Venezia-Benevento, l’analisi de “La Nuova Venezia”
sabato 15 Settembre 2018 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Fin dalla vigilia si sapeva che poteva essere dura, e puntualmente lo è stata. Il Benevento ha organico e ambizioni da rapido ritorno in Serie A, e ieri sera lo ha mostrato ampiamente al Penzo. Due reti nel solo primo tempo hanno messo in chiaro subito le cose, anche se alla fine la partita è finita 3-2 per i campani. Bucchi ha scelto un 4-3-3 molto aggressivo fatto di pressing con gli attaccanti, grande mobilità, gioco di prima e soprattutto idee e capacità di concretizzarle. Vecchi come al solito si è trovato alle prese con una squadra che di cuore ne ha da vendere, ma che alla voce “attaccanti” è troppo leggera e zeppa di infortuni. Se nel corso dei primi 45′ il più pericoloso è stato Bentivoglio, che è un centrocampista, e oltretutto su punizione, qualcosa vorrà pur dire. Bravi Di Mariano e Falzerano sulle fasce, ma poi bisogna anche buttarla dentro, e a quel punto il Venezia si perde, mentre almeno il Benevento dal limite ci prova. Appena i giocatori giallorossi inquadrano la porta tirano, e prima o poi il pallone va dentro. Ne sa qualcosa il malcapitato Lezzerini. Nonostante questo la partita non è stata noiosa, una mezza sagra del gol ma con i campani sempre in controllo. Il Benevento ha impiegato 10′ a prendere le misure al Venezia, poi Coda si è subito fatto sentire dalla difesa arancioneroverde. Modolo & compagni hanno chiuso i varchi possibili, ma da qualche parte Bandinelli lo spazio lo ha trovato. Sue due invenzioni al 26′ e 45′ hanno chiuso il primo tempo. Bella la prima conclusione di piatto a incrociare in area, mentre sulla seconda il tiro da oltre 20 metri ha preso il palo interno alla sinistra di Lezzerini ed è entrato sul lato opposto. I giocatori di Bucchi hanno dato soprattutto la sensazione di riuscirsi a trovare sempre e comunque anche a occhi chiusi, e soprattutto in velocità. […] Tra pirati suonerebbe come una resa, ma non tutto quello che si è visto ieri nel Venezia è da buttare. Grinta e cuore però non bastano, o forse con lo Spezia, perché già Padova e Benevento hanno mostrato svariate lacune nella squadra. Bisogna capire se cambierà il vento per non far brutti pensieri, intanto altri tre punti sono volati via.
(Fonte: La Nuova Venezia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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