Triestina, Marchiori: “Sarà un anno di rilancio per me e per l’Alabarda!”
martedì 9 Agosto 2016 - Ore 13:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Dopo essere cresciuto nel settore giovanile del Genoa, a soli 18 anni aveva esordito in serie A proprio con la maglia rossoblu. Adesso che di anni ne ha 23, Alberto Marchiori cerca il grande rilancio con la Triestina dopo alcune stagioni sfortunate in cui è stato penalizzato soprattutto dagli infortuni. Il difensore centrale padovano (è nato a Camposampietro), che è alto 195 centimetri, ha poi giocato in serie C con Vicenza, Mantova e Pro Patria. Adesso è arrivato in alabardato a completare un settore di valore, che nel ruolo di difensori centrali può contare già sull’esperienza di Aquaro e Leonarduzzi. Marchiori, lei ha giocato in A e su altri palcoscenici importanti: vive la serie D come un ridimensionamento o un nuovo trampolino di lancio? «Sicuramente non è un ridimensionamento, non può esserlo in una piazza come Trieste che non merita certo la serie D: qui ci sono tifosi che nemmeno le categorie superiori hanno. Quindi lo vivo come un rilancio personale e un rilancio anche per la Triestina, che quest’anno può finalmente fare bene e vuole far contenti i tifosi dopo anni di buio». Purtroppo questi primi anni di carriera sono stati ostacolati da una serie di infortuni. «Sì, ci sono stati degli infortuni, l’ultimo più serio è stato lo scorso anno alla Pro Patria, mi sono fatto male alla caviglia per un contrasto e un’entrata dura che ho subito. Ma è il calcio, fa parte dello sport farsi male. Ora speriamo che sia tutto alle spalle e che tutto fili finalmente per il verso giusto». Nel ruolo di difensore centrale però si prospetta tanta concorrenza, vero? «Non sono certo io a scoprire la qualità di giocatori come Aquaro e Leonarduzzi: ci sarà una sana concorrenza, ma è giusto che ci siano giocatori forti qui a Trieste se si vuole puntare in alto. Il mister sceglierà poi lui chi far giocare e vedrà che è più in forma. Ai giocatori spetta accettare le sue scelte. Ci sarà sicuramente bisogno di tutti». Questa Triestina può puntare al vertice? «Il campionato di serie D è difficile, si gioca su tanti campi ostici, ma la squadra è sicuramente buona e noi stiamo lavorando duro col mister per fare bene. Di certo daremo sempre il massimo, poi sarà il campo a dire come andrà la stagione». A Trieste c’è tanta voglia di risalire dopo molti anni difficili. «E noi lavoriamo proprio per questo, per far tornare la Triestina dove merita e ricreare in città quell’entusiasmo che ovviamente negli ultimi anni si è un po’ perso».
(Fonte: Il Piccolo)
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