Cittadella, Frare: “Stiamo facendo bene ma non dobbiamo accontentarci, perché possiamo fare ancora meglio!”
giovedì 15 Novembre 2018 - Ore 11:20 - Autore: Staff Trivenetogoal
A Cittadella Domenico Frare si è inserito subito al meglio, trovando spazio anche più del previsto. «Sono arrivato in punta di piedi mettendo le mie caratteristiche a disposizione dell’allenatore per migliorarle e imparare il più possibile. Mi sono ambientato in fretta grazie al gruppo che mi ha accolto nel migliore dei modi, favorendo il mio inserimento. Sono soddisfatto di quanto ha fatto la squadra in campionato e anche delle mie prestazioni personali». Gli infortuni dei difensori centrali Scaglia, Camigliano e Adorni hanno dato più spazio a Frare e Drudi confermando quella che è la vera forza del Cittadella, cioè un gruppo che fa sentire tutti importanti. «Avevo sentito parlare bene del Cittadella prima di arrivare qui, ma non mi aspettavo di constatarlo direttamente così tanto. Siamo un bel gruppo e siamo molto uniti. La società, l’allenatore e la disponibilità dei ragazzi consentono ad ognuno di integrarsi molto bene». Nonostante i giocatori indisponibili in questa prima parte del campionato siano in gran parte difensori, la difesa granata è quella che sta facendo meglio delle altre. «Il merito è di tutti perchè i primi a iniziare la fase difensiva sono gli attaccanti. Stiamo facendo bene, ma non dobbiamo accontentarci perché possiamo fare ancora meglio». Sul campionato aggiunge: «Questa pausa ci consente di ricaricare le energie, recuperare qualche giocatore e prepararci per fare bene anche a Livorno. La stagione è ancora molto lunga e finora non abbiamo fatto niente». Sull’autogol di Drudi con il Venezia, precisa: «Non si sono capiti lui e Paleari, nel calcio ci sta anche questo. Non è da un singolo episodio che si giudica un giocatore».
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(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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Se arrivano da Pontedera allora sono buoni affari. Domenico Frare, difensore centrale scovato dal digì Marchetti in terra toscana, è l’ultimo di una lista recente abbastanza lunga di elementi che hanno fatto o stanno tuttora facendo bene al Cittadella. Da Pontedera sono passati Scappini (prima di trasferirsi alla Cremonese), Settembrini e prima ancora Arrighini e Bartolomei. «Non credo sia una casualità», spiega questo ventiduenne trevigiano, «per quanto mi riguarda, lì ho vissuto un anno stupendo. È una società simile a questa: sana e con i valori giusti, un ambiente sereno che non mette pressione ai giovani. Credo sia anche per questo motivo che riesce a lanciarne così tanti, in un certo senso predisponendoli al salto verso il Cittadella e la Serie B».Di fatto, nemmeno lui pensava di trovare così tanto spazio al primo anno fra i cadetti. «Sono arrivato qui in punta di piedi, mettendomi a disposizione del mister e cercando di imparare i movimenti che voleva», ammette Frare, che ha giocato per intero le ultime 7 partite di una squadra che, nonostante i due gol evitabilissimi incassati dal Venezia, conserva la miglior difesa del campionato.«Gli infortuni di alcuni miei compagni hanno fatto sì che giocassi spesso e, sul piano personale, non posso che essere contento di quanto fatto sin qui. Lo sono anche da… veneto: sono nato a Conegliano e sono sempre stato legato alla mia terra, dopo sette anni trascorsi lontano non vedevo l’ora di potermi riavvicinare».
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(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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