Atalanta-Udinese, Reja: “Faremo una partita vera, per lo sport e per il calcio”
domenica 8 Maggio 2016 - Ore 10:30 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Non sarà mai una partita come tutte le altre quella contro l’Udinese per Edy Reja, dichiaratosi tifoso bianconero da lunga data. Ma se è vero che al cuor non si comanda, è altrettanto vero che l’allenatore goriziano è prima di tutto un “signor professionista”. Reja, arriva un’Udinese inguaiata e non ancora in salvo. La sorprende la posizione in classifica dei bianconeri? «Certo che sono stupito. Per valori tecnici e prestanza fisica l’Udinese è squadra da centro classifica, e sono molto sorpreso di vederla ancora in lotta per la salvezza. Mi rendo conto però che ci sono stagioni complicate, nelle quali per mille ragioni le cose vanno per il verso sbagliato». Una flessione di risultati che ha portato anche al cambio di allenatore. «Appunto. In questi casi succede che cambiano le scelte, i modi di lavorare, e finisci per faticare più del previsto. Ma lì a Udine c’è una società modello, con lo stadio rifatto, un modello di calcio che tutti in Italia imitano. L’Udinese è da serie A e io ho ammirazione per quello che ha fatto la famiglia Pozzo nella storia della città e del Friuli. E inoltre la squadra ha dei valori». Quindi a suo parere l’Udinese si salverà? «Secondo me per l’Udinese sarà decisiva l’ultima partita in casa col Carpi. Sarà quella la sfida che deciderà la salvezza dell’Udinese, a prescindere dai risultati di Bergamo». Lo dice perché vuole vincere? «Noi siamo salvi, me ne rendo conto, e l’Udinese cerca ancora punti, ma l’Atalanta in casa gioca sempre per vincere, in qualsiasi condizione ci si trovi. In più giocheremo davanti a ventimila spettatori, sarà una festa tutta nerazzurra con il commiato al calcio di capitan Bellini. Non esiste un pomeriggio di gita, faremo una partita vera. Per lo sport e per il calcio». Reja, in settimana si è parlato di turnover: conferma? «No, giocheranno i titolari, cioè la migliore formazione possibile, anche perché avremo addosso gli occhi di tutte le altre squadre in lotta per la salvezza». In questa sfida mancherà Di Natale… «Da una parte avrò un problema in meno nella fase difensiva, ma dall’altra mi spiace perché Totò è l’attaccante perfetto, un esempio incredibile per insegnare i movimenti agli attaccanti e ai difensori. Avrò mostrato mille volte i suoi filmati. E adesso che va di moda Totti, mi spiace che voglia mollare. Al calcio servono i campioni come lui». Impossibile non chiederle come mai Edy Reja da Lucinico, che ha girato tutta l’Italia, non abbia mai allenato i bianconeri. «Questo me lo chiedo anch’io quando incontro l’Udinese da avversario, e mi rispondo sempre che non si è mai verificata la congiuntura giusta. Abbiamo parlato tante volte con i Pozzo, ma non siamo mai andati a stringere. È capitato anche pochi anni fa, ma lasciatemi dire che non si sa mai e che c’è ancora tempo».
(Fonte: Messaggero Veneto)
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