Hellas Verona in B, Toni rimane come vicepresidente? E per la panchina spunta…
venerdì 20 Maggio 2016 - Ore 11:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Luca Toni resterà con noi. Manca il virgolettato ma è Una delle cose che dirà martedì prossimo il presidente Maurizio Setti nella tanto attesa conferenza stampa. «Toni è già uno di famiglia» sarebbe il leitmotiv che circola negli uffici che contano nella sede dell’Hellas in via Belgio. La carica? Non è importante, anche se si parla da tempo di quel ruolo di vice-presidente che dice tutto e dice nulla, visto che l’importante è che luca resti. L’ex capitano del Verona aiuterà la società dal punto di vista dell’immagine e magari pure delle sponsorizzazioni, d’altronde è un “male” di famiglia. Toni sarà fondamentale anche come trade-union fra la squadra ed i vertici del club. Il bomber di Pavullo poi, dirà la sua anche dal punto di vista tecnico. Riccardo Bigon è il responsabile dell’area tecnica e con Luca c’è già grande sintonia. Una notizia positiva per un club che deve chiudere le falle che una retrocessione dolorosa ha inevitabilmente aperto. Si è favoleggiato un po’ troppo sul paracadute, perchè se è vero che l’Hellas intascherà un buona cifra, è altrettanto vero che i costi di gestione del club gialloblù sono almeno il doppio e forse anche più, di Carpi e Frosinone, tanto per restare in tema di flop recenti.Delle tre retrocesse, quella che ha impressionato maggiormente per carattere e atteggiamento è stata senza dubbio il Frosinone. Il Carpi aveva provato a cambiare guida tecnica, mentre il club ciociaro ha dato sempre grande fiducia a Roberto Stellone.Il pole position c’è proprio Stellone. Giovane, affamato e battagliero al punto giusto. Lui ha il physique du rôle giusto per l’Hellas. Provate ad immaginarlo che parlotta in mezzo al campo di Peschiera con il coetaneo Luca Toni. Suggestioni a parte, ha portato un gruppo modesto in serie A e per poco non è riuscito pure a salvarlo. Stellone è un emergente. Gli altri e ce ne sono, al momento un gradino più sotto le preferenze dei vertici del Verona. Si tratta di Roberto De Zerbi, bresciano 37enne che ha vinto una Coppa Italia di serie C col Foggia e sempre con la squadra rossonera è impegnato nei play off promozione per la B. Predilige il 4 3 3 ed è di fatto un discepolo di Mandorlin, ma gioca con la difesa più alta . Dopo Stellone è forse il nome più accreditato per la panchina dell’Hellas. A proposito dell’ex tecnico ancora sotto contratto con l’Hellas, come del resto Delneri, entrambi non verranno più presi in considerazione. C’è voglia di cambiamento in casa gialloblù per questo Bigon avrebbe fatto un chiacchierata anche con Davide Nicola ex di Bari e di Livorno, che diventò famoso quando giocava nel Genoa per aver baciato una poliziotta a bordo campo dopo aver segnato una rete contro l’Atalanta. Il suo calcio è molto intenso come del resto anche quello di Andrea Camplone che lo ha sostituito alla guida del Bari. Si era fatto pur eil suo nome, ma al momento sarebbe stato messo da parte da Bigon. Il diesse gialloblù dopo averlo visto per un pranzo lunghissimo tiene in considerazione anche Alberto Malesani. Il «Male» è il più titolato ed il più esperto degli allenatori in lizza. Piace molto a Setti anche Roberto Boscaglia, mister in carica sulla panchina del Brescia. Lui portò alla ribalta nazionale il Trapani. Agonismo e idee chiare i suoi cavalli di battaglia, per un tecnico che si è fatto da solo sui campi caldi della Sicilia, dopo carriera da calciatore nei dilettanti. Setti e Bigon però non vogliono sbagliare e soprattutto vogliono dar seguito al Verona, inteso come club. La retrocessione, nonostante alianti, paracaduti e deltaplani vari, porterà almeno un quaranta o cinquanta per cento in meno di introiti per l’Hellas: ecco perché retrocedere dalla massima serie è sempre un bagno di sangue, soprattutto per chi inevitabilmente dopo tre anni di A, ha stipulato contratti pesanti. Vendere, risanare per essere competitivi e provare a risalire, ma con giudizio. Tanto in B al Verona tutti i giocatori vogliono venirci. Lo sanno bene sia Stellone che De Zerbi. Loro hanno già lancito lo sprint per la panchina gialloblù.
(Fonte: L’Arena)
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