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  • Editoriale

Verona, inspiegabili le critiche a Zaffaroni (e Bocchetti). Triestina con l’acqua alla gola, Cittadella: lo scatto giusto (e Maistrello l’uomo salvezza). Venezia, ora i playoff

lunedì 8 Maggio 2023 - Ore 23:18 - Autore: Dimitri Canello

In attesa dei titoli di coda di un campionato davvero interessante e ricco di spunti, vorrei cominciare questo editoriale dal Verona. Guardiamo con molta freddezza i numeri: l’Hellas era ultimo in classifica a quota 5 prima della pausa per i Mondiali, aveva otto punti di distacco dalla zona salvezza, era una squadra allo sbando, senza mordente e senza capo né coda, mal guidata, mal diretta. Sempre i numeri: oggi il Verona sarebbe salvo, è addirittura a +3 sullo Spezia, ha espugnato Lecce, ha fatto un recupero prodigioso, ha chance concrete di rimanere in Serie A. In tutto questo, a leggere commenti, editoriali e osservazioni di colleghi che stimo, sembrava fino a ieri sera che il Verona fosse allo sbando, che in panchina ci fossero due incapaci e che il limite gialloblù albergasse proprio in chi guida la squadra. Ora: in un editoriale al momento della scelta di Zaffaroni come compagno di avventura del novizio Bocchetti, scrissi che avrei preferito Ballardini, per mille ragioni: esperienza, capacità, abitudine a lottare per questi traguardi, pedigree, curriculum, personalità da vendere che in una piazza come Verona servono come il pane. Confermo tutt’oggi quello che scrissi allora. Magari quella soluzione sarebbe stata l’optimum, ma non avremo mai la prova di tutto questo e, nel frattempo, negare il lavoro di Zaffaroni e la crescita di Bocchetti è quanto di più miope a mio avviso ci possa essere. Un giudizio diffuso, quello negativo sull’operato dei due, influenzato dall’umoralità della piazza, che ondeggia fra sentimenti opposti, mai del tutto convinta da Maurizio Setti, eppure capace di una spinta formidabile in presenza di determinate coordinate. Ballardini si è accasato a Cremona e ha resuscitato una squadra in ambasce, ancor peggio di quanto non lo fosse l’Hellas e che non aveva ancora vinto una partita. Magari la Cremonese retrocederà, perché sulla carta è più scarsa del Verona, ma quello che ha fatto Ballardini è sicuramente degno di menzione e di lode. Ma non trascurerei neppure un elogio a Zaffaroni, che per ora ha fatto un capolavoro col suo compagno di avventura Bocchetti. Da solo l’allenatore in pectore aveva combinato un disastro, con Zaffaroni accanto è cambiato tanto e qualcosa dovrà pur significare. Poi Sogliano: avevamo scritto che non meritava un’opportunità in Serie A dopo gli insuccessi di Padova e ne siamo tuttora convinti. Pochi, guardando fatti e risultati del passato più o meno recente, avrebbero avuto una simile opportunità. Avevamo anche aggiunto che avremmo valutato il suo lavoro sul campo, senza preconcetti. Ergo: oggi il lavoro di Sogliano va promosso a pieni voti e il dirigente piemontese ha fatto un percorso coi fiocchi. C’è lui dietro la scrivania e sarebbe disonesto negare il suo ruolo fondamentale in questa risalita. Non è finita, ma il Verona era morto e sepolto ed è risorto dalle ceneri come l’Araba Fenice. E la vittoria di Lecce è l’ultimo segnale che cancella pure il brutto 0-6 con l’Inter. Brutto sì, ma non tale da buttare tutto a mare, soprattutto in un momento in cui Lecce e Spezia sono in caduta libera.

