Roma-Chievo, Perrotta: “La Diga è sempre casa mia! E Rigoni mi ha sorpreso…”
domenica 8 Maggio 2016 - Ore 11:30 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Campione del mondo cresciuto a Veronello, prima di una vita alla Roma e di diventare uno dei centrocampisti più forti della sua epoca. Simone Perrotta è sempre una scarica di adrenalina, come i suoi inserimenti furiosi nel primo Chievo di Serie A. Perrotta, giudizio sulla stagione del Chievo?«Ho visto una grande squadra e ottime partite. Il Chievo è stato guidato egregiamente da Maran, che ha confermato tutto quel che di positivo aveva fatto a Catania. Brava anche la società nell’allestire un organico ancora una volta mix perfetto fra giocatori di esperienza e giovani con tanta voglia di emergere». La base italiana quanto ha inciso?«Il bello al Chievo è sempre stata la grande empatia che si è puntualmente creata fra giocatori e non solo. Il senso di appartenenza diventa fondamentale soprattutto nei momenti di difficoltà, altrimenti in certi casi si corre il rischio che ognuno pensi al proprio orticello. A quel punto certe annate non le risollevi più». Castro è un po’ Perrotta?«Non mi sono mai piaciuti i paragoni, di sicuro Castro è un grande giocatore che sa abbinare qualità ad una grandissima quantità mettendo tutto al servizio dei compagni. Gli ho visto segnare dei grandissimi gol, io di grandissimi gol invece mi sa che non ne ho segnato nemmeno uno…». Il giocatore del Chievo che l’ha più sorpresa?«Nicola Rigoni, perché sta diventando forte quanto il fratello Luca. Non è facile crescere quando hai in casa un altro calciatore con cui i paragoni sono inevitabili soprattutto se l’altro è più affermato di te. Lui invece è riuscito ad estraniarsi da tutto e ad andare avanti per la sua strada. Per me Rigoni avrà un futuro importante, uno certamente da tenere d’occhio». Il record, anche suo, dei 55 punti nel secondo anno di A per stavolta è al sicuro?«Non sono mai stato attento a certe classifiche, mi fa piacere che il Chievo stia facendo bene ma il discorso vale non solo per quest’anno ma da quando sono andato via. Questa la sento sempre casa mia».
(Fonte: L’Arena)
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