Udinese, non solo Totò: domenica salutano anche Domizzi e Pasquale
venerdì 13 Maggio 2016 - Ore 13:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Non solo Totò. Domenica sera l’Udinese saluterà altri due giocatori che hanno fatto la storia del club friulano negli ultimi otto anni. Non hanno segnato valanghe di gol come Di Natale, non hanno acceso la fantasia dei tifosi con colpi a effetto,ma sono stati pedine importanti in campo e riferimenti preziosi in spogliatoio per i giovani stranieri che sono planati in Friuli da tutte le parti del mondo. Insomma, hanno fatto parte di quello “zoccolo duro” indispensabile per una società che pretende di far inserire nel più breve tempo possibile i giovani e valorizzare il loro potenziale tecnico. Domizzi e Pasquale hanno qualcosa in comune. Entrambi sono arrivati a Udine nell’estate del 2008, entrambi hanno nel sinistro il piede “buono”, entrambi hanno vissuto le stagioni d’oro dell’era Guidolin ed erano in campo la notte del 4 ottobre 2012 quando i friulani vinsero sul campo del Liverpool. Domizzi provocò l’autogol del 2-1 a favore dell’Udinese, Pasquale firmò il 3-1 con una rasoiata di sinistro a finalizzare un dolce assist di Totò. Domizzi è diventato un idolo della curva. Per quel suo modo un po’ aggressivo di intendere calcio. Chiaccherone – anche troppo – con gli arbitri, ruvido e “cattivo” con gli avversari («spacca Lavezzi, Domizzi spacca Lavezzi») uno dei cori più usati dalla curva quando l’Udinese sfidava il Napoli. Maurizio ha saputo farsi apprezzare anche per le sue qualità di difensore: bravo nell’anticipo, nella lettura anticipata delle varie situazioni. E per la disponibilità dimostrata fuori dal campo quando gli è stato chiesto di partecipare a iniziative a sfondo benefico o solo andare nelle scuole a parlare della sua professione. Personalità diversa quella di Pasquale. Più riservato fuori dal campo, meno plateale ma non così meno energico di Domizzi quando era il momento di far sentire i tacchetti sulle caviglie degli avversari. Il ricordo più bello della sua avventura con l’Udinese è sicuramente legato alla magica notte di Anfield. Quel gol al Liverpool e quel suo sguardo quasi stupito è rimasto negli occhi e nel cuore di tutti quelli che vogliono bene all’Udinese. Pasquale è stato il classico giocatore di rendimento. Non ha mai giocato da 8, ma raramente ha steccato partite. Negli anni si è giocato il posto con i vari Armero, Gabriel Silva e Adnan. Nessuno di questi ha mai dato più garanzie di lui in fase difensiva. E alla fine il suo buon numero di presenze l’ha sempre messo assieme. In serie A con l’Udinese ha giocato 133 partite segnando 4 gol (tre nella sola prima annata). Domizzi in campionato di presenze ne ha messe assieme 168 con 6 reti. Quest’anno hanno giocato pochissimo più per scelta tecnica che per problemi fisici. Sono in scadenza di contratto,ma entrambi vorrebbero continuare a giocare. Dovrebbero farlo anche domenica sera. Il condizionale riguarda Domizzi che non è al meglio dopo i 90’ di Bergamo dove è stato tra i migliori. In ogni caso il Friuli farà bene, nella magica notte di Totò, di ricordarsi anche di loro. Meritano un grazie.
(Fonte: Messaggero Veneto)
Commenti
commenti