Mestre, Serena: “L’unica certezza sul Baracca è che il 26 febbraio non si giocherà lì”
mercoledì 15 Febbraio 2017 - Ore 18:59 - Autore: Staff Trivenetogoal
Presidente Serena, innanzitutto un’analisi sulla partita di domenica scorsa, disputata a Chioggia contro la CareniPievigina.
“È stata una partita non semplice, vinta con un risultato piuttosto rotondo, contro una squadra che era messa bene in campo ed ha fatto la sua partita perché, giustamente, ha dato tutto. E non è facile per nessuno giocare contro dieci avversari che si chiudono. Comunque mi auguro che la nostra serie positiva continui a tempo indeterminato. Adesso, nella situazione in cui si trova il Mestre, può essere facile credere che questa squadra ormai abbia la “pancia piena”: niente di tutto ciò. D’altronde, come dico sempre al mio staff, anche noi dobbiamo dare sempre tutto e non dobbiamo dare nulla per scontato, perché di scontato non c’è proprio nulla. Nonostante la nostra situazione in classifica, noi giochiamo di partita in partita, non facciamo calcoli e giochiamo come se fossimo noi a doverci salvare. Questa è la determinazione e la cattiveria agonistica che dobbiamo metterci sempre, senza mollare di un centimetro”.
La prossima gara la disputerete ad Este. Che partita prevede?
“Sarà un’altra partita difficile con un altro avversario ostico, il quale sta vivendo un buon periodo in termini di risultati, e quindi lo affronteremo come tutti gli altri, quindi con spirito giusto, cioè con l’atteggiamento di chi vuole fare il risultato a tutti i costi, comunque consapevoli del valore dell’avversario e quindi ci metteremo tanta umiltà e rispetto”. Un suo giudizio complessivo su quest’incredibile stagione del Mestre.
“Non posso che essere felice e soddisfatto, perché i risultati sono anche suffragati da un bel gioco, e spesso le due cose viaggiano a braccetto, perché chi gioca bene spesso ottiene anche risultati. Il Mestre di quest’anno credo proprio ne sia una prova. È chiaro che se di domenica in domenica riusciremo a mantenere questo distacco dalle inseguitrici, potremo dire che stiamo lottando per i nostri obiettivi, anche se finora la matematica non dice ancora che li abbiamo raggiunti. Ad ogni modo dobbiamo mantenere una serenità interiore unitamente alla rabbia agonistica, e mi sembra che la mia squadra ce la stia mettendo, oltre alla serietà e alla professionalità”.
Se proprio vogliamo trovare un neo, anche se non dipende da voi: la questione Baracca. A che punto è la situazione?
“Sono passati tanti mesi e nel frattempo sono stati spesi molti soldi da parte della società, e ci auguriamo che da qui a brevissimo ci sia la possibilità di tornare a giocare al Baracca che è il nostro stadio. Ormai è da un anno e mezzo abbondante che dobbiamo girovagare per i campi limitrofi e quindi, come dico io, il Mestre è una squadra che gioca in trasferta ogni domenica. Mi auguro, perché comunque i lavori sono terminati, che al più presto l’apposita Commissione Vigilanza Spettacolo dia il tanto sperato esito favorevole, quindi che venga data l’agibilità. Si tratta di una vicenda alquanto singolare e complicata, anche perché il fatto di ridare, ad un impianto che ha cento anni, l’agibilità secondo i parametri del 2017, è molto difficile e dispendioso sotto tutti i punti di vista. Quindi mi auguro che ci sia buon senso da parte di chi dovrà decidere l’esito finale”.
Si hanno notizie se il 26 febbraio si tornerà finalmente a giocare lì?
“No, questo lo escludo. L’unica certezza è proprio che il 26 non si giocherà al Baracca. Sul resto permane riservatezza ed attendiamo sviluppi”.
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