dura, ma l’Union ha dimostrato di potercela fare: serviranno testa e cuore, senza dimenticarsi di un supporto ingente dalla tifoseria, che sempre fa bene. E affrontare una mina vagante come l’Este non era facile all’ultima di campionato per terminare al meglio e slanciarsi proprio in ottica playoff. Decisiva la roboante vittoria per 0-4 di ieri pomeriggio dei ragazzi di Andreucci. Poker granata allo Stadio Nuovo Comunale alle ore 15.

Questi gli undici spediti in campo dal tecnico degli ospiti Antonio Andreucci: Magri, Marocco, Gning, Duse, Munaretto, Cuomo, Minicucci, Vecchione, Aliu, Serena R, Calabrese. Un, due e tre e squadra subito in gol. Non passa neanche un minuto che Aliu sigla lo 0-1, su un tocco decisivo in seguito a un cross arrivato dalla sinistra. Gara a senso unico: allo scadere del primo tempo ecco il raddoppio, firmato da Minucci, arrivato a Chioggia negli scorsi mesi. 0-2 alla pausa. Nella ripresa la trama della gara non cambia di una virgola, ma si ripete la stessa identica cosa. Altri due gol, questa volta realizzati da un Tognoni appena entrato in campo al 65′ e da Rossi una decina di minuti dopo. Pokerissimo dell’Union Clodiense, che chiude la stagione al meglio. 0-4. Testa ai playoff!

ESTE 0-4 UNION CLODIENSE

ESTE: Agosti, Marchesan, Piccardi, Burato, Calgaro, Zanetti, Franzolin, Caccin, Santi, De Vido, Perkovic. All.: Andrea Pagan.

UNION CLODIENSE: Magri, Marocco, Gning, Duse, Munaretto, Cuomo, Minicucci, Vecchione, Aliu, Serena R, Calabrese. All.: Antonio Andreucci.

Arbitro: Massari di Torino

Ore 15.40 Mestre: Ultimo atto del campionato, ultima partita del girone C di Serie D. Un campionato equilibrato, una sfida, quella di ieri pomeriggio del Baracca tra Mestre e Portogruaro, tra due compagini con obiettivi diametralmente opposti. Gli Orange con la salvezza in tasca ormai da un po’ di tempo, praticamente senza obiettivi se non quello di terminare la stagione con una buona prestazione e un buon risultato di fronte al proprio pubblico, gli ospiti per non retrocede direttamente, stabilirsi in zona playout e mantenere il vantaggio su una penultima Prodeco Calcio Montebelluna, ferma a +3 dal già retrocesso Levico Terme. Stimoli differenti, ambizioni diverse a 90′ dal gong finale. A sorridere, il Portogruaro, uscito vittorioso dal terreno di gioco per 0-1.

I ragazzi di Zecchin non riescono a segnare e vanno sotto, grazie a un gol di Alcantara, non il famosissimo Thiago che tutti conosciamo, mediano dai piedi educatissimi, ma il centravanti del Portogruaro. La rete del numero 9 arriva nel secondo tempo, grazie a un colpo di testa che entra in porta di rimbalzo, in seguito a un cross arrivato dalla destra. Nel primo, una traversa centrata in pieno sempre dal Portogruaro. Seconda frazione di gioco, inoltre, iniziata con 18′ di ritardo, a causa dell’infortunio del direttore di gara nella partita tra Cartigliano e Torviscosa. Tre punti in tasca e zona playout mantenuta per gli ospiti, vista anche la sconfitta per 4-1 del Montebelluna sulla Dolomiti Bellunesi. Mestre, invece, fermo a metà classifica, in undicesima posizione a 43 punti, a +4 dalla zona playoff e a -10 dalla zona playoff. La stagione si poteva concludere in maniera migliore.

Ore 15.10 – Gian Piero Ventura è tornato a parlare della sua esperienza sulla panchina dell’Italia in una lunga intervista rilasciata all’edizione genovese de La Repubblica: “Ho capito tardi che il mondo è cambiato. Ho continuato ad essere, senza preoccuparmi dell’apparire. Invece nel calcio non conta più chi sei, ma cosa dicono di te. Devi far passare delle notizie ed essere parte di un gruppo importante: procuratori, buona stampa. Altrimenti non esisti”. E i pensieri sulla notte contro la Svezia a San Siro: “L’hanno definito ‘un disastro epocale’. Poi è successo una seconda volta. Hanno scritto che era un ‘incidente di percorso’. La notte della nuova eliminazione ho ricevuto 700 telefonate ma non ho risposto a nessuno. La morale? Quando qualcuno racconta in giro che sei un ladro, anche se non è vero, il giorno che spariscono 100 lire tutti diranno che la colpa è tua”.

Ore 14.40 – Udinese: La Curva Nord Udinese aggiorna la situazione in vista di Udinese – Sampdoria di oggi con questo messaggio pubblicato sui propri profili social

Ore 11.20 – Mestre: «C’è di sicuro rammarico per il finale di stagione perché, se contro la Clodiense avevamo centrato la salvezza anche dal punto di vista della matematica, contro Adriese e Portogruaro abbiamo rimediato due sconfitte ampiamente evitabili. Chiudiamo così un’annata sofferta che servirà a tutti per maturare: non bisogna mai dare nulla per scontato e anche se si parte con ben altri obiettivi, in seguito non sai mai effettivamente cosa il campionato può riservare. Abbiamo avuto due periodi nerissimi, coincisi con l’inizio dei due gironi, ma il gruppo ha reagito a queste due situazioni, cosa tutt’altro che facile e scontata. Abbiamo anche conosciuto momenti buoni e questo ci ha consentito di arrivare ottenere la salvezza con due giornate di anticipo. Purtroppo, abbiamo peccato di continuità dal punto di vista dei risultati e di prestazioni e mi assumo in questo senso le mie responsabilità: abbiamo alternato prestazioni ottime con altre dove sembrava che fossimo rimasti negli spogliatoi, e forse durante la settimana di lavoro ero io che non riuscivo a dare le giuste motivazioni ai ragazzi. Il futuro? È ancora presto, ma nei prossimi giorni dovrebbe esserci l’incontro con il presidente Stefano Serena per capire»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Gianpietro Zecchin, allenatore del Mestre.

Ore 10.40 – Pordenone: «Stiamo vivendo in modo ottimale questa importante fase di preparazione e si è visto molto bene negli ultimi due test sostenuti in famiglia. Abbiamo ancora tre settimane a disposizione per presentarci al top della condizione e con lo spirito giusto all’appuntamento di sabato 27 maggio. L’importante sarà affrontare le sfide che ci attendono nella condizione mentale ideale, consci della nostra forza. Per gli spareggi-promozione si sono qualificate squadre molto importanti. Io però credo fermamente nelle qualità del gruppo di giocatori a mia disposizione. Sarà fondamentale che ci credano pure loro»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Mimmo Di Carlo, allenatore del Pordenone.

Ore 10.00 – Cittadella: «Sono contento sicuramente a livello personale ma soprattutto per la squadra. Sono arrivato a gennaio quando c’era una difficile situazione di classifica. All’inizio sembrava tutto bello, poi abbiamo avuto una flessione. Adesso stiamo giocando le ultime partite, quelle che pesano di più, e anche un gol diventa fondamentale. Che arrivi dopo novanta, venti o dieci minuti della mia partita conta poco, l’importante è farsi trovare pronto, anche al momento della finalizzazione. A me piace essere partecipe sia in campo che nello spogliatoio in tutte le sfumature della squadra. Quando non gioco devo essere il primo a dare una mano ai compagni, e quando sono chiamato in causa cerco di fare il mio lavoro, cioè i gol. I tre punti sanno di liberazione a livello di testa, adesso possiamo vivere la settimana più serenamente e preparare al meglio la trasferta di Bolzano contro il Südtirol. Quanti punti servono per salvarsi? Difficile dirlo, mancano due partite, quindi dico sei, così siamo sicuri»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Tommy Maistrello, attaccante del Cittadella.

Ore 09.30 – «Sono contento sicuramente a livello personale ma soprattutto per la squadra. Sono arrivato a gennaio quando c’era una difficile situazione di classifica. All’inizio sembrava tutto bello, poi abbiamo avuto una flessione. Adesso stiamo giocando le ultime partite, quelle che pesano di più, e anche un gol diventa fondamentale. Che arrivi dopo novanta, venti o dieci minuti della mia partita conta poco, l’importante è farsi trovare pronto, anche al momento della finalizzazione. A me piace essere partecipe sia in campo che nello spogliatoio in tutte le sfumature della squadra. Quando non gioco devo essere il primo a dare una mano ai compagni, e quando sono chiamato in causa cerco di fare il mio lavoro, cioè i gol. I tre punti sanno di liberazione a livello di testa, adesso possiamo vivere la settimana più serenamente e preparare al meglio la trasferta di Bolzano contro il Südtirol. Quanti punti servono per salvarsi? Difficile dirlo, mancano due partite, quindi dico sei, così siamo sicuri»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Tommy Maistrello, attaccante del Cittadella.

Domenica 7 maggio

Ore 23.25 – Verona: “Abbiamo avuto un problema a trovare la porta, ma noi abbiamo costruito molto, anche più del Verona. Loro giocano un calcio complesso, lavorando sulle seconde palle. Nella ripresa abbiamo ritrovato più dinamicità, fino al gol subito. Dopo abbiamo cercato di recuperare il risultato, con un po’ di frenesia. Non siamo assolutamente contenti, è una sconfitta pesante ma dobbiamo digerirla per andare avanti. Non dobbiamo avere timore o paura, perché abbiamo tutto nelle nostre mani”. Queste alcune delle dichiarazioni rilasciate da Marco Baroni in conferenza stampa dopo Lecce-Verona

Ore 23.12 – Verona: Darko Lazovic, centrocampista dell’Hellas Verona, ha parlato così ai microfoni di DAZN al termine della fondamentale vittoria nello scontro salvezza col Lecce: “Sapevamo che era una partita molto importante, volevamo riscattarci dopo la brutta prestazione contro l’Inter, ce l’abbiamo messa tutta vincendo meritatamente. Sapevamo che non eravamo quelli di mercoledì sera, però non abbiamo fatto ancora niente. Dopo un brutto periodo siamo usciti dalla zona retrocessione ma mancano ancora quattro finali e ce la metteremo tutta. Bisogna fare come oggi, non siamo stati belli da vedere ma abbiamo vinto grazie anche all’aiuto di chi è entrato. Sono contento per Ngonge”.

Ore 23.00 – Verona: Queste le dichiarazioni di Marco Zaffaroni a Dazn dopo Lecce – Verona: ” Abbiamo fatto un grande passo in avanti, manca ancora un pezzettino e non dobbiamo certo fermarci qui. Adesso più che mai dobbiamo rimanere concentrati, non è facile giocare per mesi per rincorrere. Lo abbiamo fatto con qualche passo falso, ma rimanendo sempre sul pezzo. Questa sera, senza presunzione, volevamo fare una partita mantenendo gli equilibri, ma avendo la voglia di vincere i duelli nella metà campo avversario. Lo spirito è stato questo, volevamo cercare di fare risultato attraverso questo tipo di prestazione. I ragazzi sono stati bravissimi, in questo campo con uno stadio pieno, abbiamo fatto una grande gara”

Ore 22.40 –  LECCE – Precisione, pazienza e cinismo, così il Verona espugna 1-0 il Via del Mare di Lecce e stacca di tre lunghezze lo Spezia che ora è terzultimo da solo. I gialloblù cominciano subito in modo arrembante e al 2′ Juric colpisce la traversa: Lazovic va in progressione sulla sinistra, supera Gendrey e mette palla in mezzo per l’ex attaccante della Salernitana che colpisce di testa ma la conclusione si infrange sul montante. Il Lecce bada soprattutto a difendersi e al 10′ rischia nuovamente per un cross di Lazovic che viene deviato in corner da Falcone. Il Verona prosegue con decisione senza però riuscire a sferrare colpi pericolosi per la porta salentina, mentre ad inizio ripresa Di Francesco galoppa sulla corsia di destra e serve Strefezza ma Dawidowicz è bravo ad anticipare l’argentino. Il Lecce cambia passo e con la coppia Di Francesco-Strefezza si porta in più occasioni nella metà campo del Verona mancando però sempre il guizzo vincente. Al 57′ è proprio Di Francesco a girarsi e tirare verso Montipò ma la palla finisce sopra la traversa. Il Verona è spesso in difficoltà e al 68′ Gallo manda in profondità Ceesay ma la difesa dell’Hellas riesce a spazzare via la palla. Dopo una ventina di minuti di controllo del gioco da parte del Lecce la situazione si inverte al 71′ con l’ingresso in campo di Ngonge il quale sfugge a Hjulmand e dal limite dell’area lascia partire una sciabolata che beffa Falcone e sblocca così il risultato. A questo punto il Lecce prova il tutto per tutto ma Montipò e la difesa gialloblù non si lasciano sorprendere e dopo cinque minuti di recupero il Verona porta a casa la prima vittoria stagionale in trasferta e coglie tre punti importantissimi che proiettano la squadra di Zaffaroni sopra la zona retrocessione con con tre mattoncini di vantaggio sullo Spezia.

LECCE-HELLAS VERONA 0-1
Rete: 71′ Ngonge

Lecce (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Gallo; Blin (dal 72′ Gonzalez), Hjulmand, Oudin (dall”83′ Colombo); Strefezza, Ceesay, Di Francesco (dal 72′ Banda).
A disposizione: Bleve, Brancolini, Romagnoli, Pongracic, Askildsen, Tuia, Helgason, Ceccaroni, Voelkerling, Maleh, Cassandro, Pezzella
Allenatore: Marco Baroni

Hellas Verona (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Hien, Dawidowicz; Faraoni (dal 70′ Depaoli), Tameze, Abildgaard, Lazovic (dall’87’ Terracciano); Duda (dal 70′ Sulemana), Verdi (dal 64′ Ngonge); Djuric
A disposizione: Berardi, Perilli, Zeefuik, Doig, Ceccherini, Braaf, Kallon, Cabal, Gaich, Coppola
Allenatore: Marco Zaffaroni

Arbitro: Davide Massa (Sez. AIA di Imperia)
Assistenti: Fabrizio Lombardo (Sez. AIA di Cinisello Balsamo), Niccolò Pagliardini (Sez. AIA di Arezzo)

NOTE. Ammoniti: Faraoni, Hjulmand, Abildgaard, Magnani, Oudin, Montipò, Ngonge.

Ore 20.20 – Mori Santo Stefano: Il Mori S. Stefano, squadra militante nell’Eccellenza trentina, dopo nove anni ritrova la serie D. Decisiva, nella giornata odierna, la vittoria sul Lavis grazie alla doppietta firmata da Juani Molina nel corso della ripresa.

Ore 20.10 – DOLOMITI BELLUNESI-MONTEBELLUNA 4-1
GOL: pt 21’ Corbanese, 41’ Tonizzo; st 25’ Svidercoschi, 36’ Artioli, 43’ Vavassori.
DOLOMITI BELLUNESI: Virvilas; Alcides (st 46’ Pettinà), Conti, Vavassori, Toniolo; Arcopinto (st 42’ Faraon), De Carli, Artioli; A. Cossalter (st 38’ Fernandez); Corbanese (st 46’ Sommacal), Svidercoschi (a disposizione: Patitucci, Cucchisi, T. Cossalter, Alari, Tuninetti). Allenatore: D. Zanin.
MONTEBELLUNA: Masut; Fabbian, Tonizzo, Martin (st 20’ Carlevaris); Bottani (st 20’ Malandrino), Zago, Sagrillo (st 33’ Kociu), Nava; De Paoli, Fasan, Akammadu (a disposizione: Rigon, Boccafoglia, Butti, Samotti, Scappin, Salvador). Allenatore: F. Bordin.
ARBITRO: Carlo Esposito di Napoli (assistenti: Mariano Pascale di Bologna e Filippo Todaro di Finale Emilia).
NOTE. Spettatori: 600 circa. Ammoniti: Alcides, A. Cossalter, Artioli. Angoli: 9-4 per la SSD Dolomiti Bellunesi. Recupero: pt 0’; st 4’.

Chiusura col poker: la SSD Dolomiti Bellunesi si regala un finale con i fiocchi. Davanti al proprio pubblico (circa 600 tifosi sulle tribune) non dà scampo al Montebelluna e prenota un posto in serie D anche per la stagione 2023-2024. Gioia e commozione si intrecciano in un mix ad alto tasso di emotività per l’ultima recita di un calciatore che, a queste latitudini, è e sarà sempre una leggenda: Simone Corbanese, capace di nobilitare il proscenio con il gol che apre le danze e un assist al bacio. È il giusto lieto fine, a coronamento di una carriera inenarrabile. Lieto fine che ha pure l’impronta di Svidercoschi, Artioli e Vavassori, gli altri bomber di giornata. E del portiere Virvilas, decisivo sull’1-1.

ZAMPATA – I padroni di casa partono subito col piede sull’acceleratore. E creano tre occasioni in una manciata di minuti: Masut, l’ex di turno, è decisivo sul colpo di testa di Svidercoschi e addirittura superlativo sul destro a colpo sicuro di Arcopinto, mentre Corbanese sfiora il bersaglio con un tiro da fuori. Il gol è nell’aria. E prende forma al 21’, grazie alla zampata di capitan Cobra, sugli sviluppi di un corner. Il Montebelluna, però, rimane in piedi. E, dopo aver incassato una serie di attacchi, sferra un unico, ma letale colpo: lo fa con una punizione di Tonizzo, a 4’ dallo scadere.

TUTTI IN PIEDI – La ripresa si gioca sul filo della tensione. Svidercoschi, allora, suona la carica: l’ex Masut lo mura due volte, ma nulla può sul colpo di testa chirurgico del centravanti, pescato in maniera altrettanto chirurgica da Alex Cossalter. È una liberazione, anche perché, pochi istanti prima, Virvilas si era letteralmente superato su un bolide da ottima posizione di Fasan. Da quel momento, la SSD Dolomiti Bellunesi deflagra: cala il tris con Artioli, servito dal capitano (che colpisce pure una traversa), e quindi il poker grazie a Vavassori, difensore col dolce vizietto del gol. Poi, tutti in piedi. Esce la leggenda. E il polisportivo tributa la giusta ovazione.

IL VERBO DEL COBRA – «Il calcio mi ha regalato l’ultima emozione – sono le parole di Corbanese nel post partita – ma ero focalizzato sull’importanza del momento. Sono contento, ora cercherò di “metabolizzare”. Ringraziamenti? In primis alla famiglia. A Martina, che mi ha donato Leonardo. A tutti i miei compagni e agli allenatori del presente e del passato. Alla società per la stima che ha sempre avuto nei miei confronti. Adesso? Si gira pagina. Non ho rimpianti, credo di uscire a testa alta».

Ore 18.30 – Udinese: “Dopo i fatti accaduti in Udinese – Napoli, i gruppi della Curva Nord per la partita di domani contro la Sampdoria hanno deciso di lasciare vuoti gli spazi solitamente occupati. Invitano a seguire l’esempio tutti gli spettatori che abitualmente frequentano la Nord. Ora e sempre, forza Udinese!”. Questo il messaggio comparso poco fa sulla pagina Facebook della Curva Nord Udinese 1896

Ore 18.20 – Vicenza: L’#Under16 vince contro la Feralpisalò e accede ai quarti dei playoff Scudetto. Dopo il 3-1 in terra bresciana, i biancorossi bissano il successo con un rotondo 4-0.  Goal nel primo tempo di Beghetto e Conzato, doppietta di Tirapelle nella ripresa. Ai quarti la formazione di mister Belardinelli troverà la vincente di Catanzaro-Foggia Bravi ragazzi

Ore 18.10 – PARMA – Si aspettava soltanto il risultato di Parma – Brescia per alzare le braccia al cielo. Il 2-0 maturato al Tardini con doppietta di Benedyczak ha una doppia valenza. Rende matematica la salvezza del Venezia, avvicina alla permanenza in B il Cittadella, che oggi sarebbe al riparo da sorpresa e che si appresta a giocare le ultime due partite in una situazione nettamente migliore rispetto a quella di dieci giorni fa. Il Venezia ora può concentrarsi unicamente sull’obiettivo playoff, che a due giornate dalla fine resta alla portata

Ore 15.00 – Bassano: La società Fc Bassano, recepite le dimissioni dell’allenatore Ezio Glerean e del preparatore dei portieri, Antonio Lacara, ringrazia i due tecnici per l’impegno profuso e i risultati ottenuti in questi mesi alla guida della prima squadra, augurando loro le migliori fortune personali e professionali. Già dalla gara odierna la guida della squadra sarà affidata al tecnico della Juniores Filippo Sambugaro.

Ore 14.00 – Udinese: Alla vigilia di Udinese – Sampdoria parla Andrea Sottil. Che tiene a sottolineare, ad inizio intervista, il dispiacere per l’infortunio subito da Ehizibue: “Quest’anno in termini di sfortuna ne abbiamo avuto tanta purtroppo. Abbiamo cominciato con Masina, poi Deulofeu ed Ebosse. Ora è toccato a Kinglesey. Mi dispiace veramente per tutti. Soprattutto per King, perché stava avendo una grande crescita, arrivando ad un livello importante di performance. Ci metto anche l’infortunio di Isaac. Beto proviamo a recuperarlo, lo stiamo valutando ma è chiaro che averli tutti in rosa e a disposizione ci avrebbe dato più alternative e sarebbe stato bello che la squadra si giocasse questo finale di stagione tutta insieme. Bisogna stare comunque sul pezzo, quelli che sono rimasti sono tutti forti e scalpitano per trovare spazio. Da loro pretendo il massimo. Sono lucido e sereno perché so che questi ragazzi mi daranno tutto.”

“Ebosele è una soluzione – dichiara l’allenatore – Come sempre farò le mie valutazioni per mettere la miglior squadra in campo. Lui è cresciuto tantissimo, è un giocatore che ci dà profondità e fasi di 1 contro 1. Si allena bene e lavora seriamente. È il futuro di questa squadra. Se dovessi sceglierlo dall’inizio sono sicuro che farà la sua partita”

Al termine della gara con il Napoli “ci sono stati due giorni di recupero, perché è stata una partita dispendiosa a livello fisico e mentale. Il lavoro attivo è stato soprattutto per chi ha giocato meno. Oggi è stata una buona rifinitura. Sono convinto che i giocatori che fino adesso non hanno avuto tanto spazio potranno essere determinanti in questo finale di campionato.” – commenta Sottil.

L’allenatore bianconero conclude analizzando il prossimo avversario: “La Sampdoria verrà qui e giustamente giocherà la sua partita. Sono chiaramente in una situazione molto deficitaria, ma hanno un allenatore preparato e gran motivatore. È un grosso errore pensare che domani sarà tutto semplice. Noi abbiamo l’obbligo verso noi stessi e pretendo una gara come quella vista contro il Napoli, come approccio e a livello di intensità. Dobbiamo essere più continui a livello di mentalità. Con le grandi abbiamo dimostrato in casa grande lucidità e non abbiamo mai perso. Abbiamo di fronte a noi 15 punti e il nostro obiettivo è essere continui. Questo è l’obiettivo che ho dato ai ragazzi. Questo vale per il finale di campionato e per una crescita futura. Il vincente si comporta da vincente, cioè essere performante per tutti i minuti di ogni partita.”

Ore 13.45 – Venezia: A partire dalle ore 10:00 di lunedì 8 maggio sarà attiva la prevendita per Venezia – Perugia, gara valida per la Giornata 37 del Campionato di Serie B 2022/2023 che si disputerà sabato 13 maggio alle ore 14:00 allo Stadio Pier Luigi Penzo.

Venezia – Perugia rientra tra le partite per le quali è previsto l’ingresso gratuito, nei settori di Curva Sud Groppello e Distinti Solesin, ai minori di anni 14 accompagnati da un adulto pagante tariffa intera nella misura massima di due minori per ciascun maggiorenne (ai sensi dell’art.11 Legge 4/4/2007 n.41).
Il biglietto omaggio dovrà essere emesso contestualmente a quello a tariffa intera, esclusivamente allo Store M9, allo Store Rialto e ai Botteghini dello Stadio il giorno gara che apriranno alle ore 12:00.

In occasione del Meet the Team in programma martedì 9 maggio a partire dalle ore 18:30 allo Store M9, tutti i possessori di Supporters Card potranno acquistare uno o più biglietti alla tariffa speciale di €5,00. Le iniziative sono valide esclusivamente nei settori Curva Sud Groppello e Distinti Solesin.

PREZZO DEI BIGLIETTI

PITCH VIEW:
Prezzo unico intero € 50,00

TRIBUNA VIP NERA:
Prezzo unico intero € 45,00

TRIBUNA CENTRALE ARANCIO/VERDE:
Intero € 32,00
Ridotto Under 18 e Over 65 € 26,00

TRIBUNA LATERALE BIANCA:
Intero € 22,00
Ridotto Under 18 e Over 65 € 20,00

DISTINTI CENTRALI VALERIA SOLESIN:
Intero € 20,00
Ridotto Under 18 e Over 65 € 15,00

DISTINTI LATERALI VALERIA SOLESIN:
Intero € 17,00
Under 18 e Over 65 € 12,00

CURVA SUD MICHAEL GROPPELLO:
Intero € 10,00
Under 18 e Over 65 € 8,00

Di seguito il prezzo dei biglietti con servizio Hospitality incluso nel pre-match e durante l’intervallo, fino ad esaurimento posti:

PITCH VIEW NORD VERDE CON ACCESSO IN LOUNGE RIALTO:
Prezzo unico intero € 110,00

TRIBUNA VIP NERA CON ACCESSO IN LOUNGE RIALTO:
Prezzo unico intero € 100,00

TRIBUNA CENTRALE VERDE CON ACCESSO IN LOUNGE SAN MARCO:
Prezzo unico intero € 75,00

SETTORE OSPITI

Intero € 20,00 (il ticket comprende il servizio di trasporto acqueo dedicato da Pala Expo Mestre a Stadio Pier Luigi Penzo e viceversa, non consente l’accesso ad alcun altro servizio di trasporto pubblico).

La vendita per la Curva Ospiti aprirà alle ore 10:00 di lunedì 8 maggio e chiuderà alle ore 19:00 di venerdì 12 maggio.

A tutti i biglietti va aggiunto il costo dei diritti di prevendita, pari a € 1,50. Per l’acquisto online verranno applicate le commissioni di servizio.

ACQUISTO NEL GIORNO GARA

Le casse dello Stadio Pier Luigi Penzo apriranno alle ore 12:00 e chiuderanno alle fine del primo tempo. Nel caso di acquisto del biglietto presso di esse, esclusivamente nel giorno gara, i prezzi saranno i seguenti:

PITCH VIEW:
Prezzo unico intero € 60,00

TRIBUNA VIP NERA:
Prezzo unico intero € 55,00

TRIBUNA CENTRALE ARANCIO/VERDE:
Prezzo unico intero € 45,00

TRIBUNA LATERALE BIANCA:
Prezzo unico intero € 30,00

DISTINTI CENTRALI VALERIA SOLESIN:
Prezzo unico intero € 30,00

DISTINTI LATERALI VALERIA SOLESIN:
Prezzo unico intero € 25,00

CURVA SUD MICHAEL GROPPELLO:
Prezzo unico intero € 10,00

Per informazioni contattare biglietteria@veneziafc.it

COME ACQUISTARE

I biglietti possono essere acquistati online sul sito veneziafc.vivaticket.it con modalità print@home, in tutti i rivenditori Vivaticket e nei seguenti punti vendita Venezia FC:

VENEZIA
Store di San Marco, Calle Larga Mazzini 4800B, Venezia, da lunedì a domenica dalle 10:00 alle 20:00

MESTRE
Store M9, Via Giovanni Pascoli, 11, 30171 Mestre, da martedì a venerdì dalle 15:00 alle 19:00, sabato dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00

I possessori di biglietto per la partita in oggetto o di abbonamento per la stagione 2022/23 potranno usufruire di dedicati servizi di trasporto speciale, per le corse di navigazione fino a Sant’Elena riservate alla tifoseria locale e ospite, senza ulteriori costi.

MODALITÀ D’ACCESSO

Il tifoso al gate dovrà esibire un documento in corso di validità. Il biglietto è nominativo e dà diritto al posto riportato sul biglietto stesso. Si sottolinea l’obbligo per il tifoso di occupare, per tutta la durata dell’evento, esclusivamente il posto a sedere specificamente assegnato, con divieto di collocazione in piedi e di spostamento.

Si invitano i tifosi ad arrivare allo stadio muniti di titolo di accesso e con congruo anticipo in modo da agevolare le procedure di controllo necessarie da normativa vigente.

Ore 13.00 – Venezia: Dopo il successo dei precedenti eventi e reduci dalla trasferta contro il Cosenza, Magnus Andersen, Gianluca Busio e Luca Ceppitelli incontreranno i tifosi arancioneroverdi nella giornata di martedì 9 maggio, a partire dalle ore 18:30, presso il Venezia FC Store del Museo M9 a Mestre. Nell’occasione, i giocatori saranno a disposizione degli appassionati per firmare autografi e scattare foto. Inoltre, in vista della partita casalinga Venezia – Perugia, in programma per sabato 13 maggio alle ore 14:00, tutti i partecipanti all’evento in possesso di Supporters Card potranno acquistare uno o più biglietti nei settori Curva Sud Groppello e Distinti Solesin al prezzo speciale di €5,00.

Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Lecce-Hellas Verona (ore 20.45). LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Gallo; Blind, Hjulmand, Strefezza; Oudin, Ceesay, Banda. All. Baroni. HELLAS VERONA (4-4-1-1): Monitpò; Faraoni, Magnani, Hien, Dawidowicz; Depaoli, Tameze, Duda, Lazovic; Verdi; Djuric. All. Zaffaroni.

