Triestina-Union Feltre, l’analisi de “Il Piccolo”
lunedì 19 Settembre 2016 - Ore 14:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
È il 40’ del secondo tempo: Corteggiano crossa da sinistra sul primo palo, França entra di testa ma non centra la porta. È la fotografia della Triestina fermata in casa sullo 0-0 dall’UnionFeltre. L’Unione (dopo una rete di Aquaro annullata nella prima frazione per sospetto fuorigioco) ha creato molto di più al cospetto dell’avversario più strutturato di quelli incontrati in questo primissimo scorcio di stagione. Ma è mancato il gol o il guizzo di uno dei suoi bomber. E quindi Mario Biasin, tornato a Trieste dall’Australia, ieri se n’è tornato in albergo a bocca asciutta o meglio con un solo punto. Poco male perché la curva gli ha tributato un sontuoso coro a fine match. Segno che l’azione combinata con il cugino Milanese ha fatto presa. Con o senza lo 0-0 casalingo. Sul piano tecnico c’è da aggiungere che dopo un primo tempo giocato in modo compassato (con Carraro e Frulla a centrocampo) anche per la capacità dei veneti, gli alabardati nella seconda frazione hanno gettato sul prato allentato del Rocco una prestazione decisamente a trazione anteriore ma si sono fatti prendere da una certa frenesia. Molti cross un po’ imprecisi, molti appoggi “sporchi” sulla trequarti. È normale con un pubblico così e dopo due vittorie ma Andreucci dovrà lavorare su questo aspetto. E il tecnico deve lavorare anche per scegliere se sia meglio partire a razzo per poi aspettare gli avversari, sperando di segnare o se, come ieri, attendere il secondo tempo per innestare la trazione integrale. Dopo la sfilata (ottima iniziativa) dei ragazzini della giova, la Triestina schierata contro l’Union presenta un centrocampo con due incontristi come Carraro e Frulla a coprire le spalle a Cecchi. Sull’altro fronte Bianchini è bravo a far accorciare i centrocampisti su Serafini mettendo così in difficoltà la fonte di gioco offensiva di Andreucci. Il risultato sul campo è evidente. I padroni di casa fanno fatica a trovare sbocchi sia centralmente che sulle fasce. Pizzul ci prova al 18’ con una staffilata di prima intenzione che finisce di pochissimo a lato e poi França non riesce a concretizzare in area un assist di Serafini. Gli avversari controllano con ordine e ripartono ma senza pungere. L’arbitro annulla la rete alabardata (32’) su punizione di Frulla da destra. Il Rocco però sobbalza ancora una volta per un sinistro fulmineo da fuori area di França ma stavolta Scaranto è pronto a togliere la palla dall’angolino. Ripresa totalmente diversa con gli ingressi prima di Turea (non in gran giornata) e poi di Corteggiano. Al 6’ Dos Santos incorna male, e un minuto più tardi devia fortuitamente una staffilata di França ma il portiere ospite fa un mezzo miracolo. L’Unione evidentemente lavora di più e meglio sulle fasce anche con un Pizzul inesauribile mentre dietro Leonarduzzi e Aquaro giganteggiano. Andreucci e la squadra vogliono vincere. L’Unione fa grande pressione e nel finale il tecnico getta nella mischia anche Bradaschia. Ma l’unica grande occasione arriva appunto al 40’ con la capocciata di França che finisce alta. Assedio finale inutile. Certe partite vanno così e tavolta anche peggio. Il torneo è appena cominciato. Serve pazienza e lasciar lavorare il tecnico che deve plasmare una squadra tutta nuova. Domenica a Legnago c’è un altro banco di prova per testare la vera forza dell’Unione.
(Fonte: Il Piccolo)
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