Vicenza, Pablito Rossi e l’amore per la città del Palladio: “Auguro al Lane di tornare in alto tutti insieme”
mercoledì 19 Febbraio 2020 - Ore 21:42 - Autore: Giulio Pavan
Durante la serata di celebrazioni per il riconoscimento della cittadinanza onoraria a Paolo Rossi il Pablito nazionale si è così espresso: “Ringrazio tutta la città di Vicenza e tutti coloro che hanno promosso l’iniziativa. Con l’età si diventa sensibili e qualche lacrima mi è scappata. Ho milioni di aneddoti ma c’è una cosa importante, ci sono cose che tutti noi abbiamo insite dentro e Vicenza io ce l’ho dentro. Vado in giro per il mondo, trovo vicentini e tutti pensano che io sia vicentino. Nessuno sa che io sono nato a Prato perché è talmente forte il mio legame con Vicenza che tutto questo è quasi naturale, oggi ne abbiamo la conferma, per me è un onore e una grande soddisfazione, è un rapporto di grande amore. Io ho avuto tanto da Vicenza e un mio amico prete mi diceva sempre che ero fortunato ad avere avuto la fortuna di essere un grande calciatore e che adesso dovevo restituire agli altri quello che ho ricevuto, perché io sono un simbolo anche di speranza, questo per me è davvero bello e importante. Il vostro affetto me lo porto dietro sempre. Durante il mondiale del 82′, giocavamo spesso alle 17 e molti negozi di Vicenza chiudevano al pomeriggio, lasciando scritto sulle porte “il negozio rimane chiuso perché gioca Paolo Rossi”. Ecco, dicevano Paolo Rossi, non la Nazionale, penso questo dia il significato di quale sia il mio rapporto con Vicenza. L’attualità dice che siamo in testa al campionato, saluto oggi la società qui presente con Paolo Bedin, Giuseppe Magalini, Sara Vivian, a cui dico grazie perché oggi finalmente abbiamo una società vera con professionisti che lavorano in maniera egregia, oggi viviamo un alto momento di speranza, ci sono delle speranze concrete di risalire dopo anni difficili, faccio un augurio di poter tornare in alto tutti insieme. E’ una responsabilità importante rappresentare il Vicenza oggi, però lo farò volentieri , grazie”.
Commenti
commenti