Vicenza, Renzo Rosso: “Pochissimi hanno avuto i soldi promessi. Cambiamo questo Paese: ora o mai più!”
mercoledì 20 Maggio 2020 - Ore 08:00 - Autore: Giulio Pavan
La crisi economica che affligge le imprese in questo periodo di Coronavirus è stato uno dei temi trattati dal patron del Vicenza Renzo Rosso durante la puntata di “Carta bianca” in onda ieri sera su Raitre “I nostri stabilimenti sono tutti aperti anche se in percentuali ridotte perché abbiamo ancora la cig. Inoltre c’è uno dei Decreti di Conte che impone la quarantena anche per chi è entrato in contatto con qualcuno che è stato contagiato, per cui non siamo ancora al completo. Le riaperture? Io sono stato un grande promotore dell’apertura mentre il Governo era troppo rigoroso, posso dire che ieri sera a Bassano era bellissimo, come una festa popolare, ma evidentemente bisogna ancora essere più rigidi sul rispetto delle regole”. Tornando sugli aspetti economici invece: ” Faccio i complimenti a Conte per aver il 58 percento ma in realtà i 600 euro sono arrivati in ritardo e molte persone non li hanno ancora ricevuti. Inoltre i soldi delle banche in realtà non arrivano e ripeto che la cig è disastrosa, in pochissimi sono riusciti ad averla.” Il Governo è però intervenuto con un nuovo Decreto: “Nei giorni scorsi abbiamo visto il provvedimento con 55 miliardi, fantastico, ma dipende i tempi con cui arrivano perché di solito sono troppo lunghi. L’indotto della moda? Questa filiera è la vera crema del made in Italy, il 45 % del lusso viene prodotto nel nostro Paese e va salvaguardato, se non arrivano i finanziamenti dovranno chiudere.” Uno sguardo sul futuro: “Questo momento è talmente pesante che potrebbe diventare fantastico cambiando il sistema. Abbiamo manager e imprenditori pazzeschi e potremmo portarli al governo facendo una squadra che cambi le cose facendo tantissimo. Serve un governo che duri almeno 5 anni e che la gente voti una persona: approfittiamone, è il momento giusto, se non cambiamo adesso questo Paese se lo mangiano gli stranieri o le cosche malavitose. Adesso o mai più!”
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