Triestina, Andreucci: “Lotteremo per le posizioni di vertice. E sul mercato…”
lunedì 1 Agosto 2016 - Ore 14:30 - Autore: Gabriele Fusar Poli
La partita del “Tenni” ha fornito buone indicazioni all’allenatore della Triestina Antonio Andreucci, il quale dopo le prime due settimane di ritiro immerso tra le valli cadorine (e il precedente triangolare con Spal e rappresentativa locale) può tracciare un primo bilancio sul livello di preparazione raggiunto dal gruppo. A Treviso, la differenza di categoria si è vista tutta, tanto che il neo arrivato portiere Voltolini e Radikon nella ripresa di fatto hanno chiuso la gara inoperosi. Andreucci interpreta queste prime settimane di lavoro come «una fase positiva in cui ci siamo conosciuti, teniamo presente che abbiamo circa venti giocatori nuovi. Queste prime amichevoli ci hanno dato l’occasione di conoscerci in campo, dobbiamo lavorare molto perché le cose da fare sono tante». Al “Tenni” di Treviso, oltre ai giocatori di esperienza, si sono ben distinti i giovani ed Andreucci annota soddisfatto. «I ragazzi si sono mossi bene, con applicazione e impegno nelle loro giocate, ma soprattutto sono molto disponibili ed educati, questo induce all’ottimismo per il loro miglioramento». Come rivelano le sue esperienze passate in altre piazze, si è vista una Triestina vogliosa di giocare il pallone. Risponde Andreucci: «Certo, in questo periodo in modo particolare: i ritmi non sono ancora alti e verticalizzare sempre è molto difficile anche se noi abbiamo giocatori nel settore offensivo che possono farlo. Si cerca di costruire gioco, è un momento di passaggio intermedio e fondamentale per cercare di trovare la porta». Le premesse dunque, dopo anni di vacche magre, finalmente di poter divertire il pubblico? «Noi dobbiamo migliorare ancora molto, ma sono fiducioso che nel prossimo mese raggiungeremo un livello che ci permetta di lottare per le posizioni di vertice». Una rosa da completare o siete a posto così? «Qualcosina a livello di giovani c’è ancora da completare, fatto questo passaggio analizzeremo meglio tutto il gruppo».
(Fonte: Il Piccolo)
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