Benevento-Cittadella 4-1, grandina ancora su Venturato e adesso scatta l’allarme: il racconto dal Vigorito
sabato 31 Agosto 2019 - Ore 19:51 - Autore: Dimitri Canello
BENEVENTO – Houston, abbiamo un problema. Il Cittadella è sparito, volatilizzato, vaporizzato dopo una stagione conclusa a un passo dalla Serie A e dopo il solito mercato condotto con il vento in poppa. Fidandosi del fiuto di Stefano Marchetti, il cui curriculum è a prova di macchia. E invece eccola qui, la conferma che nessuno voleva avere. Cittadella-Spezia 0-3, Benevento – Cittadella 4-1. Roberto Venturato viene messo al tappeto per la seconda settimana consecutiva, incassa sette gol in sette giorni, recapita segnali preoccupanti all’interno e all’esterno. Si era capito che qualcosa non andava ascoltandone attentamente le dichiarazioni dopo il ko interno di La Spezia, sensazione rafforzata in una settimana ricca di spifferi di ogni tipo, a coinvolgere Drudi, Adorni, Paleari. Insomma, tanti primattori coinvolti in un vortice di chiacchiere, di illazioni, di offerte e di una squadra che viene presa d’assalto da ogni parte. Ci sarà certamente ancora tempo per rimediare, ma la pausa calza a pennello, perché così proprio non si va da nessuna parte. A cominciare dalle scelte, che sorprendono: a sorpresa non c’è Benedetti, che va in panchina, Celar ancora in panchina, Ghiringhelli a sinistra e Mora a destra, Vrioni parte titolare. Col senno di poi è sempre facile sollevare obiezioni, ma in pochi si aspettavano queste scelte. Intanto sul taccuino c’è un altro pomeriggio da incubo: si comincia al 29′, quando Ghiringhelli mette goffamente alle spalle di Paleari un pallone di Sau che aveva scavalcato Paleari. Si prosegue al 7′ della ripresa, quando Maggio in mischia fulmina ancora Paleari. Il Cittadella sbanda ancora e al 13′ Adorni e Camigliano commettono una serie di errori che consegnano palla a Sau, bravo a sua volta a smarcare Insigne , il quale non perdona. Venturato prova a correre ai ripari inserendo Luppi, De Marchi e D’Urso, ma le mosse non sortiscono alcun effetto. Il lampo nel buio di Diaw non sposta di una virgola la sentenza del pomeriggio del Vigorito, sulla quale mette il sigillo finale Coda, che inventa un capolavoro alla Van Basten su punizione battuta da Viola.
BENEVENTO-CITTADELLA 4-1
RETI: 29′ pt Ghiringhelli aut, 7′ st Maggio, 13′ st R.Insigne, 31′ st Diaw, 39′ st Coda
BENEVENTO (4-4-2): Montipò 6; Maggio 7, Volta 6.5, Caldirola 6.5, Letizia 6; Insigne 7 (34′ st Kragl sv), Del Pinto 6 (23’pt Improta 6), Viola 6.5, Tello 6.5; Coda 7.5, Sau 7 (22′ st Armenteros 6). A disp.: Manfredini, Gori, Rillo, Sanogo, Tuia, Gyamfi, Di Serio, Antei, Vokic. All.: Inzaghi 7.5
CITTADELLA (4-3-1-2): Paleari 6; Mora 5, Adorni 4.5, Camigliano 4.5, Ghiringhelli 4.5; Proia 5 (17′ st De Marchi 5), Iori 4.5, Branca 5; Panico 5 (18′ st D’Urso 5.5); Diaw 6.5, Vrioni 4.5 (1’st Luppi 5). A disp.: Maniero, Benedetti, Drudi, Gargiulo, Pavan, Celar. All.: Venturato 5
ARBITRO: Aureliano di Bologna
ASSISTENTI: Dei Giudici di Latina e Cangiano di Napoli
QUARTO UOMO: Robilotta di Sala Consilina
AMMONITI: Volta, Diaw
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