Atalanta-Chievo, caccia al settimo risultato utile di fila. E solo la Juve fa meglio…
sabato 23 Aprile 2016 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
L’unica a tenere il passo della Juventus. Il Chievo senza limiti ha avuto anche l’irriverenza di lasciarsi alle spalle Napoli e Roma, di correre ad una velocità più che doppia rispetto a Fiorentina e Milan, di bruciare nove punti al Sassuolo che occupa quel settimo posto a cui Rolando Maran comincia a guardare ormai con una certa insistenza. Le ultime sei giornate hanno detto che il Chievo è la seconda squadra d’Italia, in tutto 14 punti dopo un ciclo di quattro vittorie e due pareggi diventati l’esatta differenza fra un campionato normale ed uno straordinario, fra un’annata come tante ed una che potrebbe entrare nella storia della società. Prima del Chievo viene solo la Juventus, che non solo ha vinto le ultime sei ma che delle ultime 24 ne ha vinte 23, quindi fuori concorso per tutti.GIOCO DI SQUADRA. Il Chievo ha pareggiato con Milan e Udinese, battendo Sampdoria, Palermo, Carpi e Frosinone. Niente di trascendentale sulla carta, contro tre in lotta per non retrocedere ed una delle vere delusioni della Serie A come il Doria, partita con un piede in Europa League ma costretta in fretta a rivedere i suoi piani. I tasselli del Chievo, messi insieme, si sono trasformati in un mosaico fenomenale al quale tutti hanno contribuito con un gol, una corsa per il compagno, un recupero, una parata e quel sentirsi molto squadra che alla fine s’è rivelato come sempre il vero ago della bilancia. Solo il Genoa, fra le squadre di seconda fascia, ha più o meno retto ultimamente il ritmo forsennato del Chievo, cedendo due punti ma raccogliendo quanto Napoli e Roma che si stanno giocando la seconda posizione. Ancor più ampia la forbice con l’Inter, distante quattro punti dalle vette toccate a Veronello, 14 contro 10 così come la Lazio ed il tenace Carpi, la prima a salvarsi finisse ora la Serie A ma pur sempre a 16 punti dal Chievo. Un’enormità, perché la classifica va vista anche dal basso.IL SECONDO LIVELLO. Con le ansie da salvezza il Chievo non ha mai avuto niente a che spartire, sempre oltre la linea di galleggiamento e sempre al di sopra di ogni coinvolgimento, idealmente seduto su un terrazzo soleggiato di Veronello con vista su una Serie A complicata ma anche mediocre. Il Chievo ha anche scavalcato il muro eretto da chi come Sampdoria, Genoa, Torino e Udinese hanno spesso e volentieri, anche a ragione, avanzato la propria candidatura ad occupare gli spazi immediatamente a ridosso delle big. Tutte ora dietro al Chievo, bravissimo ad allargare la soglia dell’attenzione anche a salvezza raggiunta e azzerare tutto dopo ogni partita. Esattamente come dovrebbero fare tutti. La Serie A sta cambiando. A Genova qualche crepa s’è vista, al Torino non tutto ha funzionato, l’Udinese senza Guidolin e i gol di Di Natale non è più la stessa. Senza contare il Palermo, serissima candidata alla retrocessione dopo aver reclamato spazi evidentemente sovradimensionati per le sue reali potenzialità.LA VERA SORPRESA. Dopo mesi in cui l’Italia ha ripetuto che la vera sorpresa del campionato fosse l’Atalanta, per poi spostarsi verso Empoli e dirigersi ancora una volta dalle parti dell’inflazionata Sassuolo i numeri adesso sono molto chiari. Perché il Chievo ha dimostrato di essere più che mai la migliore ma anche la più affidabile in quest’ultimo periodo, quella su cui molti adesso sarebbero pronti a scommettere anche prima dei prossimi quattro ostacoli fra Atalanta, Fiorentina, Roma e Bologna. S’è evoluto il Chievo, conservando la forte matrice difensiva che l’ha sempre accompagnato ma aggiungendoci sprint e fantasia, ingredienti che hanno prodotto 43 gol che sono esattamente quelli del Milan. Dare un’occhiata alla Serie A delle ultime sei giornate fa girar la testa. A tutti tranne che al Chievo, perché i ragionamenti prima del Palermo, del Carpi, del Frosinone sono rimasti gli stessi anche prima dell’Atalanta, contro cui Maran cercherà la quattordicesima perla della sua meravigliosa stagione ed il settimo risultato utile di fila. Il modo migliore per impreziosire la stagione ma anche per cominciare la prossima.
(Fonte: L’Arena)
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