Udinese-Carpi, De Canio: “Io un vincente? No, di più. E non ho ancora parlato con la società…”
domenica 15 Maggio 2016 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
«Già sedici anni fa commisi un errore, me ne assunsi la responsabilità, e questa volta non vorrei cadere nella stessa condizione. Tutti noi dobbiamo cercare di onorare il giocatore nei migliori dei modi, ma c’è una partita da giocare e quindi valuterò il da farsi a seconda della situazione. Non c’è nessuna scaletta preordinata e quello che mi interessa sapere è che il giocatore possa quanto meno scendere in campo. Poi, per fare una bella festa occorre prima fare una bella partita e un bel risultato, in modo da festeggiare nel migliore dei modi». Preannuncia il gran finale Gigi De Canio, che anche se non lo dice, e non lo nomina, schiererà Di Natale solo al tramonto della sfida al Carpi, ultimo atto che con tutta probabilità segnerà anche il passo di addio dello stesso tecnico lucano all’Udinese. E anche in questo caso il “Deca” lo ha fatto capire, usando però ben altre parole, a difesa del suo operato. «Non è che mi sento un vincente, ma di più. Sento di avere fatto un ottimo lavoro, sono sereno ed estremamente soddisfatto. Ricordo le parole dette quando arrivai, c’era scetticismo, ma io sapevo che ce l’avremmo fatta. La salvezza l’abbiamo raggiunta con una giornata di anticipo mantenendo la distanza di sicurezza dalla zona pericolo e valorizzando anche alcuni elementi, quindi mi ritengo soddisfatto, anche se mi sembra che siamo in un’atmosfera da funerale, come se avessimo fatto più danni che altro». Parole rivolte dritte ai tifosi e, soprattutto, alla proprietà con la quale De Canio non ha ancora parlato. «Non ho avuto contatti con nessuno. La proprietà è stata impegnata e non abbiamo avuto modo di parlare». Poi, ecco il ritorno all’ultima partita per la quale De Canio non annuncia cambiamenti di modulo. «Non è il tempo di fare esperimenti, poi vedremo a partita in corso, ma abbiamo le caratteristiche per non snaturarci. L’aria di festa? Noi non l’abbiamo vissuta, semmai il contrario. Abbiamo trascorso la nostra solita settimana con l’impegno di sempre. Abbiamo da onorare la nostra partita e la dignità di ognuno di noi, e quella dei compagni che smettono con l’Udinese».
(Fonte: Messaggero Veneto)
Commenti
commenti