Triestina, è tutto pronto per la “Festa dell’orgoglio Alabardato”
martedì 30 Agosto 2016 - Ore 15:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
«Una città, una squadra, una tifoseria: tutti assieme per affrontare il futuro e ricominciare a sognare nel nome della Triestina»: Lorenzo Campanale, leader di quella Curva Furlan che assieme al Centro di coordinamento e alla società organizza la Festa dell’orgoglio alabardato, spiega che è questo il messaggio principale della kermesse che andrà in scena venerdì 2 e sabato 3 settembre allo stadio Rocco, nella zona della Tribuna Pasinati. Una festa che sarà ricca di avvenimenti, con chioschi enogastronomici, tanta musica, ospiti illustri, celebrazioni e ricordi toccanti e ovviamente la presentazione ufficiale della nuova Triestina, dalla prima squadra al settore giovanile fino al team femminile. Ma al di là degli avvenimenti e del programma ufficiale, a Campanale preme soprattutto sottolineare il significato profondo di questa iniziativa: «Come si ricorderà, la festa era stata proposta nel 2012 – dice il leader della Curva Furlan – perché allora cominciava un cammino dopo il fallimento. Poi l’entusiasmo si è spento dopo un paio d’anni per i motivi che tutti sanno. Ci sembrava giusto riproporla in questo momento che persone di Trieste si sono esposte e hanno fatto entusiasmare tanta gente. La festa significa anche dare sostegno ed esprimere vicinanza a questa società, e vuole raggruppare tutte le generazioni di tifosi, da quella degli anni Ottanta del Grezar, a quella degli anni d’oro di Berti e quella di adesso, tutte assieme per ricominciare a sognare. Anche per questo durante la festa ricorderemo Berti e anche Doto, scomparso recentemente, che ci riporteranno a periodi diversi che ci hanno fatto sognare». La seconda partita di Coppa Italia contro il Tamai di sabato scorso non ha avuto tantissimi spettatori, ma intanto gli abbonati crescono e ieri sera si era vicini alla fatidica quota mille tessere. Anche la festa potrà dare una robusta spinta in questo senso, comunque Campanale è ottimista sotto questo aspetto: «Forse per adesso non sarà un numero enorme, ma il segnale importante è che tanta gente che non veniva più allo stadio sta tornando. E in un anno come questo, dove non ci sono quelle grandi tifoserie tipo Padova o Venezia, potrà essere davvero la tifoseria alabardata a fare la differenza con i suoi numeri, anche in trasferta. Che i tifosi facciano la differenza del resto lo si è visto benissimo la scorsa stagione». Altro dato importante, quello dei giovanissimi che si avvicinano all’Unione: «Sì – conferma Campanale – pare che fra gli abbonati ci sia un boom di under 18 e questo è un altro segnale molto positivo. Speriamo che anche grazie al nostro lavoro fatto nelle scuole e con varie iniziative, ci sia una nuova generazione che si avvicini alla Triestina».
(Fonte: Il Piccolo)
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