E’ stato il weekend anche dell’andata dello spareggio playout. Sul campo la Triestina mi ha convinto molto poco, mi è parsa prigioniera della paura di sbagliare e quasi schiacciata dopo una rincorsa da rimanere senza fiato. Per certi versi, lo si può comprendere. Quando non puoi sbagliare praticamente nulla, rischi di rimanere soffocato dalle tue stesse ambizioni, figuriamoci se puoi il contorno è un’accusa di tentata combine e mille veleni in arrivo da Crema e da Piacenza. Ci sono tanti punti oscuri da chiarire nella vicenda Pergolettese – Triestina: oggi non possiamo esprimere un giudizio, né in un senso né nell’altro e le parole di Simone Giacomini le prendiamo con il dovuto distacco di chi in quasi 30 anni di professione ne ha viste succedere di ogni colore. Il must che segue la traccia alabardata dice che è doveroso espugnare Seregno per non fare un torto a quei 6500 spettatori che, nonostante una stagione horror, hanno deciso di tendere un’ultima volta la mano. Fra Sangiuliano e Triestina, come storia e blasone, ovviamente non c’è confronto, ma in campo non va né la storia né il blasone. Vanno i giocatori, che vengono messi in campo da un allenatore. Sabato prossimo non ci saranno mezze misure, o si vince o si va in D. Una realtà impossibile da immaginare l’estate scorsa, eppure questa è ed è l’unica realtà possibile. Poi, anche se si dovesse vincere, si aprirebbe un altro capitolo, dagli esiti impossibili da immaginare oggi. Previsioni non ne faccio, in un contesto nebuloso come quello attuale. E qui mi fermo, per il momento.

Con i playoff che giovedì prenderanno finalmente il via (Padova, Virtus Verona e Arzignano al via, Pordenone e Vicenza in attesa), la scena se la prende tutta la B. Qualche settimana fa, quando scrutavo nei meandri del calendario e delle possibili tabelle salvezze, avevo individuato in Cittadella – Benevento la partita decisiva. In questo caso i granata dovevano vincere, senza “se” e senza “ma”. Dovevano pareggiare a Bari e o hanno fatto. Dovevano vincere col Benevento e lo hanno fatto. Uno scatto importantissimo, lo scatto giusto. Ovviamente non è ancora finita, ma se oggi dovessi scommettere se il Cittadella si salverà o meno scommetterei sulla prima opzione. L’uomo salvezza, se salvezza sarà, sarà senza alcun dubbio Tommy Maistrello, uno che puoi avere mille dubbi che possa stare in questa categoria, ma quando segna due gol decisivi entrando dalla panchina non puoi che dire senza esitazioni: “Sì, ci può stare eccome”. Il calcio è imprevedibile e con mille sfaccettature: a dicembre Maistrello era praticamente della Triestina e sarebbe finito a rischio di retrocessione nei dilettanti, oggi invece può timbrare la B con i suoi gol. Sliding doors, anche in questo caso.

E il Venezia? Lucido, concentrato, attento. Anche un pari come quello di Cosenza ottenuto dopo aver condotto per un’ora, può essere accolto bene. D’accordo, resta l’amaro in bocca di aver preso gol al tramonto del match, ma questo Venezia scoppia di salute e, certificata la matematica salvezza ieri dopo il ko del Brescia, ora può dedicarsi ai playoff, un obiettivo che avrebbe del clamoroso, considerato da dove si era partiti. Paolo Vanoli lo ricorda in continuazione: il Venezia era ultimo, lo ricorda spesso (e fa bene) . Senza Filippo Antonelli probabilmente non ce l’avrebbe fatta da solo a riportare in alto la squadra, ma è stato bravissimo e gli va riconosciuto. La squadra vive, a sua volta, un momento magico, appena scalfito dalla mancata vittoria di Cosenza, sfumata proprio sul filo di lana. La squadra, però, sta bene in tutti i reparti. Subisce poco in difesa e recupererà Svoboda dopo la squalifica scontata sabato scorso, ha un equilibrio invidiabile a centrocampo, dove sono cresciuti molto i singoli, a cominciare da Andersen, che continua a scalare posizioni nelle gerarchie interne del gruppo. E viaggia a pieno regime anche in attacco dove, oltre allo scatenato Pohjanpalo, anche Johnsen è in forma, ben sostenuto dai due esterni (Zampano e Candela), che garantiscono i cross dal fondo e gli inserimenti che chiede a gran voce Vanoli. Il tecnico, poi, è il primo sponsor di questi playoff e crede fermamente di poter agganciare l’obiettivo. Ci ha lavorato sottotraccia per settimane, anche quando poteva sembrare un’utopia e adesso che il traguardo è diventato alla portata vuole spingere fino in fondo sull’acceleratore. Ce la farà? Servono almeno quattro punti per sperare di agganciare il treno degli spareggi. Missione difficile, ma possibile, anche contro un Perugia da “vivo, o morto, o x” e un Parma che scoppia di salute.

