Pordenone-Forlì, Lovisa e Tedino in coro: “Lotteremo per andare in serie B!”
sabato 31 Dicembre 2016 - Ore 13:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
La ciliegina sulla torta, questo Pordenone, l’ha messa. Perché è difficile vincere e ancor di più farlo con 5 gol di scarto. Così Bruno Tedino è visibilmente su di giri per il successo sul Forlì, che ha chiuso un anno straordinario (84 punti) e ha portato il team in cima alla Lega Pro. «Proveremo sino alla fine a rimanere lassù e quindi a vincere» afferma il tecnico dei neroverdi in sala stampa. Dichiarazioni ribadite anche dal presidente, Mauro Lovisa: «Siamo forti e lotteremo il più a lungo possibile per andare in serie B».
Un anno fa, di questi tempi, il Pordenone era vicino ai playout dopo la sconfitta in casa col Pavia. Adesso ha chiuso 12 mesi strepitosi con un’affermazione netta e indiscutibile. «Non mi aspettava minimamente un 2016 così – attacca Tedino –. La scorsa stagione siamo partiti tardi ed era normale a dicembre essere indietro. Eppure vedevo i margini di miglioramento della squadra e osservavo la sua grande energia, la voglia di emergere ed ero convinto potessimo fare qualcosa di importante. Questo campionato invece abbiamo lavorato con le tempistiche giuste e stiamo raccogliendo i risultati». «Sono contento – continua il tecnico –: questo 2016 merita un 9 come voto. Siamo stati vicini a essere perfetti».
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Anche Lovisa ci tiene a lasciare il suo messaggio dopo l’ultima gara del 2016. «Devo ringraziare tutti – afferma il presidente – dai miei due soci (Zuzzi e Orenti, ndr) ai miei dirigenti. È stato un anno irripetibile ma questo per noi deve essere un punto di partenza: voglio provarci fino alla fine, non capita sempre di trovarsi dove siamo noi. Sono sicuro che avremo la mentalità giusta perché io cerco di trasferirla a questa squadra: al gruppo manca solo quel pizzico di cattiveria che ho io. Oggi (ieri, ndr) l’ha dimostrato e sono molto soddisfatto». Ultima battuta sul mercato: «Arriverà qualcuno se ci saranno delle uscite – sostiene -: se qualche ragazzo decide di andare via per giocare di più le porte sono aperte. Non teniamo nessuno controvoglia».
(Fonte: Messaggero Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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