Chievo, Seculin: “Felicissimo del rinnovo fino al 2019, ma vorrei giocare con continuità…”
martedì 17 Maggio 2016 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Un po’ di vacanza, un viaggetto negli States, il matrimonio con Camilla in calendario, un contratto di altri tre anni in tasca e, soprattutto, la certezza di essere un portiere da Serie A. Non se la passa mica male Andrea Seculin di questi tempi, anzi. La sua terza presenza con la maglia gialloblù, collezionata contro il Bologna, è molto più di una passerella finale. VERSO IL FUTURO. Ha il sapore dell’investitura. Il futuro, in casa Chievo, è suo. Non lo dice soltanto la carta d’identità, lo “raccontano” le sue prestazioni ed il suo talento. Duecentosettanta minuti abbondanti tra San Siro, contro l’Inter, l’Olimpico di Torino ed il Bentegodi, bastano e avanzano per capire che Seculin è pronto. «Ho giocato poco, è vero», ammette il portiere dopo l’ultima partita dell’anno, «ma penso di aver approfittato al massimo di ogni opportunità che mi è stata data. Sono contento delle mie prestazioni, per il prossimo anno si vedrà». Non ha fretta Andrea, si gode il momento e pregusta un’annata da protagonista. «Dove? Buona domanda. Giocare è bello, lo sappiamo tutti. Fare esperienza aiuta, ed anche avere la possibilità di sbagliare ti permette di crescere. Vivere tutto questo con un ruolo da titolare sarebbe il massimo, dà un sapore diverso alle domeniche. Ora vediamo, ne parlerò con la società e troveremo la soluzione migliore sia per me che per loro».Chiaramente, l’idea è di rimanere nella massima categoria ma, un eventuale prestito in cadetteria con garanzie da “numero uno”, stuzzica lo stesso. «Certo, dopo aver assaggiato la A è dura scendere di livello, però, se ci sarà da fare uno sforzo per poter giocare con continuità, lo farò».QUESTIONE DI GRUPPO. Insomma, un passo alla volta. Con umiltà, sì, ma anche fermezza, volendo sempre provare a crescere professionalmente. In questo senso, il rinnovo appena firmato, con scadenza a giugno 2019, è un segnale piuttosto lampante. «Al Chievo mi trovo molto bene e sono felicissimo di aver sottoscritto il nuovo accordo. Siamo un ottimo gruppo, si è visto chiaramente durante tutto l’anno. Sono dei ragazzi fantastici, è un piacere lavorare con loro. Anche con Bizzarri, un grandissimo professionista dal quale poter imparare durante tutta la settimana. È stato anche questo il bello della mia stagione. Stare dietro e rubare i segreti del mestiere ad un portiere del suo livello. Siamo un bel trio, anche con Bressan. Li ringrazio tutti». Anche Seculin, dunque, “preme” sul tasto della compattezza. Un insieme di giocatori affiatati, legati tra di loro, non solo professionalmente. Il segreto del Chievo che tocca quota cinquanta è anche questo. «Sono davvero tanti punti», conferma sorridendo. «Dopo le ultime stagioni, abbastanza travagliate, siamo riusciti a regalarci un campionato molto tranquillo, senza patemi d’animo. Per una realtà come quella clivense, non è mica poco». GRANDI EMOZIONI. Andrea è diventato grande, in tutti i sensi. Riavvolgendo il nastro dell’annata, se ne accorge anche lui. «L’esordio in Serie A è stato elettrizzante». L’attesa, l’ansia e poi la partita. Al Meazza, la Scala del calcio. «Direi che per fotografare al meglio questi mesi potremmo prendere una qualsiasi delle parate sfoderate contro l’Inter. Un gran bel ricordo che porterò sempre dentro di me». In quella sfida di febbraio ci volle un acuto dell’argentino Icardi per “sfondare” e il Chievo uscì sconfitto. Quattro giorni più tardi, contro il Torino, arrivarono i “suoi” primi tre punti ma un gol di Benassi gli guastò la festa. Contro il Bologna, invece, porta inviolata, per la prima volta in A. «Non è mica stato facile, soprattutto per via della pioggia», conclude Seculin. «Poi, per un portiere, non è mai facile rientrare dopo tre mesi e riprendere come se nulla fosse successo. Per questo sono contento». Lo è anche il Chievo, ne siamo sicuri. E Seculin, adesso, si prepara a prendere per mano il suo destino. Per la gloria, per se stesso.
(Fonte: L’Arena)
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