Triestina, la difesa dà garanzie: un solo gol subìto in tre partite
giovedì 22 Settembre 2016 - Ore 14:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Se lo 0-0 con l’Union Feltre ha lasciato un po’ l’amaro in bocca per non aver raccolto quanto seminato durante i 90 minuti, la Triestina esce dalla sfida di domenica scorsa anche con una consapevolezza in più, ovvero con la prova estremamente positiva della difesa. Non si tratta solamente una questione di numeri, che peraltro sono già molto validi: impossibile non rilevare che dopo tre giornate solo Triestina, Union Feltre e Arzignanochiampo possono vantare appena 1 gol al passivo, cosa che appunto conferma la retroguardia alabardata tra le meno battute del girone. Ma come detto non è solo questione di cifre, che del resto non possono essere attendibili dopo poche giornate. Il vero aspetto positivo è che la difesa ha sempre fatto passi in avanti in queste prime uscite, e proprio domenica con l’Union Feltre è arrivata a non rischiare nulla o quasi. Nelle prime due giornate qualche sbavatura c’era stata: il Carenipievigina aveva rischiato di beffare nel finale l’Unione sfiorando il pari, mentre nella trasferta a Pordenone con il Cordenons, oltre al gol subito, nella prima parte di gara c’era stata la sensazione di qualche maglia larga di troppo. Con l’Union Feltre, invece, Voltolini ha in pratica riposato, segno che gli avversari si sono fatti vivi dalle sue parti di rado. Anche nella ripresa, quando la Triestina a tratti era tutta riversata nella metà campo avversaria, non ci sono state ripartenze pericolose dei veneti, segno di una disposizione in campo che, pur votata all’attacco, non ha dato mai segni di sbilanciamento. Del resto Andreucci lo ha sottolineato dopo la gara: all’inizio il lavoro è stato impostato soprattutto per rendere compatta la squadra, che tradotto significa cercare di rischiare il meno possibile. Se tutto funziona bene, è anche perché nella cabina di regia di questa retroguardia c’è un capitano di grande spessore ed esperienza come Leonarduzzi, che trasmette sicurezza e porta anche tranquillità ai compagni. Il giovane Pizzul, catapultato in prima squadra, ne ha tessuto le lodi confessando che gli deve molto in questa fase di crescita. E bene sta facendo Bajic sulla fascia opposta, un terzino dal fisico notevole che pur in mezzo a qualche comprensibile ingenuità sta dimostrando già una certa maturità. E se il mix di gioventù sulle fasce ed esperienza nel mezzo sembra davvero ben congegnato, è anche perché accanto a Leonarduzzi si alternano altri due centrali di spessore come Aquaro e Marchiori, che hanno caratteristiche diverse ma entrambi si integrano bene con il capitano. Se pensiamo che come alternativa fra i terzini c’è anche Crosato e che si spera che un bel giorno la faccenda di Langwa “Zoom” si sbloccherà, si può ragionevolmente sostenere che la difesa alabardata è davvero da vertice.
(Fonte: Il Piccolo)
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