Udinese-Spezia, Iachini: “Non siamo ancora noi, ma la crescita sarà costante”
sabato 13 Agosto 2016 - Ore 11:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Il fine ultimo è quello di passare il turno in coppa Italia, ma tra le priorità di Beppe Iachini c’è pure la verifica della crescita della sua squadra, soprattutto in fase offensiva. Vuole un’Udinese unita, compatta e brava a fare della forza del gruppo la propria arma vincente, e non solo per questo primo vero impegno stagionale contro lo Spezia. «Abbiamo lavorato molto e questa prima gara ufficiale ci potrà dare il polso della condizione e dei progressi fatti. Non siamo ancora noi, soprattutto in fase offensiva. Dobbiamo conoscerci ancora meglio, migliorare nel possesso palla, nei movimenti e negli inserimenti. Comunque è normale che ci siano ancora incertezze, perché finora abbiamo acquisito molte nozioni e dobbiamo assimilarle bene. La crescita sarà costante». Iachini, con quale spirito si affaccia la sua Udinese a questa gara? «Lo spirito dev’essere sempre lo stesso a prescindere dall’avversario che si incontra. Anche per questo motivo abbiamo affrontato finora squadre di buon livello. I ragazzi hanno sempre evidenziato disponibilità ed è questa mentalità che voglio: ogni giocatore deve sentirsi un titolare. Il campionato sarà lungo e difficile ed è necessario che tutti si conoscano tra loro e che si trovino in campo. Bisogna continuare a lavorare, anche perché qualcuno è arrivato da poco tempo e deve recuperare». Durante la fase di preparazione ha mostrato di volere duttilità nel modulo. Ha scelto l’impostazione iniziale che vuole dare alla squadra? «I moduli sono come vestiti che l’allenatore deve cucire in base alle caratteristiche dei giocatori che ha a disposizione. Stiamo provando soluzioni tattiche diverse, perché i calciatori che abbiamo ce lo consentono. Vedo progressi, ma dovremo lavorare ancora, perché l’elasticità e la conoscenza tattica sono frutto solamente di impegno e lavoro». Iachini, cosa vuole vedere dai suoi contro lo Spezia: una passo in avanti dal punto di vista della personalità? «I nostri avversari sono pericolosi. Lo scorso anno sono giunti ai quarti di Coppa Italia battendo anche la Roma, hanno lo stesso allenatore ed elementi di qualità come Iammello (che tuttavia non è partito per Udine essendo infortunato, ndr) e Nenè. Hanno mantenuto gran parte dell’ossatura, sono veloci e abili nelle ripartenze. Sono un gruppo collaudato e nel calcio conta molto. Servirà un’Udinese pronta, in campo con lo spirito giusto, con rispetto per l’avversario, umiltà, organizzazione e mentalità. Sono curioso anch’io di verificare la crescita della squadra. Sarà un buon test». Ha già capito chi saranno i suoi titolari? «Ho le idee piuttosto chiare, ma so che siamo in evoluzione continua e non solo dal punto di vista tattico. Siamo in una fase importante del mercato e con la società stiamo discutendo su tutto per presentare alla fine una squadra che abbia una precisa identità. Mi aspetto intanto una risposta dagli undici che giocheranno e da chi entrerà in corso d’opera, perché devono essere consapevoli di poter cambiare il volto delle partite. Chi vince è sempre il gruppo e non devono esserci individualismi». Quella di questa sera sarà un prova in vista della gara contro la Roma? «No, dobbiamo pensare allo Spezia, perché prima di affrontare i giallorossi ci sarà ancora una settimana e ci saranno nuove considerazioni da fare. Non è per nulla scontato che chi gioca titolare in Coppa lo sia per il resto della stagione. Tutti devono dimostrare di essere a disposizione dell’Udinese, della squadra e della maglia».
(Fonte: Messaggero Veneto)
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