Udinese-Chievo, Danilo: “I tifosi meritano un regalo, quindi giociamo con equilibrio e…”
venerdì 16 Settembre 2016 - Ore 13:20 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Alla carica. Senza spocchia e usando la “zucca”. Sì, l’Udinese si è accomodata sull’onda lunga di San Siro e sta cercando di sfruttare al massimo l’abbrivio per superare di slancio i prossimi due ostacoli, in successione: il Chievo e la Fiorentina che si presenteranno al Friuli tra domenica e mercoledì. Una sensazione che si coglie a contatto con la squadra, guardando i bianconeri che hanno partecipato alla serata organizzata ieri dalla società allo stadio, in curva Nord. «Questi tifosi adesso meritano un regalo», ha confessato capitan Danilo che ha partecipato all’incontro assieme ad altri sei compagni di squadra, i portieri Karnezis e Scuffet, i colleghi di reparto Felipe e Angella, il numero 10 De Paul e l’ultimo arrivato, il belga Kums (ha dovuto rinunciare all’appuntamento Widmer, complice l’infortunio riportato in allenamento). «Ci siamo proposti in questo avvio di stagione con un atteggiamento diverso – ha proseguito il centrale brasiliano – e penso che la gente abbia percepito questa volontà di voltare pagina, di lasciarci alle spalle il passato». Il prossimo passo si chiama Chievo, un’avversaria che non va sottovalutata per quello che è riuscita a prosurre nelle ultime due stagioni, partendo a fari spenti per arrivare a guadagnarsi la considerazione di tutti alle spalle della zona Europa. «Dovremo stare attenti, ma la speranza è quella di fare un bel regalo ai nosti tifosi. Alla squadra in blocco dico che non dobbiamo rischiare di farci prendere in contropiede in casa nostra per la voglia di segnare a tutti i costi. Ci vuole equilibrio». E Felipe, di solito piazzato alla sua sinistra nella difesa (ora “a quattro”) legge lo stesso spartito: «Il Chievo è una squadra difficile da affrontare, tosta. Noi stavolta dovremo essere bravi a incanalare la partita subito sul binario giusto, senza forzature. Il modulo? Non credo che queste due ultime vittorie siano merito esclusivamente di una svolta tattica, credo che siamo di fronte alla volontà di una crescita collettiva, di tutta la squadra. Guardate il lavoro che stanno facendo gli attaccanti per aiutare il centrocampo in fase difensiva. Questi sono segnali importanti». Segnali che anche Gabriele Angella ha colto, lui che finora ha giocato solo qualche scampolo di gara nella stagione del suo ritorno in serie A: «Abbiamo preso 6 punti preziosissimi per la nostra classifica e ora dobbiamo dimostrare di aver meritato questo bottino, raccogliendo più punti possibile nel mini-ciclo in casa, tra Chievo e Fiorentina». Sembra interessargli di meno, invece, l’argomento tattico, segno che l’interessi personali vengono messi in secondo piano, nonostante con una difesa “a tre” uno come Angella potrebbe trovare più spazio: «A tre o a quattro? Dobbiamo saperle fare tutte e due, bene. Poi deciderà il mister». Già, la parola ora passa a Iachini.
(Fonte: Messaggero Veneto)
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