Udinese-Napoli, Delneri mischia le carte. Ma Badu potrebbe essere il jolly giusto…
giovedì 17 Novembre 2016 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Una partita sul ritmo e l’attenzione, puntando sull’intensità e la voglia di concedere poco tempo e campo d’azione al Napoli, come l’Udinese seppe interpretare in casa della Juventus. E per una partita così, qual è quella che sta meticolosamente preparando Gigi Delneri da Aquileia, uno come Emmnauel Badu può servire eccome nel centrocampo dell’Udinese, là dove Hallfredsson e Jankto sono recuperati ma non certo al top. È questa la principale indicazione arrivata ieri dal Centro Bruseschi, dove Delneri avrà fatto impazzire qualche osservatore partenopeo spedito in avanscoperta, mandandolo un po’ in confusione per la “rimescolata di carte” data all’Udinese. Tema del giorno, manco a dirlo, le mosse tattiche fornite dalla partitella con la squadra Primavera, un galoppo vinto 7-1 a mani basse, ma solo nella ripresa, grazie alla tripletta di Perica e gli acuti di Matos e Badu, arrivati in aggiunta all’autorete di Zanetti e l’acuto di Fofana nel primo tempo. Delneri ha infatti ruotato tutti i probabili titolari per sabato, separando Zapata da Thereau in attacco e Danilo da Felipe in difesa, tanto per rendere l’idea. Fattore ghanese. Ma quando il tecnico ha piazzato Badu in mediana assieme a Kums e Jankto nella ripresa, dopo avere percepito il ritardo di condizione del recuperato Hallfredsson, impiegato nel primo tempo nella mediana completata da Fofana e Kone, si sono intuite le reali intenzioni strategiche per la sfida di sabato al Napoli. Tra queste ci sarebbe la volontà si sfruttare il dinamismo e la forza fisica dell’africano, tra l’altro reduce da 90’ molto allenanti disputati domenica in nazionale, da sguinzagliare sia come aggressore alto sul portatore di palla avversaria e sia come incursore senza palla in fase di possesso. Il tutto, in un 4-3-3 modulabile nel 4-2-3-1. Insomma, Badu sta bene e in un contesto ben disciplinato può garantire la doppia fase, proprio come Fofana.
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(Fonte: Messaggero Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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