Sabato 6 maggio

Ore 19.30 – Cittadella: «Il Benevento non aveva nulla da perdere e ha individualità di grandissimo spicco, siamo stati bravi a riuscire a limitarli. Poi la voglia di vincere ha prevalso e devo fare i complimenti al carattere dei ragazzi, che hanno voluto questa vittoria con tutto il cuore». Queste le dichiarazioni di Edoardo Gorini al termine di Cittadella – Benevento.

Ore 18.25 – TRIESTE – Finisce a reti bianche il primo round dei playout tra Triestina e Sangiuliano, gli alabardati si giocheranno la salvezza nella gara di ritorno, in programma il prossimo 13 maggio. Il Sangiuliano si rende pericoloso al 25′, tiro a giro sul secondo palo di Fall, sfera non di molto fuori alla destra di Matosevic. La Triestina non riesce a trovare spazi e ci prova dalla distanza, prima con Tessisore e poi con la punizione di Paganini, conclusioni però molto imprecise che non creano pericoli all’estremo difensore lombardo.
L’azione più importante degli alabardati arriva al 43′, contropiede perfetto che si spegne nel nulla con il destro alle stelle di Paganini che spreca tutto.
Allo scadere del primo tempo Celeghin ci prova da calcio piazzato, mancino che si spegne di poco sopra la traversa. Nella ripresa gli ospiti sfiorano il goal con Fusi, destro che scheggia il palo alla destra di Matosevic. La Triestina va vicina al goal al 52′ con Paganini, tiro violento dentro l’area di rigore che non inquadra la porta di poco, ennesima occasione sprecata dal numero 19 alabardato. Il Sangiuliano due minuti più tardi va a un passo dal vantaggio, Metlika lascia partire una conclusione velenosa, sfera che si stampa sul palo. L’occasione più grande della partita degli alabardati arriva all’80’, cross dalla destra di Celeghin, Masi si coordina bene in semirovesciata ma a dirgli di no è la traversa.

TRIESTINA – SANGIULIANO  0-0

TRIESTINA: Matosevic, Germano, Masi, Piacentini, Rocchetti (37′ st Malomo), Paganini (31′ st Felici), Gori (31′ st Lollo), Celeghin, Tessiore (37′ st Mbakogu), Tavernelli (16′ st Minesso), Adorante. (A disp. Mastrantonio, Pozzi, Ghislandi, Malomo, Pezzella, Mbakogu, Ciofani, Lovisa, Iacovoni, Sarzi Puttini). All. Gentilini

SANGIULIANO: Grandi, Zanon, Bruzzone (30′ st Alcibiade), Cogliati (24′ st Volpicelli), Marchi (24′ st Zugaro), Fall, Metilka, Fusi (44′ st Baggi), Pascali, Salzano, Floriano (30′ st Miracoli). (A disp. Lattisi, Borotac, Ippolito, Qeros, Grandinetti, Casali, Deiana). All. Ciceri

ARBITRO: Mario Saia di Palermo (assistenti Antonio Piedipalumbo di Torre Annunziata e Andrea Cravotta di Città di Castello, quarto ufficiale Niccolò Turrini di Firenze)

NOTE: ammoniti Piacentini, Fusi, Baggi; calci d’angolo: 4-6; minuti di recupero: 2′ e 5′; spettatori: 6.434

Ore 16.53 – Südtirol: “È stata la partita che ci aspettavamo. Noi venivamo da una gara che ci ha tolto tante energia ma la squadra è stata brava a non farlo vedere e a riuscire a non correre particolari rischi. È una partita che ci soddisfa sia per il risultato che per la prestazione. Volevamo consolidare i playoff e il quarto posto. Ci siamo riusciti. Questi punti consolidano la mentalità di questa squadra. Ora ci prepariamo per la prossima sfida” così Leandro Greco al termine della partita vinta contro la Ternana

Ore 16.45 – Venezia: “Eravamo ultimi in classifica, dobbiamo essere orgogliosi anche del pareggio. Sapevo le difficoltà di questa partita, abbiamo portato a casa un punto importantissimo in prospettiva salvezza. Sappiamo che ci serve la matematica per arrivare in fondo, dobbiamo essere consapevoli del nostro percorso. Io sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto oggi. Abbiamo avuto alcune occasioni per gestire meglio la palla, abbiamo un po’ smesso di muoverci e a gestire la palla. Sapevamo che il Cosenza era una squadra ostica. Ai ragazzi ho detto “Su la testa!”. Adesso avremo il Perugia, che verrà al Penzo per trovare punti salvezza e che lotta con il coltello fra i denti”. Queste le dichiarazioni di Paolo Vanoli rilasciate dopo Cosenza – Venezia

Ore 16.03 –  COSENZA – Un finale poderoso del Cosenza spegne l’urlo di Joel Pohjanpalo, autore del diciottesimo gol stagionale. Non basta, però, per espugnare il Marulla, visto che nel finale prima D’Urso pareggia il conto e poi i rossoblù sfiorano persino il successo pieno. Il Venezia, in ogni caso, aggancia Pisa e Ascoli in zona playoff e adesso si giocherà le sue carte fino alla fine per gli spareggi promozione. Al 35′ il capolavoro di Pohjanpalo per il vantaggio arancioneroverde: cross bellissimo di Andersen, il centravanti finlandese anticipa tutti sul primo palo. Il suo colpo di testa dopo un tocco sul palo si insacca alle spalle di Micai per il vantaggio veneto. Il Cosenza carica nella ripresa, senza riuscire a trovare l’1-1. Finale in apnea: Delic al 42′ sfiora il pareggio, poi i fuochi d’artificio. Proprio allo scadere il Cosenza pareggia: cross di Cortinovis, che con una grande giocata innesca D’Urso che, dopo  il Cittadella, punisce anche il Venezia. In pieno recupero  Nasti recupera un pallone su Candela, servendo D’Urso che in piena area trova una chiusura sensazionale di Ceppitelli.

COSENZA-VENEZIA 1-1

Marcatori: 34′ pt Pohjanpalo (V), 45′ st D’Urso

COSENZA (3-4-3): Micai; Vaisanen, Meroni, Martino; Rispoli (11’ st D’Urso), Calò (11’ st Praszelik), Brescianini (34′ st Cortinovis), D’Orazio; Marras, Zilli (28′ st Delic), Finotto (11’ st Nasti). A disp.: Marson, Lai, Salihamidzic, Venturi, Kornvig, Agostinelli, Florenzi. All.: Viali
VENEZIA (3-5-2): Joronen; Hristov, Ceppitelli, Carboni; Candela, Andersen (17’ st Busio),Tessmann, Ellertson (25’ st Cheryshev), Zampano (39’ st Milanese); Pohjanpalo (39’ st Ciervo), Johnsen (16’ st Pierini). A disposizione: Bertinato, Neri, Modolo, Sverko, Novakovich. All. Vanoli
ARBITRO: Meraviglia di Pistoia
NOTE: Spettatori circa 10mila con 94 ospiti. Espulsi: -. Ammoniti: Johnsen (V), Calò (C), Vaisanen (C). Angoli: 7-6 per il Cosenza. Recupero: 3′ pt, 5′ st

Ore 16.00 –   TERNI – Il Südtirol batte 1-0 la Ternana e torna così a vincere dopo un digiuno durato cinque partite. Gli uomini di Bisoli rimangono saldi al quarto posto con un vantaggio di 3 lunghezze rispetto al Cagliari, quinto in graduatoria. La prima occasione di giornata è di marca altoatesina con Mazzocchi che dopo 5 minuti calcia verso lo specchio avversario. Nella circostanza Iannarilli è bravo ad allungarsi e bloccare a terra. Alla mezz’ora arriva la risposta dei locali: Palumbo crossa al centro dell’area di rigore dove svetta Favilli. La cui deviazione è intercettata da Poluzzi. L’equilibrio si spezza quasi al termine della frazione: al 42′ Curto calcia al volo e infila la sfera nella porta difesa da Iannarilli. Le due squadre tornano così negli spogliatoi con il punteggio in favore degli ospiti che anche durante la seconda frazione mantengono il punteggio invariato. L’occasione più importante della ripresa è ancora di marca altoatesina con Lunetta che batte l’estremo difensore locale e porta sul doppio vantaggio i suoi. Il direttore di gara, dopo aver inizialmente convalidato la rete, la annulla per un fallo commesso da Odogwu. Termina 1-0. A 180 minuti dal termine del campionato gli uomini di Bisoli rimangono quarti in classifica.

TERNANA – FC SÜDTIROL 0-1 (0-1)

TERNANA (4-3-2-1): Iannarilli; Sörensen, Mantovani (28’ st Capuano), Ghiringhelli (1’ st Defendi), Corrado; Cassata (14’ st Falletti), Di Tacchio, Agazzi (20’ st Capanni); Palumbo, Partipilo (28’ st Donnarumma); Favilli. A disposizione: Krapikas, Vitali, Coulibaly, Proietti, Paghera, Bogdan, Martella. Allenatore: Cristiano Lucarelli

FC SÜDTIROL (4-4-2): Poluzzi; Celli, Masiello, Zaro, Curto; Casiraghi (12’ st Rover), Belardinelli, Tait, De Col (23’ st Lunetta); Mazzocchi (24’ st Fiordilino), Odogwu. A disposizione: Minelli, Vinetot, Siega, Carretta, Cissé, Pompetti, Davi, Larrivey, Giorgini. Allenatore: Leandro Greco (Pierpaolo Bisoli squalificato)

ARBITRO: Matteo Gualtieri di Asti

ASSISTENTI: Marco D’Ascanio di Ancona e Andrea Niedda di Ozieri

IV UFFICIALE: Luca Angelucci di Foligno

Ore 15.55 –   Al Tombolato va in scena un autentico spareggio salvezza e il Cittadella batte 3-1 in rimonta il Benevento. I granata passano in vantaggio al 18′ con Pettinari che si inserisce sul secondo palo, aggancia una sponda di Veseli e insacca la porta di Kastrati. La squadra di Gorini è consapevole dell’importanza della partita e appena dopo 10 minuti  trova il pareggio con Vita che in coppia con Salvi approfitta di un errore della difesa campana e riporta il risultato in equilibrio. Al 59′ Ambrosino calcia dalla distanza ma la palla esce di pochissimo. Al 79′ è invece il Benevento ad avere una buona chance ma Farias sbaglia clamorosamente il cross indirizzato a Ciano. Come nella più classica delle situazioni con un gol sciupato arriva il gol subito: all’82′ sugli sviluppi di un corner Tommy Maistrello mette palla in rete e ribalta il risultato che non è però ancora definitivo perché all’89’ Carriero riceve palla da Branca al centro dell’area di rigore e sigla il tris che regala a Gorini tre punti importantissimi in chiave salvezza.

Cittadella-Benevento 3-1

Cittadella (4-3-1-2): Kastrati; Salvi, Perticone, Pavan, Donnarumma (1’st Giraudo); Vita (28’st Carriero), Branca, Crociata; Antonucci (12’st Danzi); Ambrosino (22’st Maistrello), Magrassi. A disp.: Manfrin, Maniero, Felicioli, Del Fabro, Embalo, Mattioli, Mastrantonio, Lores Varela. All.: Gorini

Benevento (4-3-2-1): Manfredini; Veseli, Leverbe, Tosca, Foulon (28’st Letizia); Improta (28’st Tello), Schiattarella, Acampora (36’pt Viviani); Ciano, Farias; Pettinari (15’st Carfora). A disp.: Paleari, Bonagura, El Kaouakibi, Kubica, Karic, Jureskin, Koutsoupias. All.: Agostinelli

Arbitro: Sacchi di Macerata. Assistenti:Bottegoni e Fontemurato. IV ufficiale: Sfira. VAR e AVAR: Nasca e Miele

Marcatore: 18’pt Pettinari, 28’pt Vita, 37’st Maistrello, 44’st Carriero

Note: Ammoniti Donnarumma, Foulon, Schiattarella, Ciano. Minuti di recupero 2’pt e 5′ st

Ore 15.45 – Il Pordenone di mister Di Carlo ha chiuso la settimana lavorativa (verso l’ancora lontano esordio nei playoff il 27 maggio) con una sgambata in famiglia al Tognon. Nella partitella a ranghi misti (3 tempi da 20 minuti) in gol Palombi (doppietta) e Burrai (bel tiro da fuori area). Lunedì alle 14:30 la ripresa degli allenamenti al De Marchi. Venerdì alle 15:30 test con il Cjarlins Muzane al Tognon, sabato alle 15:30 in casa del Chions.

Ore 11.55 –  Queste le dichiarazioni di Dan Thomassen per il punto sulla preparazione dei biancorossi in vista dei playoff: “Come stanno andando le cose? Mancano dodici giorni all’inizio dei playoff, stiamo lavorando, lo slittamento ha portato un vantaggio a noi per allenare chi già stava bene e far rientrare chi era fuori. Non c’è bisogno di fare una preparazione completa.

A livello fisico ci sono novità sui giocatori che erano infortunati?

Gran parte sono reintegrati a pieno regime: Dalmonte, Ierardi, Valietti. A Bellich e Cavion manca qualche giorno di allenamento. Conto di avere tutti questi disponibili per i playoff, i più avanti nella condizione sono Valietti e Ierardi.

Come si fa a mantenere alta la concentrazione con un’attesa così lunga?

Proviamo a mantenere alto l’agonismo con sfide tra di noi durante l’allenamento e penso che ci siamo riusciti. Vedo i ragazzi che stanno dimostrando molta voglia di giocare.

Il ritiro?

È stato accantonato perché la pausa è molto lunga e non c’è la necessità.

Hai avuto modo di conoscere meglio il gruppo e cos’hai capito di più?

Questa interruzione ci ha permesso di dedicarci agli allenamenti e insistere un po’ di più sui meccanismi tecnico-tattici e questo è stato molto utile.

Hai capito cosa è mancato al Vicenza durante il campionato?

No, ma non perché non voglio farmi un’idea ma perché non ci serve in questo momento. Si apre un nuovo capitolo.
Ai playoff quanto conterà la personalità e soprattutto l’esperienza?

Molto, potremo capitare in campi molto caldi, ho ragazzi che hanno già vissuto i playoff e avere chi ha qualche capello grigio in più è sicuramente un vantaggio.

Chi non vorrai incontrare subito?

Non so rispondere, sapremo l’avversario il 15 maggio, per ogni squadra ci sono fattori ambientali e qualitativi, non ho in testa formazioni che non voglio incontrare.

Quali sono i punti di forza del Vicenza?
Sono i ragazzi, la rosa è ampia, si può contare davvero su tutti. Il vantaggio è la nostra qualità e avremo bisogno dell’intero gruppo, soprattutto perché si giocherà con tempi ristretti.

Il modulo?

Il 4-2-3-1 è quello che mi sta dando più garanzie.

Come continuerà la preparazione?

La settimana prossima sarà relativamente normale, stiamo lavorando per organizzare un altro allenamento congiunto, per il resto dobbiamo vivere con entusiasmo ed essere una squadra unica. Si apre un nuovo percorso: chiedo ai ragazzi di essere uniti e fare squadra con la città perché fare i playoff qui non è come da altre parti e chi metterà piede al Menti dovrà avere paura”

Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Cosenza-Venezia (ore 14). COSENZA (4-3-1-2): Micai; Martino, Meroni, Vaisanen, D’Orazio; Voca, Calò, Brescianini; Marras; Nasti, Finotto. All. Viali. VENEZIA (3-4-1-2): Joronen; Hristov, Ceppitelli, Carboni; Candela, Andersen, Tessmann, Zampano; Ellertsson; Pohjanpalo, Johnsen. All. Vanoli.

Venerdì 5 maggio

Ore 19.10 – Bassano: Le società FC Bassano, Cartigliano Calcio 1928 ed Union Eurocassola comuni- cano di aver intrapreso un cammino comune con l’obiettivo di unire le forze tecni- che, economiche e professionali per dare vita alla creazione di un’unica società. Nelle intenzioni dei tre sodalizi c’è quella di mantenere intatti e separati i tre set- tori giovanili, ciascuno con sede nel proprio comune di appartenenza. Un unico progetto, invece, è quello pensato per la Prima Squadra che, con il nome di “FC Bassano”, dovrebbe militare nel campionato di serie D. La nuova società, oggi in fase di creazione, ha l’obiettivo di diventare un chiaro punto di riferimento per i giovani del territorio dal punto di vista tecnico. Ma non solo: valori e crescita personale dei ragazzi saranno sempre al centro del nuovo sodalizio.

Ore 18.10 – Cittadella: «È una partita fondamentale, perché giochiamo in casa e giochiamo contro il Benevento che è costretto a vincere. Sappiamo dell’importanza della partita e dobbiamo essere bravi a cercare di vincere con le nostre armi. La partita di domani è più difficile rispetto alla partita di Bari. Dobbiamo arrivarci concentrati, non lasciare nulla al caso e curare i particolari. Il Benevento è una squadra che ha delle individualità di grande valore. Dobbiamo essere bravi a cercare di limitarli». Queste le dichiarazioni di Edoardo Gorini alla vigilia di Cittadella-Benevento, vero e proprio snodo cruciale sulla strada della salvezza per i granata

Ore 16.05 – Triestina: In vista della partita di andata dei play-out Triestina-Sangiuliano City, in programma domani allo stadio “Nereo Rocco” con calcio d’inizio alle 16:30, l’allenatore alabardato Augusto Gentilini ha convocato i seguenti giocatori:

PORTIERI: 1 Mastrantonio, 23 Matoševic, 22 Pozzi

DIFENSORI:  13 Ciofani, 2 Ghislandi, 26 Masi, 3 Malomo, 33 Piacentini, 31 Rocchetti, 74 Sarzi Puttini

CENTROCAMPISTI:  28 Celeghin, 99 Felici, 14 Germano,  5 Gori, 20 Lollo, 17 Lovisa, 19 Paganini 8 Pezzella, 7 Tessiore

ATTACCANTI: 11 Adorante, 21 Iacovoni, 9 Mbakogu, 18 Minesso, 16 Tavernelli

Giocatori non convocati: Marco Crimi, Diego Galliani, Lorenzo Pellacani

Ore 15.40 – Udinese: Nottata di tensione e di scontri, dentro e fuori dalla Dacia Arena, dopo il fischio finale di Udinese – Napoli. Gli ultras friulani armati di mazze e bastoni, hanno aspettato l’uscita del pullman del Napoli, ricoprendolo di insulti e di offese. Insulti e offese anche ad ogni persona che indossava una maglietta o una sciarpa del Napoli. Sono stati segnalati più lanci di petardi tra i chioschi,  minacce ai tifosi del Napoli che sono passati davanti alla Curva Nord. Segnalati anche calci alle auto in sosta e a quelle in movimento nei punti nevralgici della zona. Sei i feriti seri, il più grave dei quali ha riportato una frattura esposta a una gamba. Quindici in tutto le persone che si sono fatte medicare al Pronto Soccorso. Un tifoso napoletano, residente in Austria, è morto questa mattina, venerdì 5 maggio, a Udine, a pochi metri dalla stazione per un malore.

Ore 15.05 – Legnago: Daniele Gasparetto, difensore del neopromosso Legnago, ha parlato a Tuttomercatoweb.com del ritorno in C dei veneti: “È stata un’annata strana, che per noi è partita con tante novità, perché alla fine, del passato campionato, siamo rimasti solo io e altri due ragazzi. Siamo partiti benino, ma abbiamo subito presto un calo importante, e tanti momenti altalenanti. Siamo noi che la Clodiense, che ci ha dato battaglia fino all’ultimo, abbiamo steccato diversi passaggi chiave del campionato, a dimostrazione comunque di quanto questo sia tirato ed equilibrato. Eravamo in un girone complesso, siamo forse la capolista che ha centrato un minor numero di punti, prova che appunto il livello era buono nel complesso. Lasciare il club con la retrocessione in Serie D non mi piaceva, avevo voglia di riscatto e rivalsa. Soprattutto perché la società è seria, qua c’è un bell’ambiente: dovevo loro il professionismo. Rosa pronta alla C? Credo che anche per la prossima stagione possa esser mantenuta l’ossatura attuale, abbiamo lavorato bene con un mister molto competente: serviranno magari delle integrazioni, ma una base solida c’è. A ogni modo è presto per parlare, anche io dovrò sedermi con il club e vedere quello che sarà il futuro”.

Ore 13.40 – Venezia: Sono 21 i giocatori convocati dal tecnico Paolo Vanoli per la Giornata 36 del campionato di Serie B 2022/23, che vedrà il Venezia affrontare il Cosenza domani alle ore 14:00 allo Stadio San Vito di Cosenza.

Portieri: Bruno Bertinato, Jesse Joronen, Filippo Neri

Difensori: Antonio Candela, Andrea Carboni, Luca Ceppitelli, Petko Hristov, Marco Modolo, Marin Šverko, Francesco Zampano

Centrocampisti: Magnus Andersen, Gianluca Busio, Mikael Egill Ellertsson, Tommaso Milanese, Tanner Tessmann

Attaccanti: Denis Cheryshev, Riccardo Ciervo, Dennis Johnsen, Andrija Novakovich, Nicholas Pierini, Joel Pohjanpalo

Ore 12.50 – Venezia: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Paolo Vanoli, tecnico del Venezia, alla vigilia della partita di campionato degli arancioneroverdi contro il Cosenza: “Come ho detto pre Modena, con l’euforia bisogna giocarci. L’euforia arriva ed è determinata dal lavoro e dal sacrificio che abbiamo fatto fino adesso. Il nostro obiettivo è però ancora la salvezza. Con i punti tolti alla Reggina abbiamo anche un avversario in più. La prossima partita sarà con il Cosenza e saranno tre punti importanti. Sarà diversa da quella che abbiamo giocato in casa, ci sarà da soffrire con una squadra ben organizzata, che ha coraggio di giocare a calcio e che dal 75′ in poi ha creato più occasioni e più gol di tutte. Dobbiamo saper affrontare tutte le partite di questa Serie B, sono tutte partite diverse. Siamo focalizzati su quello che dobbiamo fare. Io lavoro e la squadra deve lavorare per i sogni. Ora la salvezza. Ceppitelli e Modolo stanno benissimo, difficilmente sbagliano partita. Ho questa fortuna. Svoboda è squalificato. Da Pohjanpalo non temo alcuna distrazione. Joel penso sia un ragazzo molto equilibrato. 4 gol non cambieranno il suo atteggiamento e lo ha dimostrato nel momento in cui le cose non andavano bene. E’ sempre andato forte in allenamento. Non sono per niente preoccupato, vuole continuare così. E’ stato un grande esempio e lo sarà da qui alla fine. Se Joel oggi è il nostro bomber è merito di tutta la squadra. Ho degli attaccanti che lavorano tanto per la squadra. I ragazzi sono tutti a disposizione e vengono via tutti, anche Svoboda che è squalificato. Voleva stare vicino al gruppo. La preoccupazione è l’orario della partita, perché alle 14 fa caldo. Ci saranno delle fatiche, non solo per noi, però noi su quello stiamo facendo il massimo per stare bene. Domani è un match point: dobbiamo usare la testa. Non guardiamo gli altri. Questa squadra è stata brava a guardare i nostri obiettivi e così dobbiamo continuare a fare. Quando sbagli e c’è un gran gruppo dietro ti correggono l’errore. Ho la fortuna di avere un grande portiere come Joronen. Quest’anno ci ha salvato e non è facile stare in una squadra che magari riceve pochi tiri e fare poche parate decisive. Ci tengo a sottolineare che quando si gioca bene il portiere tende a passare in secondo piano. Il Cosenza gioca bene a calcio e ha un bravo allenatore. Si giocano tre punti molto importanti. Il Brescia all’ultimo è stato più cinico di loro, ma giocano bene e dobbiamo stare attenti. Per di più giocano in casa, di fronte a 15 mila persone. Anche loro saranno motivati e sanno cosa vogliono dire per loro questi tre punti. I loro dati statistici sono veramente ottimi. Dovremo essere attenti, molto, e dovremo gestire questi 90′ all’interno della partita. Sono sicuro che sarà una partita di grande sofferenza, noi dobbiamo essere bravi a superarle”.

Ore 11.20 – Venezia: «Sorpreso da questo exploit di fine stagione del Venezia? Se devo essere sincero, no: il valore assoluto della squadra non è mai stato da zona retrocessione, né all’inizio della stagione né dopo il mercato di gennaio. Vanoli? Ha fatto un lavoro eccezionale all’interno della squadra: adesso il Venezia è una squadra, gioca da squadra e si muove da squadra, soffre e vince da squadra. Qui i meriti sono dell’allenatore, che ha saputo entrare nella testa dei giocatori, e adesso sta raccogliendo i frutti di quello che ha fatto in questi mesi. Il Venezia andrà ai playoff? Ha vinto cinque delle ultime sei partite, quindi ha possibilità concrete di farcela: molto dipenderà dalla partita di Cosenza, uno spartiacque. Pohjanpalo è da Serie A? Io credo proprio di sì. Ha forza fisica, lotta per la squadra e rimane molto lucido in zona gol. Ha anche un’ottima tecnica, a dispetto del fatto che a volte non sia bellissimo da vedere. Ma realizza gol di ottima fattura ed è tremendamente efficace. Il Cittadella? Sarà decisiva la partita con il Benevento: è un match che non può essere sbagliato perché determinerà il destino della squadra. Io sono più che convinto che possa arrivare al traguardo»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” dall’allenatore Giuseppe Pillon.

Ore 10.40 – Südtirol: «È un partita che riserva tantissime insidie dato che loro vengono da due sconfitte, e dunque avrà il dente avvelenato. Da parte nostra c’è però la consapevolezza che bisogna portare a casa un risultato positivo per mantenere vivo il quarto posto: importante è soprattutto non perdere. Sono convinto se anche le nostre due dirette concorrenti vincessero e noi portassimo a casa un punto poi vincendo la partita in casa, e facendo un altro pari all’ultima dovremmo farcela, anche perché le altre sarebbero obbligate a vincerle tutte da qui alla fine. E se arrivassimo tutte e tre pari, siamo quella messa meglio come scontri diretti. Ho sempre cercato di mettere in campo chi durante la settimana mi ha dato delle garanzie, Casiraghi a volte lo ho sacrificato, ma la squadra ha risposto bene comunque. Chiaro che con Rover e Casiraghi alziamo il tasso tecnico, ma noi siamo un mix di tante cose: non smetterò mai di ringraziare questo gruppo. Domani ci giochiamo qualcosa di importante e in questi giorni ho cercato proprio di togliere gli alibi ai giocatori»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” da Pierpaolo Bisoli, allenatore del Südtirol.

Ore 10.00 – Venezia: «Come ho fatto a portare Pohjanpalo a Venezia? Naturalmente ho un ottimo rapporto sia con il Bayer Leverkusen sia con Simon Rolfes (l’amministratore delegato del club tedesco, ndr). Ho iniziato la trattativa nell’aprile 2022 in vista della corrente stagione 2022/23, perché seguivo Joel fin dai tempi dell’Union Berlino dove aveva disputato un’ottima stagione. Quando l’ho incontrato a Dusseldorf la scorsa estate ci siamo seduti sulla sua terrazza e mi ha detto che in Serie B sarebbe venuto solo qui, e che ci avrebbe dato tutto quello che aveva. Sapevo che sarebbe diventato non solo un forte giocatore per questa categoria, ma anche un beniamino dei tifosi. Joel è un attaccante che può segnare in tutti i modi. Ha giovato molto anche l’arrivo del suo migliore amico, Jesse Joronen (peraltro suo testimone di nozze, ndr) poco tempo prima dal Brescia. Sono davvero orgoglioso di lui»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Alex Menta, director of analytics del Venezia.

Giovedì 4 maggio

Ore 23.30 – Serie A: Queste le dichiarazioni di Spalletti dopo la vittoria dello scudetto: “Scudetto per chi è abituato a lavorare come me il pensiero di gioia è fugace, io già penso ancora a lavorare, Sentire il sentimento della felicità sul gruppone è stupendo, molte persone supereranno i momenti duri della loro vita pensando a questo momento qui. Mi sento rilassato, meno male ce l’ho fatta. Qui la gente ha visto Maradona, c’è anche la sua profezia. E’ difficile dire lottiamo solo per un piazzamento, mi è stato chiesto di tenere il Napoli in Champions, era il primo obiettivo. Lo scorso anno a fine stagione ci hanno contestato e non mi hanno contestato. Quando ho detto che bisognava vincere mi hanno detto che avevo detto qualcosa di troppo grosso. Io sono venuto qui per vincere lo scudetto. E basta. alla fine Luciano Spalletti si commuove e dedica lo scudetto “ai giocatori e poi a Napoli, Napoli è per te, a tutto il Napoli, a tutti coloro che lavorano. Alla società e a Matilde che è mia figlia, e a tutta la famiglia, e a mio fratello Marcello”. E sono lacrime.

Ore 23.20 – Serie A: Anche il campione Roberto Baggio si congratula con il Napoli per lo scudetto: “SSC Napoli 👏👏👏 È anche tuo, Diego Maradona 🙏”.

Ore 22.50 – Serie A: Anche il ministro Salvini si congratula con il Napoli per lo scudetto partenopeo e su Facebook scrive: “Complimenti al Napoli, da milanista devo dire che squadra e città questo Scudetto l’hanno strameritato. Sacrosanto festeggiare, mi auguro con ragionevolezza e senza troppi casini.”