Resta il Südtirol, che ha vinto a Terni conquistando l’obiettivo che si era prefissato. Ossia tenere dietro la concorrenza e provare a blindare il quarto posto. Un piazzamento che sarebbe oro colato, visto che permetterebbe di saltare il primo turno e, allo stesso tempo, avere due risultati su tre a disposizione in semifinale. Una situazione simile a quella del Pordenone di Attilio Tesser che, al primo anno di B, sfiorò quantomeno la finale dopo aver espugnato Frosinone nella semifinale di andata. Vediamo molte similitudini fra le due situazioni, ma il futuro è ancora tutto da scrivere. E potrebbe disegnare uno scenario che nemmeno in sogno l’estate scorsa si poteva lontanamente immaginare. 






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Calciomercato

  • UdineseAggiornata al
    2024-02-02 09:43:20

    UDINESE 2023-2024 (Calciomercato invernale new!) Acquisti: Giannetti (d, Velez), Pizarro (a, Deportivo Colo-Colo) Cessioni: Pafundi a (Losanna), Masina d (Torino) Oggi così (3-5-2): Okoye; Joao Ferreira, Perez, Giannetti; Ehizibue, Samardzic, Walace, Lovric, Kamara; Lucca, Thauvin. All. Cioffi

  • Hellas VeronaAggiornata al
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    VERONA 2023-2024 (Calciomercato invernale, new!) Acquisti: Vinagre (d, Sporting), Belahyane (c, Nizza), Dani Silva (c, V. Guimaraes), Noslin (a, Fortuna Sittard), Tavsan (a, Nec), Mitrovic a (Stella Rossa Belgrado), Swiderski a (Charlotte Fc), Centonze d (Nantes) Cessioni:Hien (d, Atalanta), Diao (a, Atalanta), Terracciano (d, Milan), Kallon (a, Bari, p), Faraoni (d, Fiorentina), Hongla (c, Granada), Ngonge (a, Napoli), Doig (d, Sassuolo), Braaf (a, Fortuna Sittard), Djuric (a, Monza), Gunter (d, Karagümrük, p.), Mboula a (Racing Santander), Amione d (Club Santos Laguna) Oggi così (4-2-3-1): Montipò; CENTONZE, Dawidowicz, Magnani, VINAGRE; Folorunsho, Duda; NOSLIN, Suslov, Lazovic; SWIDERSKI. All. Baroni  

  • VeneziaAggiornata al
    2024-02-02 10:03:27

    VENEZIA 2023-2024 (calciomercato invernale, new!) Acquisti: / Cessioni: Johnsen a (Cremonese), Pecile c (Vis Pesaro) Oggi così (4-4-2): Joronen; Candela, Altare, Idzes, Zampano; Pierini, Busio, Tessmann, Ellertsson; Pohjanpalo, Gytkajer. All. Vanoli

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    2024-01-31 14:05:20

    CITTADELLA 2023-2024 (calciomercato invernale, new!) Acquisti: / Cessioni: / Oggi così (4-3-2-1): Kastrati; Salvi, Negro, Pavan, Giraudo; Vita, Branca, Carriero; Cassano, Baldini; Pandolfi. All. Gorini

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    Südtirol 2023 - 2024 (calciomercato invernale, new!) Acquisti: Arrigoni c (Como), Scaglia c (Como), Vimercati d (Juve Stabia), Kurtic c (Universitatea Craiova), Molina c (svincolato), El Kauoakibi d (Benevento), Mallamo c (Atalanta) Cessioni: Shiba c (Recanatese), Cuomo d (Vicenza), Ghiringhelli d (Spal), Heinz d (Fermana), Siega c (Turris), Lunetta c (Lecco) Probabile formazione (3-4-3): Poluzzi; Kofler, SCAGLIA, Masiello, Ciervo; Cagnano, ARRIGONI, Tait, Ciervo; Pecorino, Merkaj, Rauti. All. Valente

