Chievo-Sassuolo, Maran: “Sappiamo quello che vogliamo! Ma la testa è alla salvezza…”
giovedì 22 Settembre 2016 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Rolly Maran ha ragione. «Il percorso non cambia di una virgola. Eppure ci muoviamo in maniera diversa sulla nostra strada». Chievo bello, brillante e scintillante. «Ma in testa c’è solo la salvezza». Eppure oggi sono dieci punti in cinque partite. Chi l’avrebbe mai detto ad inizio stagione? Il calendario aveva proposto una partenza in salita per gli uomini di Rolly: Inter, Fiorentina, Lazio, Udinese e Sassuolo. Pensi: mamma mia che programma. E, invece, il Chievo ne vince addirittura tre su cinque. Fa pari con recriminazioni contro la Lazio e perde immeritatamente contro la Fiorentina. «La mia grande soddisfazione» continua l’allenatore del Chievo «è proprio questa: essere partiti con il piede giusto. Avere dato sempre risposte concrete sul campo. Non era facile. Tanto meno scontato. Questo vuol dire che sappiamo quello che vogliamo».Eusebio Di Francesco racconta di un «Sassuolo che ha fatto la partita». «Ma è altrettanto vero», risponde Maran «che noi non abbiamo mai rinunciato a fare la nostra gara. Lo sviluppo dell’incontro, magari, può avere fatto registrare un maggiore possesso da parte del Sassuolo. Ma cosa abbiamo rischiato? Poco, o quasi niente. Il loro gol è arrivato da un nostro errore. E incassato il pareggio del Sassuolo, siamo ripartiti con la voglia di provare a vincerla».Per Maran è «un Chievo maturo, che sa stare in partita, che gioca tra le sfumature, che al momento giusto sa uscire».Da palla inattiva arriva la perla di Castro. «Vuol dire che studiamo bene. Sia quando si tratta di difendere da palla inattiva che quando arriva il momento di attaccare».Forse è miope chi dice che questo Chievo ha un unico neo: gli attaccanti che non segnano? «Il problema è di chi lo pensa» taglia corto Maran, «non certo mio. Il Chievo che segna e che vince vede protagonisti anche gli attaccanti. A loro chiedo massima disponibilità soprattutto in fase di non possesso palla. Sono tutti utili, tutti pronti a sacrificarsi per la squadra».Bello vedere il Chievo terzo. «Ma per favore, mi scappa da ridere. Poi stai in alto e più ti senti vicino alla salvezza. Ci piace correre e vogliamo trovare la salvezza il prima possibile».Ma se il Chievo non punta ragionevolmente alla Champions o all’Europa League, a che cosa può ambire con questo passo felpato? «Ambiamo ad essere noi stessi. A fare quello che stiamo facendo, a camminare così. I risultati sono soddisfazione per tutti. Tutto il resto ci interessa poco».La vittoria contro il Sassuolo sta in due pensieri: «Voglia e ricerca». Voglia di vincere e ricerca sempre della cosa giusta da fare.Pareggia Defrel. E in quel preciso momento il Chievo poteva accusare il colpo. «Ma non è stato così. La squadra ha spinto a fondo. E ad inizio ripresa è tornata in campo con lo spirito giusto. Il Sassuolo, non dimentichiamocelo, è un’ottima squadra. Questa vittoria vale molto». E Maran non pensa tanto alla classifica e alla posizione nobile che profuma di Champions.«Penso al lavoro, ai sacrifici, alla crescita di squadra, alle soddisfazioni che raccogliamo di partita in partita. Siamo appena all’inizio, ma qui nessuno ha certo intenzione di accontentarsi. Ora voltiamo pagina».Notte dolce per Rolly e pure per il suo Chievo. I gialloblù andranno a Napoli per giocarsi contro gli azzurri una sfida di alta classifica. Bello pensarla anche così. In ultima, una statistica: Chievo e Sassuolo sono le squadra che corrono di più in serie A. «Per noi» conclude Maran, «correre è fondamentale, e farlo bene lo è ancora di più. Chi corre, però, deve sapere dove andare. E per noi è fondamentale pure arrivare sempre primi». Saluti e strette di mano. Per Chievo è stata serata magica.
(Fonte: L’Arena)
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