Ore 22.50 – UDINE – Udine va in scena la partita della storia e il Napoli non la fallisce, pareggia 1-1 contro l’Udinese e si laurea campione d’Italia dopo 33 anni. Il Napoli al 10′ si porta in avanti con Kvaratskhelia ma Wallace gli prende il tempo. Al 13′ accade ciò che nessuno immagina: Samardzic serve Udogie sulla sinistra e consegna palla a Lovric che con un gran destro punisce Meret per il vantaggio bianconero. La squadra di Spalletti viene così colpita a freddo, comincia una fitta rete di passaggi che non porta però frutti perché l’Udinese chiude tutti i varchi. Al 24′ Osimhen aggancia la sfera di testa e la indirizza verso la porta ma Silvestri devia in corner. Il Napoli insiste e al 32′ è ancora Viktor ad andare con un’incornata per un soffio non insacca la rete. La ripresa si apre con il Napoli consapevole che una sola rete potrebbe consentire ad un intero popolo di festeggiare e al 52′ Osimhen battezza in rete una respinta di Silvestri dopo un tiro di Kvaratskhelia. Gli azzurri pareggiano così i conti e la Dacia Arena esplode di gioia così come tutto il capoluogo partenopeo. La partita si trascina lentamente verso il 90′ con l’Udinese senza troppe motivazioni e al 71′ Zielinski va al tiro ma Silvestri si supera ed evita la rete del sorpasso. Spalletti capisce che il gran momento sta per arrivare e all’86′ regala a Kvaratskhelia la standing ovation del pubblico azzurro per la straordinaria stagione disputata. Dopo tre minuti di recupero può partire la festa: il Napoli è campione d’Italia

UDINESE 1-1 NAPOLI (PT 1-0)
RETI: 13’ Lovric (U), 52’ Osimhen (N)
Udinese (3-5-1-1): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizizue (80’ Festy), Samardzic (80’ Thauvin), Walace, Lovric (77’ Arslan), Udogie (73’ Zeegelaar); Pereyra; Nestorovski. A disposizione: Padelli, Piana, Masina, Abankwah, Buta, Semedo, Guessand. All. Sottil
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera; Anguissa, Lobotka, Ndombele (63’ Zielinski); Elmas, Osimhen, Kvaratskhelia (84’ Lozano). A disposizione: Gollini, Marfella, Demme, Juan Jesus, Simeone, Bereszynski, Zerbin, Zedadka, Ostigard, Gaetano, Raspadori. All. Spalletti
Arbitro: ABISSO
Note: 1’ e 3’
Ammonizioni: 16’ Ehizibue (U)

Ore 19.55 – Parma: A seguito dell’accordo di patteggiamento raggiunto dalle parti (ex art. 126 CGS), il Parma è stato sanzionato con un punto di penalizzazione da scontare nel corso della corrente stagione sportiva nel campionato di Serie B, per il mancato versamento delle ritenute Irpef relative alla mensilità di febbraio entro il termine del 16 marzo. Sono state inoltre inflitte ammende di 4.000 anche nei confronti del presidente Kyle Joseph Krause e dell’amministratore delegato Oliver Anthony Krause

Ore 18.00 – Virtus Verona: La Virtus Verona comunica che il calciatore Filippo Vesentini è stato sottoposto nella giornata di oggi ad un intervento chirurgico al legamento crociato anteriore sinistro eseguito dal dottor Venanzio Iacono, vice primario dell’ospedale Sacro Cuore di Negrar e membro dell’equipe del professor Zorzi. Il centrocampista rossoblù seguirà il programma riabilitativo nelle prossime settimane presso il Centro Isokinetic di Verona.

Ore 17.05 – Reggina: Il Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Roberto Proietti, ha sanzionato la Reggina 1914 (Serie B) con 4 punti di penalizzazione in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva, disponendo anche l’inibizione di 3 mesi per l’amministratore delegato e legale rappresentante pro tempore del club Paolo Castaldi. La società, già sanzionata dal TFN con 3 punti di penalizzazione il 17 aprile scorso, era stata deferita per responsabilità propria e responsabilità diretta per una serie di violazioni in materia gestionale ed economica.

Ore 15.40 – Triestina: La società Triestina Calcio e il Presidente Simone Giacomini, in merito alle ultime notizie circolate su un’eventuale illecito sportivo, comunicano la totale estraneità rispetto alle vicende elencate e rispetto ai fatti appresi in questi ultimi giorni. Questa ‘situazione’ danneggia l’immagine della Triestina, della piazza alabardata e gli interessi di tutte le persone che hanno lavorato con serietà e passione nell’arco dell’intera stagione, e sarà affrontata riponendo piena fiducia e collaborazione con gli organi della giustizia sportiva e non. Tuteleremo con forza l’onore e la rispettabilità della squadra e dei tifosi alabardati.

Ore 14.10 – Triestina: Secondo il quotidiano “La Libertà” in edicola oggi di Piacenza si aggraverebbe la posizione della Triestina, che è ufficialmente sotto inchiesta per la partita con la Pergolettese. La procura federale, secondo il quotidiano, “ha aperto un procedimento (il numero 914) nei confronti della Triestina per tentato illecito sportivo”. Sempre secondo la Libertà “la prima parte dell’indagine ha fatto emergere elementi seri e giuridicamente validi: alcuni messaggi scambiati fra i giocatori della Pergolettese e un tesserato della Triestina (non un giocatore ma un componente dello staff tecnico)”. A scanso di equivoci sottolineiamo che questa è l’ipotesi di accusa formulata dal quotidiano piacentino e che tutto andrà dimostrato e verificato. Gli interrogatori di ieri a Crema, conclude il quotidiano, “sono proseguiti fino all’ora di cena”

Ore 11.30 – Triestina: Il Tribunale federale nazionale della FIGC ha respinto in questi minuti il ricorso presentato dal Piacenza per bloccare i playout dichiarandolo inammissibile. I playout, dunque si giocheranno regolarmente salvo colli di scena e ricorsi al TAR che al momento non sembrano previsti. L’udienza per discutere nel merito il caso è fissata per il 9 maggio. In sostanza: In attesa di conoscere gli esiti delle indagini, si dice che il tribunale non può intervenire, perché non può inquisire, deve aspettare che la procura finisca le indagini per poi decidere a ragion veduta

Ore 11.20 – Cittadella: «È una rete che vale tantissimo, aldilà del prezioso pareggio raccolto sul campo. Sono veramente felice per il risultato positivo. A fine gara ho visto il gruppo bello carico: siamo reduci da un momento difficile, mi auguro che il mio gol possa dare la giusta carica alla squadra per raggiungere l’obiettivo della salvezza. Abbiamo dimostrato di tenere testa a una squadra fortissima, sul proprio campo. E sull’1-1 dentro di me mi sono detto “dai che andiamo a vincerla”. Ora dobbiamo invece pensare al Benevento, una gara fondamentale»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Tommy Maistrello, attaccante del Cittadella.

Ore 10.40 – Serie C: «Vincere i playoff non è mai facile, tra l’altro stavolta ci sono diverse squadre forti. Il Vicenza? Mi piacerebbe che facesse bene, ma ha avuto poca continuità in campionato: di certo la squadra non è più scarsa di altre. Ha vinto la Feralpi che viene da anni fatti bene, ha un bravo allenatore, Vecchi, e ha trovato l’annata giusta. Non si riesce a capire come una piazza così non sia riuscita a stare davanti: il Vicenza dovrebbe essere minimo in B con tifosi così spettacolari. Il Padova? Non hanno una rosa importante come altre squadre, ma si sono ripresi e possono far bene. Due promozioni mancate non sono facili da digerire, soprattutto per i tifosi, ma la squadra va sostenuta. Partono da quinti: tante partite ma può starci tutto. Virtus Verona e Arzignano? Hanno fatto bene entrambe, al di sopra delle aspettative. La Virtus Verona tra l’altro partendo male e invece si è ripresa. Se la possono giocare a viso aperto, senza pretese. Ogni passaggio del turno per loro sarebbe qualcosa in più ad una stagione già positiva. Come finiranno i playoff? Ci sono formazioni forti. Anche il Padova sta venendo fuori bene, ci metto il Pordenone arrivato secondo. Chi entra nell’ultima fase è più fresco ma le variabili sono tante e sono convinto che sarà dura affrontare anche il Pescara di Zeman. Il Vicenza è tra quelle forti ma ha perso partite incredibili, difficile fare pronostici»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Matteo Rubin, ex terzino del Cittadella.

Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Udinese-Napoli (ore 20.45). UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue, Samardzic, Walace, Lovren, Udogie; Pereyra; Nestorowski. All. Sottil. NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Spalletti.

Mercoledì 3 maggio

Ore 23.45 – Hellas Verona: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Marco Zaffaroni, tecnico dell’Hellas Verona, al termine della partita persa per 0-6 contro l’Inter di Simone Inzaghi: “Sapevamo di affrontare una squadra forte e in condizione. Abbiamo approcciato bene la gara, poi ci sono stati l’autogol e la gran giocata di Calhanoglu. Nel secondo tempo la squadra ha ceduto da un punto di vista emotivo, contro una formazione che non ti perdona nulla. È stata una serata negativa, ci sentiamo in dovere di chiedere scusa ai tifosi, che si aspettavano una prestazione diversa. Ora, però, dobbiamo resettare e ripresentarci al campo con le motivazioni giuste, dimenticando questa gara e presentandoci a Lecce nella maniera giusta. Una sconfitta come questa non deve compromettere un percorso di cinque mesi che ci ha fatto arrivare fino a questo punto. Dobbiamo analizzare i motivi di questa sconfitta, ma dimenticarla alla svelta. L’Inter è in un momento di grande condizione, nel quale funziona tutto. Hanno una profondità di rosa che consente loro ricambi notevoli, ho visto una squadra in grande condizione. Quando si fanno rincorse di questo tipo la spesa nervosa è altissima, in questo momento serve curare l’aspetto emotivo. Ma bisogna ricercare tutte le energie, vogliamo arrivare fino in fondo. L’approccio alla gara è stato buono… È il terzo gol che non possiamo prendere, soprattutto nel finale di primo tempo. Nella ripresa avremmo dovuto gestire meglio la partita: questo va analizzato, sono discorsi legati ad equilibri emotivi che vanno analizzati. Ngonge ha avuto un infortunio qualche settimana fa, ora ha recuperato e si allena bene. Ha avuto un buon impatto nell’immediato, poi ha avuto questo problema alla caviglia… In questo finale, comunque, ci sarà bisogno di lui e di tutti”.

Ore 23.20 – Hellas Verona: Queste le dichiarazioni rilasciate a Dazn da Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, in seguito alla roboante vittoria per 0-6 contro il Verona di Zaffaroni e Bocchetti: “I ragazzi non mi hanno sorpreso, perché la squadra, anche nei periodi in cui i risultati non venivano anche se creavamo come oggi, ha sempre dato tutto. La classifica è migliorata, ma abbiamo ancora molto da dare, vogliamo continuare. Quello che ci sta aiutando è il lavoro quotidiano che c’è ogni giorno assieme allo staff e ai ragazzi. Sono tutti mentalizzati per finire la stagione nel migliore dei modi. Abbiamo ancora tanto da giocarci. I risultati aiutano in tutto, però è vero che in altre partite dove non avevamo vinto, come a Salerno, si meritava altro. La squadra non ha mai mollato, siamo in semifinale di Champions e finale di Coppa Italia, in campionato potevamo e dovevamo fare meglio. Vogliamo senza dubbio entrare tra le prime quattro. Le partite che abbiamo giocato con il Milan in questi anni sono sempre state equilibrate, ma l’unica cosa che dobbiamo fare è continuare a lavorare in questo modo. Stiamo giocando ogni tre giorni da inizio aprile e ogni gara è difficile da gestire”.

Ore 22.55 – Hellas Verona: Una serata da incubo. Zaffaroni non approfitta della sconfitta dello Spezia e il Verona viene spazzato via dall’uragano nerazzurro con un perentorio 0-6. Già nel primo tempo l’Inter chiude la faccenda Hellas,  al 31′ Gaich devia in rete un cross di Dimarco e beffa il suo portiere. I gialloblù subiscono il colpo a livello psicologico e tra il 36′ e il 37′ subisce un brutto uno-due firmato Calhanoglu e Dzeko a tu per tu con Montipò. Anche nella ripresa continua la debacle dell’Hellas: al 55′ Brozovic conquista palla e serve Lautaro che va al tiro e beffa l’estremo difensore veronese. A questo punto per il Verona è notte fonda e al 61′ subisce la manita ad opera di Dzeko che insacca la porta di Montipò. Il risultato non è però ancora definitivo perché al 90′ Lautaro sigla il 6-0 che punisce in modo esagerato l’Hellas. Con questo risultato il Verona rimane a quota 27 in classifica in compagnia dello Spezia e sente addosso la pressione della Cremonese vittoriosa a San Siro contro il Milan.

Ore 20.00 – Serie D: La Clivense è in serie D. La società, presieduta dall’ex attaccante del Chievo Verona Sergio Pellisier, continua la propria scalata nel mondo del calcio. E, grazie al netto 3-0 rifilato allo Schio, vince il campionato di Eccellenza, raggiungendo la quarta serie nazionale con un turno di anticipo.

Ore 19.55 – Serie A: Con una bella rimonta l’Atalanta batte 3-2 lo Spezia e si riporta dopo tanti mesi in zona Champions. Grazie a questo risultato esulta il Verona che questa sera avrà la possibilità di staccare i liguri e “vedere” la salvezza. Al 32′ gli orobici pareggiano con una perla di De Roon il gol di Gyasi realizzato al 18′ è nella ripresa ribaltano il risultato grazie a Zappacosta e Muriel rispettivamente al 49’ e al 54′. A poco serve la rete di Bourabia al 64′: lo Spezia capitola a Bergamo e il Verona spera nella salvezza.

Ore 17.10 – Virtus Verona: La Virtus Verona vuole essere la mina vagante dei prossimi playoff, parola di Emil Hallfredsson. L’esperto centrocampista islandese ne ha parlato ai microfoni de L’Arena: “Mi rendo conto che sognare in grande è follia, ci sono altre 27 squadre che giocano per un posto e non è proprio normale. Però se guardi la classifica delle ultime ventotto partite, la Virtus è prima e vuol dire che la squadra è forte. Non voglio aggiungere altro, ma di sicuro nessuno va ai playoff soltanto per divertirsi”. Sul futuro: “Potrei smettere o proseguire. In B senz’altro, in C pure, se Gigi Fresco mi vorrà ancora. Ormai vivo a Verona, la famiglia è contenta qui e cercherò di prendere il patentino da allenatore. Ho un sacco di idee in testa che mi piacerebbe realizzare, possibilmente restando nel calcio”.

Ore 15.35 – Vicenza: Grande soddisfazione in provincia per la conquista dello scudetto da parte del Famila Schio. Anche il Vicenza si congratula su Facebook con il club di Cestaro:

“Congratulazioni alla società Famila Basket Schio, allo staff e a tutte le giocatrici per la conquista del dodicesimo Scudetto! 1️⃣2️⃣ 🇮🇹

Complimenti ragazze per questa ennesima impresa”👊💪

Ore 13.55 – Venezia: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Magnus Kofod Andersen, centrocampista del Venezia, a pochi giorni dalla schiacciante vittoria degli arancioneroverdi sul Modena per 5-0 con tanto di poker dell’attaccante finlandese Joel Pohjanpalo: “Penso quella con il Modena sia stata la miglior partita che abbiamo giocato, sia per il risultato che per la prestazione. Il clima è stato fantastico poi. Volevamo segnare di più e mantenere la porta inviolata e con il Modena ci siamo riusciti. Eravamo on fire in attacco e Joel ci ha aiutato molto con i quattro gol. E’ stato davvero difficile trovare un equilibrio a centrocampo, abbiamo tutti quanti lavorato duramente, soprattutto per trovare la condizione giusta per mettere gli attaccanti in condizione, ma finalmente si è trovata la chimica in mezzo al campo. Potremo solo fare bene in questo reparto. Penso che abbiamo costruito bene l’azione del secondo gol contro il Modena, dal basso, con passaggi e siamo arrivati sulla sinistra, un’azione corale, poi ho visto il movimento di Johnsen e gliel’ho data, poi è arrivato il gol di Pohjanpalo grazie anche la bella visione di Dennis. Bravo anche Zampano. Questo è stato un gol di tutti. In campo c’è una squadra a cui non importa chi segna, ma l’importante è sempre il risultato. Gli undici titolari vengono scelti in allenamento e i giocatori scelti in base alla partita e alla condizione, ma siamo tutti nella stessa condizione. La mia punizione è stato un momento significativo, ma penso sia stato un momento importante per dimostrare che il gruppo c’è. Penso che il team abbia assunto più confidenza, ognuno crede nell’altro e quest’alchimia fa bene, accende la partita. Queste situazioni sono solo una prova dell’aumento della fiducia dei giocatori nei propri mezzi. Jajalo è un giocatore fantastico e ha dimostrato di essere un gran giocatore quando è arrivato, è stato bello giocare con lui, ha una grandissima esperienza. E’ stato difficile pensare di sostituirlo, ma quando manca un elemento va sostituito al meglio. Il lavoro è stato fatto con quest’idea, ma i risultati che abbiamo raggiunto fanno capire che la squadra è una squadra di qualità. Sono i numeri a dirci che finché non c’è qualcosa di concreto è inutile fare altri ragionamenti. Non cambiamo mentalità, l’obiettivo resta la salvezza e continueremo a pensare di partita in partita. Questa mentalità ci ha portato a questi risultati. Penso non ci sia una ragione per il nostro cambio di mentalità. Ho molti giocatori che guardo, alcuni con cui ho giocato, altri che guardavo da ragazzino, soprattutto quando ero giovane. Molti li considero una ispirazione, come Mathias Jensen che ora gioca in Premier League al Brentford. Xavi, Iniesta, Busquets… Quanta qualità. Sono un tifoso del Barcellona e come posso non aver guardato le giocate di centrocampisti come loro. In Italia ho imparato a mettere in atto le mie qualità anche nel difendere. Il mio momento sta arrivando: farò gol prima della fine del campionato, lo spero! Se mi capiterà un’altra punizione ci proverò”.

Ore 13.50 – Triestina: Sono iniziati in queste ore a Crema gli interrogatori dei giocatori della Pergolettese e dei dirigenti Lombardi da parte della Procura federale in merito alle presunte irregolarità avvenute prima della partita con la Triestina, terminata 2-1 per gli alabardati con rimonta nei minuti finali del match. Ricordiamo che la Pergolettese ha presentato un esposto alla FIGC il venerdì prima della partita di che il Piacenza ieri ha inviato un ricorso al Tribunale federale nazionale per bloccare i playout.

Ore 13.30 – Udinese: Alla vigilia di Udinese-Napoli, mister Sottil ha affrontato i temi del match ai microfoni di Tv 12, partendo dallo spostamento della partita di cui è tanto parlato in settimana: “è stato un episodio anomalo. È normale che, quando si vanno a modificare le giornate, gli impegni e le date, qualcosa a livello di programmazione devi cambiare. Ci siamo focalizzati a disputare la gara di giovedì sera e ci siamo organizzati, tenendo conto anche di un eventuale anticipo.”

“Per quanto mi riguarda, non mi interessa se il Napoli vincerà domani o meno lo scudetto – commenta l’allenatore – Abbiamo un obiettivo ben preciso che ho già detto più volte: arrivare più in alto possibile nella parte sinistra della classifica. Abbiamo l’obbligo verso noi stessi, la Proprietà e verso i nostri tifosi e la volontà di finire alla grande questo campionato, anche per una mentalità e crescita futura di squadra. Tutto quello che riguarda il Napoli non mi interessa. È una partita difficile, loro hanno comandato tutto il campionato, quindi conosciamo benissimo le difficoltà. Noi siamo concentrati a fare la nostra partita. Veniamo da una gara non giocata ai nostri livelli, ma, questo gruppo, ha dimostrato di reagire immediatamente e quindi mi aspetto dai ragazzi una reazione per quanto riguarda la prestazione.”

“Tutto il gruppo è competitivo – continua Sottil – ci sono dei ragazzi che sono cresciuti molti, come Festy ad esempio. Si allenano tutti bene e scalpitano per essere in campo. Farò come sempre le mie valutazioni, sono un allenatore che ho sempre dimostrato di far ruotare la rosa dando una possibilità a tutti. A livello numerico non siamo tantissimi, quindi nelle rotazioni e nelle alternanze devo fare delle valutazioni precise e attente. Tutti hanno sempre risposto comunque bene quando sono stati chiamati in causa e tutti vogliono finire da protagonisti questa stagione. Mi aspetto una prestazione importante, con i fatti.”

Domani sera “mi aspetto un Napoli aggressivo come è stato sempre e venire forte in avanti, cercando duelli uno contro uno a tutto campo. Ha una grandissima qualità in rosa e un’identità ben precisa. Il lavoro di Spalletti ha dato i suoi frutti in questi due anni. Noi abbiamo le possibilità e la qualità per mettere in difficoltà le big, come abbiamo dimostrato fino a questo momento.” – analizza l’allenatore bianconero.

“Nestorovski? È un ragazzo che ha sempre lavorato con grande serietà e professionalità. Ha dimostrato di saper interpretare bene il suo ruolo all’interno della rosa. Gli ho sempre dimostrato fiducia e quando è stato chiamato ha fatto sempre la sua parte, tra gol e assist. A Lecce si è mosso bene ed impegnato tantissimo, recuperando anche dei palloni che lui stesso aveva perso, inseguendo l’avversario fino al limite dell’area il pallone e procurarsi una punizione preziosa. L’ho visto bene e carico. A Lecce, senza Beto e Success, sono cambiate le caratteristiche in attacco; quindi, abbiamo dovuto riadattarci ai movimenti da eseguire. Io sono sicuro che Nesto farà la sua parte in questo finale di stagione. Dentro l’area è quello che si sa muovere meglio in assoluto.” – conclude Sottil.

Ore 12.10 – Pordenone: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Pordenone Domenico Di Carlo in vista dei tanto attesi playoff: “L’attesa ai playoff la viviamo bene, sapendo che tutti devono aspettare questi 25 giorni, soprattutto per chi è arrivata seconda, come in campionato. Con i ragazzi stiamo creando degli step di lavoro, di possesso e non possesso, ma soprattutto stiamo cercando di dare velocità, brillantezza e intensità nel lavoro, perché poi c’è da cambiar poco, c’è da fare non troppo, ma neanche poco per poi arrivare all’obiettivo del 27 maggio. C’è una mini-preparazione modificata. In alcune esercitazioni modificata perché la squadra sta bene, non è che stava male. La squadra è arrivata con un ritmo abbastanza di spessore alla fine del campionato, ma mancava l’intensità, quella brillantezza che a oggi stiamo ritrovando attraverso tutte queste situazioni che sono rapide e di possesso. Quest’ultime servono per alzare il ritmo. Avevamo bisogno di questo qua e quindi abbiamo ancora tre settimane per arrivarci al meglio. Lavoreremo tanto questa settimana, sia fisicamente, sia come partite, almeno per dare il carico tecnico e fisico in partita. Poi, dalla settimana prossima cercheremo di avvicinarci a fare i 90′ a tutte e due le squadre. Conta molto la testa e come noi ci avvicineremo al 27 di maggio, ma soprattutto conta molto come andremo ad affrontare le partite. Con lo staff stiamo lavorando sulla testa dei ragazzi, dandoli poche indicazioni, ma che servono per arrivare dove tutti quanti noi vogliamo. Il sogno è quello di poter arrivare in Serie B, ma ce l’abbiamo noi come ce l’hanno altre squadre. Quello che conta è che sappiamo che, visto che è stato un campionato equilibrato, i playoff allo stesso modo saranno molto equilibrati e la differenza la faranno la qualità tecnica e la testa del gruppo e del fatto che ogni singolo giocatore la metta a disposizione del gruppo. Le due vittorie ci hanno dato carica, tanta, e fiducia. I ragazzi hanno svoltato ancora un’altra volta, si sentono più forti e questo è un bene per quello che riguarda queste settimane qua, perché sappiamo bene che il Pordenone è stato costruito, insieme a tante altre squadre, per poter fare il salto di categoria. Alla prima occasione non ci siamo riusciti, adesso c’è questa seconda opportunità e faremo di tutto per provarci a fare questa impresa che attraverso i playoff è un po’ più problematica, ma anche più emozionante e avvincente. Nella mia carriera di playoff ne abbiam vinto qualcuno, sappiamo come poterci arrivare, poi sarà il campo il giudice unico, però della mia squadra sono convintissimo, perché stiamo bene e arriveremo bene e faremo di tutto perché questo sogno si avveri”.

Ore 10.40 – Serie C: «Nei playoff di Serie C ad aiutare gli arbitri ci sarà il Var. Sarà un supporto sicuramente utile per una categoria in cui quest’anno gli errori sono stati davvero tanti»: questo quanto affermato su RaiSport – e riportato da “Il Gazzettino” – da Maurizio Ciampi, responsabile e designatore degli arbitri della Can C.

Ore 10.10 – Dolomiti Bellunesi: È all’orizzonte l’ultima gara del campionato di Serie D. E potrebbe essere l’ultima, in senso assoluto, per un giocatore che ha il gol nel sangue (ne ha segnati più di 220 in carriera), il “9” stampato sulla schiena, è nato con la fascia al braccio e al pallone ha sempre dato del “tu”. Fin dal primo vagito. Il riferimento è a Simone Corbanese.

Il capitano della SSD Dolomiti Bellunesi, a quattro giorni dal confronto col Montebelluna (domenica 7, alle ore 15, si gioca allo stadio polisportivo), dà un annuncio che non può non suscitare forti emozioni in chiunque lo abbia visto crescere, segnare, esultare: «Se dovessimo portare a termine il risultato auspicato, quella di domenica sarà la mia ultima partita».

Ma Cobra, come è nel suo stile, fa un passo indietro. Spegne le luci su di sé e le accende sulla squadra: «La mia scelta non è la priorità. Al contrario. L’unica cosa che conta è chiudere al meglio la stagione». Di fronte al Montebelluna, formazione in cui il bomber ha militato nell’annata 2011-2012 (segnando, peraltro, 16 reti in 31 gare), basterebbe un punto per assicurarsi la permanenza sul palcoscenico di serie D: «Siamo consapevoli dell’importanza del match, daremo il massimo. Poi potremo aprire mille parentesi su una stagione che, noi per primi, ci aspettavamo ben diversa. Ora, però, non conta. Conta solo la settimana di allenamenti in vista di domenica. E conta la partita».

Da buon capitano, Corbanese chiama a raccolta il pubblico dolomitico: «Rimaniamo uniti nelle difficoltà. È vero, non è facile quando le cose vanno male. Ma questo è il momento di remare tutti nella stessa direzione per arrivare al traguardo». Corbanese e la SSD Dolomiti Bellunesi vogliono scrivere il lieto fine. Su due storie: diverse, eppure uguali. Una collettiva, che è solo agli albori. E una individuale, che è già irripetibile.

Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Hellas Verona-Inter (ore 21). HELLAS VERONA (4-4-1-1): Montipò; Faraoni, Magnani, Hien, Ceccherini; Depaoli, Tameze, Abildgaard, Lazovic; Verdi; Gaich. All. Zaffaroni. INTER (3-5-2): Onana; D’Ambrosio, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Broovic, Calhanoglu, Dimarco; Dzeko, Lautaro. All. Inzaghi.

Ore 8.30 – Vicenza: Il programma degli allenamenti della squadra biancorossa dal 3 al 5 maggio.

  • Mercoledì 03/05, allenamento alle ore 10:00 e alle ore 15:00 – Sporting55;
  • Giovedì 04/05, allenamento alle ore 15:00 – Sporting55;
  • Venerdì 05/05, allenamento alle ore 10:30 e alle ore 15:00 – Sporting55.

Martedì 2 maggio

Ore 18.00 – Piacenza: In merito ai recenti fatti di cronaca sul presunto illecito sportivo nella gara tra Pergolettese e Triestina, il Piacenza Calcio comunica di aver presentato istanza al Consiglio Direttivo di Lega Pro affinché provveda all’immediato rinvio delle gare di play out del Campionato di Serie C girone A in programma per sabato 06.05.2023. Nelle prossime ore verrà altresì depositato ricorso al Tribunale Federale Nazionale affinché accerti eventuali responsabilità e applichi le relative sanzioni, nonché sospenda in via cautelare la disputa dei play out di Serie C girone A. La Società ritiene che sia di preliminare interesse per la collettività e per lo sport in generale fare chiarezza sulla vicenda. A beneficio delle stesse società coinvolte, e nel rispetto di chi opera e lavora nell’ambiente, la giustizia e la trasparenza devono anteporsi allo spettacolo. La Società ribadisce la propria fiducia negli organi di giustizia sportiva e confida in un pronto riscontro

Ore 17.30 – Virtus Verona: La Virtus Verona comunica che, in seguito ad un trauma riportato durante la seduta di allenamento di ieri, il calciatore Andrea Nalini è stato sottoposto ad accertamenti clinici che hanno evidenziato la frattura composta dello zigomo e della mascella sinistra. Nel ringraziare il Prof. Nocini per l’attenzione verso in nostro atleta, Andrea sarà sottoposto a ulteriori controlli nei prossimi giorni. Forza Nalo!

Ore 17.10 – Treviso: Eccovi il piatto forte, finalmente. Ci siamo fatti attendere, chiediamo venia. Dopo aver dato le pagelle del campionato a difensori, tra cui abbiamo compreso il portiere titolare Lombardi e il generoso vice Fiorenzato, e centrocampisti, è arrivato il turno degli attaccanti del Treviso. Proprio loro, i più amati dai tifosi, quei giocatori che fanno esaltare ed esultare uno stadio intero. Scusate il gioco di parole. Possono rimanere invisibili sul campo anche per 90′, ma con una semplice zampata, un tocco o un gesto, possono fare tutta la differenza del mondo. Fiuto del gol, killer instinct: caratteristiche che elettrizzano ogni amante del calcio. Quant’è bello urlare per un gol del proprio centravanti? Andiamo, quindi, ad analizzare la stagione del reparto offensivo biancoceleste, prima nella sua totalità, poi singolarmente. Non aspettatevi voti bassi: il Treviso ha vinto il campionato d’Eccellenza e ha registrato il secondo miglior attacco di tutto il girone, con 77 reti siglate, dietro di un sigillo solo allo United Borgoricco Campetra. Mica male. Secondo miglior attacco e miglior difesa: non poteva essere altrimenti per una squadra quasi del tutto composta da giocatori di un’altra categoria rispetto all’Eccellenza.

