Chievo-Bologna, Maran pensa a Pellissier in attacco. Chi al posto di Castro?
mercoledì 26 Ottobre 2016 - Ore 11:20 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Occhio al tramonto. Il tramonto della partita. Perché in quella fase lì, quando giocano Chievo e Bologna, succedono tante cose. Ovvero: i gialloblù alzano il livello di rombo, i rossoblù vanno in vacanza. Tra il 75’ e il 90’, il Chievo trova ulteriore forza laddove il Bologna si scopre debole, fragile, ingenuo. Da quando Rolly Maran siede al timone, il pubblico della Diga sa ch’è meglio restare seduti fino al triplice fischio: in svantaggio si attacca sino al gong, in vantaggio idem, in parità non si rinuncia all’affondo.
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Secondo Donadoni, che guida la seconda formazione più giovane del torneo, è «una questione di testa». Secondo Maran, «i numeri fanno sembrare scontate cose che non lo sono, quindi a me interessa che il Chievo si faccia trovare pronto sin dal via» (e qui forse l’uomo di Trento si riferisce anche al fatto che il Bologna, nei primi 15’, è la squadra più prolifica con tre reti).
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Simili sono anche le necessità di turnover. Maran sta pensando a Frey e Spolli in difesa, Izco o Rigoni in mezzo per tamponare l’assenza dello squalificato Castro e Pellissier in attacco. Donadoni, che non vince lontano dal Dall’Ara dallo scorso febbraio, dovrebbe riproporre Krafth per Torosidis in fascia destra e Donsah per Taider in mediana. Tra i due tecnici, i precedenti dicono male a Donadoni: 4 vittorie di Maran, 4 pari. «Il Chievo ha grandissima esperienza, concede poco ed è letale», così la vigilia del primo. «Il Bologna può puntare a stare dietro le grandi», riflette il secondo. Fin qui, il Chievo sa giocarsela con tutte, restando alto e pressando forte.
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(Fonte: Corriere del Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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