Atalanta-Udinese, si punta al recupero di Kuzmanovic e Widmer. E scatta la partenza anticipata…
mercoledì 4 Maggio 2016 - Ore 09:30 - Autore: Gabriele Fusar Poli
«Non può essere la pesante sconfitta, anche se generata da una prestazione davvero negativa, a modificare il mio pensiero. Ero e rimango fiducioso sulle possibilità che i ragazzi hanno di rimanere in A. Dobbiamo salvarci con serenità e attenzione, nel rispetto della forza degli avversari ma anche delle reali capacità dimostrate in queste sei settimane». È quanto ha dichiarato ieri Gigi De Canio, che dopo un summit con la proprietà si è rimboccato le maniche in vista dell’esame di Bergamo. Della sua squadra si fida (quasi) ciecamente e cerca di caricarla nella giusta misura, non come avvenuto in occasione della sfida con il Torino. Ora non c’è più margine di errore, anche se nella volata con Carpi e Palermo stanno peggio queste due squadre cui possono anche non bastare quattro punti su sei per evitare la caduta. In realtà l’Udinese non deve fare la corsa sugli avversari, deve cercare di ritornare l’undici spavaldo e cinico che ha battuto Napoli e Fiorentina; anche la squadra ammirata a Reggio Emilia contro il Sassuolo, tanto che se dovesse ripetere quella prestazione difficilmente ne uscirebbe con le ossa rotta dalla sfida contro gli orobici di Edy Reja.
ANALOGIE – Come un anno fa, l’Udinese è protagonista di un girone di ritorno dopo aver virato a quota 24 proprio come nella scorsa stagione; solo l’Empoli ha conquistato un bottino meno pingue, ma la differenza sta che la formazione toscana mai si è avvicinata pericolosamente al baratro. I 14 punti in 17 gare sono non hanno bisogno dei se o dei ma, considerando che da gennaio l’infermeria si è svuotata e la società ha rinforzato la rosa con Hallfredsson, Balic, Matos e Kuzmanovic che si sta rivelando l’indispensabile leader dei bianconeri. Mancano ancora tre punti per eguagliare il magro bottino con cui l’Udinese un anno fa concluse il cammino, ma la differenza sta che era dal 2002 che l’Udinese a 180′ dalla fine non si trovava a dover lottare per la sopravvivenza. Allora fu determinante il successo di Lecce, 2-1 (doppietta di Di Michele); è altrettanto determinante fu il successo per 1-0 conseguito l’anno prima a guarda caso a Bergamo, sempre al penultimo atto del lungo cammino grazie a un rocambolesco gol di Muzzi.
RIPRESA – La squadra è tornata a lavorare ieri pomeriggio. Kuzmanovic (affaticamento agli adduttori) e Widmer (problemino al polpaccio) hanno svolto un allenamento personalizzato, come Di Natale che è ancora indisponibile per i postumi di un problema al gluteo; entrambi sono recuperabili per domenica. Per quanto riguarda Armero, pure lui annunciato non al meglio della condizione fisica, prima si è allenato con il gruppo e poi a parte, ma anche lui dovrebbe essere dichiarato abile per l’Atalanta.
PARTENZA ANTICIPATA – La squadra bianconera raggiungerà Bergamo venerdì pomeriggio dopo aver svolto in sede al mattino la seduta preparatoria.
(Fonte: Gazzettino, edizione di Udine)
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