Chievo-Bologna, passerella finale per Pellissier e compagni: è l’ultima di Maran?
domenica 15 Maggio 2016 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
L’ultima sera in compagnia del Chievo. Sarà serata di applausi, sorrisi e sospiri. Chiude una stagione straordinaria. I ragazzi di Rolly Maran hanno regalato gioie e divertimento. Mai in discussione la salvezza. Calcio frizzante, concreto, pure spettacolare. La vittoria ottenuta all’alba del campionato contro la Lazio può essere usata come fotografia di un torneo esaltante.SENZA LIMITI. Maran ha varato il Chievo «no limits». Una metamorfosi lenta ma inarrestabile che ha portato i gialloblù a diventare altra squadra rispetto al passato. Il Chievo ha forte identità, pensa da provinciale, gioca da grande. Il merito di Rolly è stato quello di potenziare i valori inespressi di un gruppo che oggi la società ha pensato di fidelizzare per il futuro immediato. Piovono rinnovi. La campagna acquisti del diesse Luca Nember è già partita da tempo.SOLIDITÀ. La parola d’ordine è: consolidamento. Chi è da Chievo, resta. E prolunga. Spesso e volentieri con scadenza pluriennale. Il presidente Luca Campedelli si è riscoperto in questa ultima settimana perfetto canzoniere del suo Chievo. Rinnovi a getto e riflessioni per il domani. Una ancora da affrontare: il futuro di Maran.Il Chievo lo vuole tenere ancora a lungo. E ha ragione. Altri due anni di contratto in tasca più opzione per le due stagioni successive. Come dare torto al club di via Galvani? ROCK AND ROLLY. L’allenatore ha operato molto bene. E, risultati a parte, ha consegnato al club di Campedelli certezze sul piano del gioco, della resa e della continuità. Piace al presidente. Piace pure a chi guarda da fuori e pensa a lui come possibile timoniere in mari non necessariamente tempestosi. L’argomento del giorno, per forza di cose, resta necessariamente questo. E il discorso va al di là di qualsiasi formalismo legato a contratti già depositati. Maran è punto di partenza per il futuro. Ma il Chievo dovrà capire a breve se questa storia potrà davvero continuare anche per la prossima stagione senza particolari intoppi. Campedelli, comunque, è stato anche troppo chiaro. Chiude il campionato e gli amici si ritrovano. Magari a tavola, oppure nelle stanze ovattate di Veronello, per parlare del sole dell’avvenire. E, dunque, presto si saprà anche del futuro di Maran.VETRINA. Quella di stasera sarà passerella anche per lui. Addio o semplice arrivederci? Sarà il tempo a dirlo. Raccontata questa storia, c’è la partita. Che conta per le statistiche, pure per l’orgoglio e che dovrà consegnare al Chievo un finale lieto. I ragazzi di Rolly sono fermi a quota 49 punti. La quota 50 mette voglia. E considerate pure le numerose assenze, i 90′ serviranno a molti ragazzi come ideale vetrina. Per se stessi, per il domani.ASSENZE. La conta è presto che fatta. Non saranno sicuramente della partita Dainelli, Frey, Birsa, Pepe, Cesar, Gobbi, Radovanovic e Castro. Le scelta di campo appaiono abbastanza scontate. Ma in questa ultima uscita stagionale del Chievo potrebbe esserci spazio anche per una componente romantica che va al di là, in ogni considerazione, di ogni valutazione maturata in questi ultimi giorni sul campo.PELO CENTO. E il pensiero va, per forza di cose, a Sergio Pellissier. Il capitano è fermo a quota 98 gol in serie A con la maglia del Chievo. Il traguardo delle cento reti è vicino, molto vicinoi. E gli ultimi novanta minuti di campionato contro il Bologna potrebbero permettere a Pelobomber di trovare gli acuti necessari per rendere perfetta la sua stagione e pure quella del Chievo. Pellissier, oggi più che mai, è icona sacra del team della Diga. Essenziale nell’essenzialità. Punto di riferimento fuori e dentro al campo. Lui è presente, lui è Storia. Ragazzi come Floro, Meggiorini e Inglese rappresentano il futuro. Ma Pellissier non è polvere sacra da consegnare all’urna degli Eroi. No, Sergio è ancora un guerriero che ha fatto della costanza e della rabbia agonistica i suoi punti di forza. Manca poco per renderlo immortale. Due reti stasera al Bologna valgono per la storia. E per un finale di stagione ancora più dolce.
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