Padova-Trento, Gementi: “Non guardiamo la classifica, l’obiettivo resta la salvezza”
lunedì 11 Ottobre 2021 - Ore 22:25 - Autore: Staff Trivenetogoal
Attilio Gementi, direttore sportivo del Trento, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per fare il punto in casa gialloblu:
“La vittoria sul Fiorenzuola era importante anche per il morale dei ragazzi. I gol presi a Renate potevano farci perdere delle certezze acquisite in Coppa e in campionato. Anche il pareggio con il Mantova ha lasciato l’amaro in bocca. La vittoria sul Fiorenzuola è un’iniezione di autostima, hanno risposto con lo spirito giusto contro un’ottima squadra che sa mettere in difficoltà chiunque”.
Vi sentite un po’ una delle soprese del torneo fin qui con questo ottavo posto?
“La classifica non la guardiamo, l’obiettivo è fare più punti possibile. La società è ambiziosa e vuole fare bene, il primo obiettivo è la salvezza. Se lo raggiungeremo il prima possibile poi vedremo. Ma adesso dobbiamo crescere e migliorare, ci mancano punti dalle gare con Pro Vercelli e Mantova, un po’ di fastidio lo abbiamo. Lì dobbiamo crescere, non possiamo commettere leggerezze del genere. Con il Mantova abbiamo regalato gol a fine primo tempo e il secondo ce lo siamo fatti da soli. Speriamo anche di recuperare qualche giocatore perché abbiamo avuto una media di cinque elementi indisponibili, in zone nevralgiche del campo. Lì allora potremo capire veramente dove può arrivare il Trento. L’importante è arrivare il prima possibile alla salvezza. Se saremo poi la sorpresa tanto meglio, un’etichetta che comunque ti devono dare gli altri, noi pensiamo solo a lavorare”.
Mantenere lo zoccolo duro della scorsa stagione è stato un vantaggio?
“Credo sia importante capire quali giocatori hai a disposizione, sia dal punto di vista tecnico ma soprattutto dal punto di vista umano. Ci sono giocatori disposti al sacrificio, che sanno fare la categoria, una parte di loro potevano farla in tranquillità. Chiaro che ci vogliono giocatori esperti, che conoscano la C e che possano fare crescere i giovani, noi in genere ne schieriamo almeno quattro. Anche questo quindi è fondamentale”.
Un’altra vostra arma è mister Parlato.
“Con Carmine c’è piena sintonia e la società ci ha messo nelle condizioni perfette per lavorare e fare delle scelte. Così si evita anche confusione. Il gruppo che abbiamo portato avanti con il mister è decisivo, oltre alle sue capacità sportive è un uomo di spessore”.
Ora il Padova, che viene da una sconfitta.
“È la mia città, lì Carmine ha giocato, abbiamo calciatori che hanno vestito quella maglia o sono cresciuti nel loro settore giovanile. Affronteremo una delle favorite alla vittoria finale del girone. Noi dobbiamo metterci cuore e sacrificio per i tifosi e la società, se saremo bravi e fortunati potrà anche arrivare un risultato importante. Credo il Padova sia la più forte del torneo come rosa. Andremo lì per dare il 110%, il verdetto lo darà il campo”.
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