Triestina, l’arma in più è il “doppio regista”: tutto dipende da Cecchi e Serafini…
mercoledì 7 Settembre 2016 - Ore 14:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Ci sono i difensori validi ed esperti, under che danno entusiasmo e freschezza, corridori che svolazzano sulla fascia e bomber dal gol facile. Ma la prima impressione è che parecchie delle sorti alabardate passeranno soprattutto da un asse centrale da cui dovrà provenire il fosforo necessario per illuminare l’Unione. Almeno per quello che si è visto contro la Pievigina, la Triestina quest’anno potrebbe giovarsi di una doppia cabina di regia: una più arretrata e una più avanzata, pronta a innescare le punte. I due giocatori chiave, dunque, sono Lorenzo Cecchi e Matteo Serafini, ovvero il centrocampista che ha vinto la serie D con Pistoiese e Cuneo e l’attaccante dalla grande carriera con tante presenze in A e B. Cecchi, dopo qualche acciacco in precampionato, lo si è potuto vedere finalmente all’opera proprio domenica, e per ovvi motivi non era certo al meglio. In realtà non si tratta di un regista vero e proprio: lui stesso, al suo arrivo a Trieste, aveva testualmente detto: «Ci sono vari modi di fare il regista, quello mio è sicuramente più umile, cerco di abbinare anche dinamica e quantità». Non sarà forse un giocatore appariscente nelle sue giocate, ma in realtà anche domenica ha toccato moltissimi palloni, svolgendo in modo diligente quella che è la prima fase dell’azione, ovvero il tocco pulito per il compagno vicino più libero per far ripartire l’azione con fluidità. Non si saranno visti sprazzi mozzafiato, ma si sono visti geometrie e passaggi precisi senza perdere palloni. E soprattutto è stata già apprezzata l’abilità sui corner battuti molto bene. Qualche fallo di troppo in zone cruciali del campo, è probabilmente dovuto anche alla condizione non ancora ottimale. La fase di regia, chiamiamola così, illuminante, avviene in realtà una ventina di metri più avanti: o direttamente da Cecchi, o attraverso qualche altro giocatore fatto partire dal centrocampista, la palla spesso e volentieri deve passare dalle parti di Serafini. A quel punto entrano in azione la sua classe e il sapiente tocco di palla, senza dimenticare la sua abilità anche di testa. L’attaccante fra l’altro, a dispetto dei suoi 38 anni, è molto veloce nell’esecuzione: spesso gioca di prima con tocchi deliziosi che possono innescare le punte verso la porta avversaria. Senza dimenticare l’abilità dello stesso Serafini in zona gol, un surplus aggiunto per uno che sforna già ottimi assist. Se questo asse centrale funzionerà a dovere, la stagione della Triestina inizierà a farsi molto interessante.
(Fonte: Il Piccolo)
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