Dolomiti Bellunesi-Conegliano 4-1, show di Clemenza: i rosanero in gran spolvero
sabato 9 Agosto 2025 - Ore 23:16 - Autore: Staff Trivenetogoal
DOLOMITI BELLUNESI-CONEGLIANO 4-1
GOL: pt 27’ e 34’ Clemenza, 31’ Toci; st 8’ autogol di Abati, 30’ Saccani.
DOLOMITI BELLUNESI: Consiglio (st 1’ Abati, 41’ Guolla), Barbini (st 21’ Tavanti), Alcides (pt 21’ Saccani), Brugnolo (st 1’ Burrai), Gobetti (st 37’ Akpam), Milesi, Mignanelli (st 37’ Casanova), Agosti (st 21’ Mutanda), Toci (st 21’ Marconi), Clemenza (st 21’ Piazza), Olonisakin (st 21’ De Paoli). Allenatore: N. Zanini.
CONEGLIANO: Sperandio, Cazzin, Guzzini, Parise, Pramparo, Zago, Fagan, Coin, Teso, De Vido, Nicoloso. Sono entrati: Veneran, Fyda, Andolfatto, Agnoli, Saramin, Grotto, Piaser, Ndoj, Nardi, Landolfo, Marcovic. Allenatore: N. Pulzetti.
NOTE. Angoli: 5-3 per la Dolomiti Bellunesi. Ammonito: Zago.
Se era una prova generale in vista dell’esordio ufficiale – domenica 17, al Rigamonti di Brescia, c’è il turno iniziale di Coppa Italia – allora è stata ampiamente superata: la Dolomiti Bellunesi fa valere la categoria di differenza contro il Conegliano, neopromosso in serie D, e chiude il pre-campionato con una bella vittoria. Ma soprattutto con un ulteriore passo avanti sotto il profilo della fluidità di manovra e della concretezza in zona gol, pur all’interno di un pomeriggio caratterizzato dal gran caldo. E dai carichi di lavoro del periodo. Senza considerare che era il terzo match in otto giorni. Insomma, il percorso di crescita prosegue. Anche perché il pubblico, accorso numeroso in Nevegal, ha potuto gustare le prime giocate di Salvatore Burrai – arrivato solo da poche ore, ma già autore di un assist illuminante – e la classe di Clemenza, autore di due centri di pregevole fattura.
TECNICA E POTENZA – A proposito di Clemenza, il fatto che sia fra i più intraprendenti non è nemmeno più una notizia: è ordinaria amministrazione. Così, dopo la prova a tutto tondo a Falcade col Parma Under 20, il “dieci” dolomitico nobilita pure il confronto di Pian Longhi: in avvio, al 9’, sfiora il palo con un fendente dalla distanza. Poi, al 27’, indirizza il pallone in buca con un preciso colpo di testa, su cross di Mignanelli. E al 34’, realizza doppietta personale e tris di squadra: punizione magistrale e sfera sotto la traversa. Nel mezzo, il raddoppio di Toci: un mix di tecnica e potenza, nel cuore dell’area di rigore. Da applausi.
MAGISTERO – La ripresa, invece, si apre con la sfortunata deviazione nella propria porta di Abati. Il quale si riscatta poco più tardi, respingendo di puro istinto un’incornata di Nicoloso. Ma, alla mezz’ora, prende forma il magistero di Burrai: l’ex capitano del Mantova, all’altezza della linea mediana, taglia in due la retroguardia coneglianese e, con una “sventagliata” di rara precisione, premia il movimento di Saccani, abile a inserirsi con i tempi giusti, a controllare di petto e a concludere in maniera vincente sul primo palo. L’unica ombra di giornata? Il problema fisico – si spera di lieve entità – accusato da Alcides, costretto a uscire di scena dopo una ventina di minuti. E ai box sono rimasti anche Masut e Mazzocco, oltre a capitan Cossalter, reduce dall’intervento alla spalla.
L’ANALISI – La prestazione di Pian Longhi dà fiducia a mister Nicola Zanini, in attesa del debutto in coppa: «È stata una buona prova. Abbiamo alzato un po’ la tensione, ma era voluto per entrare già in clima campionato. La spina non si attacca all’ultimo momento: va inserita prima». A livello di individualità, Clemenza si è preso la scena con un paio di lampi: «Ha nelle sue corde le giocate che abbiamo ammirato in questa occasione. Credo possa ritornare nel calcio che merita, magari insieme a noi. Non sono in molti ad avere il suo piede». Anche Burrai ha qualità da vendere: «Al di là dell’aspetto tecnico, porta la sua esperienza, il suo carisma e la sua immagine fuori dal campo». Con la partita andata in scena in Nevegal, terminano le amichevoli estive e il bilancio è positivo: «La squadra ha già una sua identità – conclude Zanini – pur con qualche problemino, su cui dobbiamo sicuramente lavorare. Le partite difficili non mancheranno, ma nessuno avrà paura di affrontarle».
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