Mercato Udinese, Bonato: “Fino al 3 agosto penseremo alle valutazioni, poi tireremo le somme e…”
martedì 19 Luglio 2016 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
L’assemblea di Lega è finita da poco. Il ds dell’Udinese Nereo Bonato si mette a disposizione per fare il punto della situazione sulla costruzione della nuova squadra dopo le due settimane di lavoro a Udine. Direttore, siamo noi giornalisti che esageriamo, oppure è corretto dire che dopo due amichevoli la difesa lascia qualche perplessità? «Abbiamo deciso di disputare subito amichevoli impegnativa proprio per permettere a chi è appena arrivato, cioè il sottoscritto e il mister, di valutare bene il materiale che c’è a disposizione. Un calo nella seconda gara era da mettere in preventivo e poi va considerato che gli undici scesi in campo con l’Union Berlino giocavano assieme per la prima volta. Questo non significa, però, che non teniamo in considerazione le cifre. Negli ultimi tre anni l’Udinese ha subito 57, 56 e 60 gol. Dovremo essere bravi a capire se per abbassare questi numeri basterà il lavoro o servirà altro». Anche a centrocampo manca qualcosa, non trova? «Fino al 3 agosto penseremo alle valutazioni, poi tireremo le somme e ci regoleremo di conseguenza. L’importante è che il gruppo sia animato dalla voglia di costruire qualcosa». Angella nella difesa a tre non è più adatto a fare il centrale? «Il ragazzo ha una struttura fisica che lo penalizza più di altri in fase di preparazione. Quando starà bene potrà fare tutti i ruoli». Samir sembra indietro da un punto di vista tattico. «Stiamo parlando di un ragazzo talmente giovane… A volte i ragazzi si fanno prendere dall’ansia per voler dimostrare tutto e subito». Capitolo Scuffet: non era il caso di mandarlo a giocare ancora un anno? «Simone ha fatto la sua esperienza, adesso torna all’Udinese per giocarsi il posto. E comunque una squadraa deve avere due giocatori per ruolo che offrano ampie garanzie, portieri compresi». Qual è la situazione di Badu, Widmer e Bruno Fernandes? Erano dati per partenti e sono ancora qui. «Semplice: non sono arrivate le offerte che la società ritiene congrue al loro valore. A tutti gli effetti sono nostri giocatori». Veniamo alle note positive: Kone sembra un altro. «Nella mia esperienza personale ne ho visti tanti di giocatori che si sono ritrovati all’improvviso. Ben vengano questi recuperi di patrimoni che sembravano essersi persi per strada». Jankto promette bene… «Chi ha seguito la B non è sorpreso. Il ragazzo adesso dovrà essere bravo ad accorciare i tempi per diventare un giocatore fatto e finito da serie A». Lei il giorni della sua presentazione parlò di senso di appartenenza. Ma come lo si trasmette quando in rosa ci sono solo tre italiani? «Il senso di appartenenza possono trasmetterlo anche quei giocatori stranieri che sono da tempo a Udine. Mi riferisco ai vari Danilo, Karnezis, Felipe, Badu e Thereau».
(Fonte: Messaggero Veneto)
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