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    Vicenza 2023-2024 (calciomercato invernale, new!) Acquisti: Cuomo d (Südtirol), Delle Monache a (Sampdoria) Cessioni: Ierardi d (Lecco), Scarsella c (rescissione contrattuale), De Maio d (Mantova), Pasini d (rescissione contrattuale), Jimenez c (Atalanta Under 23) Probabile formazione (4-3-1-2): Confente; De Col, Golemic, Laezza, Costa; Cavion, Ronaldo, Proia; Della Morte; Ferrari, Pellegrini. All. Vecchi

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    PADOVA 2023-2024 (Calciomercato invernale, new!) Acquisti: Crisetig c (svincolato), Zamparo a (Virtus Entella), Tordini a (Lecco), Faedo d (Virtus Verona), Valente c (Palermo) Cessioni: Granata d (Virtus Entella), De Marchi a (Taranto), Calabrese d (Trento), Leoni d (Sampdoria) Probabile formazione (3-5-2): Donnarumma; Belli, Delli Carri, FAEDO; VALENTE, Fusi, CRISETIG, Varas, Villa; ZAMPARO, Liguori. All. Torrente  

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    2024-02-01 21:02:06

    Triestina 2023-2024 (calciomercato invernale, new!) Acquisti: Vertainen a (Athens Kallithea); Petrasso d (Orlando City); Ballarini c (Udinese); Parlanti c (Sestri Levante). Cessioni: Adorante a (Juve Stabia); Felici a (FeralpiSalò); Gori c (Monterosi); Pierobon c (Juve Stabia); Kozlowski a (Pro Vercelli), Finotto a (rescissione contrattuale) Probabile formazione (4-3-1-2): Matosevic; Germano, Struna, Malomo, PETRASSO; Celeghin, Correia, Vallocchia; D'Urso; Lescano, Redan. All. Tesser

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    Trento 2023-2024 (calciomercato invernale, new!) Acquisti: Satriano a (Heracles), Italeng a (Atalanta Under 23), Giannotti c (Crotone), Cappelletti d (Brindisi), Spalluto a (Monopoli), Caccavo a (Pergolettese), Puletto c (Spal) Cessioni: Galazzini d (Brindisi), Ercolani d (Albinoleffe), Attys c (Feralpisalò), Petrovic a (Spal), Garcia Tena d (Potenza) Probabile formazione (3-4-2-1): Russo; CAPPELLETTI, Trainotti, Obaretin; Vitturini, Di Cosmo, Sangalli, GIANNOTTI; Anastasia, ITALENG; SPALLUTO. All. Moll Moll

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    Virtus Verona 2023-2024 (calciomercato invernale, new!) Acquisti: Amadio d (Renate), Ronco d (Como) Cessioni: Cellai d (Fiorentina), Casarotto a (Virtus Entella), Faedo d (Padova) Probabile formazione (3-4-1-2): Sibi; Cellai, Ruggero, RONCO; Mazzolo, Zarpellon, Metlika, Daffara; Danti; Ceter, Gomez. All. Fresco

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    Arzignano 2023-2024 (mercato estivo, new!) Acquisti: Botti p (Pro Sesto), Menabò a (Torres), El Hilali a (Cambuur Leeuwarden), Faggioli a (Virtus Entella), Mattioli a (Ancona) Cessioni: Grandolfo a (Monopoli), Molnar d (Virtus Francavilla), Canato a (Mestre), Balde a (Giugliano) Probabile formazione (4-3-1-2): Raina; Cariolato, Milillo, Piana, Gemignani; Antoniazzi, Bordo, Barba; CENTIS; FAGGIOLI Parigi. All. Bianchini

  • LegnagoAggiornata al
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    Legnago 2023-2024 (mercato invernale, new!) Acquisti: Boci d (Genoa) Cessioni: Sternieri c (Villa Valle), Tabué a (Fleury 91) Probabile formazione (4-3-1-2) : Fortin; Pelagatti, Martic, Motoc, BOCI; Zanetti, Diaby; Viero; Franzolini; Giani, Rocco. All. Donati

  • Dolomiti BellunesiAggiornata al
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    PORDENONE 2022-2023 (calciomercato invernale, new!) Acquisti: Gucher c (Pisa), Edera a (Torino) Cessioni: Biondi c (Rimini), Dubickas a (Pisa, resta fino al 30/6) Oggi così (4-3-1-2): Festa; Bruscagin, Ajeti, Pirrello, Benedetti; Zammarini, Burrai, Pinato; GUCHER; Dubickas, Palombi. All. Di Carlo

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