Caos Brescia, in campo tre club per ereditare la storia delle Rondinelle
mercoledì 16 Luglio 2025 - Ore 16:54 - Autore: Staff Trivenetogoal
Caos Brescia: in campo tre club per ereditare la storia delle Rondinelle
Nel calcio bresciano si profila uno scenario inedito e clamoroso: nella prossima stagione potrebbero esserci ben tre squadre a contendersi l’eredità storica del Brescia Calcio. Un simbolo ultracentenario che oggi rischia lo smembramento e la frammentazione dopo il fallimento del progetto sportivo di Massimo Cellino.
La prima realtà è l’US Brescia, la società guidata da Giuseppe Pasini, già iscritta regolarmente in Serie C, che si propone come la continuità sportiva e legale del titolo dalla Feralpisalò, con trasferimento a Brescia e cambio di denominazione.
La seconda è proprio la squadra di Cellino, che non ha rinunciato alla propria idea: l’ex patron delle Rondinelle sta cercando di iscrivere una nuova squadra in Eccellenza, una sorta di “Brescia 2” con l’intento di risalire dalla base. Un progetto che però, senza un forte radicamento sul territorio e con un’eredità ormai compromessa, suscita perplessità tra tifosi e istituzioni.
Ma la novità più importante arriva da una terza realtà, annunciata il 14 luglio: nasce infatti Calcio Brescia 1911 ASD, una nuova associazione sportiva dilettantistica promossa da Alessandro Lucà, che ha diffuso una lunga e appassionata lettera aperta. L’obiettivo è chiaro: ripartire dall’Eccellenza nel nome della storia e dell’identità bresciana, quella iniziata nel 1911 e portata avanti da campioni come Baggio, Guardiola, De Zerbi, Caracciolo e Bisoli, ma soprattutto da una tifoseria che non ha mai smesso di credere nei propri colori.
«Non è un’iniziativa calata dall’alto – scrive Lucà – ma il frutto di un percorso nato dal basso dopo il 6 giugno, quando è diventato evidente che la storia rischiava di finire». Calcio Brescia 1911 ASD si propone dunque come l’unica vera erede morale della tradizione, con alle spalle un gruppo di investitori e dirigenti pronti a sostenere il progetto.
Il nuovo club ha già avviato i contatti con il Comune e si rivolge direttamente al Sindaco, che potrebbe avere un ruolo determinante nel decidere quale delle tre realtà potrà avere accesso agli impianti cittadini, primo tra tutti il Rigamonti.
A oggi, dunque, il “Brescia Calcio” è conteso da tre soggetti distinti, con storie, progetti e ambizioni diverse. Ma è chiaro che solo uno potrà davvero rappresentare il cuore pulsante di una tifoseria che merita rispetto, chiarezza e futuro. La palla adesso al sindaco, mentre due gruppi ultras hanno preso le distanze dal Brescia di Pasini, ex Feralpisalò
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