Mercato Chievo, fine della telenovela: Maran rimane, oggi l’annuncio
venerdì 3 Giugno 2016 - Ore 11:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
La sfida più difficile, ma anche la più intrigante. Maran riparte da 89 punti e con un Chievo che conosce ormai alla perfezione. Fin troppo, avrà pensato ad un certo punto, quando credeva che Veronello non fosse più la sua casa e l’idea di traslocare pareva la soluzione migliore. D’accordo il primo miracolo, come fu la salvezza di fatto acquisita a Cesena ad otto domeniche dalla fine del campionato quando i punti dalla terzultima salirono a 13 dopo una marcia entusiasmante ed un ritmo spesso da Europa League. Trentanove in tutto, capolavoro compiuto e la quarta miglior difesa della Serie A. Prima del Chievo solo quelle di Juve, Roma e Lazio, le tre promosse in Champions. D’accordo anche la seconda impresa, il nono posto alle spalle delle grandi potenze del calcio, Sassuolo compreso. Tutte le altre dietro, con l’attacco diventato il dodicesimo del campionato e ben lontano dall’ultimo della stagione prima. Cinquanta punti, col Chievo tranquillo già a gennaio, senza mai dover guardare in basso. Il massimo per chi ha sempre puntato solo alla salvezza e che negli ultimi anni ha anche penato parecchio per ottenerla.IL TERZO ATTO. Ripartire dalla parte sinistra della classifica non è un rischio, come può anche per un attimo aver ipotizzato Maran. Perché il Chievo ricomincia ogni anno da zero, perché ogni stagione è diversa dall’altra e perché lui stesso ha saputo sempre toccare i tasti giusti. Estraendo dal suo giocattolo solo sostanza quando i quattro punti nelle prime sette giornate di Corini non richiedevano altro che sudore e fatica per risalire la china ma riuscendo benissimo a modificare la struttura del Chievo quando, a bocce ferme, ha potuto plasmare una squadra più brava in fase offensiva e più bella a vedersi, anche dopo l’addio di Paloschi. Maran e il Chievo raccoglieranno un’eredità pesante, con l’organico più vecchio d’Europa che avrà un anno in più e restrizioni che, con le nuove regole, non permetteranno di avere più di 21 giocatori senior perché nessuno occuperà le quattro delle 25 caselle destinate esclusivamente a chi ha giocato nel Chievo per tre stagioni dai 15 ai 21 anni. Il valore aggiunto saranno quindi i giovani del 1995, quelli da prendere in un mercato che però farà inevitabilmente lievitare i prezzi perché nelle stesse condizioni ci sono pure altri club.IL TEOREMA. Ha voltato pagina il Chievo, come riassunto dai rinnovi in serie che faranno diventare il gruppo, parole del presidente Luca Campedelli, «il più fidelizzato di sempre insieme a quello della prima promozione in Serie A». La regola vale per i giocatori ma vale anche per l’allenatore. E quindi per Maran. Lo dice la storia recente del Chievo, che ha richiamato via via Delneri, Di Carlo e Corini. Non a caso l’unico tecnico sondato davvero quando Maran pareva davvero dovesse andarsene all’Atalanta è stato Stefano Pioli, passato da Veronello cinque anni fa. Perché non tutti possono allenare il Chievo. Anche per questo Maran è rimasto. «Prima cambiavamo troppo, per capire il Chievo invece un anno non basta», la massima di Campedelli, che ha avvallato anche la filosofia del diesse Nember di restringere leggermente la rosa rispetto al passato ma di avere giocatori quasi tutti di ugual valore. FUTURO INIZIATO. Campedelli, Nember e Maran spiegheranno oggi le basi del prossimo Chievo nella conferenza stampa delle 12.30 nella sede di via Galvani, dove l’incontro a tre di mercoledì ha chiuso ogni discorso e cancellato qualsiasi dubbio. Con un pugno di mosche in mano è rimasta l’Atalanta, s’è vista chiudere la porta per Paloschi lo scorso gennaio nel mercato di riparazione e adesso per Maran.
(Fonte: L’Arena)
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