Chievo, Meggiorini: “Maran? Spero che resti, ho imparato tanto da lui”
domenica 29 Maggio 2016 - Ore 11:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Spezza una, due, tre lance a favore di Maran. Riccardo Meggiorini fa un passo indietro. Guarda a quel che è stato. All’ultimo Chievo, prima della sua estate. E al suo quasi ex allenatore che però vuole l’Atalanta. «Chi gioca a calcio a certe situazioni è abituato, normale si creino in questo periodo», racconta l’attaccante gialloblù. «Noi giocatori non sappiamo assolutamente nulla, da quando è finita la stagione non ho più sentito il mister. Speriamo resti ma di più non posso dire. Non decidiamo nulla noi».Il «Meggio» ha appena premiato gli studenti di giornalismo che hanno partecipato al ciclo di incontri del Chievo, a scienze motorie. Un attimo per tornare sul suo tecnico: «Dovesse andarsene sappia che lo ringrazierò sempre per quel che mi ha dato: chiaro che io ce l’ho messa tutta ma è altrettanto evidente che Maran mi ha messo nelle condizioni ideali per rendere al meglio. La mia avventura al Chievo di fatto è cominciata proprio con lui. Ho imparato tanto, non solo calcisticamente ma anche a gestire certi aspetti fuori dal campo».Il suo profilo ideale del prossimo allenatore?«Sinceramente certi pensieri non me li faccio solo perché continuo ad augurarmi che Maran possa restare».Chievo a parte, che calciomercato sarà?«È molto presto, tanti devono iniziare a muoversi. Visto dal calciatore sarà, come gli altri, un mercato pieno di nomi che continuano a circolare per due o tre mesi ma tutto questo vortice solo in parte si tradurrà in sostanza. Molti scambi e pochi movimenti. Alla fine qualche colpo lo piazzeranno le grandi. Così il mercato apparirà all’improvviso animatissimo, anche se non è stato così».Cambieranno le gerarchie della Serie A?«In alto sicuramente no, sarà sempre la Juventus la squadra da battere. Normale».Si terrà informato sul mercato?«Come nel resto della stagione. Leggerò i giornali, qualcosa verrò a sapere ma senza ansia. Mi attrae piuttosto il mercato estero, rispetto a quello italiano. È un modo di uscire un attimo dai soliti schemi».Il colpo dell’estate?«Vorrei un top player in Italia. D’accordo il ritorno di Ibrahimovic, quello credo sia scontato. Mi piacerebbe però una new entry, un vero asso. Cristiano Ronaldo e Messi li escludo ma trovarmi davanti una domenica uno come Bale, tanto per dire, mi intrigherebbe parecchio».Le piacerebbe veder circolare il proprio nome? La sua stagione è stata super…«Leggere di Meggiorini che piace a questa o a quella squadra equivarrebbe solo ad un bel complimento, nulla di più. Non mi interessa ai fini pratici vedermi accostato a destra e a sinistra. Non mi alimento di queste chiacchiere, solo io conosco la vera verità. Quella di voler restare al Chievo, dove sto benissimo».Chi vincerà l’Europeo?«D’istinto direi il Belgio, ragionandoci punto sulla Francia: gioca in casa, ha grandi giocatori e ottimi giovani. Meglio però non trascurare Germania e Spagna».Quanta fiducia ha nell’Italia?«Un bel po’, la Nazionale è sempre pericolosa per tutti. Merito della mentalità che Conte ha saputo trasmettere ai giocatori e al gruppo. In un modo o nell’altro l’Italia sa come far strada nelle grandi competizioni, lo dice anche la storia. E sarà così anche questa volta».Mai pensato davvero ad una convocazione?«Avessi continuato al livello dei primi sei mesi avrei potuto alimentare un sogno, perché più di un sogno non è stato. Alla nazionale non ho mai davvero pensato. Aver perso quasi due mesi per infortunio però mi ha tolto ogni possibilità».La giornata ideale di Meggiorini in vacanza?«In bici, quindi in piscina e la sera fra un bell’aperitivo e una buona cena. Semplice. Quando si stacca ci si può concedere quel che durante l’anno è meglio evitare. Lo svago ci sta, così qualche eccesso a tavola. Ma sempre fra pace e relax».
(Fonte: L’Arena)
Commenti
commenti