Triestina, Menta torna a parlare: “C’è anche un gruppo cinese interessato al club: se arrivassero i soldi richiamerei subito Tesser”
giovedì 17 Luglio 2025 - Ore 10:24 - Autore: Staff Trivenetogoal
Alex Menta rompe il silenzio e lo fa in maniera netta: nessun passaggio al Monza, nessun contatto, nessuna regia nascosta dietro a trattative in Brianza. Il direttore generale della Triestina, al centro di voci insistenti negli ultimi giorni, affida a una lunga dichiarazione — riportata da Il Piccolo — una smentita categorica: «Non so chi abbia messo in giro la voce che avrei portato investitori a Monza. È una bugia. Io non c’entro nulla col Monza. Lavoro solo per la Triestina e per nessun altro. E finché la Triestina è in piedi, io resto qua. Non scappo quando siamo nella merda».
Menta, dunque, respinge ogni ipotesi di addio, rivendica il proprio ruolo e spiega come si sta muovendo in un momento oggettivamente critico per il club alabardato, stretto tra debiti, stipendi non pagati e un mercato che può riguardare solo cessioni: «Sto lavorando tra Milano e Trieste. In questa fase cerco di vendere giocatori e di incassare il più possibile. Da Parlanti alla Carrarese abbiamo guadagnato il 25% sulla rivendita, come per Adorante. Roos ha risolto il contratto a zero, Voca e D’Urso faranno lo stesso. Braima lo stiamo trattando con club di B, così come Jonsson e forse anche Moretti».
Il dirigente ricostruisce poi il suo percorso personale alla guida dell’Unione, ammettendo errori ma anche difendendo parte del lavoro fatto: «Il primo anno è andato bene, poi ho fatto un anno di merda, è vero. Ma non ho bruciato 25 milioni: il bilancio di luglio 2023 registra una perdita di 16,5 milioni. I costi sportivi erano altissimi, ma molte pendenze erano ereditate. Tesser? Non fu una mia scelta esonerarlo, anzi, se arrivassero soldi lo richiamerei subito. Parlo con il suo staff ogni giorno».
Sulla situazione dei dipendenti e le tensioni recenti: «I dipendenti si potevano pagare. Ma da aprile abbiamo speso 350mila euro in più per il campo di Muggia». Parole che lasciano trasparire un misto di frustrazione e ostinazione. Menta non sembra voler mollare, anche per una sorta di sfida personale: «Voglio stare qui e riscattarmi. Non sono venuto per soldi, ma perché Trieste era il mio sogno».
Quanto all’accostamento al Monza per via della trattativa su Correia, Menta nega ogni regia: «Secondo me non va al Monza. Probabilmente gli sarà pagato lo stipendio solo per restare vincolato».
Sul futuro della Triestina, il quadro è incerto, ma qualche spiraglio resta aperto: «Tutto è possibile. C’è anche un gruppo cinese interessato al club. Potrebbe essere qualcosa che la Serie C non ha mai visto».
Dietro le dichiarazioni, però, si intravedono tutte le contraddizioni e le difficoltà di un progetto che, tra accuse e promesse, cerca disperatamente un ancora. E forse anche un’identità.
Commenti
commenti