Mercato Chievo, serve un trequartista fisico: occhi su Dionisi, ma anche Duda e Stanciu…
giovedì 7 Luglio 2016 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Il Chievo non ha fretta. Due mesi sono abbastanza per prendere un solo giocatore. A Maran serve soprattutto un trequartista fisico, uno che abbia anche polmoni capienti e non solo piedi buoni. Possibilmente già esperto di Serie A. Luca Nember ha sempre in mente Federico Dionisi, che nella fase offensiva può andare ovunque ma che il Frosinone non vorrebbe lasciar partire. L’operazione non è impossibile, ma quello di Dionisi è solo uno dei tanti profili che frulla nella testa di Nember che proprio per trovare il tipo giusto per il suo Chievo s’è fatto anche un giro in Francia a vedere alcune partite degli Europei dove ad esempio hanno brillato lo slovacco Ondrej Duda del Legia Varsavia e il romeno Nicolae Stanciu della Steaua Bucarest a lungo monitorati. Col passare del tempo potrebbe ridurre – si fa per dire – le sue pretese Omar El Kaddouri, in procura a Mino Raiola, che a Napoli è all’ultimo anno di contratto a ottocentomila euro a stagione e che oltre ad una bella Serie A vorrebbe pure la vetrina europea. Solo teoria quella di El Kaddouri, che deve invece fare i conti con una realtà molto diversa e con un mercato che certo non lo sta richiedendo a voce alta. Facile quindi che – a lungo andare – le sue ambizioni si ridimensionino, consentendo così alla trattativa di scendere su un terreno più accessibile al Chievo. Nember continua a guardare sempre con interesse verso Simone Verdi, non riscattato dal Carpi e tornato al Milan. Altro nome buono, giocatore di qualità e con le caratteristiche giuste per far parte del progetto di Maran. Davanti tutto ruota attorno alla cessione di Paul Mpoku, che Nember dovrebbe riuscire a piazzare nel mercato europeo liberando così un posto per un attaccante che possa assicurare gol e ulteriore sostanza ad un reparto che s’aspetta molto da Roberto Inglese e dai vari Meggiorini, Pellissier e Floro Flores ma che non avrà più un goleador certificato Alberto Paloschi. Sempre alla caselle delle uscite il Chievo sta lavorando costantemente a fianco di Giampiero Pinzi per cercare di trovare la sistemazione migliore possibile a chi ha dato tanto alla società ma tagliato nonostante un altro anno di contratto da una carta d’identità che dice 11 marzo 1981. Troppo per un giocatore che il campo l’ha visto solo nove volte da titolare più altrettanti spezzoni. Pinzi vuole avvicinarsi alla sua Udine, lì vicino c’è il Venezia di Pippo Inzaghi che però ha altre idee. Poi il neopromosso Cittadella che tuttavia preferisce rimanere fedele ad una filosofia in cui non c’è troppo spazio per i grandi nomi d’antàn. In corsa resta il Vicenza, che ieri ha sondato il terreno per capire se ci sono margini sufficienti. Fermo restando che il Chievo dovrà contribuire versando parte del suo ingaggio.
(Fonte: L’Arena)
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