Venezia-Catania, Dionisi: “Non è un turno agevole, ma finalmente si giocano le partite ufficiali…”
sabato 10 Agosto 2019 - Ore 16:40 - Autore: Staff Trivenetogoal
Alla vigilia di Venezia-Catania, secondo turno eliminatorio di Coppa Italia, nonché primo match ufficiale per gli arancioneroverdi, abbiamo intervistato il tecnico lagunare, Alessio Dionisi. Innanzitutto mister, com’è andata questa settimana di lavoro in preparazione della partita di domani?
“Siamo contenti, ci siamo preparati nella maniera migliore, la risposta su lavoro fatto la vedremo domani. Comunque, sono soddisfatto di quello che stanno facendo i ragazzi: stanno mettendo molta disponibilità ed attenzione in tutte le sedute di allenamento, e non ho dubbi sul fatto che lo faranno anche domani. Davanti avremo un avversario forte: nonostante la categoria inferiore alla nostra, il Catania ha giocatori di categoria superiore, che hanno fatto anche la serie A, in più sappiamo il blasone della squadra che affronteremo. Sicuramente non è un turno agevole, ma ben venga che finalmente si gioca”.
A proposito dell’avversario. Quali sono le sue caratteristiche principali a cui il Venezia dovrà stare attento?
“Prima di tutto dovremo stare attenti a noi stessi, nel senso che la crescita di una squadra passa da quello che si fa. Ovviamente, cercando di limitare una squadra forte nelle individualità, perché ha giocatori come Lodi, Marchese, Llama, Mazzarani, Di Piazza, Sarno, giusto per fare alcuni nomi, che difficilmente si vedono in tante squadre di serie B. Però, fortunatamente, si gioca squadra contro squadra e credo che, da questo punto di vista, noi stiamo dimostrando di potercela giocare, e domani faremo il massimo per cercare di riconoscerci dall’inizio alla fine della partita”.
Nei giorni scorsi siete andati anche ad allenarvi al Penzo: com’è stato l’impatto della squadra, dello staff, sul terreno di gioco di Sant’Elena?
“Il terreno di gioco va bene, è buono, anche se non sta a me dirlo, perché c’è gente che lavora per quello. Sicuramente è una cosa anomala il viaggio”.
Per quanto riguarda la squadra, ci sarà qualche assenza?
“Sì, abbiamo delle defezioni. Oggi è il pre-gara, quindi non so se, dall’oggi al domani, qualcuno potrà rientrare, ma non credo. Ad oggi, gli indisponibili, comunque, sono Di Mariano, Zigoni, purtroppo Antonio Marino, Sergiu Suciu, il quale non si sta allenando ma credo che rientrerà la prossima settimana; poi, Alberto Pomini. Ieri Caligara ha avuto un piccolo problema e, molto probabilmente, anche lui non sarà disponibile. Però, i più importanti sono quelli disponibili, a prescindere da chi ci sia di indisponibile; non guardiamo a quello, perché in tutte le partite ci saranno dei piccoli problemi che terranno fuori qualcuno. Ci auguriamo sempre meno, però, d’altra parte, non si può fare a meno di questo, quindi ci concentriamo su chi c’è, che, ad oggi, sono quelli ad essere i più importanti”.
Proprio in considerazione di questo, nonché del fatto che è la prima partita ufficiale della stagione, come pensi che dovranno essere distribuite le risorse, di cui disponete per la squadra, per tutti i novanta minuti?
“Dovremo essere bravi nel gestire la partita, nel giocare la partita nella partita che il Catania ci creerà, nel senso che non sarà facile giocare novanta minuti, anche perché c’è la possibilità che si vada oltre il tempo regolamentare. Ad oggi, credo che pochi abbiano la condizione ottimale per disputare novanta minuti con questo caldo, ed avendo poche partite e non tantissimi allenamenti sulle gambe. Però, come noi anche gli altri, di conseguenza cercheremo di mettere in difficoltà gli avversari giocando di squadra, e limitandoli, allo stesso tempo, allo stesso modo. Questa è la cosa migliore per far sì che riusciremo ad arrivare con più risorse fisiche, alla fine”.
Sappiamo che è arrivato, qui in Italia, il presidente Tacopina. Ha già avuto modo di parlarci?
“Sì, sia in precedenza che ieri, quando il presidente è venuto al campo, ha salutato i ragazzi uno ad uno, soprattutto si è soffermato su tutti i ragazzi nuovi che lui non aveva ancora avuto modo di conoscere, e ci siamo salutati. Era sicuramente felice di essere qua, e ci ha trasmesso subito il suo entusiasmo, ma non sono io che devo dire questo: voi tutti lo conoscete molto meglio di me, è una persona entusiasta e cerca di riportare quello che è lui anche nella squadra e nei ragazzi. Di certo credo che lui abbia trovato un clima, in questo momento, positivo; ovviamente noi dovremo essere bravi, anche alle prime difficoltà, a mantenere questo clima, fermo restando che poi tutti giocano per il risultato, non giochiamo tanto per essere carini o simpatici”.
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