Udinese-Salernitana, Cioffi: “Il rosso ci ha tagliato un po’ le gambe: fischi del pubblico giusti. Su Samardzic, Ebosele, Kamara…””
sabato 2 Marzo 2024 - Ore 18:05 - Autore: Pietro Zaja
Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa post partita dal tecnico dell’Udinese Gabriele Cioffi, al termine dell’incontro andato in scena questo pomeriggio al BluEnergy Stadium di Udine contro la Salernitana, terminato con il risultato di 1-1: “Festy non aveva dato segnali di particolare nervosismo o scarsa lettura delle situazioni. Il messaggio gli era stato mandato già nel primo tempo e quindi non mi è parso il caso. E’ stata proprio un’ingenuità poi, non era un contropiede, ovviamente mi prendo le mie responsabilità, però mi pare un po’ successivo. Infortunio? Penso fosse più emotivo, non mi sono soffermato. Il coraggio era quello che chiediamo tutti i giorni, se devo analizzare a caldo la partita ho visto la squadra frenata nei primi minuti, poi però ci mettiamo alle spalle Genova, non andiamo nel panico e costruiamo qualche palla gol con Lucca e Lovric. Poi c’è il gran gol di Kamara e non ricordo grandi tiri della Salernitana. Nella ripresa abbiamo avuto più dominio territoriale, volevo cambiare i quinti per mettere gamba e letture con Ehizibue e Zemura, qualche occasione tra Kamara e alcuni momenti sporchi le abbiamo avute, il rosso ci ha tagliato un po’ le gambe. Non era chiaramente la gara che sognavo ma è andata così. Venivamo da cinque punti in tre partite, quindi un momento positivo, la partita di Genova per me è stata una delusione, avrei deciso comunque di cambiare i quinti, di tenere fuori Kristensen anche senza il rosso e di mettere fuori Samardzic che a Genova non ha fatto male, ma per avere più muscoli in mezzo. Lui lo ha capito, arriverà al livello a cui aspira sicuramente. I fischi sono giusti, alla fine giochiamo per i tifosi, ci hanno supportato per tutta la gara, non è contento dello spettacolo dato, giusto che ci fischino, sapendo che amano l’Udinese e quindi è un fischio positivo. C’era voglia di vincere, coraggio di andare verso la porta, in dieci mi dicevano ancora di star tranquillo perchè la volevano andare a vincere. Ci siamo rialzati dopo pareggi taglia gambe, una sconfitta contro il Milan che avrebbe tirato giù un titano. Io non vacillo, li vedo allenare tutti i giorni”.
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