Caos Treviso, anche Dondi pensa di mollare: “Io ho rispettato le regole, Nardin no!”
giovedì 5 Gennaio 2017 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Il Treviso è sempre più nel caos: ora pure Dondi, se Nardin nelle prossime ore non sbloccherà la situazione, pensa di ritirarsi. La squadra non c’è, o meglio restano i soli juniores: l’Istrana ha respinto la richiesta di spostare la partita e non è detto che domenica i ragazzini saranno ancora disposti a giocare.
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Anche Claudio Dondi si è accorto di dove è capitato e sta perdendo la pazienza: «Davvero non capisco. Anche ieri dopo aver sentito Ruzza ho chiamato Nardin 3-4 volte su quella scrittura privata per la quale io mi accollerei i debiti dell’Acd per avere la manleva. Diceva che era stato via e non aveva potuto leggerla, gliel’ho inviata due volte: sto ancora aspettando che mi risponda. Lui continua a dire che ha pagato qui e là, a me risulta che non ha pagato nulla, al che gli ho detto: “a questo punto portami le quietanze, oppure chiamiamo i giocatori”. Io non voglio passare per colui che millanta, e anche Vissoli non s’è messo d’accordo sui soldi. Vorrà dire che Nardin, che non è mai andato in Federazione a togliersi da presidente e che non mi ha mai concesso la password, si tiene il Treviso e si pagherà i suoi debiti. Se io concordo che una società vale 20 mila euro, quelli sono, non 30 o 40 mila». E a quel punto il Treviso cesserà di esistere. «Ma se Nardin è l’unico a poter rispondere in Federazione io che ci posso fare? Non posso mica pagarli io i suoi debiti al di fuori del Calcio Treviso».
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«I tifosi diserteranno le partite ed hanno ragione. Oltretutto c‘è un danno anche a livello calcistico: gli svincolati erano tutti tesserabili ma Nardin dopo le dimissioni non li poteva nemmeno svincolare. Qua ci sarebbe da far causa alla Figc, ne potrebbe uscire un casino che non finisce più e forse salterebbe anche qualche testa: non possono accettare una presidenza se ci sono dei verbali attestanti che Tiziano e Stefano Nardin si sono dimessi. Lo ripeto: io ho rispettato le regole e da questa storia, se deciderò di uscirne, lo voglio fare a testa alta».
(Fonte: Tribuna di Treviso. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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