Chievo-Sampdoria, Maran: “Organico non proprio al completo, ma l’importante è lavorare bene”
domenica 31 Luglio 2016 - Ore 11:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Al risultato non fa caso, in questo periodo va così. Rolando Maran sulla pista d’atletica di Rovereto alla fine della verifica con la Samp tira le somme. Cominciando dalla gara. «Si sono incontrate due squadre in fatica, s’è capito dai ritmi bassi della partita. Loro hanno trovato due gol per sbavature nostre, potevamo segnare anche noi ma l’importante è aver finito bene questo duro e lungo ciclo di lavoro», il primo riassunto di Maran, poco prima di salire sul pullman con tutti gli altri prima di due giorni di riposo. La ripresa a Veronello è in programma martedì pomeriggio. Vicino a Maran c’è il preparatore atletico De Bellis, uno che l’andatura fra Brentonico e San Zeno di Montagna l’ha alzata spesso e volentieri. «I carichi sono stati anche superiori a quelli dell’anno scorso, dalla prossima settimana a Veronello cominceremo a guardare anche alla brillantezza per poter arrivare ad un certo livello di prestazione», ha proseguito Maran, che sulla destra prima e sulla sinistra poi s’è goduto un Cacciatore già in versione campionato. «In effetti rispetto agli altri ha numeri diversi, anche perché la passata stagione arrivò più tardi. Bene così», l’attestato di Maran, che nelle prossime tre settimane guarderà con molta attenzione soprattutto verso Mariano Izco. «Dopo quasi un anno senza giocare era difficile giudicarlo durante la fase della preparazione, normale abbia trovato qualche difficoltà in certe partite ma adesso diminuendo il lavoro, quando sarà più fresco, potremo valutarlo nel modo migliore», l’ennesima fotografia del pomeriggio di Rovereto.Il tecnico gialloblù, costretto già per la prima con l’Inter a dover fare a meno di Rigoni, uno sguardo lo butta anche sul mercato, su un trequartista che prima o poi arriverà ed un attaccante che nelle intenzioni della società chiuderà il cerchio. «In questo momento della stagione ci sta di lavorare con un organico non proprio al completo, ma è stato anche importante poter ripassare schemi e vecchi concetti col solito gruppo di lavoro», puntualizza. Davanti c’è una Serie A ancora indecifrabile, ancora complicata da prevedere: «C’è tanto mercato ancora davanti e le squadre possono ancora cambiare tanto», conclude. «Di sicuro tutte vorranno vendere cara la pelle. Come sempre».
(Fonte: L’Arena)
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