8.5 Attacco

Il reparto che ha funzionato meglio e che nel corso della stagione non ha quasi mai dato segnali di cedimento. Se gli altri due, difesa e centrocampo, sono stati aggiustati, corretti e modellati nel corso dell’annata, lì davanti è sempre girato tutto a meraviglia. Tutto filato liscio. Forse merito dell’intoccabile tandem composto da Sottovia e Posocco, che ha collezionato la bellezza di 48 reti, senza dimenticarsi dell’importante contributo che hanno fornito alla causa biancoceleste Guccione e Marcolin. Cunico ha cambiato più di una volta il posizionamento dei suoi uomini in campo, passando da un 4-4-2 a un 3-5-2 sia con le mezzali che con un trequartista ad aggirarsi attorno ai due centravanti, ma, nonostante questo, l’attacco è sempre rimasto lo stesso, a due. E Posocco e Sottovia, su tutti, hanno brillato.

10 Dario Sottovia

Basterebbe un numero soltanto per farvi comprendere tutto: 33. Trentatrè, scriviamolo bene e scandiamo con calma ogni lettera. 33 reti, 33 volte un tiro di Dario Sottovia è finito alle spalle del portiere avversario, tra i quali 6 su calcio di rigore. Una media davvero impressionante. Dominatore assoluto del campionato. Sottovia gioca? Si parte quasi sicuramente da 1-0. Stagione a dir poco strepitosa, ma sono in molti a dirlo: è di un’altra categoria. E’ l’uomo più amato dalla tifoseria, ma anche uno dei più apprezzati in spogliatoio. Un ragazzo dal gran cuore, come ricordato nell’intervista rilasciata a Trivenetogoal da Alex Soncin, centrocampista del Treviso, ma non solo. Anche un grande attaccante, che ha ridato speranza e luce a una piazza che negli ultimi anni ha faticato fin troppo a risalire dal fondale di un oceano profondissimo. I biancocelesti si augurano possa restare anche per la prossima stagione, potrebbe fare la differenza pure in Serie D.

8.5 Francesco Posocco

La spalla destra perfetta per Sottovia. Sostanza, sacrificio, qualità e un grande istinto dentro l’area di rigore, senza dimenticarsi di un fisico scultoreo che lo rende minaccioso in ogni situazione da cross. Ha segnato il gol decisivo per la promozione, l’1-0 contro il Giorgione al Tenni, ma ne ha insaccati altri 14 di vitale importanza per la stagione della rinascita trevigiana. 15 totali, un bottino mica male per l’ex Dolomiti Bellunesi.

7 Agostino Marcolin

Un po’ di follia non guasta mai. E’ subentrato a gara in corso contro il Giorgione e ha stravolto la partita. In pratica l’ha cambiata lui, servendo i due assist vincenti e decisivi per il primo gol di Posocco e per il secondo di Sottovia. Spesso non ha trovato spazio dal 1′, bloccato proprio dai due protagonisti della promozione, ma ha saputo incidere e lasciare il segno, siglando 8 reti e fornendo quasi sempre prestazioni convincenti. Tutti lo definiscono il più “pazzerello” della squadra: chissà che questa sana follia non possa rivedersi in Serie D.

6.5 Giovanni Guccione

Tanta esperienza al servizio di Enrico Cunico. Approdato nella Marca a dicembre in tempi di rivoluzione (in molti hanno salutato e con lui sono arrivati Simeoni, Severgnini, Malagò e Boron), non è riuscito a ritagliarsi il suo spazio da titolare, ma la sua grande esperienza è stata utile. E’ riuscito a sbloccarsi nella roboante vittoria per 6-1 al Tenni del Treviso sulla Robeganese Fulgor-Salzano, si è tolto questo peso, e ha potuto festeggiare una promozione tanto voluta quanto cercata dalla compagine guidata ai vertici da Luigi Sandri.

Ore 14.10 – Padova: “Abbiamo fatto un’ottima seconda parte di stagione ma il bello deve ancora venire. Io personalmente avrei preferito giocare subito, eravamo in un momento di entusiamo ma anche adesso ci stiamo allenando duramente per arrivare super pronti ai playoff. Noi ci crediamo, stiamo crescendo molto, queste settimane di stop ci sono servite a preparare meglio la prossima partita. I playoff sono un “piccolo mondiale”, non ci sono favorite. Abbiamo a favore il doppio risultato ma dobbiamo pensare solo a vincere. Abbiamo acquisito consapevolezza nei nostri mezzi, possiamo giocarcela con chiunque. Il mio goal più bello? Quello con il Sangiuliano. La Pergolettese? È una squadra che sa difendersi bene, dovremo essere bravi ad attaccare e non concedere troppi spazi, nelle ripartenze loro sono pericolosi”. Queste le dichiarazioni di Mattia Bortolussi rilasciate oggi in conferenza stampa alla Guizza.

Ore 12.10 – Venezia: Secondo quanto riferisce la Gazzetta dello Sport è in corso in prefettura a Napoli un incontro per considerare l’ordine pubblico in città nei prossimi giorni in vista dello scudetto. Al tavolo il prefetto Claudio Palomba, il questore Alessandro Giuliano, il sindaco Gaetano Manfredi, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis e in collegamento video il prefetto di Udine Massimo Marchesiello. Al momento non sarebbe prevista alcuna richiesta di spostamento per Udinese-Napoli programmata giovedì alle 20.45. Si stanno studiando blocchi del traffico nel centro storico per mercoledì e giovedì e anche il modo migliore per far rientrare la squadra in aeroporto.

Ore 11.30 – Udinese: Secondo quanto riferisce la Gazzetta dello Sport è in corso in prefettura a Napoli un incontro per considerare l’ordine pubblico in città nei prossimi giorni in vista dello scudetto. Al tavolo il prefetto Claudio Palomba, il questore Alessandro Giuliano, il sindaco Gaetano Manfredi, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis e in collegamento video il prefetto di Udine Massimo Marchesiello. Al momento non sarebbe prevista alcuna richiesta di spostamento per Udinese-Napoli programmata giovedì alle 20.45. Si stanno studiando blocchi del traffico nel centro storico per mercoledì e giovedì e anche il modo migliore per far rientrare la squadra in aeroporto.

Ore 11.10 – Verona: È Simone Verdi il vincitore della 32a tappa di Cuore Gialloblù, il sondaggio che da sei stagioni permette ai tifosi di eleggere, tramite i voti nelle Instagram Stories del Verona, il calciatore dell’Hellas che più si è distinto in ogni singola gara di campionato.

Secondo successo consecutivo per Simone Verdi che si aggiudica la palma di migliore in campo per la quarta volta in stagione. Suo il gol decisivo che ha permesso al Verona di pareggiare contro la Cremonese, raggiungendo momentaneamente lo Spezia a quota 27 punti. L’attaccante gialloblù è stato autore anche di 3 tiri4 dribbling completati (l’80% di quelli tentati), 2 palloni recuperati e 3 cross positivi.

Secondo posto per Lorenzo Montipò che ha effettuato 4 parate2 prese alte e 13 lanci positivi oltre a 15 palloni recuperati. Si tratta del decimo podio stagionale – cinque vittorie di tappa e cinque secondi posti – per il portiere classe ’96 che sale a quota 25 punti e allunga in testa alla classifica generale del Cuore Gialloblù.

Infine, terza posizione per Giangiacomo Magnani, alla sua 19a presenza in questa Serie A. Contro la Cremonese ha recuperato 8 palloni, vincendo anche 4 duelli oltre a completare 26 passaggi.

Appena fuori dalla zona punti Jayden Braaf e Oliver Abildgaard.

CUORE GIALLOBLÙ – LA CLASSIFICA 2022/23
Montipò 25
Verdi 17
Doig 16
Hien 16
Lazovic 16
Tameze 10
Magnani 8
Veloso 8
Djuric 7
Terracciano 7
Depaoli 6
Henry 6
Ngonge 6
Coppola 5
Faraoni 5
Gaich 5
Kallon 5
Ceccherini 4
Duda 4
Sulemana 4
Lasagna 4
Perilli 3
***
Günter 3
Hongla 3
Ilic 1

1° classificato: 3 punti; 2° classificato: 2 punti; 3° classificato: 1 punto.

VINCITORI DI GIORNATA
1a Hellas Verona-Napoli: Kevin Lasagna
2a Bologna-Hellas Verona: Thomas Henry
3a Hellas Verona-Atalanta: Darko Lazovic
4a Empoli-Hellas Verona: Yayah Kallon
5a Hellas Verona-Sampdoria: Josh Doig
6a Lazio-Hellas Verona: Lorenzo Montipò
7a Fiorentina-Hellas Verona: Lorenzo Montipò
8a Hellas Verona-Udinese: Josh Doig
9a Salernitana-Hellas Verona: Josh Doig
10a Hellas Verona-Milan: Simone Verdi
11a Sassuolo-Hellas Verona: Federico Ceccherini
12a Hellas Verona-Roma: Miguel Veloso
13a Monza-Hellas Verona: Filippo Terracciano
14a Hellas Verona-Juventus: Ibrahim Sulemana
15a Hellas Verona-Spezia: Lorenzo Montipò
16a Torino-Hellas Verona: Milan Djuric
17a Hellas Verona-Cremonese: Darko Lazovic
18a Inter-Hellas Verona: Isak Hien
19a Hellas Verona-Lecce: Josh Doig
20a Udinese-Hellas Verona: Giangiacomo Magnani
21a Hellas Verona-Lazio: Cyril Ngonge
22a Hellas Verona-Salernitana: Cyril Ngonge
23a Roma-Hellas Verona: Lorenzo Montipò
24a Hellas Verona-Fiorentina: Darko Lazovic
25a Spezia-Hellas Verona: Simone Perilli
26a Hellas Verona-Monza: Simone Verdi
27a Sampdoria-Hellas Verona: Adolfo Gaich
28a Juventus-Hellas Verona: Giangiacomo Magnani
29a Hellas Verona-Sassuolo: Lorenzo Montipò
30a Napoli-Hellas Verona: Adrien Tameze
31a Hellas Verona-Bologna: Simone Verdi
32a Cremonese-Hellas Verona: Simone Verdi

Ore 09.30 – Potrebbero arrivare già oggi novità sugli orari del primo turno dei playoff di serie C: attese comunicazioni in merito da parte della Lega Pro.

Ore 08.00 – Treviso: Parte integrante del gruppo dall’anno scorso, tassello fondamentale per lo spogliatoio e per il centrocampo. Giocatore d’interdizione e dai buoni piedi, con il biancoceleste nel sangue. Ha vissuto il Treviso dei livelli più alti da bambino e lo ha visto sprofondare nell’abisso più profondo, da cui non riusciva ad uscire da dieci anni a questa parte. Adesso, anche per merito suo, Treviso può riaccendere la speranza e tornare a sognare. La promozione in Serie D conquistata domenica scorsa significa tanto, per lui e per la sua gente. Ragazzo simpatico, educato e spiritoso, Alex Soncin, centrocampista del Treviso con un trascorso anche in Serie D con la maglia della Liventina, si è raccontato a tutto tondo in un’intervista a Trivenetogoal. Doveva presentarsi con una parrucca biancoceleste, quella utilizzata per festeggiare sul prato del Tenni, ma un po’ di timidezza si è fatta sentire. La parrucca era comunque lì vicino, quasi fosse un totem, un peluche da tenere stretto la notte quando si cerca di dormire. Ecco le sue parole.

Immagino che tu abbia vissuto delle bellissime emozioni in questi giorni: come stai?

“Le emozioni sono state fortissime, avevo già vinto un campionato a Motta, però il contesto e il contorno, l’importanza della città, era un po’ diversa. Senza nulla togliere a Motta, è stato bellissimo, però già vincere davanti a 3500 persone, una bolgia incredibile, è stato bellissimo. Abbiamo finito di festeggiare la notte tardi, siamo arrivati a casa sulle 4:30 e alle 7:30 ero già in piedi, ma non riuscivo a dormire, ero euforico, mi giravo e rigiravo. Pensavo solo a quanto bello era stato tutto quanto. È stato un qualcosa di inspiegabile, bellissimo. Anche capire di aver reso felice tante persone che venivano lì e magari non avevi mai visto e ti abbracciavano e ti ringraziavano, o vedere qualche dirigente che piangeva, mi ha fatto capire l’importanza che aveva per tante persone quella partita e quel risultato. È una cosa che ti riempie di gioia”.

Ti aspettavi così tanta gente domenica al Tenni?

“Sicuramente tutti ci aspettavamo abbastanza gente, però 3500 son tanti e non pensavo ci fosse così tanta gente, ma soprattutto in così tanti a spingerci al risultato finale, all’obiettivo. Anche i bambini erano bellissimi, ci facevano anche loro i cori e sembrava di avere due curve domenica. I nostri ultras sono stati pazzeschi e non ho nulla di più da dire, se non grazie, perché sono stati bravissimi”.

Dalla tribuna stampa, ai due gol, è tremato tutto quanto… Impressionante. Ma la festa in campo?

“Non pensavo ci fosse un’invasione di campo del genere. Poi, tra l’altro, mi hanno rubato le scarpe che avevo lasciato in panchina e poi non le ho più ritrovate (ride ndr.), però in campo, gente che ti abbraccia, che vuole fare foto e ti chiede i pantaloncini, la maglia, sono cose che ti restano in testa e nel cuore. Tutto bellissimo. È da giorni che ogni tanto mi metto a scorrere le foto sul telefono. Guardo le foto del post-partita, tutto veramente incredibile. Bellissimo il video della società su Facebook che fa scorrere velocemente tutte le immagini: ripercorre tutte le emozioni che ci sono state”.

Sei entrato in campo nel secondo tempo: cosa hai provato con tutta quella gente che vi guardava e vi supportava?

“Quando entri in campo, almeno per me, sparisce tutto. Ho provato molte più emozioni quando ancora ero in panchina. Mi rendevo conto dell’importanza di quello che stavamo facendo, della gente che ci incitava, di tutti i cori, delle persone che ci vogliono bene ed erano lì per spingerci e per vederci. Poi, quando entri in campo, almeno personalmente, sparisce tutto e c’è solo il rettangolo verde e bisogna fare tutto quello che c’è da fare per portarsi a casa il risultato. Le emozioni, però, almeno io le vivo più da fuori che da dentro, perché viverle da fuori ti dà un po’ più di carica”.

Al triplice fischio qual è stata la cosa a cui hai pensato?

“Datemi la parrucca (ride ndr.)! Il triplice fischio era troppo atteso. Ho chiesto all’arbitro quanto mancasse e lui mi ha detto che mancava il recupero. Eravamo 2-0, era finita, avevamo vinto, gli altri erano salvi, e gli ho chiesto quanto dava di recupero. Lui mi fa che avrebbe dato cinque minuti e io gli ho chiesto di non darne così tanti e lui mi ha risposto che mi toccava e che mancava poco. Poi, quando ha fischiato, è stato un insieme di emozioni, volevo solo urlare e abbracciare i miei compagni e tutti quelli che ci vogliono bene e che ci hanno sostenuto dall’inizio alla fine”.

La partita con il Giorgione andava vinta. C’è stato un momento in cui avete pensato che potevate non farcela? La Calvi Noale stava vincendo…

“Sapevo già che la Calvi Noale stava vincendo. Essendo in panchina sapevamo già i risultati e vedevo che stavamo attaccando, tutto il primo tempo abbiamo attaccato e il fatto che non riuscissimo a buttarla dentro non ti nego che un po’ di ansia me l’ha fatta venire. Ho fatto l’intervallo in tachicardia totale, avevo i battiti a duemila e lì un po’ di timore l’ho avuto. Poi ho pensato alla fiducia che ho nei miei compagni e poi avevamo ancora qualche freccia in panchina, quindi ci siamo fatti forza e poi come secondo me è giusto che sia stato, ce la siamo portati a casa, anche perché ce la siamo presa noi”.

Non solo la partita vi siete presi!

“No, anche qualcosa di più importante!”.

Cosa significa per te questa promozione?

“Questa promozione significa che, anche dopo un anno come l’anno scorso, con tutte le aspettative, perché anche l’anno scorso da esterni dicevano che eravamo la favorita, ci si può regalare ancora quel che ci si può regalare. Con i miei compagni abbiamo fatto una cosa veramente grande e io li ringrazierò dal primo all’ultimo giorno. Questo per me vuol dire tanto, non so neanche spiegarti cosa. Mi riempie il cuore di gioia”.

Era dal 2013 che il Treviso non disputava un campionato nazionale. Penso che questo ti renda orgoglioso di ciò che avete fatto.

“Assolutamente. Ma come ho detto prima, vedere tutte le persone che hai fatto felici con questa cosa, spero che il Treviso possa tornare in palcoscenici che ha già calcato. Non so se sarò ancora parte del gruppo, però, indipendentemente da questo, spero che torni in questi palcoscenici perché la società, la piazza e i tifosi meritano qualcosa in più di Eccellenza e Serie D. Mi auguro vivamente che, con o senza di me, arrivino dove meritano”.

La Serie D l’hai giocata con la Liventina. Che categoria è rispetto all’Eccellenza?

“Rispetto all’Eccellenza cambia abbastanza, sia dal punto di vista fisico che tecnico. Tutti noi l’abbiamo già fatta, come gruppo squadra, almeno tutti i vecchi, e penso che tutti noi vecchi, ma anche i giovani, possano farcela e meritarsela. Poi, ovviamente, ci sono anche altre cose di cui discuteranno tutti quanti personalmente con la società, però credo che tutti possano farla in questo gruppo. È un gruppo forte, unito”.

A dicembre c’è stata una sorta di rivoluzione…

“Per me non è stata una cosa facile, anche perché io ero tanto unito a tutti i ragazzi che sono andati via, soprattutto a Granati e Fabiano, con cui già l’anno scorso avevo legato tanto. Vorrei dire che questo campionato non è solo del gruppo che ha vinto, ma anche di quelli che c’erano a gennaio e anche di quello che c’era stato l’anno prima, di tutto quello che avevamo costruito insieme. Questa rivoluzione, all’inizio, ci ha un po’ disorientati e almeno per me è stato difficile, poi però ho conosciuto meglio anche i ragazzi che sono arrivati e devo dire che tutti, oltre che professionisti seri sul campo, sono anche bravissimi ragazzi a cui voglio un bene dell’anima e che terrò sempre nel cuore dopo quello che è successo domenica”.

A chi sei più legato del gruppo?

“Granati e Fabiano quando c’erano, poi a De Poli, che è il mio fratello là in campo, Simo Salviato, che è un altro con cui ho un gran rapporto. Questi sono un po’ quelli vecchi, ma di quest’anno potrei dirti Dario, che è un personaggio incredibile, magari conosciuto un po’ per altre cose, però è davvero una persona dal cuore grande. Anche con Yari Masoch ho un rapporto speciale, però sarebbe difficile dirti con chi ho più rapporto. Anche con i nuovi arrivati, Boron, Malagò, tutti quanti… Sono tutti super”.

Ti piacerebbe rivederlo così in Serie D questo gruppo?

“Identico è difficilissimo, molto, però mi piacerebbe avere uno zoccolo duro, una spina dorsale, di quest’anno e portarla avanti. Bisogna vedere cosa succederà con me, con tutti quanti, però secondo me sarebbe bello, anche perché cambiare troppo a volte non è sempre positivo. Non avrò nessun rimpianto indipendentemente da cosa succederà. Se il Treviso vorrà tenerci tutti sarò la persona più felice del mondo”.

A te piacerebbe tanto restare…

“Fare la Serie D in una piazza così è difficile dir di no. Sfido chiunque a dire di no a una piazza così. Vedremo, a me piacerebbe sicuramente. Nessun rancore e nessun problema se fosse il contrario. Intanto noi squadra, staff, società, tutti insieme siamo riusciti a riportare il Treviso in D. Questo ci fa onore sicuramente”.

Qual è stato secondo te il momento decisivo della stagione?

“Il momento decisivo per me è stato molto più tardi di quello che pensi magari, però secondo me il rigore con la Liventina al 92′ è stato quello che ha decretato tutto, perché è stato un segnale forte. La partita era bloccatissima, loro stavano facendo bene e si stavano anche difendendo bene, mentre noi non abbiamo fatto una delle nostre migliori partite. Partita così bloccata, loro così chiusi… Al 92′ riuscire a costruire un’azione, partendo dal basso con una decina di passaggi e arrivando in area loro e prendere un rigore così su uno stop da altre categorie di Dario (Sottovia), quello secondo me è stato un segnale forte, anche perché dall’altra parte il Noale vinceva. Lì, però, mi sono detto che era un segno, non possiamo più perderlo. Per me quello è stato il punto esclamativo sulla stagione”.

Gli ultimi dieci anni del Treviso sono stati un’agonia: più di 20 allenatori, molti presidenti diversi… Adesso, invece, il progetto come ti sembra?

“A me sembra un progetto stabile, forte, anche perché si sono esposti molti personaggi importanti della zona, tra cui il sindaco stesso che domenica era in campo con noi a festeggiare, quindi la vedo difficile che possa scemare questo progetto. In questi due anni ho conosciuto tutte le persone che ci sono dentro, che ci sono vicine e che gestiscono la società e mi sembra sia una cosa molto solida. Mi auguro sia così, perché questa piazza si merita altre categorie, come le persone che la gestiscono.

Essendo molto giovane io il Treviso non l’ho mai visto in categorie molto importanti…

“Io giocavo qua con i piccolini quando il Treviso era in Serie B. Ho visto quasi il tetto massimo e poi ho visto anche il fondo. Essere parte di quello che può essere l’inizio di una risalita mi rende contento e orgoglioso”.

Qualche aneddoto e qualche parere: chi è il più forte della squadra?

“Difficile questo da dire, perché ci sono luoghi e momenti. Se quest’anno qualcuno ti chiede il personaggio della squadra devi per forza rispondere Sottovia, ha fatto 33 gol. Come fai a non rispondere con il suo nome? Ci sono momenti in cui il più forte è l’attaccante che ti fa gol, momenti in cui è il portiere che ti fa il salvataggio miracoloso, momenti in cui il centrocampista ti recupera trenta palloni, quindi il più forte è lui… Io sono dell’idea che quest’anno il più forte è stato il gruppo, perché comunque non è una piazza facile Treviso per noi ragazzi e aiutandoci l’un con l’altro siamo riusciti a tirare fuori il meglio di noi da tutti. Il più forte è il gruppo e ti ho dato una risposta incredibile (ride ndr.)”.

Alle prossime però non puoi rispondere così (ride ndr.). Io mi sono fatto un’idea sul più calmo e pacato del gruppo, però magari mi sbaglio. Malagò?

“La tua idea è sbagliata. Tranquilli e pacati direi De Poli e Severgnini, parlando dei vecchi, mentre parlando dei giovani ti direi Lombardi”.

Il più esperto? È un po’ scontato però…

“Beh, Simone Salviato! Quando c’è quella tensione in più, quell’aria pesante in più, è lui che viene fuori. Lui ha una tranquillità che nessuno ha in campo. Ce le ha anche nella altre partite, però magari in queste vedi che gli altri sono un po’ più nervosi, mentre lui è uno che ha fatto Serie B e altro. Però ha sempre la parola giusta, il consiglio da darti e se deve rimprenderti lo fa, ma in maniera da non appesantirti. Quindi Simone su tutti su questa cosa è stato un fenomeno, per come ha gestito alcune situazioni tra di noi, in cui magari qualcuno di più teso che si era già mangiato le unghie fino alle nocche prima della partita, luiu è andato là a togliere la tensione. Poi batte pure le punizioni, perché ha un gran piede. C’era un allenatore dell’anno scorso, Migliorini, che diceva che aveva un cannone sui piedi. Aveva ragione!”.

Il più pazzerello? Mi dicevano che era Marcolin…

“Buona risposta. È un po’ pshyco. Lo vedi da fuori tranquillo, timido, poi l’ho conosciuto e in spogliatoio è un’altra persona. Ogni tanto se ne viene fuori e racconta una barzelletta a caso, massacra tutti. È un grande, è lui il più pazzo di tutti. Seguito a ruota da Dario, ma di più. Una bella coppia (ride ndr.)”.

Poi c’è Posocco che sembra il ragazzo perfetto…

“Lui è il ragazzo perfetto, nulla da dire!”.

Il mister quest’anno cosa vi ha dato e che impatto ha avuto?

“Il mister quest’anno ci ha dato tanto sul fatto che è riuscito a tenerci tutti sul pezzo. Questa è una cosa che ho sempre detto ai ragazzi. Magari tante volte puoi accorgerti di chi il mister vuole far giocare o meno, ma lui è stato bravo a far tenere tutti abbastanza sul pezzo. C’è sempre qualcuno che si butta un po’ più giù, però questa è una cosa che ho notato tanto e non è facile, credimi, soprattutto in una squadra così lunga, con così tanti giocatori che anche hanno sempre giocato o in altre squadre giocherebbero. Qui è stato bravo, tenerci tutti sul pezzo”.

Grazie Alex, è stato un piacere.

“Grazie a te, spero di essere stato abbastanza simpatico. Io non sono pazzerello, ma mi trasformo quando serve (ride ndr.). Domenica è stato un caso eccezionale, ma chiedi agli altri se sono un tipo tranquillo o meno”.

Lunedì 1 maggio

Ore 23.30 – L’editoriale: Weekend dedicato esclusivamente alla Serie A e alla Serie B, con la Serie C ferma ai box ma scossa dal caso Pergolettese – Triestina. Partiamo proprio da qui, nel senso che c’è tanto di non detto e tanto da chiarire, in questo mistero di fine stagione. Un autentico rebus che al momento suscita tanti interrogativi: ad esempio si dovrà spiegare perché gli uomini della Procura federale fossero arrivati già il mercoledì precedente alla partita a Crema, perché la denuncia della Pergolettese sia stata presentata venerdì, se è vero che, come scrivono i quotidiani piacentini, ci sono messaggi compromettenti arrivati sui cellulari di alcuni giocatori, chi è quel fantomatico personaggio che avrebbe incontrato in un supermercato gli stessi giocatori di cui sopra. E’ riconducibile effettivamente alla Triestina oppure è un mitomane o un millantatore? Se si fosse trattato di un dirigente probabilmente, il nome sarebbe già uscito e tendiamo ad escludere questa possibilità. Vivere in mezzo al fango non è piacevole, tantomeno in mezzo a continue voci e illaizoni. Al momento nessun giudizio, in un senso o nell’altro, può essere emesso, semplicemente perché non ci sono tutte le carte sul tavolo. Aspettiamo e, forse, presto capiremo. E’ giusto che la Triestina alzi la voce, che si difenda e difenda la sua immagine. E’ giusto anche se venga fatta chiarezza, perché il non detto in questi casi è devastante. Il tutto mentre l’Alabarda si prepara ai playout in un caos che di certo non aiuta.

Passiamo alla Serie A. Verona si ritrova all’improvviso preda di un’autentica crisi di nervi proprio nella settimana in cui viene raggiunto lo Spezia dopo avergli recuperato sei punti. Possibile che l’ambiente sia quello che abbiamo visto in queste ultime 48 ore? Si è pareggiato a Cremona, che non è un risultato esaltante ma nemmeno da buttare via. La Cremonese non è una squadra allo sbando e sta chiudendo la sua esperienza in A con dignità. Il Verona ha giocato male e su questo non ci piove, ma cosa dovrebbe dire lo Spezia che ha perso tutto il vantaggio che aveva e che sembra in caduta libera? L’Hellas di oggi è una squadra viva, che combatte, che si sbatte, che rimane sul pezzo e ce la può fare. Il nemico più grosso è quello interno. A leggere i commenti dei tifosi pare una tragedia, Zaffaroni e Bocchetti sono nella bufera, tutto sembra da buttare quando non lo è. Vero è che certe scelte sono discutibili, che Doig fuori dai titolari suscita forti perplessità, che aver silurato Ngonge sembra un nonsenso dopo quanto fatto fra gennaio e febbraio dall’attaccante gialloblù, che Duda è evaporato troppo in fretta, che fra Djuric e Gaich non ci sono garanzie. Eppure basta guardare i numeri, per capire che il Verona sta facendo un autentico miracolo. Era praticamente retrocesso, se la sta giocando e oggi farebbe lo spareggio. Per evitare di buttare via tutto quanto di buono fatto deve evitare gli isterismi e tenere la barra dritta. 

Di Udine e dell’Udinese onestamente non sappiamo cosa dire, perché è evidente che la squadra ormai vivacchi senza obiettivi e che debba lottare soprattutto contro se stessa e i suoi fantasmi. Non è facile galleggiare in un campionato in cui la salvezza non è più un problema e dove l’Europa sembra oggettivamente fuori portata. Ed è difficile trovare spunti di riflessioni realmente interessanti. A Lecce ha vinto chi aveva più fame, chi aveva un bisogno disperato di punti, chi aveva maggiori motivazioni, chi non poteva sbagliare. Giovedì c’è il Napoli e questo sì che sarebbe un motivo di interesse. Spalletti festeggerà quasi certamente lo scudetto in quella Udine che ha imparato ad apprezzarlo agli albori della carriera. Il messaggio della Curva Nord che ha, di fatto, comunicato che non tollererà festeggiamenti partenopei, fa temere che qualche incidente possa accadere. Ed è giusto tenere le antenne dritte.

