Trento, Trainotti: “Sono venuto in Eccellenza, adesso sono di nuovo in C: è una scommessa vinta”
giovedì 22 Luglio 2021 - Ore 18:14 - Autore: Staff Trivenetogoal
di Massimiliano Cordin
Andrea, ci ritroviamo qui a Masen di Giovo, come sta andando questo inizio di ritiro?
“Siamo partiti bene. Il mister, essendoci stato anche lo scorso anno, lo conoscevo già e quindi sapevo già le sue tipologie di allenamento. Ora si comincia con i nuovi ragazzi, dobbiamo insegnare loro quello che vuole anche il mister. Sicuramente servirà ancora qualche innesto, ma per il resto siamo pronti per affrontare questa nuova avventura”.
Hai già avuto modo di conoscere gli ultimi giocatori arrivati?
“Vincenzo Ferrara lo conoscevo già, abbiamo giocato assieme a Verona. Anche Riccardo Barbuti si è già fatto vedere in questi primi allenamenti. Riccardo ha sempre fatto la serie C e anche lo scorso anno ha segnato 9 gol al Fano. Tra di loro si conoscono, quindi, sanno già come completarsi a vicenda.
I ragazzi più giovani, che sono arrivati in questi giorni, sia a livello fisico che a livello tecnico sono forti.”
Ormai questo è il tuo terzo anno qui al Trento
“Non era scontato venire a Trento in Eccellenza. È stata una scommessa ed una scelta di vita. Adesso, è fin troppo facile dire che è stata una scommessa vinta. Quando sono arrivato, le prospettive di fare qualcosa di importante c’erano, ma vincere la serie D non è mai semplice”.
Da capitano, e da Trentino, quali sensazioni hai nel riportare il Trento dopo tanti anni nella terza categoria nazionale?
“Una bellissima sensazione, da trentino l’ho anche vissuta in maniera amplificata. Rispetto a quando ero a Mantova, qui sento un calore particolare”.
C’è qualcosa dello scorso anno che sarà importante portare in serie C?
“Lo spirito del gruppo sarà un elemento fondamentale. Lo spirito che ha creato, già lo scorso anno, il mister dovremo essere bravi a mantenerlo. Poi, dovremo alzare l’asticella. La conferma del mister ha fatto sì che tanti ragazzi rimanessero qui a Trento. Penso che questa sia stata la scelta giusta”.
C’è una partita che sentirai particolarmente il prossimo anno?
“Quest’anno ci saranno tante belle partite, io ho giocato sia con il Mantova che con la Virtus Verona. Per una rivincita mia personale, forse, direi con la Virtus Verona. Sono, invece, contento di ritornare a Mantova, dove ho trascorso un periodo molto positivo della mia carriera. Dunque, sicuramente, sia quella contro la Virtus Verona che quella contro il Mantova, saranno due partite che sentirò particolarmente. Anche il match contro il Sudtirol, però, essendo un derby, sarà speciale”.
Cosa cambia dalla serie D alla serie C? Con quale spirito la affronti?
“Da parte mia c’è tanta contentezza, per essere tornato in C. Sono anche tranquillo perché penso di poterla fare. Avrò, sicuramente, più responsabilità rispetto a qualche anno fa, però questa cosa non mi preoccupa, penso di essere in grado di reggere questa responsabilità”.
Lo scorso anno non c’è stata la possibilità di avere il pubblico al Briamasco, quest’anno ci si augura tutti che i tifosi possano tornare, invece, allo stadio. Cosa prometti loro e allo stesso tempo cosa chiedi a loro?
“A loro chiedo innanzitutto di venire allo stadio. Penso che la squadra meriti una tifoseria presente durante le partite. Posso promettere che la squadra non mollerà mai, perché non è nella mentalità del mister. Chiedo, inoltre, che – se arriveranno momenti difficili – la tifoseria ci stia molto vicina. Se verranno 1000/2000 persone allo stadio, queste possono fare la differenza. Non è detto che tutti – soprattutto i giovani – riescano a tenere la pressione e magari, per questo, se i tifosi non saranno bravi nell’incitarci sempre, potranno commettere degli errori”.
Commenti
commenti