Triestina, Andreucci: “Che tifoseria, avverto tanto calore! E rimarranno Crosato e Bradaschia”
lunedì 27 Giugno 2016 - Ore 17:30 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Antonio Andreucci è stato uno dei personaggi più cercati alla festa della curva Furlan a Domio. Comprensibile, visto che era il primo contatto del nuovo allenatore dell’Unione con la tifoseria e considerata la curiosità che c’è attorno al nuovo tecnico che guiderà la Triestina nel prossimo campionato. Lui, da parte sua, ha risposto sempre con grande simpatia, dimostrando di essere già entrato in sintonia col popolo rossoalabardato. Andreucci, come è stato questo primo contatto con la tifoseria alabardata? «Era una festa dei tifosi e dedicata ai tifosi, ho avuto l’opportunità di partecipare e l’ho fatto volentieri. Ho conosciuto tante persone che costituiscono l’anima di questa Triestina, una tifoseria veramente appassionata e attaccata alla squadra. E ovviamente mi ha fatto piacere avvertire cosi tanto calore attorno». Ha percepito che c’è voglia di risalire e di mettersi alle spalle tante stagioni buie? «Dico solo una cosa: se la squadra avrà l’entusiasmo dimostrato dalla tifoseria e il coraggio dimostrato dalla proprietà, nel nome di Milanese, a prendere in mano la società in una situazione così difficile, probabilmente si potrà fare qualcosa di importante. Spetterà anche a me trasmettere alla squadra questi valori, perché entusiasmo e coraggio sono la base di tutto». I tifosi le hanno chiesto qualcosa in particolare? «È normale e giusto che la gente abbia delle prospettive alte, ma c’è anche la consapevolezza che c’è molto da lavorare perché una squadra possa essere vincente. Dovremo essere bravi a superare tutti assieme i momenti meno belli, di certo i tifosi ci aiuteranno ma sanno che servirà pazienza: sarà una squadra costituita per la maggior parte da ragazzi che saranno insieme la prima volta, quindi ci sarà molto da lavorare per portare la Triestina dove merita». Che tipo di squadra ha pianificato assieme a Milanese? «Abbiamo visto assieme le caratteristiche dei giocatori che vorremmo avere, poi di nomi ce ne sono tanti e tra questi bisognerà scegliere anche quelli più adatti dal punto di vista mentale, più disponibili verso il nuovo progetto. Questo richiede riflessioni e qualche giorno di lavoro in più, ma spesso la fretta nel decidere e nel volere tutto e subito, è una consigliera insidiosa. Bisogna prendersi un attimo di tempo, giocatori ce ne sono». A proposito di giocatori, alla festa ha parlato con Daniele Rocco… «So che ha tanta passione per i colori alabardati e ha lasciato un ottimo ricordo quando ha giocato. Per la categoria è un ottimo profilo, ha sempre fatto gol. Detto questo, vedremo se nascerà davvero una trattativa». E poi ha parlato con Crosato: rimarrà? «Sì, un under come lui sarà utilissimo. Poi è un ragazzo intelligente, riflessivo, va bene a scuola. È un ragazzo di Trieste che ha un grande attaccamento alla maglia e ha già fatto due tornei di D. Altri che resteranno? Di certo Bradaschia, per il resto vediamo». Non la preoccupa che, a parte questi, per il momento ancora la rosa è tutta da costruire? «Ho fiducia in Milanese che è il mio punto di riferimento e confido che la società riesca da qui all’inizio della preparazione ad avere la rosa già predisposta. Del resto si sa, fare nomi ora non serve e si rischierebbe di essere poi smentiti. I tesseramenti si possono fare solo da luglio e si lavora per questo».
(Fonte: Il Piccolo)
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