Udinese-Chievo, Iachini: “Non abbiamo ancora fatto nulla! E aspetto i gol di Zapata…”
domenica 18 Settembre 2016 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Alle 12.30 l’Udinese vuole sbarazzarsi anche del Chievo per conquistare il terzo successo di seguito. Il tris non esce da due anni esatti: dal 21 al 29 settembre 2014 i bianconeri sconfissero per 1-0 in casa il Napoli, espugnarono con identico risultato il campo della Lazio e stesero al «Friuli» il Parma per 4-2. Ma dopo i tre «capolavori» qualcosa s’inceppò nel meccanismo di gioco, mentre ora appaiono in costante crescita. Hanno fame di successi, dopo due annate negative. E sono anche più squadra, guidati da un tecnico che non abbassa di un centimetro la guardia, tiene sotto pressione i suoi, vigila affinché nessuno commetta peccati di vanità.
LAVORO – «Non abbiamo ancora fatto nulla – è il ritornello di Iachini -. Dobbiamo crescere, ma per riuscirci bisogna prima lavorare e ancora lavorare. Questo è l’anno zero, ci sono numerosi volti nuovi e dobbiamo tornare in simbiosi con i tifosi». Ovviamente non si fida del Chievo, avversario che definisce «complesso forte ed esperto, con un grande portiere come Sorrentino, che ho avuto per tre anni a Palermo. Un avversario difficile da affrontare, abituato da almeno tre anni a interpretare un certo tipo di gioco, guidato da un allenatore bravo, con cui c’è stima reciproca, che ha inciso sul costante miglioramento. È vero che siamo reduci da due vittorie – prosegue – ma ogni gara fa storia a sè. Quando ti capita di arrivare 6-7 volte per tempo a ridosso dell’area del Milan in parità o addirittura in superiorità numerica e non riesci a fare gol, significa che ti manca la concretezza, la precisione nell’ultimo passaggio. Devi approfittare di determinate situazioni favorevoli, altrimenti butti punti importanti».
FORMAZIONE – È top secret. La pretattica non guasta, ma non ci dovrebbero essere sostanziali novità rispetto all’undici che ha vinto e convinto contro il Milan. Probabilmente mancherà il solo Widmer (out per almeno due mesi, dopo essere stato operato alla clavicola destra) e al suo posto giocherà Wague. Ma anche sul nome del sostituto dello svizzero il tecnico non si sbilancia. «Angella è un centrale, per cui le alternative sono Heurtaux e Wague – ammette -, entrambi reduci da intervento chirurgico. Vedremo chi darà più garanzie e sentirò ovviamente anche i sanitari. Mi spiace per l’infortunio di Widmer: era in fase di crescita costante. Comunque voglio che chiunque andrà in campo lo faccia con personalità e con la mentalità giusta per incidere nel modo migliore. E questo discorso vale pure per chi avrà spazio in corso d’opera. Anche questo atteggiamento fa parte del processo di crescita».
ZAPATA – È la nota stonata di questa prima parte di stagione, ma si sa che l’attaccante abbisogna di un certo tempo per entrare in forma. «Io dico – conclude il tecnico – che noi ci aspettiamo i gol da parte di Duvan. Per lui deve essere normale, quando va a bersaglio. Ma pure il colombiano deve lavorare ancora tanto e ragionare da squadra».
(Fonte: Gazzettino, edizione di Udine)
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