Udinese, Tudor torna e si presenta: “L’anno scorso era più difficile, adesso c’è più tempo: ma bisogna subire meno gol”
giovedì 21 Marzo 2019 - Ore 12:10 - Autore: Staff Trivenetogoal
Conferenza stampa di presentazione oggi a Udine per Igor Tudor, che torna sulla panchina dell’Udinese. Nel corso della conferenza stampa stessa è stato specificato che il croato aveva risolto il precedente contratto con l’Udinese e che ne ha firmato uno di nuovo: “Prima di partire volevo ringraziare per le belle parole del direttore, farò di tutto per non deluderla. E voglio ringraziare la società per questo incarico, sono sicuro che faremo tutti insieme bene. L’esperienza mi dice che si fa bene se si rema tutti dalla stessa parte. È sempre difficile, bisogna accettare ogni momento come una sfida, dare il meglio che si può allenare. Se vai ad allenare il Real hai i tuoi problemi, se vai ad allenare il Galatasaray hai i tuoi problemi, se vai ad allenare l’Udinese hai i tuoi problemi. Bisogna lavorare con qualità e se hai certe cose i risultati si vedono. Io spero che dopo undici partite diremo le stesse cose dette l’anno scorso dopo undici partite. Ognuno porta le sue cose, io non voglio distinguere lavoro psicologico e lavoro di campo. Un allenatore deve dare tutto, altrimenti non va: bisogna fare le cose per bene. Poi è vero che c’è un piccolo problema relativo alla sosta nazionali, praticamente siamo senza undici giocatori che arrivano giovedì e poi dovremo giocare subito sabato, martedì e sabato. Questa è la cosa che mi preoccupa di più: devi dare qualcosa di tuo e farlo in un solo allenamento, perché in pratica avrò un solo allenamento, è una bella missione e mi chiedo come fare. Sono tre partite molto importanti, inoltre: mi baserò su questo per prendere decisioni. La ricetta dello scappellotto e amore è sempre valida, poi non c’è né carota né bastone perché non ci sono i giocatori. Ieri ci siamo allenati in 8-9, vedremo quando si inizierà a usare carota e bastone. Però nello sport è sempre così: uno dei compiti è fare felici tutti, non è facile perché chi gioca è contento. Bisogna vedere anche i risultati in campo: se un calciatore vede che quello che si fa ha senso, porta gioco e risultati, allora ci crede. Non sono uno che fa il tiki taka alla Guardiola. C’è il calcio con palla e senza palla, è importante essere tosti, aggressivi, compatti. A me piace una squadra che non riceva troppi gol, dipende anche dai giocatori che si scelgono, serve equilibrio. Secondo me l’anno scorso era un momento un po’ più difficile. Mancava poco e la squadra veniva da 10-11 sconfitte. C’era una situazione difficilissima a livello mentale, si lavorava su quello, poi abbiamo anche cambiato assetto tattico. Ora c’è più tempo, però comunque non cambia. Io mi metto full gas dal primo giorno, come ho fatto allora farò oggi. Lasagna è un giocatore che spero ci farà vedere quello che è, un giocatore di qualità”.
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