Udinese-Chievo, Iachini: “Non si può pensare di vincere disputando una gara conservativa…”
lunedì 19 Settembre 2016 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Un brusco risveglio. L’impresa del “Meazza” probabilmente aveva illuso un po’ tutti i bianconeri. L’Udinese sembrava rinata, qualcuno aveva ipotizzato a spese del Chievo la conquista di un altro successo, il terzo consecutivo a distanza di due anni esatti. Invece alla prova dei fatti l’Udinese ha evidenziato limiti mentali, oltre che tecnico-tattici; sicuramente il suo nocchiero non è esente da colpe non avendo preparato bene a livello psicologico la sfida, sta di fatto che la squadra è stata ridimensionata dal Chievo. Ed è comprensibile l’amarezza di Iachini quando si presenta all’appuntamento con i giornalisti. «Sapevamo che avremmo incontrato difficoltà – dice il tecnico ascolano -. Avevamo sbloccato la gara, ma dovevamo essere più bravi a concretizzare meglio le ripartenze e commettere meno errori nel fraseggio. Aggiungo che quando mancavano 10′ alla conclusione stavamo portando a casa i tre punti, ma abbiamo preso due gol su situazioni scaturite sulle fasce: e pensare che avevamo studiato bene in settimane le contromosse in quelle zone di campo. Abbiamo commesso errori del tutto evitabili. In particolare è venuta meno l’attenzione nell’inserimento dei loro giocatori. Può succedere, ma faremo di tutto perché non succeda più. Dobbiamo lavorarci sopra. Peccato perché il risultato positivo ci stava tutto». Qualcuno ricorda a Iachini che nel secondo tempo si è visto solamente il Chievo con l’Udinese rintanata nella propria metà campo a resistere in trincea: «Avevo chiesto ai ragazzi di giocare di più, mantenendo più possesso di palla. Purtroppo abbiamo messo nella testa una sola fase di gioco, quella del contenimento pesando che potesse bastare per fare nostra la gara. E abbiamo sbagliato. Non si può pensare di vincere disputando una gara conservativa, devi essere bravo nelle due fasi, devi essere sempre propositivo, devi giocare di più. Abbiamo badato a fare solamente la fase di non possesso, lo ripeto ancora. Il rammarico è grande perché a livello tattico avevamo tenuto bene il campo». Oggetto di discussione è anche il cambio tra Hallfredsson e Kone, quest’ultimo preferito a Fofana. Ma Iachini taglia corto: «Fofana non è stato mandato in campo perché deve ancora crescere sul piano tattico; solo ultimamente ha svolto in allenamento i movimenti di mezzala. Deve interpretare meglio questo ruolo. Per quanto riguarda Hallfredsson non conosciamo ancora l’esatta entità del suo malanno. Vediamo domani, oggi è ancora presto per capire se si tratta di una contrattura». Infine, dopo aver elogiato la prestazione di Zapata, Iachini si è soffermato sui due-tre quartisti apparsi deludenti: «Thereau si è sacrificato molto, ha corso per la squadra. Ma può capitare che sbagli qualche controllo con la palla che ti schizza anche per il terreno viscido. Anche Rodrigo ha accusato il campo pesante. Ma devono rientrare in partita nella maniera giusta. Focalizzerei di più i due aspetti dell’attenzione e il fatto di aver fatto più azione conservativa che “lavorativa” come ho già detto piuttosto che soffermarmi sui singoli. E questo modo di giocare lo abbiamo pagato a caro prezzo».
(Fonte: Gazzettino)
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