Resta la Serie B, in questo primo maggio di campionato. Il Venezia è definitivamente decollato: 5-0 al Modena, poker di uno scatenato Pohjanpalo, oggi capocannoniere della B assieme a Lapadula. Oggi i playoff non sono più utopia, distano appena un punto nel giorno in cui il Frosinone ha entrambi i piedi in Serie A. Onore a Filippo Antonelli, il vero artefice di questo autentico ribaltone all’interno della stagione, ma anche a Paolo Vanoli, che ha capito Venezia meglio di qualsiasi altro, che ha seminato in modo eccellente e che adesso passa a raccogliere. Oggi, primo maggio, il Venezia può dire di aver praticamente archiviato la pratica salvezza, che non è più oggettivamente un problema. Certo, non ha ancora la certezza matematica di aver timbrato la permanenza nella categoria, ma dilapidare sette punti in tre giornate sembra oggettivamente impossibile. Oggi, a Venezia, funziona tutto. Funziona Svoboda, che sembra insuperabile, funziona Carboni, il vero perno della difesa, funziona Joronen, che quando serve risponde sempre presente, funziona Tessmann e funziona Candela, funziona Zampano e funziona Johnsen. E funziona ovviamente Pohjanpalo. In tutta onestà: non è strano che sia il capocannoniere del campionato cadetto, era strano piuttosto quando non segnava. Chi conosce un minimo il calcio internazionale sa di chi si parlava anche quando arrivò in estate. Ancor più onestamente: Pohjanpalo potrebbe giocare tranquillamente in Serie A in una squadra di medio – bassa classifica. E questo non da oggi. Che il Venezia abbia scoperto finalmente tutti i suoi talenti è una bella notizia per la tifoseria e per gli 8600 che oggi hanno fatto registrare il record stagionale di presenze. La più bella vittoria di Niederauer, di Antonelli, di Vanoli. E la testimonianza che, se adeguatamente stimolata, Venezia è una piazza che risponde, nonostante tutte le oggettive difficoltà logistiche a raggiungere il Penzo e nonostante la maledizione stadio che sembra prolungarsi dopo le ultime notizie.

Postilla finale per Cittadella e Südtirol. I granata strappano un punto vitale al San Nicola, che adesso avrà un senso se si batterà il Benevento in una sorta di “dentro o fuori”. Va sotto e si rialza, la squadra di Edoardo Gorini, si appoggia sulle spalle di Antonucci e riscopre ancora Maistrello, che segna una rete pesantissima appena entrato. Merito dell’allenatore, che ha indovinato i cambi giusti e che cercherà di prendersi con le unghie e con i denti questa salvezza. Il Südtirol, invece, respinge l’assalto del Genoa. E’ quarto, se dovesse rimanerci salterebbe un turno ai playoff e si presenterebbe in semifinale con il vantaggio del doppio risultato. Segna poco, ultimamente, ma subisce pochissimo. Il marchio di fabbrica di Bisoli, che ha capito come adesso si debba tirare la cinghia. Per azzardare, si prega di ripassare più avanti. Oggi è giusto incassare quanto ricavato sul campo. E aspettare tempi migliori.

P.S. Complimenti al Legnago, che torna in Serie C dopo una sola stagione. E’ tornato a fari spenti dopo un campionato stranissimo dove sembrava si facesse a gara a non salire. Eppure non era semplice resettare e ripartire così in fretta. Una bella soddisfazione.

Ore 22.50 – Venezia: “L’avversario ci ha sovrastato sotto tutti gli aspetti. Mi prendo io tutte le responsabilità perchè non sono riuscito a trasmettere la carica necessaria per venire qui e fare una partita importante, solo così avremmo potuto fare risultato. Formazione? Ho scelto Ionita per bloccare Tessman, per cercare di non farlo giocare, e due punte strutturate. Nel primo tempo il Venezia ha fatto meglio, ma l’occasione per pareggiare l’abbiamo avuta. Il secondo tempo, invece, è incommentabile. In campo non ci siamo stati. La squadra veniva da quattro risultati utili consecutivi, aveva preso gol solo con il Parma su calcio piazzato perciò l’espisodio di oggi è un caso particolare, anche se in questa stagione era già successo a Bari e Palermo. Ogni tanto c’è un calo. Domani cercheremo di capire cos’è successo, poi va mess tutto da parte e bisogna ripartire con grande umiltà e fiducia. Traghetto? E’ una cazzata, ma era un modo per provare a tenere alta la tensione. Chiediamo scusa ai tifosi, sia a quelli che sono venuti qui che a quelli che erano a casa. Siamo consapevoli che mancano quattro giornate di campionato e qualcosa di positivo abbiamo fatto, ma adesso dobbiamo portare a casa il nostro obiettivo che è sempre stato la salvezza”. Queste le dichiarazioni di Attilio Tesser dopo Venezia – Modena.

Ore 20.45 – Venezia: Queste le dichiarazioni di Joel Pohjanpalo rilasciate oggi in conferenza stampa dopo Venezia – Modena: “Il calore dei tifosi è stato fantastico, l’atmosfera era meravigliosa e vanno ringraziati i nostri tifosi e anche quelli del Venezia. Tengo a ringraziare i miei compagni, Candela e Johnsen per gli assist che mi hanno dato. Oggi è stata una giornata fantastica, una giornata perfetta. L’obiettivo della salvezza è molto vicino ma non l’abbiamo ancora raggiunto, innanzitutto dobbiamo conquistare la matematica certezza di rimanere in Serie B. Abbiamo il Cosenza in trasferta e il Perugia in casa e possiamo ambire a qualcosa di più, ma prima va fatto il passo decisivo per conquistare la salvezza”

Ore 20.30 – Venezia: Queste le dichiarazioni di Paolo Vanoli rilasciate oggi in conferenza stampa dopo Venezia-Modena: “Vedo questi ragazzi tutti i giorni. Questa prestazione è stata la ciliegina di un lungo percorso, faccio i complimenti a questo gruppo. Quando fai sacrifici e diventi una squadra, di fronte a questo pubblico puoi ottenere anche una cosa come quella di oggi. Bravi, godiamoci questa grande prestazione, ma non dobbiamo fermarci e dobbiamo continuare. Cinque vittorie nelle ultime sei? Questa vittoria per noi era importantissima, eravamo sempre in pericolo. Non è finita, ma abbiamo fatto un grande passo. Ragioniamo ancora partita dopo partita, i sogni ci si crede e bisogna provare a raggiungerli. Nella mia vita ho sempre sognato e spero che anche i miei ragazzi possono sognare perché se lo sono meritati”

Ore 20.05 – Venezia: Joel Pohjanpalo è il quarto giocatore a realizzare un poker nella stagione 2022/23 considerando prime e seconde divisioni dei maggiori cinque tornei europei (gli altri sono stati Krasso del St Etienne, Kleindienst del Heidenheim e Castellanos del Girona). L’ultima volta che il Venezia aveva vinto un match di Serie B con un margine di almeno cinque gol risaliva al 6-1 contro la Pro Patria dell’1 maggio 1966. Considerando Serie A e Serie B, Joel Pohjanpalo è il primo giocatore del Venezia a realizzare un poker in questo secolo.

Ore 19.50 – VENEZIA – Signori e signore, benvenuti al Joel Pohjanpalo – show. Il Venezia si inchina di fronte al suo super centravanti, che segna quattro gol, trascina la squadra a un successo clamoroso per 5-0 e adesso crede nel sogno playoff. Ci crede anche Paolo Vanoli, che ha forgiato un gruppo che oggi si è messo forse definitivamente alle spalle l’incubo retrocessione, visto che la zona salvezza dista adesso sette punti e che gli spareggi sono lì, ad appena un punto. Partita senza storia, quella del Penzo col Modena, che dura appena mezzora. Il tempo che il Venezia aggiusti la mira: al 4′ rima chance per Johnsen, che viene fermato da Gagno. Passano i minuti e la squadra di Paolo Vanoli inizia a macinare gioco, appoggiandosi sulle spalle larghissime di Pohjanpalo. Al 29′ sfiora il vantaggio, al 32′ raccoglie l’invito di Candela e con un diagonale fantastico segna il gol dell’1-0 facendo esplodere il Penzo. Il Modena prova a reagire e al 36′ va vicinissimo al pareggio: assist di Strizzolo per Diaw che, a tu per tu con Joronen, colpisce il portiere del Venezia. La ripresa è un monologo arancioneroverde: al 9′ ecco il 2-0, con un’azione da playstation finalizzata da Johnsen e tradotta in moneta sonante ancora da Pohjanpalo. Si prosegue senza che il Modena rialzi la testa e al 18′ è Tessmann a servire un magnifico pallone a Pohjanpalo, che infila ancora Gagno. Finita? Nossignori, perché il Venezia non si ferma: fallo di mano dio Pergreffi e rigore inequivocabile, trasformato ancora una volta da Pohjanpalo, che firma il poker e si porta a casa il pallone. C’è tempo anche per vedere il gioiello di Zampano, per il definitivo 5-0. Il Penzo è un catino di gioia e di partecipazione sotto la pioggia di maggio. Pioggia che porta con sé il sogno playoff, da centrare in queste ultime tre partite. Ma quel che conta, intanto, è che la retrocessione sia soltanto un incubo lontano. E gli 8633 spettatori di oggi sono la conferma più bella di quanto la virata  a 180 gradi di Duncan Niederauer abbia portato al risultato sperato. Il Venezia vola e adesso vuole chiudere in bellezza

VENEZIA-MODENA 5-0
Reti: 32′ Pohjanpalo, 54′ Pohjanpalo, 72′ Pohjanpalo, 78′ rig. Pohjanpalo, 82′ Zampano
Venezia (3-5-2) Joronen; Hristov (83′ Modolo), Svoboda, Carboni; Candela (76′ Ciervo), Andersen (76′ Busio), Tessmann, Ellertsson, Zampano; Pohjanpalo (83′ Novakovich), Johnsen (76′ Pierini). A disposizione: Bertinato, Neri, Busio, Novakovich, Modolo, Ciervo, Cheryshev, Ceppitelli, Pierini, Sverko, Milanese. All. Vanoli
Modena (4-3-1-2) Gagno; Oukhadda, Silvestri, Pergreffi, Renzetti (55′ Ponsi); Magnino, Gerli, Armellino (63′ Duca); Ionita (55′ Tremolada); Strizzolo (74′ Bonfanti), Diaw (63′ Falcinelli). A disposizione: Seculin, Cittadini, De Maio, Coppolaro, Ponsi, Duca, Mosti, Tremolada, Falcinelli, Bonfanti. All. Tesser
Arbitro: Sig. Daniele Rutella di Enna (Assistenti Pietro Dei Giudici di Latina e Alessandro Cipressa di Lecce, quarto ufficiale Ettore Longo di Cuneo, Var e Avar Giovanni Ayroldi di Molfetta e Giacomo Paganessi di Bergamo)
Ammoniti: Carboni, Svoboda, Tremolada, Ponsi
Note: 8633 spettatori (di cui 1341 ospiti).

Ore 19.15 – Cittadella: “Penso che il pareggio alla fine sia un risultato giusto perché il Cittadella ha fatto una buona partita, nel primo tempo migliore della nostra. Il dispiacere è quello di non averla portata a casa dopo che stavamo vincendo, dovevamo avere la capacità di non prendere quel maledetto gol. Sapevamo che avremmo trovato una squadra che ci avrebbe pressato e tolto tempi di gioco, molto spesso non siamo riusciti a lanciare gli attaccanti in uno contro uno. Il primo gol da calcio d’angolo della stagione sembrava un bel segnale, alla fine ne abbiamo subito un altro proprio su calcio d’angolo. Più stai lontano dalla tua porta e meno rischi di prender gol. Purtroppo però alle volte le inerzie della partita cambiano, non siamo riusciti a fare il secondo gol. Ripeto però: se valuto la partita nei 90 minuti, alla fine il pari è un risultato giusto. Nel primo tempo abbiamo fatto fatica a prenderli, eravamo in ritardo sui terzini e sulla trequarti. Ci siamo rimessi per questo con due mezzali e abbiamo chiesto a Morachioli di venire più dentro al campo. Non possiamo aspettarci che ogni settimana lui trovi una soluzione, per me ha fatto un’ottima partita. Non posso dir nulla ai miei ragazzi a livello di impegno, a fine partita erano tutti dispiaciuti. Un campionato di questo genere deve portare entusiasmo, al di là di come va a finire. Ai miei tempi le prime tre andavano direttamente in A, ora ci sono i playoff. Forse nessuno a inizio campionato avrebbe scommesso sul Bari terzo o quarto, ci deve essere entusiasmo. Vedremo alla fine dove saremo, sarebbe sciocco avere un contraccolpo psicologico”. Queste le parole di Michele Mignani al termine di Bari – Cittadella

Ore 18.35 – Venezia-Modena 1-0, rete di Pohjanpalo al 32′

Ore 18.25 – Cittadella: “Insistendo, insistendo il gol viene. Abbiamo conquistato un punto importantissimo su un campo molto difficile, siamo stati bravi a reagire dopo aver subito gol in  una situazione difficilissima. Noi dovevamo vincere a tutti i coti, è chiaro che il pari mi rende felice, soprattutto perché l’abbiamo raggiunto in rimonta. La prossima col Benevento è una partita fondamentale, dobbiamo giocarla nella maniera migliore possibile e prenderci i tre punti. Dobbiamo migliorare in fase di realizzazione”. Queste le dichiarazioni di Edoardo Gorini dopo Bari – Cittadella

Ore 18.20 – Südtirol: “Eravamo a conoscenza delle qualità del Genoa. Abbiamo preparo bene questa partita e ci siamo fatti trovare pronti. Siamo contenti perché abbiamo avuto anche qualche occasione per sbloccarla. Io cerco di farmi trovare sempre pronto: sia dal primo minuto che a metà gara. Abbiamo fatto una buona partita. In campionato abbiamo avuto una partenza molto complicata ma poi siamo riusciti, con grande lavoro, a raggiungere questo livello. E arrivare alla quasi matematica certezza dei playoff” queste le parole di Casiraghi dopo il pareggio ottenuto contro il Genoa.

Ore 18.05 – Südtirol: “Abbiamo fatto una grandissima partita, con 4-5 occasioni nitide e abbiamo sofferto solo negli ultimi 10′. Grande prestazione contro una squadra che andrà in Serie A il prossimo turno di campionato. Sono felice che Gilardino possa andare in Serie A: un ragazzo con grande umiltà. Il Genoa è una squadra bravissima a difendersi e questo è un dettagli che fa la differenza. Ripeto, il Genoa si merita la Serie A. Il rosso ad entrambi? Non ho avuto mai problemi con Gilardino: ho solo dei problemi quando mi dicono di stare zitto”. La vittoria del Brescia? Sono contento per mio figlio che ha fatto anche un assist così stasera lo faccio mangiare… (ride, ndr). È il capitano, deve tirare fuori sempre qualcosa in più degli altri” così Pierpaolo Bisoli a SkySport dopo il pareggio contro il Genoa.

Ore 17.00 –  BOLZANO – Secondo pareggio a reti bianche per gli uomini di Bisoli che fermano, tra le mura amico del Druso, la seconda potenza del campionato. Con il Genoa finisce 0-0 e il vantaggio dal Parma, quinto in classifica, rimane invariato. La prima occasione pericolosa della partita è dei biancorossi con la conclusione di Masiello che non centra la porta per pochissimi centimetri. Attorno alla mezz’ora ci provano i genoani: prima con Bani e poi con Gudmundsson. In entrambe le circostanze i biancorossi si difendono con ordine. Sul finire di frazione gli uomini di Bisoli alzano i giri del motore: al 42′ Odogwu va vicinissimo al vantaggio. Ma l’estremo difensore ospite riesce a parare la conclusione dell’attaccante ex Virtus Verona. Gli altoatesini non ci stanno e continuano a spingere. Un minuto più tardi Zaro, di testa, spedisce di testa sopra la traversa. Il Südtirol parte forte anche nella seconda frazione: Odogwu crossa al centro dell’area di rigore ma la sfera è bloccata precisamente da Martinez. Poco prima dell’ora di gioco i biancorossi passerebbero anche in vantaggio ma l’arbitro ravvisa un fallo in attacco e annulla la rete locale. Preludio all’azione più pericolosa della gara degli ospiti che colpiscono un palo con Gudmundsson. Prima di lamentarsi energicamente per un possibile penalty per un possibile atterramento in area da parte di Zaro. Fallo, però, che nè l’arbitro nè il Var ravvisa, facendo proseguire l’incontro. Nei minuti c’è spazio solo per il nervosismo dei due allenatori che vengono entrambi allontanati anzitempo. Finisce 0-0. Il Genoa si avvicina alla Serie A mentre il Südtirol conquista un punto prezioso in ottica quarto posto. Quando ancora mancano 3 partite da disputare (Ternana, Cittadella e Modena) i biancorossi hanno 2 punti di margine sul Parma, quinto della graduatoria. Si preannunciano 270 minuti tutti da vivere.

Südtirol-Genoa 0-0

Sud Tirol (4-4-2): Poluzzi; De Col, Zaro, Masiello, Celli (dall’81’ Curto); Casiraghi (dall’85’ Schiavone), Belardinelli (dall’81’ Fiordilino), Tait, Rover (dal 74′ Cisse); Mazzocchi (dal 46′ Lunetta), Odogwu All. Bisoli

Genoa (3-5-2): Martinez; Dragusin, Bani, Vogliacco; Frendrup, Sturaro (dal 77′ Jagiello), Badelj, Strootman, Criscito (dal 46′ Hefti); Gudmundsson, Coda (dal 46′ Ekuban) All. Gilardino

Note: Ammoniti: Vogliacco; Espulsi Gilardino, Bisoli.

Ore 16.57 – Il Bari è obbligato a vincere per rimanere in scia al  Genoa e il Cittadella per mettersi alle spalle la zona rossa ma al San Nicola le due squadre pareggiano 1-1 e si dividono la posta in palio. Nel primo tempo i granata mantengono di più il possesso palla e si spingono spesso verso l’area dei galletti senza però essere pericolosi, i pugliesi resistono alle offensive del Cittadella e sul finale della prima frazione vanno vicini al vantaggio con Mazzotta che al 40′ propone un tiro-cross che viene ben neutralizzato da Kastrati. Passano quattro minuti e il portiere dei padovani commette un errore in uscita dai pali che favorisce Cheddira il quale serve Benedetti che conclude in porta ma la sfera si infrange sul palo. Nella ripresa il Bari spinge e al 51′ è proprio Benedetti ad andare di testa e porta in vantaggio i galletti. Il Cittadella prova a rispondere subito con Antonucci ma Caprile para senza troppi problemi. I granata non si arrendono e all’84’ Maistrello conquista palla in una mischia e trova il pareggio che vale un punto prezioso per la lotta salvezza.

BARI-CITTADELLA 1-1

Marcatori: 6’ st Benedetti, 39’ st Maistrello

Bari (4-4-2): Caprile, Pucino, Di Cesare, Zuzek, Mazzotta, Bellomo (70′ Molina), Maita, Benedetti (87′ Botta), Morachioli (82′ Mallamo); Esposito (70′ Ceter), Cheddira (82′ Antenucci). All. Mignani

Cittadella (4-3-1-2): Kastrati; Salvi, Perticone, Pavan, Donnarumma; Vita, Branca (82′ Maistrello), Mastrantonio (60′ Danzi); Antonucci (95′ Felicioli); Ambrosino (60′ Embalo), Magrassi. All. E. Gorini

Arbitro: Massa

Ammoniti: 22′ Perticone (C), 64′ Pavan (C), 77′ Caprile (B), 96′ Magrassi (C)

Note: 20.448 spettatori (7.651 abbonati, 42 tifosi ospiti)

Ore 11.45 – Union Clodiense: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico dell’Union Clodiense Antonio Andreucci alla fine della partita di ieri pomeriggio tra i granata e il Calcio Caldiero Terme: “Sul piano del gioco abbiamo costruito molto, concluso un po’ meno, però credo che la squadra abbia dato tutto fino alla fine. Sul piano del gioco abbiamo giocato una partita importante. Per quanto riguarda gli episodi, o è un periodo in cui non siamo fortunati oppure bisogna che ci facciamo un attimo sentire, perché nelle ultime partita, in questa in particolare, sono successe delle cose e delle interpretazioni che non vanno bene. Giustamente alla società dispiace, perché poi queste partite qua le vinci anche con questi episodi. Oggi abbiamo pagato la domenica che abbiamo giocato e vinto contro il Belluno ed è un periodo in cui non siamo fortunati. Allora, in questo periodo qui ci manca qualcosa, però, poi, è un campionato su cui alla fine dobbiamo fare altre valutazioni, perché è stato un campionato che ha vissuto diversi periodi, anche difficili per noi. Noi abbiamo sempre cercato di lottare, di alzare la testa. Ci dispiace di non poter lottare domenica, poteva diventare l’ultima partita decisiva. Oggi, secondo me, è stata una partita tecnicamente valida. Abbiamo spesso schiacciato l’avversario negli ultimi metri e abbiamo avuto sicuramente delle situazioni da gol, però è finita 0 a 0 e a noi, oggi, non bastava. Oggi l’avversario si schiacciava molto dentro l’area di rigore, ci sono state tante mischie e tanti cross. Noi abbiamo lavorato molto, perché abbiamo portato su i terzini e i centrocampisti, abbiamo messo tutti i nostri attaccanti com’era giusto che fosse per cercare di vincere la partita. Ai ragazzi oggi non posso rimproverare niente, perché davvero hanno lottato fino all’ultimo. Non è bastato. Alla fine della stagione faremo una valutazione di quello che ci è mancato. In questa partita qui, poi, ci sono stati degli episodi che non ci hanno consentito di vincerla. Quello della partita è stato un fallo di mano clamoroso, non dubbio. Purtroppo l’arbitro non ha visto, però è successo. A noi dispiace. Mi dispiace molto anche per le ammonizioni che ci hanno portato poi domenica scorsa ad avere tante squalifiche. Sia quella di Minicucci su a Bolzano, sia le ammonizioni che abbiamo avuto domenica, sono state ridicole. Dispiace averle subite, però è una cosa di questo periodo qua. Questo campionato ha vissuto di tanti momenti. Noi abbiamo avuto in certi momenti la grande capacità di alzarci, perché spesso abbiamo giocato in un ambiente difficile, però abbiamo avuto anche delle opportunità che non abbiamo colto, per cui si dovrà valutare tutte queste situazioni. Noi dobbiamo finire bene domenica a Este, perché ci giochiamo il secondo posto, per cui in ogni caso, chi vive di sport deve guardare sempre avanti. Questa squadra ha sempre lavorato forte, ha subito durante la stagione diversi infortuni, ma i ragazzi hanno sempre cercato di stringere i denti e sono rimasti sempre uniti. Questo ci ha consentito un mese e mezzo fa di tornare in testa alla classifica. Ultimamente, poi, abbiamo avuto delle situazioni nel reparto offensivo, non dico oggi perché avevamo i giocatori per vincere la partita e lo abbiamo anche dimostrato, perché in area ci siamo presentati anche se non abbiamo mai trovato la stoccata giusta. Sul piano del gioco credo che la squadra oggi abbia dominato la gara, in particolare il secondo tempo. Gning aveva fatto una buona gara, mancavano 5′ e ho messo dentro Tinazzi, per cercare di avere un altro giocatore che spingeva. A volte basta poco, in particolare in quella zona del campo dove abbiamo spinto con Rossi anche, per spingere con tutte le forze. Avevo optato per Gning perché Tinazzi non si era mai allenato in settimana per un infortunio muscolare. Fasolo ha giocato domenica per onor di firma e perché veramente eravamo in difficoltà. E’ stato generoso, si è fatto una puntura ed è riuscito a tenere un’ora, poi ho dovuto toglierlo anche a Mestre, ma a lui non posso chiedere di più. La vittoria del campionato del Legnago con appena 59 punti alla penultima giornata testimonia l’equilibrio che c’è stato in questo campionato. Ci sono state delle squadre che inizialmente potevano vincere il campionato, ma poi non si sono mai trovate, per diversi motivi, davanti. Fino ad oggi la lotta per il vertice è stata tra noi e il Legnago. Nel girone di ritorno si è inserita l’Adriese, che ora è seconda con noi, però poi, alla fine, per un lungo periodo siamo stati noi e loro e ci siamo contesi la vittoria. E’ stato un campionato, e lo dimostra anche i punteggi, molto equilibrato. Non è che abbiamo perso noi e il Legnago non ha vinto. Non direi così, perché poi quando si vanno a valutare le cose, perché per noi non è stato un campionato semplice. Abbiamo subito anche tante situazioni a cui in determinati momenti non siamo riusciti a rispondere, per cui queste sono valutazioni che faremo alla fine. Dobbiamo capire cosa si può fare per migliorare. Questo è quello che c’è da fare nello sport. Questi ragazzi qua ci hanno creduto, hanno sempre rialzato la testa in un momento difficile, perché noi eravamo a 7 punti dal Legnago e a 6 dall’Adriese, e nel girone di ritorno, quando ci siamo trovati con l’organico al completo, c’è stato un momento in cui eravamo davvero la miglior candidata al successo. Poi abbiamo avuto un momento più difficile, legato in particolare agli infortuni dei giocatori davanti e trovarsi a dover vincere per forza con qualche ragazzo che magari non era al 100% non è stato favorevole. Detto questo, il Legnago ha fatto 4 punti in più di noi e dobbiamo fare loro i complimenti. Dobbiamo preparare le prossime partite, perché questa è una società che negli ultimi due anni è sempre stata al vertice e stare sempre là su non è sempre semplice. Poi, è normale che vorremmo essere arrivati primi, perché il nostro intento era quello, però non è che dobbiamo considerare questa stagione un fallimento, anzi. Abbiamo rinnovato un gruppo di tanti giocatori che magari l’anno scorso non sono rimasti con noi per diversi motivi e siamo sempre stati al vertice della classifica. Credo che la mentalità della società e la forza di questa squadra anche quest’anno sia stata dimostrata. Noi dobbiamo ragionare come squadra all’interno del campo e basta, lasciamo perdere le altre valutazioni che faremo in un’altra sede. Io guardo, in base a quello che succede, come reagisce la mia squadra e da questo punto di vista sicuramente c’è stato un momento difficile. E’ normale che una squadra prima in classifica che subisce quello che abbiamo subito noi dispiace, perché sentivamo forte l’unione con i nostri tifosi. Per questo ci chiamiamo Unione. L’unione, però, è venuta a mancare e non abbiamo reagito nella maniera giusta sul campo, perché siamo uomini. Solo più avanti ci siamo ripresi, con grande forza e volontà. In questo periodo ci serviva anche un pizzico di fortuna, il calcio è un gioco, e siamo stati meno fortunati e poi abbiamo fatto anche qualche errore, perché siamo uomini di sport e sappiamo che qualche errore lo abbiamo fatto noi sul campo. Abbiamo sbagliato quattro rigori decisivi e magari ci potevano regalare qualche punto. Qualche volta potevo fare anche io qualche scelta diversa, per cui qualche errore lo abbiamo fatto e da questi errori bisogna anche ripartire. Credo, però, che poi vada valutato il lavoro complessivo. Siamo una società che lavora e che vuole e voleva arrivare in fondo. Il presidente aveva grande volontà di farlo e noi, da questo punto di vista, abbiamo sempre mantenuto la squadra ai vertici. Siamo l’unica squadra che in questi due anni ha sempre lottato per il vertice e questo dobbiamo dirlo. Ci hanno superato due squadre che avevano già fatto la Serie C e questo magari ci deve far pensare, perché poi una cosa la possa fare meglio io, una meglio un giocatore e sono piccole cose che noi dobbiamo fare per crescere. Essere arrivati alla fine della stagione e aver lottato tutto l’anno, perché più volte siamo stati primi in classifica, bisogna valutare anche questo, sennò alla fine si valuta solo se si arrivi primi o quattro punti dietro. Oggi ci lascia del rammarico, soprattutto per come è arrivato questo risultato, che ci avrebbe consentito ancora domenica di sperare, però credo che alla fine faremo tutte queste valutazioni con la società per ripartire più forti di prima. Abbiamo avuto la mentalità di restare là fino alla fine e non tutte le società hanno questa mentalità”.

Ore 11.20 – Venezia: Le probabili formazioni di Venezia-Modena (ore 18):

VENEZIA (3-5-2): Joronen; Hristov, Svoboda, Carboni; Candela, Milanese, Tessmann, Ellertsson, Zampano; Pohjanpalo, Johnsen. All. Vanoli

MODENA (4-3-2-1): Gagno; Oukhadda, Silvestri, Pergreffi, Ponsi; Magnino, Gerli, Armellino; Ionita, Tremolada; Diaw. All. Tesser

Ore 10.50 – Serie A: Il pareggio tra Napoli e Salernitana può avere ripercussioni anche sull’orario di Udinese-Napoli, la sfida, per ora ancora in programma alle ore 20.45 di giovedì, potrebbe essere anticipata per motivi di ordine pubblico. Il tema sarà all’ordine del giorno nelle prossime ore al Viminale e in prefettura a Napoli e a Udine. C’è l’ipotesi delle ore 18, ma non è da escludere che possa anche essere giocata prima.

Ore 10.45 – Treviso: Approdato a Treviso a dicembre assieme a Guccione, Simeoni, Severgnini e Malagò in quella famosa rivoluzione che portò grandi novità nella Marca. Punto fermo della squadra, giocatore duttile e di grande spinta, Andrea Boron ha voluto commentare la vittoria del girone B d’Eccellenza veneta e la promozione diretta in Serie D con un post sul proprio profilo Instagram: “Che dire Treviso… è ormai passata una settimana e sto iniziando a realizzare questa vittoria. Sono arrivato a dicembre 5 mesi fa… sembrano pochi ma per le emozioni provate e l’affetto ricevuto da questa città fantastica mi sembra di essere qui da anni. 5 mesi di emozioni, settimane di piena euforia e altre di tensione e rabbia. 10 anni che Treviso aspetta questo momento e noi tutti siamo orgogliosi di averlo regalato a voi che ci avete sempre sostenuto. Vincere non è facile, vincere non è mai scontato. Siamo stati i più bravi, i più forti i più costanti e i più coraggiosi perché vestire una maglia così è bellissimo, ma è una responsabilità grande. Abbiamo rispettato le aspettative, abbiamo avuto rispetto per ogni goccia di sudore versata in allenamento e alla domenica in questo stadio stupendo, il Tenni. Grazie a tutti davvero. Forza Treviso 🤍💙 Canteremo dalla Suuuuuud 🫶🏻🫶🏻🫶🏻 Il vostro Theo 🤣🤣🤣”.

