Triestina, Zubin: “Ha un attacco da paura, può giocarsi la promozione con…”
giovedì 25 Agosto 2016 - Ore 14:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
L’attacco della Triestina fa davvero paura e nel complesso la squadra sembra organizzata per puntare in alto: il giudizio è di quelli che contano, perché arriva da due giocatori di grandissima esperienza, che hanno già vestito la maglia dell’Unione e che domenica scorsa hanno affrontato sul campo da avversari la squadra di Andreucci, ovvero Emil Zubin e Daniele Mattielig. «Devo dire – racconta Zubin – che della Triestina quello che ha davvero attirato l’attenzione di tutti è stato l’attacco. Fra l’altro domenica scorsa sono anche andate in gol tutte e tre le punte, e questo la dice lunga sul valore del reparto. Detto questo, va anche sottolineato che il calcio d’agosto vuol dire ancora poco o nulla ed è resto per qualsiasi giudizio. Certo, la Triestina ha le basi per far bene e puntare in alto, non ha fatto una squadra giusto per farla. Ha preso i giocatori giusti e fra l’altro contro di noi mancavano anche un difensore e due centrocampisti titolari. Sicuramente la metto in prima fascia e credo che se la potrà giocare con le altre squadre più quotate come Altovicentino, Mestre e Campodarsego». Per Zubin c’è ancora il rimpianto di essere arrivato alla Triestina un anno troppo presto: «Sicuramente dispiace quello che è accaduto lo scorso anno, non pensavo di andare incontro a quel disastro a Trieste: purtroppo è toccato a me e ai miei compagni, ma ora è acqua passata. Spero solo che la Triestina ritorni al più presto in categorie che più le competono». Anche Mattielig è rimasto impressionato soprattutto dal reparto offensivo alabardato: evidentemente Serafini, Dos Santos e França, tra l’altro col supporto di Bradaschia, formano un pacchetto che non lascia indifferenti gli avversari: «Anche se mancavano quattro titolari – dice Mattielig – mi è parso che la Triestina sia già una buona squadra che può lottare per il vertice, e soprattutto ha i giovani buoni, che in questa categoria sono fondamentali per la regola degli under. E poi sinceramente ha quei 3-4 giocatori davanti che solo il nome fa paura a tutte le difese. Credo che i tifosi alabardati possono stare tranquilli, con quelli là i gol arriveranno sicuramente. L’unica cosa importante per la Triestina è quella di partire bene, perché questo porterebbe ulteriore entusiasmo all’ambiente e la squadra avrebbe una marcia in più». Anche per Mattielig c’è il rimpianto di essere arrivato a Trieste l’anno sbagliato: «Il calcio è cosi, dispiace molto per lo scorso anno, non solo dal punto di vista personale, ma anche per la Triestina. Ora con questa nuova società invece i giocatori vorrebbero venire tutti a Trieste, per cui il rimpianto ci sarà sempre. Ma si va avanti, e almeno mi sono preso la soddisfazione di aver ottenuto sul campo la salvezza con l’Ufm: un vero miracolo, a prescindere da cosa è successo dopo alla società monfalconese».
(Fonte: Il Piccolo)
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