Triestina-Cordenons, Serafini: “Ben vengano le difficoltà, ci aiutano a capire i nostri limiti…”
lunedì 22 Agosto 2016 - Ore 09:40 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Partita dai due volti per la Triestina, con una certezza. Se il reparto offensivo si mette a giocare la palla, per le difese avversarie saranno dolori, e non a caso a decidere l’incontro nella ripresa ci hanno pensato Serafini, Franca e Dos Santos. L’ex giocatore del Venezia, autore del gol che ha sbloccato il risultato a inizio ripresa, dice la sua sull’incontro che porta l’Unione al primo turno effettivo di Coppa Italia. Serafini, partita dai due volti, con l’attacco che si è scatenato nella ripresa. «E’ normale, dobbiamo avere il tempo di conoscerci un po’. Il primo tempo abbiamo cercato di imporre il nostro gioco e tenere alto il ritmo, ma cercavamo la profondità troppo presto, nel secondo tempo siamo stati molto più equilibrati e abbiamo trovato diverse geometrie in più. Complice un calo del Cordenons, e nonostante qualche problema di gestione della palla, siamo riusciti a imporci. Sono le prime partite, abbiamo tutto il tempo per migliorarci». Era importante disputare una partita al Rocco, per testare il terreno e gli spazi in vista del campionato? «Certo, era importante per le distanze, ma anche a livello emotivo era fondamentale giocare qui al Rocco». In qualche modo questa partita sarà simile all’esordio in campionato contro la Pievigina, altra neopromossa. Sono sempre partite insidiose… «Dobbiamo essere sempre sul pezzo, avere una nostra idea di gioco ed esprimerla. Non sempre ci si riesce, perché possono subentrare delle difficoltà ma uniti e compatti bisogna superarle. Ben vengano le difficoltà perché ci aiutano a capire i limiti di questa squadra». Soddisfatto anche il centrocampista Filippo Carraro, classe ’97. «Il Cordenons si è mostrata una formazione compatta, con alcuni innesti importanti come Maccan, non è stata una gara semplice ma abbiamo una squadra con molta qualità e lo abbiamo dimostrato trovando per tre volte la via del gol». Avete sopperito ad alcune assenze importanti in mediana.. «Abbiamo una rosa composta da 25 giocatori, la qualità non manca». Dove dovete migliorare? «Dobbiamo ancora conoscerci bene dal momento che siamo tutti nuovi, e questa è un’arma a nostro sfavore, comunque ci stiamo impegnando ogni giorno di più». L’effetto di giocare al Rocco? “Io provengo da una Primavera per cui non sono abituato a palcoscenici come il Rocco, ad ogni modo è stata un’emozione grandissima e mi fa molto piacere essere alla Triestina».
(Fonte: Il Piccolo)
Commenti
commenti