Ore 10.20 – Serie D: Iniziano ad arrivare i primi verdetti a una giornata dal termine del girone C di Serie D. Un campionato equilibrato, molto equilibrato, che ha un vincitore e una retrocessa. La 33ª giornata ha regalato tante emozioni, come ormai è consuetudine per questo girone in particolare. Ad approdare direttamente in Serie C il Legnago Salus, che, nonostante una sconfitta di misura per 1-0 contro la Luparense, vince il campionato e saluta la D. Decisivo il pari a reti bianche tra Union Clodiense e Calcio Caldiero Terme. Tre punti fondamentali anche per la Luparense, che vuole tenersi stretta la zona playoff per tentare il salto di categoria. Vincono Adriese e Campodarsego, anch’esse in zona playoff. La prima per 3-2 in casa contro il Mestre, la seconda per 0-2 in trasferta contro la Villafranca Veronese. Zona playoff, quindi, momentaneamente formata da Union Clodiense, Adriese, Campodarsego e Luparense. Subito dietro, ma con gli stessi punti della squadra di San Martino di Lupari la Virtus Bolzano, uscita vittoriosa dal campo contro il Torviscosa per 0-1. Crolla l’Este contro la Prodeco Calcio Montebelluna, che si regala così una possibilità per provare a mantenere la categoria all’ultima giornata. Se la vedrà con Villafranca e Portogruaro (0-0 contro la Dolomiti Bellunesi a un passo dalla salvezza). Il pareggio pirotecnico per 3-3 tra Levico Terme e Cjarlins Muzane non evita la retrocessione in Eccellenza dei primi. Prova a tirarsi fuori dalle zone calde il Montecchio Maggiore, vittorioso contro il Cartigliano per 2-0. Ora, la Dolomiti Bellunesi dista 2 punti.

 

Questi i risultati dai campi di Serie D, girone C, delle partite di domenica pomeriggio:

Adriese 3-2 Mestre

Levico Terme 3-3 Cjarlins Muzane

Luparense 1-0 Legnago Salus

Montecchio Maggiore 2-0 Cartigliano

Portogruaro Calcio 0-0 Dolomiti Bellunesi

Prodeco Calcio Montebelluna 1-0 Este

Torviscosa 0-1 Virtus Bolzano

Union Clodiense 0-0 Calcio Caldiero Terme

Villafranca Veronese 0-2 Campodarsego

 

Questa la classifica aggiornata al termine della 33ª giornata del girone C di Serie D:

Legnago Salus 59

Union Clodiense 55

Adriese 55

Campodarsego 53

Luparense 52

Virtus Bolzano 52

Este 50

Cjarlins Muzane 47

Calcio Caldiero Terme 47

Cartigliano 45

Mestre 43

Dolomiti Bellunesi 40

Montecchio Maggiore 38

Torviscosa 35

Villafranca Veronese 33

Portogruaro Calcio 32

Prodeco Calcio Montebelluna 31

Levico Terme 28

Ore 10.00 – Südtirol: Le probabili formazioni di Südtirol-Genoa (ore 15):

SÜDTIROL (4-4-2): Poluzzi; Curto, Zaro, Masiello, Celli; De Col, Tait, Fiordilino, Rover; Mazzocchi, Odogwu. All. Bisoli

GENOA (3-5-2): Martinez; Bani, Vogliacco, Dragusin; Sabelli, Frendrup, Badelj, Strootman, Criscito; Coda, Gudmundsson. All. Gilardino

Ore 09.50 – Mestre: Un Mestre ormai salvo ci prova, si porta in vantaggio per due volte, ma l’Adriese la ribalta del tutto, tenendo i tifosi presenti allo stadio con il fiato sospeso fino all’ultimo secondo. 3-2 il risultato finale. L’Adriese si porta così a casa tre punti fondamentali in ottica playoff, il campionato l’ha vinto il Legnago Salus, agganciando così l’Union Clodiense al secondo posto in classifica a 55 punti. Il Mestre, invece, naviga nelle zone centrali della classifica a una giornata dalla fine, con la salvezza già in tasca, a +5 dalla zona playout. Ieri pomeriggio, comunque, ad Adria è andata in scena una bella partita, ricca di gol e di emozioni. Una partita che non si è data per scontata fino all’ultimissimo secondo, ma comandata a lunghi tratti dagli arancioneri.

Questi gli undici titolari spediti in campo da Zecchin: Albieri, Gabriel, Pizzul, Corteggiano, Cardellino, Miccoli, Feltrin, Nicoloso, Finazzi, Segalina, Carini. Gli Orange partono forte e alla mezz’ora di gioco Nicoloso porta in avanti i suoi. Il vantaggio resiste fino al 19′ del secondo tempo, quando Moras riesce a pareggiare i conti su un calcio di rigore molto dubbio e contestato. Passano poco meno di 10′ e il Mestre, però, torna avanti, con un gol del capitano Corteggiano, già in rete nella scorsa partita di campionato contro l’Union Clodiense al Baracca, che spedisce in rete deviando un tiro-cross indirizzato verso la porta da calcio piazzato. Deviazione decisiva e Lazar battuto. 1-2. Il Mestre si avvicina ai tre punti, ma nel finale di partita cambia tutto. I due subentrati Farinazzo e Campion regalano i tre punti all’Adriese e ribaltano le sorti dell’incontro: il primo insaccando al 34′, il secondo in pieno recupero. Che beffa per il Mestre, che era riuscito a condurre una buona gara, sotto tutti i punti di vista, sia del gioco che delle occasioni. Ora testa alla prossima sfida di campionato, l’ultima, che si giocherà in casa contro il Portogruaro.

ADRIESE 3-2 AC MESTRE

Marcatori: 32′ pt Nicoloso (M), 19′ st Moras (A), 28′ st Corteggiano (M), 34′ st Farinazzo (A), 48′ st Campion

ADRIESE: Lazar, Feruglio, Martimbianco, Tiozzo, Capellari, Moras, Maniero, Ekblom Nils, Danieli, Zupperdoni, Tomasi. All.: Roberto Vecchiato (A disposizione: Bonucci B., Robbas, Moretti, Gemignani, Campion, Forapani, Farinezzo, Mascellani).

AC MESTRE: Albieri, Gabriel, Pizzul, Corteggiano, Cardellino, Miccoli, Feltrin, Nicoloso, Finazzi, Segalina, Carini. All.: Gianpietro Zecchin (A disposizione: Pizzolato, Varotto, Chin, Costa, Politti, Ortega, Poletto, Bortolin, D’Apollonia).

Ore 09.35 – Union Clodiense: Il sogno promozione diretta in Serie C per l’Union Clodiense è definitivamente svanito ieri pomeriggio, quando è andata in scena la 33ª giornata del girone C di Serie D. Il pareggio a reti inviolate delle 15 allo stadio Aldo e Dino Ballarin di Chioggia contro il Calcio Caldiero Terme è costato carissimo e si è rivelato fatale. Ad approfittarne un perdente Legnago Salus, uscito sconfitto per 1-0 contro la Luparense. A due giornate dal termine e a 5 punti di distacco tra le due, con i granata secondi in classifica, era di vitale importanza sperare nella sconfitta della capolista e vincere davanti al proprio pubblico, per tentare il miracolo. Una condizione si è avverata, la sconfitta del Legnago, ma la squadra di Andreucci non è riuscita a tenere in vita la speranza fino all’ultimo. Ora, saranno playoff: l’aritmetica condanna l’Union Clodiense, ora a -4 in classifica a una giornata dal termine.

Festa Legnago, delusione al Ballarin. Andreucci ha spedito questi undici in campo: Magri, Marocco, Gning, Duse, Munaretto, Cuomo, Minicucci, Serena R, Aliu, Serena F, Calabrese. La squadra non è riuscita a segnare e al triplice fischio del direttore di gara Di Nosse, la partita è terminata sul risultato di 0-0. Delusione, molta, ora si dovrà senza dubbio passare dai playoff, per provare a centrare un obiettivo che a inizio campionato sembrava ampiamente alla portata. La prossima gara in casa dell’Este sarà fondamentale, anche per conservare e confermare il secondo posto in classifica. L’Adriese è lì appiccicata, sempre a 55, poco dietro Campodarsego e Luparense.

UNION CLODIENSE 0-0 CALCIO CALDIERO TERME

Marcatori: /

UNION CLODIENSE: Magri, Marocco, Gning, Duse, Munaretto, Cuomo, Minicucci, Serena R, Aliu, Serena F, Calabrese. All.: Antonio Andreucci.

CALCIO CALDIERO TERME: Kuqi, Zanazzi, Braga, Filiciotti, Rossi, Baldani, Zerbato, Boldini, Viviani, Manarin, Cordioli. All.: Fabrizio Cacciatore.

Arbitro: Di Nosse

 

Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Südtirol-Genoa (ore 15). SÜDTIROL (4-4-2): Poluzzi; Curto, Zaro, Masiello, Celli; De Col, Tait, Fiordilino, Rover; Mazzocchi, Odogwu. All. Bisoli. GENOA (3-5-2): Martinez; Bani, Vogliacco, Dragusin; Sabelli, Frendrup, Badelj, Strootman, Criscito; Coda, Gudmundsson. All. Gilardino.

Domenica 30 aprile

Ore 22.45 – Legnago: Promozione in Serie C dopo una sola stagione per il Legnago Salus che compie il percorso inverso dello scorso anno con una giornata di anticipo avendo vinto il girone C della serie D. Il presidente della Lega Pro Matteo Marani saluta il ritorno dei veneti in Lega Pro: “Complimenti alla società del Legnago Salus ed ai suoi calciatori che hanno raggiunto meritatamente questa promozione, vi aspettiamo sui campi della Serie C”.

Ore 19.10 – Venezia: Arriva un altro aggiornamento su Venezia-Modena e sulla prevendita per il match del primo maggio. Sono 7365 i tagliandi acquistati sinora, di cui 1340 nel settore ospiti.

Ore 17.35 – Hellas Verona: Queste le dichiarazioni rilasciate da Marco Zaffaroni, tecnico dell’Hellas Verona, al termine della sfida salvezza terminata per 1-1 contro la Cremonese: “E’ un punto che accettiamo anche per come si era messa la gara. Andare sotto qua e reagire non era facile. Loro hanno dimostrato di essere un osso duro. Era una gara complicata e rimetterla in piedi non era semplice. In questi momenti bisogna essere bravissimi a non perdere gli equilibri con un uomo in più. Bene la voglia di provare a vincere la partita, ma l’equilibrio non deve mai mancare. Dopo l’inferiorità numerica loro si sono abbassati e noi abbiamo cercato di aggirarli. Braaf a sinistra era una soluzione. Fortunatamente siamo riusciti a fare gol, un gran gol quello di Simone Verdi. Poi abbiamo provato a vincerla, ma dovevamo farlo con più equilibrio. Dal 4 gennaio facciamo tutte partite da dentro o fuori. Sono mesi nei quali rincorriamo: ogni gara è sempre l’ultima spiaggia, è un periodo difficile, soprattutto dal punto di vista nervoso. Oggi nessuno poteva sbagliare, di nervosismo ce n’era molto e siamo andati sotto per un episodio anche un po’ casuale. Il rischio oggi era elevato, ma abbiamo fatto bene e siamo rimasti dentro la partita. A inizio gara non volevamo concedere campo a giocatori come Okereke o Ciofani, quindi ridurre gli spazi era questo, però anche la tensione della gara può farti fare un passetto in meno. La squadra ha dimostrato maturità, perché abbiamo reagito bene. Nella fase finale la foga e la voglia ci ha fatto perdere un po’ di equilibrio, ma nel complesso è andata bene. Veloso è fondamentale, sotto tutti i punti di vista. Da qui alla fine le pressioni saranno sempre di più e Veloso è un valore aggiunto in quanto a esperienza e qualità”.

Ore 17.25 – Hellas Verona: Queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico della Cremonese Davide Ballardini al termine della sfida salvezza di questo pomeriggio contro l’Hellas Verona, finita sul risultato di 1-1: “Ai miei non ho detto nulla. Hanno fatto una grande prestazione. Ho visto gli episodi. L’arbitro, per me è grande quando passa inosservato. Non mi piace parlare dell’operato dell’arbitro e quando ne parliamo vuol dire che c’è qualcosa che non va. Io penso già a mercoledì, perché abbiamo una partita importante, ma la società e i dirigenti valutano tutto. Questo significa guardare oltre”.

Ore 17.15 – Hellas Verona: Queste le dichiarazioni rilasciate da Simone Verdi, fantasista dell’Hellas Verona, autore del gol dell’1-1 nella delicata sfida salvezza di questo pomeriggio contro la Cremonese: “Alla fine avremmo dovuto cercare di gestirla un po’ meglio, il punto è importante per noi. Abbiamo gli stessi punti dello Spezia, ce la giocheremo fino alla fine. Lottare per la salvezza è anche questo. Loro in casa sono una squadra difficile da affrontare. Nel mio gol c’è stata anche un po’ di fortuna, se l’avessi presa bene non sarebbe entrata. Ne è uscito un bel gol, simile al primo gol in Serie A di Di Maria. Mercoledì incontriamo una squadra che lotta per le Coppe, ma noi lottiamo per la salvezza e continuiamo così. Voglio aiutare la squadra. Serve l’apporto di tutti. Siamo usciti nel secondo tempo, abbiamo lottato. Spero che i miei gol servano per salvarsi”.

Ore 17.05 – Legnago: È festa promozione per il Legnago. La squadra di Massimo Donati perde al Casée con la Luparense, ma festeggia il ritorno in Serie C in virtù del pareggio dell’Union Clodiense al Ballarin con il Caldiero. In classifica i punti di vantaggio per i veronesi sono quattro (59 a 55) a una giornata dalla fine. A San Martino di Lupari decisivo il gol di Gnago al 23′, che regala un successo a Zironelli che sa di playoff. Il Legnago aspetta il risultato di Chioggia e lo 0-0 col Caldiero mette la parola fine sulla corsa promozione.

Ore 17.00 – Serie A: Festa rimandata: al Maradona Dia all’84′ spegne l’entusiasmo azzurro e dei tifosi del Napoli. I partenopei erano passati in vantaggio al 62′ con Olivera ma il gol non è stato sufficiente e il match termina 1-1. Lo scudetto del Napoli passerà così da Udine dove giovedì la squadra di Spalletti affronterà i bianconeri.

Ore 17.00 – Hellas Verona: La corsa alla salvezza si sta facendo più intrigante che mai, a pochissimo dalla fine, almeno per Verona e Spezia. Samp e Cremonese sembrano ormai condannate. L’occasione dei gialloblu di sorpassare i liguri non è stata sfruttata a dovere, ma Zaffaroni può comunque dirsi soddisfatto dei suoi uomini: il Verona è riuscito almeno a raggiungere i ragazzi di Semplici in classifica e oggi ha sfornato una buona prestazione, caratterizzata da una grande reazione soprattutto nel secondo tempo, dopo lo svantaggio subito nel primo. Spezia e Verona, quindi, ferme a 27 punti, tenendo la Cremonese lontana, a -7, proprio grazie al pareggio di questo pomeriggio per 1-1 allo stadio Zini.

Bastano 8′ alla Cremonese per far esultare i tifosi grigiorossi. Depaoli shock e padroni di casa in vantaggio. Erroraccio dell’esterno gialloblu, che regala il pallone a Okereke su un retropassaggio mal calibrato per Montipò. L’attaccante di Ballardini si avventa sul pallone, salta di netto Magnani in dribbling e spiazza il portiere ex Benevento con una conclusione precisa e di piattone. Batosta per l’Hellas, che incassa, si riorganizza e prova a reagire. Se prima a dominare era la Cremonese, la partita diventa più equilibrata, con la compagine guidata dal tandem Zaffaroni-Bocchetti che cresce d’intensità e prende coraggio, iniziando a costruire manovre più elaborate. Si passa o dalla testa di Djuric, ingabbiato da una difesa grigiorossa intimidita dalla sua altezza per eventuali sponde o spizzate, o dalla fasce, dove Lazovic e Kallon riescono a rendersi pericolosi. Soprattutto il serbo, che al 23′ si divora l’occasione per pareggiare i conti in mezzo all’area di rigore e a tu per tu con Carnesecchi: palla di poco alta sopra la traversa. La più grande opportunità, però, se la crea un Magnani in versione Dybala. Schema da corner, la palla gli arriva sulla trequarti, se la sposta e si coordina per il tiro di mancino, che si trasforma in una bellissima parabola che sfiora i legni della porta avversaria. Verdi appare quasi assente, Abildgaard di sostanza. La Cremonese, dal canto suo, non demorde e tenta il raddoppio, prima con Ciofani in girata di testa su un cross tagliente in mezzo all’area di Castagnetti e poi due volte di fila con Galdames. Quest’ultime due occasioni non così pericolose. Verso la fine del primo tempo Depaoli viene anche sostituito, non per la prestazione a dir poco negativa, ma per una botta al volto. Al suo posto Terracciano. Doveri concede 3′ di recupero e spedisce tutti negli spogliatoi. 1-0 il parziale.

Nella ripresa la trama della partita non cambia, almeno fino all’espulsione assurda di Quagliata, subentrato al 54′ al posto di Pickel. Pugno rifilato a Dawidowicz, Doveri lo manda via dal campo. Gesto senza senso. Nei primi 15′, però, il Verona lancia lungo per la testa di Djuric in quasi tutte le occasioni. Proprio una sponda dell’ex Salernitana libera Verdi per la conclusione, ma il fantasista scaligero preferisce servire Kallon, meglio piazzato, che calcia verso la porta. Solo un grande intervento di Vasquez impedisce alla palla di entrare. Dopo il rosso rimediato da Quagliata le carte in tavola cambiano: la Cremonese si mette dietro e prova a ripartire in contropiede, il Verona tenta l’assedio con un uomo in più, che inizia da un corner battuto alla perfezione da Verdi. Sponda in mezzo all’area, Djuric si immola e calcia, ma Carnesecchi blocca. Poco dopo ci riprova Djuric di testa, ma è Braaf che davanti a Carnesecchi non riesce a segnare: Dessers perde palla, Lazovic la crossa dentro per l’inserimento proprio di Braaf, che di testa non riesce a superare l’estremo difensore grigiorosso. Nulla di cui preoccuparsi, il gol del pareggio arriva da chi aveva deluso nel primo tempo. Verdi colpisce male con il mancino su un cross di Magnani dalla destra, ma il tiro, sbattendo per terra, rimbalza in aria e elude l’intervento sia di Carnesecchi, sia dei difensori della Cremonese, piazzandosi sotto il sette. 1-1! Negli ultimi minuti il Verona ci prova con tutte le sue energie e con i nuovi entrati, la Cremo tenta di reagire con un uomo sotto e reclama un calcio di rigore per un contatto in area tra Djuric e Buonaiuto, ma il risultato resta invariato. Montipò miracoloso su Dessers, Braaf propositivo in avanti, ma alla fine è un punto a testa.

CREMONESE 1-1 HELLAS VERONA

Marcatori: 9′ Okereke (CR), 75′ Verdi (V)

CREMONESE (4-3-1-2): Carnesecchi; Aiwu, Vasquez, Lochosvili (78′ Buonaiuto), Valeri; Pickel (54′ Quagliata), Meitè, Castagnetti; Galdames (70′ Ferrari); Okereke (70′ Dessers), Ciofani (70′ Afena-Gyan). All.: Davide Ballardini (A disposizione: Acella, Ghiglione, Bianchetti, Chiriches, Sarr, Saro, Basso).

HELLAS VERONA (4-2-3-1): Montipò; Depaoli (41′ Terracciano F.), Magnani (85′ Ceccherini), Hien, Dawidowicz; Tameze (60′ Veloso), Abildgaard; Kallon (60′ Braaf), Verdi, Lazovic (85′ Gaich); Djuric. All.: Marco Zaffaroni (A disposizione: Ngonge, Perilli, Duda, Coppola, Sulemana, Berardi A, Doig, Cabal).

Ammoniti: /

Espulsi: 62′ Quagliata (CR), 78′ Sogliano (V)

Arbitro: Doveri

Assistenti: Tengoni – Imperiale

IV: Zufferli

VAR: Irrati

AVAR: Muto

Minuti di recupero: pt 3′, st 6′

Ore 15.15 – Venezia: Sono 22 i giocatori convocati dal tecnico Paolo Vanoli per la Giornata 35 del campionato di Serie B 2022/23, che vedrà il Venezia affrontare il Modena domani alle ore 18:00 allo Stadio Pier Luigi Penzo.

Portieri: Bruno Bertinato, Jesse Joronen, Filippo Neri

Difensori: Antonio Candela, Andrea Carboni, Luca Ceppitelli, Petko Hristov, Marco Modolo, Marin Šverko, Michael Svoboda, Francesco Zampano

Centrocampisti: Magnus Andersen, Gianluca Busio, Mikael Egill Ellertsson, Tommaso Milanese, Tanner Tessmann

Attaccanti: Denis Cheryshev, Riccardo Ciervo, Dennis Johnsen, Andrija Novakovich, Nicholas Pierini, Joel Pohjanpalo

Ore 14.25 – Serie A: San Siro trema ma alla fine gioisce, l’Inter piega 3-1 la Lazio e continua a rimanere aggrappata alla zona Champions. I biancocelesti passano in vantaggio al 30′ con Felipe Anderson, in nerazzurri faticano a reagire e solo nella ripresa ruggisce con Lautaro Martinez al 78′ e Gosens all’82′. La partita è ormai ribaltata ma il risultato non è ancora definitivo perché all’89′ il toro Lautaro va in contropiede e sigla il tris. Con la sconfitta della Lazio a Napoli possono partire i festeggiamenti in attesa della conquista del terzo scudetto.

Ore 13.10 – Venezia: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Venezia Paolo Vanoli alla vigilia della partita di campionato contro il Modena: “Penso che l’euforia vada bene, però dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Ne dobbiamo approfittare di questo periodo, ma dobbiamo dimenticarci di Terni e affrontare il Modena. Sarà una partita pericolosa, Tesser è molto esperto e bravo a preparare le partite e i miei ragazzi non ci devono cascare. Abbiamo una grossa opportunità con questa partita in casa, poi avremo un calendario davvero difficile, ne dobbiamo approfittare. Testa, sul pezzo. Abbiamo la fortuna che la squadra è riuscita a riportare l’entusiasmo di questi tifosi, quindi in casa deve diventare un territorio amico, casa nostra. Sarà una partita difficile, perché è così, loro sono una squadra fisica, molto esperta per la Serie B. Hanno preso un grande allenatore, lo dimostrano i risultati e la carriera, ma anche l’organizzazione della squadra. Poi hanno giocatori forti, Cittadini, Ionita, Renzetti… Tutti giocatori che hanno tante presenze in Serie B. Per noi è molto importante. La partita d’andata è stata giocata molto bene e mettendosi 4-2-4 avevamo fatto un bel rush finale. Era stata una buona partita e un buon risultato per quella che era stata la nostra crescita. Quello era un altro Venezia rispetto a quello di adesso. Siamo una squadra giovane e questi ragazzi ci stanno dando soddisfazioni. Quando hai in mano una squadra di questo tipo è giusto cavalcare anche le loro emozioni. Oggi ci giochiamo parecchio della nostra salvezza e il percorso è merito del sacrificio di tutti i ragazzi. Hanno l’opportunità domani di far vedere ancora che hanno margini di miglioramento. I risultati li decidono il campo, ma l’importante è non sbagliare nell’atteggiamento. Sempre i due lungodegenti fuori, ma la squadra sta bene. Quello che mi piace della mia squadra è che arrivata a un certo punto che può combattere contro queste cose che vanno oltre il calcio, come la situazione della Juventus e della Reggina. Noi, però, dobbiamo guardare alla nostra strada, a ogni partita e dobbiamo dare il 100%. I ragazzi devono essere consapevoli che i tifosi pretendono che si dia sempre tutto in campo, questo conta più di tutto. Domani è una partita delicata, da giocare con la testa: abbiamo la possibilità di portarci a casa tre punti. Terni dimenticata, c’è Modena. La salvezza starà sui 45 o 46 punti. Ci siamo messi in una posizione in cui veramente nessuno un mese fa se l’aspettava. Dobbiamo essere bravi a sfruttare le occasioni, dobbiamo prendere il treno che passa, soprattutto davanti ai nostri tifosi”.

Ore 12.30 – Triestina: La società Triestina calcio comunica che in data 6 maggio, post partita, il presidente Simone Giacomini terrà una conferenza stampa, aperto a tutti gli organi di stampa, presso lo stadio Nereo Rocco.

Ore 12.00 – Triestina: Secondo il quotidiano piacentino “La libertà” in edicola oggi, gli uomini della Procura federale sarebbero già stati a Crema la settimana precedente alla partita Pergolettese – Triestina, finita sotto inchiesta per sospetto tentato illecito, ancora tutto da dimostrare. Gli ispettori avrebbero raggiunto Crema mercoledì 19 aprile e avrebbero esaminato, secondo il quotidiano, i telefoni di alcuni giocatori lombardi, trovando messaggi inappropriati. La domanda, scrive La Libertà, è sempre la stessa: chi ha inviato quei messaggi? Un’altra indiscrezione riportata dal quotidiano parla di un “presunto incontro in un supermercato fra un collaboratore della società giuliana e almeno un giocatore della Pergolettese”. Pura invenzione o pista reale? La Procura federale ha il compito di chiarire. L’unica certezza per ora è l’esposto presentato il venerdì precedente alla partita con la Triestina dalla stessa Pergolettese, come spiegato dal dirigente lombardo Cesare Fogliazza nei giorni scorsi. La Triestina, dal canto suo, è pronta a difendere la sua immagine in tutte le sedi, come ha fatto sapere in due diversi comunicati negli ultimi giorni. Domani è attesa l’ufficialità del ricorso del Piacenza, che vuole bloccare i playout in attesa che venga fatta luce sulla vicenda.

Ore 11.20 – Südtirol: Le valli dolomitiche del Trentino e dell’Alto Adige da alcuni anni offrono ai turisti la possibilità di usufruire sui trasporti pubblici locali di viaggiare (con apposita tessera) gratis per tutto il periodo del soggiorno. Sarà forse anche per questo che a Genova molti tifosi rossoblù hanno già prenotato alcuni pullman per la prossima estate per recarsi dal capoluogo ligure a Moena in val di Fassa, sede del prossimo ritiro estivo nel mese di luglio, lasciando a casa la propria autovettura. Un cambiamento importante considerando che per 11 anni la preparazione si è svolta in Austria a Neustipt. Ma prima di luglio ci sono ancora 4 partite da affrontare per i grifoni che dovrebbero salire direttamente nella massima serie senza passare dai play off. Anzi la capolista Frosinone è solo 2 punti sopra e alla penultima giornata è in programma lo scontro diretto fra i ciociari ed i liguri e pertanto esiste anche la possibilità di arrivare primi a testimonianza che come ha fatto Pierpaolo Bisoli con il SüdTirol ottenendo sia nel girone di andata che in quello di ritorno 12 risultati utili consecutivi, anche Alberto Gilardino (arrivato sotto la Lanterna lo scorso 6 dicembre) ha svolto un lavoro eccellente vincendo 9 partite su 10 fra le mura amiche. La gara del Druso vedrà di fronte la squadra più antica del calcio italiano nata nel 1893 quando un gruppo di cittadini britannici fondarono il Genoa Cricket & Football Club e la più giovane, non ancora cinquantenne, fondata nel 1974 a Bressanone. Per agevolare i numerosi appassionati di Tait e compagni che non sono riusciti ad acquistare i biglietti per lo stadio, la fiera di Bolzano in collaborazione con la Eventspace trasmetterà la diretta della partita nei locali fieristici. Come ha sottolineato Bisoli in conferenza stampa questi tipi di partita non necessitano di particolari cariche emotive perché sono le più importanti. Sono recuperati almeno per essere convocati sia Belardinelli che Davi, ma entrambi non ancora in grado di resistere per tutti i 90 minuti, così come anche Odogwu che risente da alcune settimane di dolori ai flessori ed al polpaccio. Poluzzi tra i pali il cui record europeo di sole 9 reti subite nella scorsa stagione è ancora suo (mercoledì il Barcellona ha subito 2 reti nel turno infrasettimanale della Liga arrivando così a 11), Curto Zaro Masiello Celli i 4 difensori, De Col (che giovedì ha prolungato il contratto con il club) Tait Belardinelli (Fiordilino) Rover a centrocampo, Casiraghi (Mazzocchi) ad aiutare Odogwu. Dirigerà Marco Di Bello arbitro internazionale per 2 squadre che per ora sarebbero già felici di ritrovarsi presto in serie A.

Ore 10.40 – Cittadella: «Da primo tifoso del Cittadella cerco di rimanere sempre a stretto contatto con la squadra, sostenerla e infondere positività. Devo trasmettere la consapevolezza che siamo sì in una situazione difficile, ma possiamo uscirne bene. Si può raggiungere l’obiettivo della salvezza. Concluso il campionato, poi, a bocce ferme ognuno farà i propri ragionamenti, ma adesso penso a stare vicino ai ragazzi, in casa come in trasferta. Sono presente agli allenamenti del Cittadella: le energie di tutti devono essere incanalate verso l’obiettivo comune, quello che tutti desideriamo. C’è la consapevolezza che si dovrà fare un lavoro molto importante per mantenere la categoria. Un lavoro prettamente mentale perché i giocatori avvertono se nell’ambiente aleggia anche il minimo malessere. Il compito del presidente è quello di creare una barriera che tenga lontani malumori e sentimenti avversi. Spero che tutti possano offrire il proprio contributo, dalla società ai tifosi, sino agli organi di stampa. Sono stato al campo più volte e ho avvertito chiaramente nei giocatori la consapevolezza e la convinzione di voler centrare l’obiettivo. Così anch’io sono più tranquillo, perché si è fatto tutto quanto era possibile fare. Centrando sempre i play off ci eravamo dimenticati di quanto importante fosse per noi mantenere la Serie B, il primo, vero obiettivo di questi colori»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Andrea Gabrielli, presidente del Cittadella.

Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Cremonese-Hellas Verona (ore 15). CREMONESE (3-4-1-2): Carnesecchi; Ferrari, Vasquez, Lochoishvili; Quagliata, Meitè, Castagnetti, Valeri; Buonaiuto; Okereke, Dessers. All. Ballardini. HELLAS VERONA (4-4-1-1): Montipò; Dawidowicz, Magnani, Hein, Ceccherini; Lazovic, Tameze, Abildgaard, Depaoli; Verdi; Djuric. All. Zaffaroni.

Sabato 29 aprile

Ore 22.20 – Triestina: Dopo la denuncia presentata dalla Pergolettese in merito alla chiacchierata sfida con la Triestina, l’Assocalciatori si è messa in moto. L’AIC, secondo quanto raccolto da TuttoC.com, è in contatto con i giocatori gialloblù ed è pronta ad offrire un’eventuale assistenza legale se richiesta.

Ore 18.30 –  Verona – Mister Marco Zaffaroni ha convocato 24 calciatori per Cremonese-Hellas Verona, match valido per la 32a giornata della Serie A TIM 2022/23, in programma domani, domenica 30 aprile, alle ore 15, allo stadio ‘Zini’ di Cremona.

#CREMONESEVERONA – I CONVOCATI

1 Montipò
3 Doig
4 Veloso
6 Hien
Verdi
8 Lazovic
17 Ceccherini
19 Djuric
22 Berardi
23 Magnani
24 Terracciano
25 Braaf
26 Ngonge
27 Dawidowicz
28 Abildgaard
29 Depaoli
30 Kallon
32 Cabal
33 Duda
34 Perilli
38 Gaich
42 Coppola
61 Tameze
77 Sulemana

Il calciatore Kevin Lasagna non è stato convocato in seguito a un sovraccarico al flessore della gamba sinistra.

Ore 18.15 – Venezia: Arriva un altro aggiornamento su Venezia-Modena e sulla prevendita per il match del primo maggio. Sono 6734 i tagliandi acquistati sinora, di cui 1304 nel settore ospiti

Ore 18.00 – Triestina: Il Piacenza non ci sta e si prepara alla battaglia sul caso della presunta combine di Pergolettese – Triestina. Il club emiliano sta ultimando il ricorso che verrà presentato e che contiene la richiesta di bloccare i playout in attesa che venga fatta chiarezza sulla vicenda partita da un esposto della Pergolettese: «Il collo di bottiglia è proprio questo – spiega a Sportpiacenza.it il presidente biancorosso Marco Poleghi – sono i tempi stretti che rendono difficoltoso il tutto, c’è incompatibilità tra i tempi decisionali della Giustizia Sportiva e quelli del campionato. Dal nostro punto di vista stiamo cercando di aiutare la Procura – leggasi presentazione del ricorso – per ridurre i tempi della giustizia sportiva e ovviamente lo stiamo facendo seguendo i percorsi corretti di queste procedure. Noi facciamo calcio – aggiunge – e il calcio è uno sport e lo sport sono valori. Inoltre per farlo portiamo avanti investimenti pesanti senza avere un ritorno e quindi riteniamo che, nel caso ci fossero “sacche” non allineate alle regole allora la Giustizia Sportiva le debba rilevare».

Ore 15.40 – Virtus Verona: Si è tenuto nella splendida location del nuovissimo Muraless Hotel a Castel d’Azzano (VR) uno speciale appuntamento riservato ai partner rossoblù organizzato dalla Virtus Verona. Alla presenza di Gigi Fresco, dell’amministratore unico Vittorio De Paolis, del direttore generale Diego Campedelli e dei giocatori Domenico Danti, Juanito Gomez e Emil Hallfredsson, oltre trenta rappresentanti delle aziende hanno avuto modo di trascorrere un piacevole momento d’incontro al termine della stagione regolare del campionato. Nel corso della bella serata la dirigenza rossoblù ha mostrato un’analisi dell’attuale stato dell’arte del sodalizio e del calcio italiano con una stimolante anteprima delle potenzialità in ottica futura. In vista dei playoff, fase finale di un’annata che resterà comunque storica sul piano del risultato sportivo, la Virtus Verona coglie l’occasione per ringraziare pubblicamente tutti i partner per il sostegno dato al club nel corso di questa stagione.

Ore 13.30 – Udinese: “Non abbiamo mai permesso festeggiamenti nella nostra città a juventini, milanisti e interisti. Allo stesso modo, a maggior ragione, non sono graditi né tollerati festeggiamenti di alcun tipo da parte dei napoletani. Udine è solo bianconera, rispetto!”. Con questo post sul suo profilo Facebook la Curva Nord Udinese 1896 ha preso posizione contro i possibili festeggiamenti per lo scudetto dei napoletani in occasione di Udinese – Napoli di giovedì prossimo alla Dacia Arena

Ore 10.40 – Venezia: Lunedì 1 maggio, allo stadio Penzo, prima del fischio d’inizio del match tra Venezia FC e Modena, sarà ricordato Michael Groppello, tifoso arancioneroverde tragicamente scomparso in un incidente stradale. Un rappresentante della squadra lagunare deporrà un mazzo di fiori ed una maglia in prossimità della targa commemorativa posta in Curva Sud Groppello

Ore 09.30 – «Il Trento mi regala sempre soddisfazioni, anche nei momenti di difficoltà. Ci sono stati giorni duri, ma ci siamo rialzati. Zamuner? Ha dichiarato più volte di voler restare, ha capito che il nostro è un bel progetto e può farci fare un ulteriore salto di qualità. Tedino? Ha colto il massimo nel momento topico della stagione: lo abbiamo scelto per la sua esperienza e per il suo carisma, è riuscito a riaccendere e migliorare alcuni giovani e con il tempo ha portato tranquillità a tutta la squadra. Sarà ancora lui il mister per la prossima stagione? Ci siamo trovati bene insieme. Per me sarebbe bello vedere Zamuner e Tedino dall’inizio della stagione: mi incuriosisce e piace l’idea di quello che possono trasmettere in un anno pieno. Avevamo un budget importante anche in questa stagione, il sesto del girone: stiamo lavorando per avere una struttura sempre più solida. Il sogno per il futuro? Crescere: la serie B resta un sogno, non per forza immediato. Per noi, per i tifosi e tutto il territorio. Ma abbiamo bisogno di una casa con strutture adeguate»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Trentino” da Mauro Giacca, presidente del Trento.

Venerdì 28 aprile

Ore 20.30 – LECCE – Brutte notizie per Andrea Sottil e anche per Marco Zaffaroni. Il Lecce è vivo, batte l’Udinese 1-0 e si prende tre punti fondamentali in zona salvezza, salendo momentaneamente a +5 sul Verona. Primo episodio da valutare al 23′ del primo tempo.  Strefezza trova in mezzo all’area Colombo, che impatta la palla spendendola fuori di poco. Proteste leccesi per una possibile deviazione col braccio di Bijol, il Var però non ritiene passibile di rigore l’intervento del difensore bianconero. Al 29′ doppia occasione per il Lecce: prima un tiro di Blin respinta e poi una conclusione deviata in angolo da Lovric. Udinese vicinissima al gol al 41′: splendida rovesciata in area di Lovric, con Falcone che respinge in modo superbo. Nel finale tentativo di Walace dalla distanza, con palla alta sopra la traversa non di molto. Ripresa scoppiettante ed episodio chiave che cambia la partita nel primo quarto d’ora. Al 13′ Gendrey entra in area da destra e viene messo giù da Udogie. Il Var richiama il direttore di gara e concede il calcio di rigore che viene battuto e trasformato da Strefezza per l’1-0. AL 26’Thauvin entra in area da sinistra e serve dall’altra parte Ehizibue, che calcia di prima intenzione e trova l’ottima deviazione in angolo di Falcone. Al 43′ Ebosele con un’azione irresistibile mette paura al Lecce, che si salva in angolo.

LECCE-UDINESE 1-0

RETI: 62′ rig. Strefezza

LECCE (4-3-3): Falcone – Gendrey (67′ Romagnoli), Baschirotto, Umtiti, Gallo – Blin (78′ Gonzalez), Hjulmand, Oudin (78′ Maleh) – Strefezza (78′ Banda), Colombo (56′ Ceesay), Di Francesco. A disp. Bleve, Brancolini, Askildsen, Tuia, Helgason, Ceccaroni, Voelkerling P., Cassandro. All. Marco Baroni.

UDINESE (3-5-1-1): Silvestri – Becao, Bijol (86′ Vivaldo), Perez (76′ Masina) – Ehizibue, Samardzic (63′ Thauvin), Walace (76′ Ebosele), Lovric (63′ Arslan), Udogie – Pereyra – Nestorovski. A disp. Padelli, Piana, Zeegelaar, Abankwah. All. Andrea Sottil.

ARBITRO: Matteo Marchetti di Ostia Lido (Colarossi-Mondin; IV Gariglio; VAR Fabbri-Di Martino).

NOTE: Ammoniti Blin, Strefezza, Gonzalez, Ceesay (L), Bijol, Perez (U). Rec. 1′ pt., 7′ st.

Ore 20.00 – Triestina:  “La Triestina calcio e il suo Presidente Simone Giacomini hanno incaricato i propri legali affinché venga tutelata l’immagine della squadra in merito agli ultimi rumors e soprattutto venga tutelato chi ci mette la faccia e il cuore in modo onesto e pulito. Non accetteremo miseri gossip nati da un chiacchiericcio social di ‘terze persone’ e non da carte provenienti dalla Procura alla società medesima cosa che non è accaduta in quanto nessuno, da parte della Procura, ha fornito alcun documento ai nostri legali. In nome del buon diritto e sicuri di operare senza paura, da questo momento ci tuteleremo ovunque contro chiunque per salvaguardare la nostra dignità e il nostro operato sportivo.  Forza UNIONE. Ci vediamo il 6 maggio allo stadio. Uniti per l’Unione ora più che mai. Il presidente Simone Giacomini”.

Ore 18.15 – Venezia: Si impenna la prevendita di Venezia-Modena, in programma lunedì 1 maggio allo stadio Penzo. Sono 5962 i tagliandi acquistati, di cui 1285 ospiti

Ore 17.00 – Serie C: Per il momento i playout si giocano regolarmente. Nonostante l’inchiesta su Pergolettese-Triestina, la Lega Pro ha comunicato poco fa ufficialmente le date e gli orari delle sfide di spareggio per la salvezza

1. PLAY OUT
Si riportano, in applicazione del Regolamento di cui al Com. Uff. n. 188/DIV di Lega Pro del 06.03.2023, gli abbinamenti programmati delle gare dei Play Out nelle date e con gli orari d’inizio sottoindicati:

GARE DI ANDATA SABATO 06 MAGGIO 2023

GIRONE A

ALBINOLEFFE MANTOVA
Ore 17.00
TRIESTINA SANGIULIANO
Ore 16.30
GIRONE B

S. DONATO TAVARNELLE ALESSANDRIA
Ore 17.30
GIRONE C

GELBISON ACR MESSINA
Ore 15.00
GARE DI RITORNO SABATO 13 MAGGIO 2023

GIRONE A

MANTOVA ALBINOLEFFE
Ore 17.00
SANGIULIANO TRIESTINA
Ore 17.30
GIRONE B

ALESSANDRIA S. DONATO TAVARNELLE
Ore 17.30
GIRONE C

ACR MESSINA GELBISON
Ore 15.00

Modalità di svolgimento
A conclusione delle due gare, in caso di parità di punteggio dopo la gara di ritorno, per determinare la società vincitrice si terrà conto della differenza reti; in caso di ulteriore parità, verrà considerata vincitrice la società in migliore posizione di classifica al termine della regular season del Campionato Serie C.
Le società perdenti retrocederanno al Campionato di Serie D.

2. SANZIONI NELLE GARE DI PLAY OFF E PLAY OUT
Si riporta l’Art.19, comma 7 del C.G.S. riguardante le sanzioni per le gare di Play Off e Play Out:
Art. 19 comma 7 C.G.S.
“7. Per le sole gare di Play Off e Play Out delle Leghe professionistiche: 
a) le ammonizioni irrogate nelle gare di campionato non hanno efficacia; b) la seconda ammonizione e l’espulsione determinano l’automatica squalifica per la gara successiva, salvo
l’applicazione di più gravi sanzioni disciplinari. Le sanzioni di squalifica che non possono essere scontate in tutto o in parte nelle gare di Play Off e Play Out devono essere scontate, anche per il solo residuo, nel campionato successivo, ai sensi dell’art. 21, comma 6 e comma 7.”
Si precisa, inoltre, che tutte le squalifiche irrogate e non ancora scontate nel corso della regular season del Campionato Serie C, devono essere scontate nella fase di Play Off e Play Out.

Ore 15.25 – “Ci sono partite che tutti vorrebbero giocare. Affronteremo la squadra più forte del campionato in uno stadio tutto esaurito. Le motivazioni sono a mille. I ragazzi stanno tornando a tornare ad essere quelli che avevamo già visto negli ultimi mesi. Sono molto fiducioso per questa partita perché sarà un grande spettacolo per tutto il popolo che ci segue. Sono contento della risposta del pubblico perché significa che la mia squadra è riuscita a conquistare il cuore di un territorio che prima non seguiva particolarmente il calcio. Belardinelli e Davi ieri si sono fermati e per questa ragione non sono al top della forma. Speriamo comunque di recuperarli per la partita. Sarei ipocrita se negassi il fatto che vogliamo centrare il quarto posto. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo iniziale e ora vogliamo cercare migliorarci. Credo potremo dire la nostra nell’ultima parte di questo campionato” queste le parole di Pierpaolo Bisoli.

Ore 13.45 – Udinese: La Lega Serie A ha comunicato in data odierna lo spostamento di Udinese – Napoli che si giocherà giovedì 4 maggio alle ore 20.45 alla Dacia Arena e non più martedì 2 maggio. Per quanto riguarda i tagliandi, per chi li ha acquistati resteranno automaticamente validi. Coloro i quali volessero richiedere il rimborso, invece, hanno tempo per farlo, a partire dalle 15.30 di oggi 28 aprile, entro le ore 12 di martedì 2 maggio con le seguenti modalità: – Per i biglietti acquistati online al sito sport.ticketone.it , il rimborso può essere richiesto a questo link – Per i biglietti acquistati presso i punti vendita ufficiali TicketOne, il rimborso può essere ottenuto alla rivendita nella quale si è comprato il biglietto – Per i biglietti acquistati presso i botteghini della Dacia Arena, il rimborso può essere ottenuto recandosi presso gli stessi botteghini aperti dalle 15 alle 19 il 28 aprile, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 sabato 29 aprile, dalle 10 alle 13 domenica 30 aprile, lunedì 1 maggio dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 e martedì (orario per i rimborsi) dalle 9 alle 12. Udinese Calcio ricorda che, per disposizione delle autorità competenti, resta VIETATO il cambio utilizzatore per i tagliandi. ATTENZIONE: Per poter processare il rimborso è necessario presentarsi con tutti i biglietti contenuti nell’ordine. La mancata presentazione di un solo biglietto dell’ordine, non darà diritto ad ottenere il rimborso.

Ore 12.35 – Venezia: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Petko Hristov, difensore del Venezia: “Ci stiamo allenando forte, perché quello che abbiamo fatto non conta più. Contano le prossime partite e quella con il Modena sarà importante. Poi avremo anche altre partite da vincere. Tutti si allenano al massimo e anche in questo siamo cambiati. Tutto questo ci sta aiutando. Sono contento di quello che ha detto il mister, non dobbiamo subire gol. Possono esserci tante difficoltà contro il Modena, ma se andiamo con la testa giusta riusciremo a vincere. Dobbiamo avere la mentalità giusta, come abbiamo già fatto. Con la Nazionale della Bulgaria, nella partita contro il Montenegro, ho preso una brutta botta al polpaccio, non riuscivo a camminare e ho saltato queste tre partite perché non stavo benissimo. Sulla traversa che ho preso so che quando ho calciato ho visto solo la porta e non l’ho fatto benissimo, dovevo calciare di collo piede, ma sono sicuro che con il Modena entra di sicuro. Il mister ci chiede tanto di andare su. Ai difensori come me e Carboni piace andare avanti e nella testa abbiamo l’idea che dobbiamo fare gol, in ogni modo possibile. Nella squadra non si parla di classifica, ma si parla di partita in partita. Ho visto solo una volta la classifica, parliamo solo di noi e di quello che possiamo migliorare in campo. Speriamo di regalare una gioia ai tifosi lunedì, perché se lo meritano e dobbiamo fare la partita anche per loro”.

Ore 12.15 – Trento: il Trento pensa già alla prossima stagione e sta programmando il futuro. Scadono i contratti di Giorgio Zamuner e di Bruno Tedino, ma entrambi dovrebbero essere riconfermati. Certa la prosecuzione del rapporto con il direttore sportivo, che la settimana prossima dovrebbe mettere il nero su bianco. Quanto a Tedino, l’intenzione di Zamuner è quella di riconfermare l’allenatore. L’unica variabile che potrebbe modificare lo scenario è legata ai programmi societari. Se Mauro Giacca dovesse decidere di alzare considerevolmente il budget, a quel punto la posizione di Tedino potrebbe essere in discussione e si potrebbe virare verso un altro allenatore. Questo scenario, al momento, ha minori chance di concretizzarsi rispetto al primo.

Ore 12.00 – Padova: Scaramanticamente si fa notare che l’Euganeo, se i biancoscudati dovessero riuscire ad arrivare in finale e il sorteggio prevedesse un ritorno in casa, si creerebbe una sovrapposizione con il concerto di Marco Mengoni, fissato per martedì 20 giugno, sempre allo stadio Euganeo: «Per una sorta di scaramanzia, visto che ultimamente la strategia comunicativa ha fatto registrare il mio silenzio e la squadra ha ottenuto grandi risultati, preferisco continuare su questa strada e magari porterà fortuna. Per quanto riguarda, invece, l’aspetto relativo allo slittamento dei playoff, non si sarebbe potuto fare diversamente: come Lega Pro abbiamo giustamente decisivo di costituirci come parte lesa in giudizio e l’augurio è quello che adesso tutto vada per il verso giusto. Le date? È stata mantenuta la distanza temporale prevista inizialmente fra le varie partite, in modo tale da garantire tutte le squadre qualificate. Quanto a noi, tre giorni ci sarebbero stati di distanza fra primo e secondo turno e tre giorni ci saranno anche adesso, per cui non cambia praticamente nulla»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Alessandra Bianchi, presidente del Padova. Il quotidiano locale fa inoltre notare che “Se i biancoscudati dovessero riuscire ad arrivare in finale e il sorteggio prevedesse un ritorno in casa il 18 giugno, si creerebbe una sovrapposizione con il concerto di Marco Mengoni, fissato per martedì 20 giugno sempre allo stadio Euganeo”.

Ore 11.20 – Südtirol: «Il Genoa? Affrontiamo una squadra che si sta giocando la promozione: anche noi abbiamo qualcosa di importante da giocarci, puntiamo a posizionarci nel miglior modo possibile per i playoff. Per noi sarà una partita difficilissima, ma lo sarà anche per loro: troveranno una squadra solida e pronta dare tutto. Puntiamo ad arrivare al quarto posto: saltare un turno di playoff è un grande passo. Quale squadra vorrei evitare? Il Parma: ha un bel controllo del campo e ha storia, nella fase finale sarà molto fastidiosa. Cosa non dimenticherò di questa stagione?
Il gruppo: stare con questi ragazzi è fantastico, quello che loro danno a me e viceversa è ciò che mi rimarrà dentro. Sperando poi di fare qualcosa di straordinario»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” da Simone Mazzocchi, attaccante del Südtirol.

Ore 10.40 – Venezia: «Mio figlio? Ha risposto bene alle terapie (contro una forma di leucemia per la quale da papà gli ha donato il midollo, ndr) e questa per me è la notizia più bella. Per un genitore è una prova terribile, vederlo sorridere adesso accanto a sua sorella è qualcosa di impagabile dopo tutto quello che abbiamo passato. Ora ho ricominciato a lavorare dalle giovanili del Sassuolo e ho ripreso contatto con il mondo del calcio che avevo temporaneamente abbandonato per stargli vicino. Il Venezia? Non l’ho visto giocare spesso, ma posso dire che si sta tirando fuori molto bene dalle sabbie mobili: sembra che i risultati stiano dando ragione alla società e al direttore sportivo. Non era facile rimettere tutto in piedi con la situazione che si era creata, ma non è ancora finita. È vero che cinque punti di vantaggio sulla quintultima a quattro giornate dalla fine sono tanti, ma questo campionato insegna che le trappole sono sempre dietro l’angolo per cui guardia alta e massima attenzione. Credo che Venezia-Modena sarà una partita emozionante e viva: c’è il gemellaggio fra le due tifoserie, ci sono due tecnici bravi e due squadre che vogliono arrivare più in alto possibile. Ma niente pronostico, quest’anno come provi a farlo vieni smentito. Il mio ritorno al Penzo? Sarà un lunedì veramente speciale»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Simone Pavan, ex difensore arancioneroverde.

Ore 09.00 – Le probabili formazioni di Lecce-Udinese (ore 18.30). LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Ceccaroni; Blin, Hjulmand, Oudin; Strefezza, Ceesay, Di Francesco. All. Baroni. UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue, Samardzic, Walace, Lovric, Udogie; Pereyra; Beto. All. Sottil

Giovedì 27 aprile

Ore 22.45 – Venezia: Queste le dichiarazioni rilasciate da Paolo Vanoli, tecnico del Venezia, ai canali ufficiali del club lagunare a margine di un evento organizzato con i tifosi presso lo store di Rialto: “Ho spesso citato la partita con il Palermo, perché come ho detto più di una volta, quando siamo entrati in campo al Barbera, il Perugia aveva giocato alle 15 e aveva vinto contro il Genoa e in quel momento eravamo ultimi in classifica. Quel punto lì, secondo me, è stato una chiave, perché ho detto ai ragazzi che eravamo ultimi e che non avevamo nulla da perdere e che da lì doveva iniziare il nostro percorso di crescita. Piano piano dovevamo arrivare a un obiettivo importante, che oggi non è più quello dell’inizio, ma è quello di salvarci. Da lì, penso che i ragazzi piano piano abbiano capito. Nel corso di questi mesi qua, come avete visto benissimo anche voi, ci sono state tante evoluzioni, soprattutto nel mercato di gennaio, e proprio dal mercato di gennaio penso che un’altra evoluzione è stata quella di perdere un giocatore come Jajalo. Però, da lì, penso che sia stata una nostra forza: la nostra base che ci eravamo costruiti ci ha dato l’opportunità di fare questo rush finale, di fare ottime prestazioni senza anche un giocatore importante. I complimenti vanno alla squadra, perché ho sempre detto che noi dobbiamo essere orgogliosi dei nostri tifosi e per essere orgogliosi dei nostri tifosi dobbiamo lavorare ogni giorno per crescere e dimostrare sul campo quello che ci ha sempre detto la nostra gente. Vogliono i giocatori che lottano e sudano e penso che ero d’accordo con loro. Questo è stato il nostro percorso di crescita, poi dopo è normale che avendo dei ragazzi giovani e avendo così tante responsabilità, devo fare i complimenti a loro, perché sono cresciuti tanto. Adesso non è finita e dobbiamo guardare alle prossime partite. Faccio i complimenti, tantissimo, al mio staff, perché è composto da ragazzi che hanno contribuito veramente in maniera importante a far crescere questo gruppo, ma anche questa società, perché quando sono arrivato, dopo una settimana, è arrivato anche il direttore Antonelli e da lì abbiamo creato il percorso. Quando ho intrapreso questo lavoro, ho sempre detto che il mio staff doveva pensare giorno e notte a quelli che erano gli obiettivi per crescere. Ho la fortuna di aver trovato delle persone che hanno a cuore e soprattutto sono delle persone preparate, per far crescere un club. Le mie esperienze mi hanno portato a capire che se si vuole costruire qualcosa di duraturo e vincente bisogna lavorare a 360 gradi. Mi fa piacere aver ritrovato questo feeling con i tifosi, secondo me il giocatore lo sente molto e su questo devo dire che sono stati bravi i giocatori a recuperarlo, così come il presidente, che ha ammesso degli errori, che oggi tutti insieme stiamo modificando e migliorando. E’ un motivo di orgoglio avere un presidente che ammette le sue colpe. Secondo me, anche per questi tifosi, è stato un passo importante, dopodiché io penso che il tifoso sia la cosa più importante del calcio. Ho vinto uno Scudetto da collaboratore con l’Inter nell’anno del Covid e quando festeggi senza tifosi ti accorgi che non è la stessa cosa. Sta a noi far divertire i nostri tifosi, con la passione e la voglia che deve arrivare anche nel corso della settimana”.

Ore 21.45 – Triestina: Emergono continui particolari sull’inchiesta aperta su Pergolettese-Triestina. I playout di Serie C, si apprende in questi minuti, potrebbero slittare e proprio per questo non sarebbero ancora state ufficializzate le date. Questo per permettere all’inchiesta di fare il suo corso, a questo punto in tempi molto rapidi.

Ore 21.25 – Vicenza: Con 7431 presenti di media è il Vicenza ad essere in testa nella graduatoria delle squadre con maggior seguito del girone A di serie C. Questi i dati riportati dal sito stadiapostcards.com che rivela il secondo posto la Triestina con una media di 5034 spettatori e al terzo posto il Padova con 2971. Il Pordenone, che dopo aver richiamato Di Carlo ha chiuso la regular season al secondo posto, conta una media di 1157 tifosi che lo posizionano all’ottavo posto delle squadre con più tifosi tra le mura amiche.

Ore 20.05 – Piacenza: La Società Piacenza Calcio 1919 S.r.l, in virtù delle notizie che le testate giornalistiche locali e nazionali stanno riportando circa una possibile indagine in corso da parte della Procura Federale con riferimento alla gara Pergolettese – Triestina del 22.04.2023, riferisce di aver già dato mandato al proprio legale affinché valuti ogni strada percorribile per la tutela della Società e dei suoi tifosi. Qualora i fatti paventati dovessero essere acclarati si tratterebbe di episodi gravissimi avanti ai quali la società Piacenza Calcio non può restare inerme ed avverso i quali attiverà ogni azione possibile

Ore 19.45 – Triestina: «Abbiamo presentato un esposto nella giornata di venerdì, siamo una società sana noi, se abbiamo dei dubbi lo diciamo». A dirlo è il presidente della Pergolettese Cesare Fogliazza al sito sportpiacenza.it, specificando dunque che l’inchiesta su Pergolettese – Triestina sarebbe partita precedentemente al match di sabato su segnalazione della stessa Pergolettese. Secondo quanto raccolto, tutto è partito da alcuni giocatori lombardi, che hanno riferito ai vertici del club alcuni loro sospetti relativamente a presunte condotte illecite, facendo dunque partire l’indagine. Lo stesso Fogliazza ha presentato l’esposto. 

Ore 19.15 – Venezia: Arriva un primo aggiornamento della prevendita di Venezia Modena. Sono stati venduti 4112 biglietti, dei quali 1265 nel settore ospiti occupato dai sostenitori modenesi. Ricordiamo che le due tifoserie sono unite da un gemellaggio di lunga data

Ore 19.00 – Triestina: Riceviamo e pubblichiamo dal presidente della Triestina Simone Giacomini “Siamo scioccati e senza parole nel leggere la notizia relativa a una presunta indagine per illecito sportivo. Siamo estranei completamente a qualsiasi azione che possa aver interferito con il risultato in campo. Fa rabbia e fa male leggere rumors che non hanno alcun fondamento e, chiariamo, nessuno della società è stato convocato. Queste notizie fanno spegnere il sorriso di chi lavora per mantenere vivo lo spirito pulito del calcio, della Triestina e delle brave persone che vi lavorano dai magazzinieri ai calciatori. E soprattutto vogliamo rasserenare i nostri tifosi che ci hanno seguito con sacrifici ovunque. Aspettiamo l’evolversi degli eventi come spettatori inconsapevoli. Non ho altro da aggiungere se non l’amarezza e la delusione relative a questa situazione. Ribadisco però che siamo forti, che non ci faremo destabilizzare consapevoli della nostra totale trasparenza e del cuore che abbiamo speso e spenderemo per la squadra. Siamo pronti a collaborare, se venissimo chiamati con la massima onesta, trasparenza e con il cuore oggi pieno di rabbia”. Il presidente Simone Giacomini.

Ore 18.00 –  Il Consiglio Direttivo della Lega Pro informato oggi del deferimento da parte della Procura Federale a carico dell’ACR Siena 1904 e della conseguente fissazione dell’udienza da parte del Tribunale Federale Nazionale all’8 maggio 2023, ha ritenuto doveroso, nel rispetto delle decisioni della Giustizia Sportiva e a tutela delle sue associate, posporre l’inizio delle partite di playoff 2022/23 in data 11 maggio 2023 come da comunicato ufficiale n. 232/L pubblicato in data odierna.

Il Consiglio Direttivo della Lega Pro, che si è trovato nella condizione di dover assumere questa decisione, ha deciso di costituirsi in giudizio insieme a tutte le sue associate a tutela dell’immagine e della credibilità delle stesse. Il Consiglio Direttivo confida nella comprensione dei club coinvolti e dei rispettivi tifosi.

AGGIORNAMENTO CALENDARIO PLAY OFF
Il Presidente di Lega Pro su espresso mandato del Consiglio Direttivo di Lega tenutosi in data 27.04.2023, ha disposto, a parziale modifica del Comunicato Ufficiale n. 180/L del 06.03.2023, l’aggiornamento delle date Play Off come di seguito riportate.

