Campodarsego, Fabio Lauria: “Con le gambe contro il Mestre, con il cuore al Penzo”
martedì 24 Gennaio 2017 - Ore 20:50 - Autore: Staff Trivenetogoal
Ben 14 goal in 20 partite finora disputate. Parliamo di Fabio Lauria (nella foto tratta dal sito www.fabiolauria.it), attuale capocannoniere del Girone C del campionato di Serie D, che da quest’anno veste la maglia del Campodarsego, attualmente terzo in classifica. “Annata abbastanza prolifica. Sono contento perché comunque i miei goal stanno servendo alla società per raggiungere i nostri obiettivi. Certo, siamo un po’ lontani dal primo posto, però avendo la Triestina a solo tre punti di distacco siamo un po’ in linea con quello che ci ha chiesto e ci chiede ogni giorno la società”.
A livello umano e professionale che tipo di ambiente è quello del Campodarsego? “E’ un ambiente che si sta creando da qualche anno. E’ una famiglia, una società costruita su basi solide e con un Presidente, Pagin, che tratta tutti come familiari. Ed in questo momento, secondo me, si stanno strutturando per poter ambire a qualcosa di più importante, che potrebbe essere la Lega Pro. Già l’anno scorso hanno dato del filo da torcere al Venezia, quest’anno stiamo incontrando comunque un Mestre che sta facendo tantissimi punti, però, a mio avviso, con la gente che abbiamo, che sa fare il proprio dovere, possiamo toglierci delle soddisfazioni”.
E a proposito di Mestre, domenica prossima riflettori puntati sul big-match della giornata. “Sarà una partita importantissima da ambo le parti. Ricordiamo però che noi siamo gli unici che sono riusciti a batterli finora, proprio nella gara d’andata. Incontreremo una squadra che dall’inizio dell’anno sta avendo una grandissima continuità, costruita molto bene, con giocatori molto importanti, ed hanno un grandissimo impianto di gioco, quindi vanno rispettati per quello che stanno facendo. Ovviamente noi, forti del risultato dell’andata, in cui abbiamo trovato le soluzioni giuste per poterli sconfiggere, andremo lì a fare la nostra partita. Il tutto rispettando quello che sta facendo il Mestre”.
Quel giorno sarai un po’ combattuto, perché dovendo giocare non potrai essere al Penzo, dove si giocherà Venezia-Parma e ci sarà una parte del tuo cuore. “Mi dispiacerà tantissimo non potervi assistere. Se fosse rimasta programmata per lunedì sarei andato sicuramente, anche se trovo che per i tifosi sia stato giusto spostarla alla domenica. Ma è una partita che comunque mi appartiene, appartiene al mio passato. A Venezia tutti sanno quello che ho fatto, quello che ho lasciato. Ho vinto due campionati, sono stato il capitano, in quella città mi sono anche sposato, quindi ci ho lasciato una parte di cuore. A Parma idem, è stata una tappa bellissima, fondamentale della mia carriera. Anche quella è stata una piazza che mi ha dato tanto, con un affetto, da parte dei tifosi, i quali ancora oggi mi chiamano, alcuni vengono anche a vedermi giocare a Campodarsego, mi hanno fatto una bella sorpresa alla presentazione. Comunque sia, il mio cuore è diviso in due. Ma soprattutto, sono contentissimo perché sono due squadre che meritano assolutamente, quantomeno, di salire in serie B, perché hanno tutte le potenzialità. Ovviamente so che vincerà solo una, però sono convinto, anche per il mercato di riparazione che hanno fatto entrambe, che saranno le assolute protagoniste della vittoria finale e dei play-off”.
Si preannuncia una partita assai combattuta, perché il Venezia è capolista, ma il Parma si è rafforzato tantissimo. “Va detto che il Venezia, in questa prima parte del campionato, è stato la squadra più costante di quelle che stanno lì davanti, e proprio la costanza è ciò che ha fatto la differenza, e con gli innesti che ha fatto si è ulteriormente rinforzato. Il Parma ha avuto un periodo difficilissimo, perché anche facendo punti rischiava sempre, però poi ha invertito la rotta, con il cambio dello staff tecnico, affidandosi al diesse Faggiano e a Mister D’Aversa, e si vedono i frutti. E’ una squadra che adesso dimostra di voler vincere sempre, di avere una grandissima potenza. Mi auguro che sia una bellissima partita, di spessore, anzi di categoria superiore, perché ha tutte le carte in regola per esserlo”.
Te la senti di fare un pronostico? “Sono veramente in difficoltà a farlo, anche perché l’accoglienza che ho avuto in ambedue queste città è stato molto particolare. Io mi baso sull’affetto e su quello che io ho dato a loro e che loro hanno dato a me. Poi sono stati anni, due a Venezia ed uno a Parma, dove abbiamo vinto praticamente tutto. Il mio augurio è di vederle entrambe in serie B, perché per quello che stanno dimostrando, per gli sforzi economici, per la qualità delle rispettive piazze e società, è il minimo che possa auspicare per loro”.
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