Triestina, buona la prima: battuto 3-1 il Cordenons in Coppa Italia
lunedì 22 Agosto 2016 - Ore 09:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Cominciare con il pubblico (non molto numeroso) che intona la Marinaresca. Cominciare con un 3-1 in Coppa Italia anche se con la neopromossa in D Cordenons. Cominciare dal Rocco dove si era finito con il fallimento e con una risicata salvezza ai play-out con il Dro. È un bel cominciare. Anzi è un ricominciare con l’obiettivo di tornare competitivi. Buono il risultato, meno il gioco specie nel primo tempo. Ma con una squadra totalmente rinnovata bisogna avere pazienza anche se di pazienza Trieste ne ha già avuta tanta. Almeno con il calcio e non solo. Ma una certezza c’è. La Triestina allestita da Milanese e forgiata da Andreucci ha un attacco che da queste parti non si vedeva da anni. Serafini, França e Dos Santos ieri hanno affondato Mattielig, Zubin e compagnia. Con la naturalezza di chi può pungere sempre anche dopo un primo tempo nel quale mai l’Alabarda ha centrato lo specchio della porta. Squadra statica (con il baby Brandmayr in difesa a sinistra) nei primi 45’, nonostante il coraggio di Andreucci di inserire un mezzo attaccante come Bradaschia nei tre di centrocampo (Frulla e il giovane Carraro). Poca iniziativa al cospetto di una squadra friulana ordinata e ben orchestrata sulla mediana da Mattielig. Anzi proprio dall’ex arriva l’unica occasione: tiraccio da venti metri (18’) che non coglie impreparato il portiere Voltolini. Per il resto tanti sbadigli. Possibile che la Triestina ambiziosa sia tutta qui si chiedono gli spettatori sferzati dal vento? Ci pensa subito capitan Serafini a far salire i giri del motore alabardato. França si ricorda che un attaccante di razza deve puntare alla porta dimenticando la timidezza: il brasiliano offre assistenza al lungagnone ex Venezia ma il piattone va fuori di poco dopo soli 3’. Serafini poi tenta la magia di tacco e per poco non fa esplodere il Rocco. Ma non c’è due senza tre e al 7’ arriva la rete. França fa fuori a destra Guizzo. Il traversone è preciso come il destro di Serafini che non lascia scampo a Bortolin. L’Unione finalmente si distende e può dar fiato ai suoi cavalli. Bradaschia comincia a ingranare e il suo cross trova la testa di França ma l’impatto non è preciso al 10’. Ma il centravanti dopo 10’ riesce a rompere il ghiaccio al Rocco. Dos Santos irrompe a sinistra offrendo una palla d’oro al bomber che gonfia la porta sotto la Furlan. Il match sembra chiuso ma l’ingresso di Zubin ridona vitalità al Cordenons mentre l’Unione tira colpevolmente il fiato. E puntalmente arriva la rete degli ospiti con un colpo di testa di Maccan con i centrali alabardati piuttosto distratti. La Triestina rimette in gioco il risultato ma non dà la sensazione di essere inferiore ai friulani. E ancora una volta è una delle sue punte di diamante a mettere a posto il destino del match. Il portiere Bortolin è impacciato e la forza e l’esperienza di Dos Santos non perdonano. Il sinistro dentro l’area è preciso e cala il sipario su questa prima alabardata.
(Fonte: Il Piccolo)
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