PLAY OFF
FASE PLAY OFF DEL GIRONE
1° Turno – Gara unica GIOVEDÌ 11 MAGGIO 2023
2° Turno – Gara unica DOMENICA 14 MAGGIO 2023

FASE PLAY OFF NAZIONALE
1° Turno – Gara di Andata GIOVEDÌ 18 MAGGIO 2023
1° Turno – Gara di Ritorno LUNEDÌ 22 MAGGIO 2023

2° Turno – Gara di Andata SABATO 27 MAGGIO 2023
2° Turno – Gara di Ritorno MERCOLEDÌ 31 MAGGIO 2023

FINAL FOUR
Semifinali – Gara di Andata DOMENICA 04 GIUGNO 2023
Semifinali – Gara di Ritorno GIOVEDÌ 08 GIUGNO 2023

Finale – Gara di Andata MARTEDÌ 13 GIUGNO 2023
Finale – Gara di Ritorno DOMENICA 18 GIUGNO 2023

Ore 17.55 – Triestina: Il direttore di Sportitalia Michele Criscitiello lancia in esclusiva la notizia dell’inizio di un’indagine per possibile illecito sportivo nell’ultima gara di campionato tra Pergolettese e Triestina del girone A di Serie C, disputata sabato 22 aprile e terminata 2-1 per i giuliani grazie alle 2 reti negli ultimi minuti firmate da Felici e Adorante, che hanno ribaltato il gol del vantaggio di Saccani. Ecco il tweet: Esclusiva Sportitalia – C’è una indagine in corso, possibile illecito sportivo, per Pergolettese-Triestina 1-2. Serie C, girone A. Ultima di campionato. @tvdellosport @tancredipalmeri @AlfredoPedulla @Glongari

Ore 17.35 – Playoff Serie C rinviati all’11 maggio: manca solo l’annuncio ufficiale, in arrivo in questi minuti

Ore 17.30 – Trento:  “Alla salvezza ci abbiamo sempre creduto, perché tra tutti i comparti chiamati in causa c’è sempre stata fiducia, empatia, voglia di superare i momenti infernali nei quali alle volte siamo incappati, ma dai quali siamo sempre usciti. Sapevamo di dover dare ogni giorno qualcosa in più, e così abbiamo fatto, tirando poi fuori l’orgoglio e la dignità che sono figlie del popolo trentino, sempre danna nostra parte: basti pensare che prima della decisiva sfida contro il Novara, circa 100 ultras sono venuti a darci la carica, non potevamo tradire la loro stima”: esordisce così, in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.comil tecnico del Trento Bruno Tedino, tra i principali fautori della cavalcata che ha portato i gialloblù alla salvezza senza neppure passare dai playout.

“Gli allenamenti non li abbiamo mai sbagliati – prosegue il mister – e questo è il top per un allenatore, vedere come il lavoro viene recepito in maniera massimale dalla squadra, ma è chiaro che ci sono stati dei momento in cui abbiamo avuto paura: il gol all’80’ subito nel match di andata contro il Novara poteva essere una mazzata incredibile, avrebbe sancito la chiusura della prima parte di stagione con la settimana sconfitta consecutiva, ma al 92′ è arrivato il pareggio, la lanternina che si è accesa e ci ha poi portato alla fine di questo bellissimo percorso”.

Un percorso che potrebbe gettare basi per il futuro, magari partendo dalla sua conferma e da quella del Ds Zamuner…
“Le basi per il futuro ci sono, questo Trento mi ricorda il Pordenone di cui ho fatto parte: c’è anche qua un club molto attento e stimolato, composto da persone serie e ambiziose, che si sono circondate di professionisti come Zamuner e Di Taranto che fanno invidia anche in Serie B. Per progettare e pianificare un futuro di medio-lungo corso non manca niente, un progetto tecnico di un certo tipo è possibile. E non mi dispiacerebbe farne parte, qua sono stato benissimo, sia a livello lavorativo che umano”.

A proposito di questo, i momenti brutti hanno avuto come contraltare quelli belli. Se dovesse sceglierne uno tra questi, quale direbbe?
“Sì, di momenti belli ce ne sono stati tanti. Ma se proprio devo dirne uno, scelgo il triplice fischio del match di sabato, che ha sancito la salvezza, un obiettivo impronosticabile a dicembre: abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Ed è stata poi la festa di tutti, ci ho messo 40′ dal campo a rientrare negli spogliatoi, con la gente che mi diceva “grazie”: ecco, quel grazie è un rimbombo su cui costruire qualcosa”.

Parlava di spogliatoio. Proprio i ragazzi le hanno tributato un Bruno is on fire che ricorda un certo Stefano Pioli…
“Fermi tutti, l’unico comun denominatore tra me e Pioli è il preparatore atletico Roberto Peressutti, che ha lavorato con me una quindicina di anni e ora è al Milan! (ride, ndr) So di essere stato un vero rompicoglioni con i miei ragazzi, ma l’ho fatto per loro, per spronarli a fare sempre meglio, e vedere che loro mi hanno ascoltato da subito è stata una grande soddisfazione”.

Ore 16.40 – Serie C: Il Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della CO.VI.SO.C., ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare il presidente del CdA e legale rappresentante pro tempore dell’ACR Siena 1904, Emiliano Montanari, per il mancato versamento, entro il termine del 16 marzo 2023, delle ritenute Irpef relative alle mensilità di gennaio e febbraio 2023, dei contributi Inps relativi al periodo di gennaio 22-febbraio 23, nonché del permanere, alla data del 16 marzo 2023, del mancato versamento delle ritenute Irpef riguardanti gli emolumenti dovuti ai tesserati per il periodo ottobre 2021-agosto 2022. Con l’applicazione della recidiva prevista dall’art. 18, comma 1, del CGS per le condotte ascritte nell’ambito di altro procedimento disciplinare. La società è stata deferita a titolo di responsabilità propria e a titolo di responsabilità diretta per le violazioni disciplinari ascritte al proprio legale rappresentante pro tempore. Con l’applicazione della recidiva prevista dall’art. 18, comma 1, del CGS per le condotte ascritte alla società nell’ambito di altro procedimento disciplinare

Ore 14.30 – Udinese: queste le dichiarazioni di Andrea Sottil alla vigilia di Lecce – Udinese: “Sono sempre contento quando c’è il ritmo gara e si gioca ravvicinato – commenta Sottil – si rimane sempre con una mentalità ed intensità elevata. Giorni di allenamento eseguiti bene, con entusiasmo. Chiaramente quando vinci attraverso un’ottima prestazione, è la miglior medicina per l’autostima per affrontare le partite successive. Hanno lavorato bene in questi giorni ed oggi abbiamo rifinito per preparare al meglio la partita di domani.” Sottil sottolinea con dispiacere la perdita per infortunio di Success nell’ultima gara: “mi dispiace parecchio per lui, perché è un bravissimo ragazzo ed un giocatore importante per noi. Dispiace veramente a tutti, eravamo tutti contenti per il suo gol. Però dobbiamo accettare quello che è accaduto, fa parte del gioco. Spero recuperi presto per tornare protagonista.” “Dispiace non avere tutti gli attaccanti a disposizione come nella prima parte di stagione – continua l’allenatore – perché, in questo modo, puoi costruire delle strategie di gara a mio piacimento, anche a partita in corso. Abbiamo scelte quasi obbligate, nonostante abbia totale fiducia nei miei giocatori. Avere avuto la rosa completa è stato sicuramente un valore aggiunto, qualcosa abbiamo pagato ma fa parte del passato. Il presente dice che siamo ancora qui in posizioni importanti e dobbiamo affrontare la partita a Lecce, tosta e difficile.” Sottil analizza gli avversari di domani: “In serie A gare facili non esistono, non era scontato o semplice battere la Cremonese, lo si vede ogni giornata ed è quello che penso. Il Lecce è ben allenato e ben organizzato, veloce di gamba. Nelle ultime partite il loro cammino dice che non hanno fatto bene, un punto in otto partite, ma li ho visti vivi con il Milan ed hanno giocatori capaci di saltare l’uomo, con tecnica e per tutti questi fattori dovremo essere pronti, soprattutto nell’approccio della partita. Lo pretendo dai miei ragazzi. Strategicamente sarebbe un errore non approcciare bene la partita, lo ribadisco – continua l’allenatore – soprattutto domani con una squadra che viene da un periodo negativo di risultati, gioca in casa e per la salvezza. Dovremo essere super concentrati fin da quando scenderemo dal pullman. La concentrazione e la lucidità fanno sempre la differenza, con un giusto equilibrio.” “Walace ancora a zero gol? Secondo me sta facendo un campionato importante, è cresciuto molto. Abbiamo lavorato tanto su molti concetti e migliorie che ha già fatto e che può ancora fare. Sa benissimo di essere dotato di un ottimo tiro ed anche preciso. Si tratta solo di volerlo di più ed alzarsi nella manovra di attacco, sono convinto che anche da lui potremmo aspettarci dei gol.” La difesa bianconera ha segnato ben 15 gol tra campionato e coppa: “è un altro aspetto che curiamo e fa parte della nostra identità. Mi piace attaccare con molti uomini nella manovra. La nostra forza è proprio nel gruppo, tranne Beto, abbiamo diviso i nostri gol tra centrocampisti e difensori, è un valore aggiunto e deve esserlo da qui alla fine, avendo capacità di inserimento e diverse soluzioni sui piazzati. Il secondo gol con la Cremonese è frutto del lavcoro, eseguito alla perfezione. Dobbiamo continuare a portare tanti uomini ad attaccare la porta.” – conclude Sottil.

Ore 12.20 – Padova: «Non ho mai fatto polemica perché sono sempre stato convinto che sarebbe arrivato il mio momento. A gennaio sia il direttore sportivo Mirabelli che l’allenatore mi avevano comunicato che sarebbe stato meglio per me cambiare squadra. Sono stato a un passo dall’andarmene, poi mi sono detto che non potevo lasciare Padova, anche a costo di trascorrere un anno in panchina. Avendo due anni di contratto, ero pronto a giocarmi le mie chance anche nella seconda stagione. E adesso i risultati mi danno ragione»: queste le dichiarazioni rilasciate su Tv7 Triveneta – e riprese dal “Corriere del Veneto” – da Igor Radrezza, centrocampista del Padova.

Ore 11.50 – Feralpisalò: Semuel Pizzignacco, portiere della neopromossa Feralpisalò, si è raccontato dalle colonne de Il Giornale di Vicenza: “Siamo felicissimi. È stato un miracolo, un’impresa per la quale abbiamo tutti lavorato sodo. È un traguardo che ci rende molto orgogliosi“. Anche se subito non avrebbe detto che la squadra dei Leoni del Garda avrebbe vinto il campionato: “Eravamo magari partiti con un obiettivo diverso. Volevamo realizzare qualcosa di grande, ma certamente la promozione diretta era un po’ inaspettata. A distanza di giorni, c’è la sensazione di aver fatto qualcosa di enorme“. Per la Feralpisalò andare in B è un traguardo storico. Ma per l’estremo difensore cosa rappresenta? “Per me è una grande rivincita personale. A Vicenza avevo già vissuto qualcosa di importante, ero felice, mi sentivo cresciuto e pronto per ottenere delle soddisfazioni. Poi per svariati motivi le cose non sono andate come volevo e volevamo“. Pizzignacco parla anche della sua situazione contrattuale: “Il Vicenza mi ha ceduto alla Feralpisalò a titolo definitivo, fino al 30 giugno 2025, con diritto di recompra. Dunque potrei anche fare ritorno a Vicenza? Potrei, se le società trovassero un accordo economico. Poi ovviamente vale anche la volontà del giocatore. Per ora sono concentrato a parare per la Feralpi, con cui mi trovo benissimo. Il futuro si vedrà, di sicuro ho un bel ricordo di Vicenza“.

Ore 11.20 – Südtirol: «Il Südtirol? Sta facendo un campionato sopra le aspettative, ad inizio anno non ci si aspettava potesse fare così bene. Bravi a fare questo tipo di percorso, hanno continuato molto bene e trovato la quadra giusta. Secondo me sono stati importanti l’ossatura che c’era l’anno scorso, assieme alla programmazione portata avanti nel tempo, che sono risultati il miglior mercato del Südtirol. Oltre a questo la mentalità che si è portata dietro. I playoff? Anche se non è la squadra più attrezzata potrà certamente dire la sua. Conta l’entusiasmo con cui arrivi, e gli episodi: la testa e le gambe comunque che ce le hai dato che sei arrivato a fine stagione»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” da Davide Voltan.

Ore 10.40 – Cittadella: «È un momento difficile, particolare per noi, ma dico che tutti ci tengono tantissimo a questa squadra e alla società, e so che soltanto restando uniti potremo raggiungere l’obiettivo della salvezza. Le difficoltà dell’ultimo periodo sono da ricercare a livello mentale, non fisico. Analizzando le gare, infatti, ci accorgiamo che le prestazioni ci sono state. Commettiamo errori che si possono evitare, e comunque devi avere la forza di rimediare allo sbaglio. Adesso mancano quattro partite, saranno finali: cerchiamo di interpretarle al meglio, dando tutto noi stessi mettendoci il cuore per salvarci. A Bari sarà fondamentale non commettere sbavature di alcun tipo: con i pugliesi e contro qualunque avversaria dobbiamo restare concentrati per tutti i novanta minuti, cercando di non fare errori. In questo torneo ogni mezzo sbaglio lo paghi perché davanti a te hai avversari forti, ecco che bisogna sempre tenere l’attenzione il più alta possibile. Non ho mai vissuto un momento del genere da quando vesto questi colori, ma la grande squadra esce nei momenti più complicati: quando ti ritrovi con l’acqua alla gola tiri fuori forze che nemmeno pensavi di avere»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Simone Branca, centrocampista del Cittadella.

Ore 10.20 –  Südtirol: “Sono felicissimo di essere ancora qui, di aver prolungato il rapporto con l’FC Südtirol. E’ una riconferma importante. Sono contento perché quello che ho fatto in campo, quello che ho dimostrato con i fatti mi ha premiato ed ora devo ripagare la fiducia del direttore e della società nel futuro prossimo. Qui ho riconquistato la Serie B sul campo ed è quindi una soddisfazione doppia. Sono arrivato da una retrocessione e non è mai bello. Lo scorso anno abbiamo vinto in modo incredibile il campionato di Serie C e quest’anno stiamo facendo un campionato straordinario e vogliamo continuare su questa strada. Dove mi mette il mister io gioco senza problemi, anzi lo devo ringraziare per la fiducia che lui mi ha dato. Devo lavorare ogni giorno per poter dimostrare le mie qualità. Questa è la cosa più importante. Quest’anno ho vissuto anche l’incredibile emozione di segnare la prima rete in serie B, spero di ripetermi presto. So che non è facile, ma tutti i giorni lavoro anche per questo. Il campionato in corso, secondo me, è uno dei più difficili degli ultimi dieci anni, senza ombra di dubbio. I valori si sono molto livellati. Per quanto riguarda noi, stiamo facendo qualcosa di impensabile, di straordinario che rimarrà comunque nella storia, comunque vada. A bocce ferme, a fine campionato ci renderemo con di quello che abbiamo fatto. L’elemento che contraddistingue questa squadra è sicuramente lo spirito di sacrificio, la voglia di migliorarsi ogni giorno nel campo di allenamento. Tutto quello che diamo in questo contesto è quello che poi raccogliamo in partita. L’effetto di uno Stadio Druso gremito è qualcosa di veramente bello. All’inizio dell’anno non pensavamo di riempire lo stadio così, fin da subito. Si è creata un’alchimia immediata con i tifosi, una cosa bellissima che vogliamo portare avanti fino in fondo”.  Queste le parole di Filippo “Pippo” De Col, subito dopo la firma del rinnovo. Il direttore sportivo Paolo Bravo esprime grande soddisfazione per il rinnovo di “Pippo” De Col: “E’ un giocatore che da quando è arrivato è cresciuto e, opinione mia personale, sta facendo meglio quest’anno che nella passata stagione in C, quindi è un giocatore che si è ritrovato. Probabilmente ha lasciato degli anni importanti, si è messo in discussione anche lui, in maniera assolutamente meritocratica ha pienamente meritato la riconferma da parte dell’FC Südtirol. Gli dico sempre che nella sua carriera ha più lasciato che ottenuto, quindi l’aver riconquistato la Serie B sul campo, lo ribadisco, per lui significa essersi rimesso in discussione e aver ritrovato una categoria che per le sue qualità era dovuta. Proseguiamo il consolidamento, ma questo non vuol dire avere la pancia piena. Spero che tutte le cose che stiamo facendo insieme costituiscano i mattoncini per costruire l’FC Südtirol del futuro. Il consolidamento è quello che ci permette di avere una base sempre più solida, ben sapendo che in Serie B devi mettere i mattoncini uno sopra l’altro tutti i giorni perché è un campionato dove tutti possono vincere contro tutti”.

Ore 10.00 – Südtirol: FC Südtirol è lieto di comunicare il prolungamento del contratto di Filippo De Col. Il precedente accordo sarebbe scaduto al termine della corrente stagione, ovvero il 30 giugno 2023. Il 29enne terzino-centrocampista di fascia destra ha esteso di un anno il rapporto con il club biancorosso, con nuova scadenza fissata al 30 giugno 2024. Originario di Pieve di Alpago, nato ad Agordo, in provincia di Belluno il 27 ottobre 1993, 183 centimetri per 80 chilogrammi di peso forma, Filippo “Pippo” De Col è un difensore esterno basso o centrocampista di fascia destra, di piede destro, capace di giocare anche sulla fascia mancina. Dotato di ottima resistenza fisica e di buona velocità è abile sua in fase difensiva che in fase offensiva. Al 5 marzo 2023 vanta complessivamente 221 gare di Serie B con una rete e 13 assist, a cui si aggiungono 15 presenze in Coppa Italia (1 rete). Nel campionato cadetto ha vestito le maglie dello Spezia Calcio nel 2014-2015 e dal gennaio 2016 al gennaio 2020 (141 gare, 1 gol e 10 assist), della Virtus Entella in due periodi: dal gennaio 2020 al giugno 2021 (58 partire, 2 reti in B) e in C1 nel 2012-2013, della SS Virtus Lanciano 2013-2014 (38 partite, 2 assist) guidata dall’ex tecnico dell’FCS Marco Baroni, del Cesena (5 gare) nel 2015-2016. Vanta 29 presenze (con 3 reti) nel campionato di serie C1 girone A più 2 gettoni nei play-off con la maglia della Virtus Entella nella stagione 2012-2013, disputata dopo l’anno in serie D (2 reti) al Legnago Salus dopo essere uscito dalla Primavera. E’ cresciuto nelle giovanili del Monza prima e del Milan poi. Dopo la stagione in C1 con la Virtus Entella, nell’estate del 2013 viene acquistato in comproprietà dall’Hellas Verona, che lo cede subito in prestito alla Virtus Lanciano in B dove disputa una stagione da protagonista. Nel 2014 viene ceduto allo Spezia, in B. Debutta con i bianconeri liguri il 16 agosto 2014 nel turno preliminare di Coppa Italia contro il Lecce segnando il suo primo gol con la nuova maglia. Nell’agosto del 2015 viene ceduto al Cesena, in prestito con diritto di riscatto per poi tornare allo Spezia. Il 23 gennaio 2020 il ritorno alla Virtus Entella tra i cadetti. Nell’estate del 2021 è approdato in biancorosso. Ha contribuito in modo determinante alla promozione in Serie B collezionando 29 presenze, impreziosiste da 2 reti. La prima rete in B l’ha siglata nel corso della stagione corrente nel match interno contro la capolista il Frosinone, il 4 dicembre 2022 (1-1): mettendo a segno il vantaggio al 24’, di testa. Al momento di rinnovale l’accordo vanta in stagione 32 presenze in 34 giornate. Ha vestito 4 volte la casacca della nazionale italiana under 20 e 2 volte quella dell’Under 21 compresa la gara del 5 marzo 2014 valida per la qualificazione all’Europeo di categoria Irlanda del Nord-Italia 0-2 con Luigi Di Biagio c.t. azzurro e Italia-Montenegro 4-0 del 4 giugno 2014. Una presenza, nel 2015 con la nazionale azzurra di serie B in occasione dell’amichevole on la Croazia Under 21 del 15 aprile 2015 (1-1).

Ore 09.30 – «Il Venezia? Ero fiducioso, nel senso che il valore della squadra non è quello di un gruppo da retrocessione. Purtroppo alcune stagioni nascono male e, se non si fosse intervenuti in tempo cambiando allenatore e direttore sportivo, oltre che tanti giocatori a gennaio, sarebbe potuta finire male. Secondo me il Venezia non si fermerà: non escludo che possa fare un altro filotto in queste ultime quattro giornate. Venezia-Modena? È una partita da tripla: tra le due forse è il Venezia quella che sta meglio, ma il Modena ha un allenatore bravissimo che conosco molto bene come Tesser. Guardate la sua carriera: dovunque sia andato ha lasciato il segno. Chi riuscirà a trovare l’equilibrio giusto fra fase offensiva e copertura alla difesa, porterà a casa la partita: sia il Venezia che il Modena hanno gli uomini per farla propria»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Gianfranco Bellotto, doppio ex di Venezia e Modena.






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Calciomercato

  • UdineseAggiornata al
    2024-02-02 09:43:20

    UDINESE 2023-2024 (Calciomercato invernale new!) Acquisti: Giannetti (d, Velez), Pizarro (a, Deportivo Colo-Colo) Cessioni: Pafundi a (Losanna), Masina d (Torino) Oggi così (3-5-2): Okoye; Joao Ferreira, Perez, Giannetti; Ehizibue, Samardzic, Walace, Lovric, Kamara; Lucca, Thauvin. All. Cioffi

  • Hellas VeronaAggiornata al
    2024-02-02 09:25:45

    VERONA 2023-2024 (Calciomercato invernale, new!) Acquisti: Vinagre (d, Sporting), Belahyane (c, Nizza), Dani Silva (c, V. Guimaraes), Noslin (a, Fortuna Sittard), Tavsan (a, Nec), Mitrovic a (Stella Rossa Belgrado), Swiderski a (Charlotte Fc), Centonze d (Nantes) Cessioni:Hien (d, Atalanta), Diao (a, Atalanta), Terracciano (d, Milan), Kallon (a, Bari, p), Faraoni (d, Fiorentina), Hongla (c, Granada), Ngonge (a, Napoli), Doig (d, Sassuolo), Braaf (a, Fortuna Sittard), Djuric (a, Monza), Gunter (d, Karagümrük, p.), Mboula a (Racing Santander), Amione d (Club Santos Laguna) Oggi così (4-2-3-1): Montipò; CENTONZE, Dawidowicz, Magnani, VINAGRE; Folorunsho, Duda; NOSLIN, Suslov, Lazovic; SWIDERSKI. All. Baroni  

  • VeneziaAggiornata al
    2024-02-02 10:03:27

    VENEZIA 2023-2024 (calciomercato invernale, new!) Acquisti: / Cessioni: Johnsen a (Cremonese), Pecile c (Vis Pesaro) Oggi così (4-4-2): Joronen; Candela, Altare, Idzes, Zampano; Pierini, Busio, Tessmann, Ellertsson; Pohjanpalo, Gytkajer. All. Vanoli

  • CittadellaAggiornata al
    2024-01-31 14:05:20

    CITTADELLA 2023-2024 (calciomercato invernale, new!) Acquisti: / Cessioni: / Oggi così (4-3-2-1): Kastrati; Salvi, Negro, Pavan, Giraudo; Vita, Branca, Carriero; Cassano, Baldini; Pandolfi. All. Gorini

  • SüdtirolAggiornata al
    2024-02-01 20:58:18

    Südtirol 2023 - 2024 (calciomercato invernale, new!) Acquisti: Arrigoni c (Como), Scaglia c (Como), Vimercati d (Juve Stabia), Kurtic c (Universitatea Craiova), Molina c (svincolato), El Kauoakibi d (Benevento), Mallamo c (Atalanta) Cessioni: Shiba c (Recanatese), Cuomo d (Vicenza), Ghiringhelli d (Spal), Heinz d (Fermana), Siega c (Turris), Lunetta c (Lecco) Probabile formazione (3-4-3): Poluzzi; Kofler, SCAGLIA, Masiello, Ciervo; Cagnano, ARRIGONI, Tait, Ciervo; Pecorino, Merkaj, Rauti. All. Valente

  • VicenzaAggiornata al
    2024-02-01 21:01:00

    Vicenza 2023-2024 (calciomercato invernale, new!) Acquisti: Cuomo d (Südtirol), Delle Monache a (Sampdoria) Cessioni: Ierardi d (Lecco), Scarsella c (rescissione contrattuale), De Maio d (Mantova), Pasini d (rescissione contrattuale), Jimenez c (Atalanta Under 23) Probabile formazione (4-3-1-2): Confente; De Col, Golemic, Laezza, Costa; Cavion, Ronaldo, Proia; Della Morte; Ferrari, Pellegrini. All. Vecchi

  • PadovaAggiornata al
    2024-02-01 21:01:44

    PADOVA 2023-2024 (Calciomercato invernale, new!) Acquisti: Crisetig c (svincolato), Zamparo a (Virtus Entella), Tordini a (Lecco), Faedo d (Virtus Verona), Valente c (Palermo) Cessioni: Granata d (Virtus Entella), De Marchi a (Taranto), Calabrese d (Trento), Leoni d (Sampdoria) Probabile formazione (3-5-2): Donnarumma; Belli, Delli Carri, FAEDO; VALENTE, Fusi, CRISETIG, Varas, Villa; ZAMPARO, Liguori. All. Torrente  

  • TriestinaAggiornata al
    2024-02-01 21:02:06

    Triestina 2023-2024 (calciomercato invernale, new!) Acquisti: Vertainen a (Athens Kallithea); Petrasso d (Orlando City); Ballarini c (Udinese); Parlanti c (Sestri Levante). Cessioni: Adorante a (Juve Stabia); Felici a (FeralpiSalò); Gori c (Monterosi); Pierobon c (Juve Stabia); Kozlowski a (Pro Vercelli), Finotto a (rescissione contrattuale) Probabile formazione (4-3-1-2): Matosevic; Germano, Struna, Malomo, PETRASSO; Celeghin, Correia, Vallocchia; D'Urso; Lescano, Redan. All. Tesser

  • TrentoAggiornata al
    2024-02-02 17:59:23

    Trento 2023-2024 (calciomercato invernale, new!) Acquisti: Satriano a (Heracles), Italeng a (Atalanta Under 23), Giannotti c (Crotone), Cappelletti d (Brindisi), Spalluto a (Monopoli), Caccavo a (Pergolettese), Puletto c (Spal) Cessioni: Galazzini d (Brindisi), Ercolani d (Albinoleffe), Attys c (Feralpisalò), Petrovic a (Spal), Garcia Tena d (Potenza) Probabile formazione (3-4-2-1): Russo; CAPPELLETTI, Trainotti, Obaretin; Vitturini, Di Cosmo, Sangalli, GIANNOTTI; Anastasia, ITALENG; SPALLUTO. All. Moll Moll

  • Virtus VeronaAggiornata al
    2024-02-01 21:05:22

    Virtus Verona 2023-2024 (calciomercato invernale, new!) Acquisti: Amadio d (Renate), Ronco d (Como) Cessioni: Cellai d (Fiorentina), Casarotto a (Virtus Entella), Faedo d (Padova) Probabile formazione (3-4-1-2): Sibi; Cellai, Ruggero, RONCO; Mazzolo, Zarpellon, Metlika, Daffara; Danti; Ceter, Gomez. All. Fresco

  • ArzignanoAggiornata al
    2024-02-01 21:10:07

    Arzignano 2023-2024 (mercato estivo, new!) Acquisti: Botti p (Pro Sesto), Menabò a (Torres), El Hilali a (Cambuur Leeuwarden), Faggioli a (Virtus Entella), Mattioli a (Ancona) Cessioni: Grandolfo a (Monopoli), Molnar d (Virtus Francavilla), Canato a (Mestre), Balde a (Giugliano) Probabile formazione (4-3-1-2): Raina; Cariolato, Milillo, Piana, Gemignani; Antoniazzi, Bordo, Barba; CENTIS; FAGGIOLI Parigi. All. Bianchini

  • LegnagoAggiornata al
    2024-01-31 17:45:07

    Legnago 2023-2024 (mercato invernale, new!) Acquisti: Boci d (Genoa) Cessioni: Sternieri c (Villa Valle), Tabué a (Fleury 91) Probabile formazione (4-3-1-2) : Fortin; Pelagatti, Martic, Motoc, BOCI; Zanetti, Diaby; Viero; Franzolini; Giani, Rocco. All. Donati

  • Dolomiti BellunesiAggiornata al
    2023-07-29 15:32:08

    Avversario: -

  • MestreAggiornata al
    2019-06-30 16:30:44

    Avversario: -

  • TrevisoAggiornata al
    2019-06-30 16:31:49

    Avversario: -

  • Pro GoriziaAggiornata al
    2019-05-02 23:08:39

    Avversario: -

  • ChievoAggiornata al
    2021-08-07 17:41:19

  • PordenoneAggiornata al
    2023-07-29 15:32:19

    PORDENONE 2022-2023 (calciomercato invernale, new!) Acquisti: Gucher c (Pisa), Edera a (Torino) Cessioni: Biondi c (Rimini), Dubickas a (Pisa, resta fino al 30/6) Oggi così (4-3-1-2): Festa; Bruscagin, Ajeti, Pirrello, Benedetti; Zammarini, Burrai, Pinato; GUCHER; Dubickas, Palombi. All. Di Carlo

  • Union ClodienseAggiornata al
    2019-08-02 23:31:13

    Avversario: -

  • Virtus BolzanoAggiornata al
    2019-08-02 23:31:32

    Avversario: -

  • CampodarsegoAggiornata al
    2020-05-31 19:14:39

    Avversario: -

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